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batterie ni-mh - si scaricano da sole


sondino

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Ho notato che le batterie ni-mh (2700mah)dopo averle accuratamente caricate col suo caricabatterie automatico (sony) anche se non le uso e le lascio a riposo fuori dalla macchina, dopo alcuni giorni le ritrovo scariche. Provato sia da nuove che con altre marche di batterie o caricabatterie. Sembrea che sia normale la loro scarica. E' propio questione tecnica di questo tipo di batteria?

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  • 1 month later...

In parte e' normale.

Le batterie ricaricabili hanno una corrente di autoscarica notevolmente maggiore rispetto a quelle monouso.

Piu' alta e' la capacita' maggiore e' la corrente.

Per questo forse 2700 mAh sono esagerati (se usi una fotocamera compatta).

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  • 1 year later...

Suppongo si parli di pile stilo. (Se non è così, illustro la mia esperienza).

Caricavo la pile la sera prima e potevo usarle pochissimo al mattino seguente. La fotocamera chiedeva corrente e compravo pile con erogazione sempre maggiore (portavo sempre 2 pile usaegetta di scorta). Lo stesso problema c'è stato con diverse marche di batterie.

Alla fine ho comprato 2 stilo Sanyo da 2700mA (per totali 10€): rimanevano alla massima carica parