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Secondo la CEI 64-8 e la corrispondente IEC 60364, il 30 mA è richiesto per le prese domestiche, i bagni, le luci domestiche anche fisse (per altro solo dal 2024) e qualche altro ambiente speciale. Chiaramente se si usa un 300 mA bisognerà verificare l'idoneità della resistenza di terra.

Lo schema non so se si trova il suo, puoi guardare su radiomuseum se c'è qualche modello che gli somiglia, in rete ho visto che qualche schema si trova. I vecchi RCF erano abbastanza tutti simili e abbastanza semplici. Non dovrebbe essere troppo complicato ricostruire lo schema...ma magari non ne vale la pena. Cosa monta come stadio di potenza, transistor o qualche integrato? Dal difetto direi che lo stadio finale auto-oscilla, occhio che questi finali potrebbero funzionare male senza un carico (altoparlante), non dovrebbero comunque dare problema che citi, almeno in assenza di segnale. Il trasformatore di uscita è il suo originale? Non vorrei sia stato malamente sostituito, i vecchi RCF avevano un avvolgimento per la controreazione, se invertito ovviamente ti trovi con uno stadio finale che autooscilla. Potrebbe anche essere che il trasformatore di uscita sia guasto ...

permetti un consiglio, con tutto il bene che ti voglio credimi, ma se io fossi il tuo installatore di fiducia e tu mi venissi a dire come devo comportarmi perchè te lo hanno detto su PLCForum... Potrei diventare, immediatamente, il tuo ex-installatore di fiducia.

In questo caso l'autoclave è una macchina che non è a diretto contatto con le persone, e la norma non obbliga in senso assoluto (ma se l'acqua gestita va alla piscina si). Va da se che l'impianto di terra deve essere a regola d'arte per installazioni con elettronica di potenza, e oltre alle pompe va messo a terra anche l'impianto idraulico. Ma il problema è l'inverter, specialmente al ritorno della tensione. Se al ritorno della tensione i condensatori dell'inverter non sono scarichi il differenzile interviene molto spesso, un tempo saltava parte dell'elettronica, e appunto per queste ragioni da sempre alimento gli inverter in ritardo al ritorno della tensione (e su volontà di un operatore), e pure uno alla volta se nell'impianto sono più di uno: 5-20 secondi tra uno e l'altro a seconda della potenza. Purtroppo in casi come questi (anche nell'industria) si scontrano i costi con le esigenze di continuità di servizio ma con in mezzo tutte le norme che interessano le apparecchiatre e gli impianti: in troppi casi (in modo esagerato per i miei gusti) si applica la regola del basta che funzioni.

. Intanto hai scoperto quale Spina devi lasciare staccata mentre cerchi il difetto ! - .. Quindi ora, per circoscrivere dove lavorare, basta individuare la Scatola di derivazione dove il filo di Terra dà 230V verso Fase e Zero verso Neutro, Mentre nella successiva dà rispettivamente intorno 120V e 110V . - Fai sapere cosa trovi ! - Buona giornata !

Ciao Livio grazie per la risposta Tra filo grigio n3 e marrone n 7 rilevo 3,7 ohm Mi chiedo la 230 volt ,ha quale fili la devo collegare Mi potresti fare uno schema ,fatto a penna Buona giornata e buon lavoro

Dove hai misurato la corrente ? Lato primario, ovvero sul 220V ? Saremmo sui 70VA, mi sembra un pelo alta ma può starci... Se invece l'hai misurata dopo la raddrizzatrice, ovvero in DC, dovrebbe stare sui 70..80mA, quindi nel caso sicuramente qualcosa non va... Di solito a parte gli elettrolitici sull'alimentazione, c'è da verificare (o sostituire) il condensatore di accoppiamento verso la griglia della finale EL84 e anche il condensatore in parallelo alla resistenza di catodo. Se si sposta il punto di lavoro della EL84 è facile avere assorbimenti elevati, dovresti anche notare un arrossamento della placca della finale audio.

Ho staccato la fase per evitare che saltasse continuamente il salvavita. Uso il cancello in manuale

Ma vuoi per forza attaccarlo al muro? La soluzione che proponi mi pare alquanto laboriosa e poi: quanti buchi dovresti fare? Come alternativa non sarebbe meglio incollare il tutto su un bel pannello del colore che preferisci e appendere quello al muro?

ok Adelino, giro la tua risposta all'installatore che farà il lavoro

Se l'installazione è di tipo civile e non industriale, suppongo che valga sempre l'installazione di differenziali a 30ma a protezione delle persone, o no.

Dicasi: calettamento conico ... calettamento pulegge nel peggiore dei casi con una mazzuola in nylon si "colpisce" l'anello esterno dal lato inserimento brugola chiaramente senza danneggiare puleggia e cuscinetti motore, può aiutare riscaldando con una pistola termica (sempre l'anello esterno) la dilatazione favorisce il distacco dal cono centrale

Buongiorno a tutti, mi chiamo Luca e sono nuovo del forum Vorrei sostituire un vecchio videocitofono BTicino ormai vetusto e molto problematico con un nuovo Bticino classe 100. So per certo che nel mio palazzo lo hanno sostituito tutti in autonomia con un classe 100 appunto..ma nessuno mi sa dire la sigla precisa del nuovo bticino che hanno installato. Ho visto che ci sono diversi codici di serie..ma esternamente sono tutti identici.

Si era il tipico strumento degli elettrecisti, poi sono arrivati i tester con cicalino e questo strumento è diventato obsoleto. È semplice: Stacchi la spina dello scaldabagno e rifai tutte le misure di terra, partendo alla prima presa dopo il MTD. Sei anche facilitato perchè sai già come "gira" la liena di terra. Guarda che molto probabilmente hai un morsetto ossidato o allentato.

E si, se c'è molta polvere che ricopre il diodo ricevitore, a questo non arriva nessun segnale IR sufficiente ad essere letto.

In una centrale di allarme la batteria è messa "in tampone", quindi è sempre connessa all'alimentatore. Se la batteria è del tipo al piombo-gel, la tensione dell'alimentatore è 13,8 V e, se la batteria è sana e carica, in mancanza rete la batteria mantiene l'allarme attivo per parecchie ore. Poi dovresti avere una batteria più biccola che alimenta solo la sirena.

Il problema sta nel circuito che gestisce le batterie e la loro carica. Senza avere ne l'oggetto ne lo schema non sono in grado di darti consigli in merito.

Scusa ma sei sicuro di quello che hai scritto? e tra grigio e marrone?

Infatti, dalla risposta precedente non si capiva se avessi già fatto tutto o meno, o per lo meno io non l'avevo capito E perché mai? Ne trovi a "quintali" su Amazon, oppure è un tuo fatto personale?

Non sono sicuro, perché non la conosco bene, ma in teoria devi premere (e forse tenere premuto) il tasto MEMO sulla ricevente, dovrebbe lampeggiare o accendersi il led a fianco, premi il tasto del radiocomando e poi rilasci il tasto MEMO e quindi il codice dovrebbe memorizzarsi. Prova così, poi vedi. Forse intendevi il moderatore @Alessio Menditto?

Io sono del parere che devi prima di ogni cosa collegare nel modo giusto la linea di alimentazione su 1 e 2 non può stare un cavo di rete sul collegamento del motore . da quello che vedo sul 3

Non proprio "linda" mi sembra, guarda bene, anche ingrandendo le tue stesse foto, si vedono varie sporcizie:

Una ZBX6 no, non ce l'ho di sicuro, ma dovrei avere un trasformatore, se lo trovo faccio tutte le misure (anche se le ho già fatte in passato, ma non me le ricordo proprio) e poi ti posto i valori.

Ciao ragazzi, la piastra a induzione in questione dopo una leggera puzza di bruciato si è spenta e non si è piu accesa. Smontando il case ho notato che nella scheda c'è una resistenza da 22ohm bruciata. Il mio dubbio è che la resistenza si sia bruciata perché qualche cosa è andato in corto. Io vorrei sostituire questa resistenza e alimentare la scheda in limitazione di corrente e attraverso la termocamera vedere se c'è qualche cosa che scalda per individuare il corto. Che ne pensate? Avete qualche consiglio? Allego la foto della scheda. La resistenza l'ho tolta ed era posizionata sul rettangolo arancione.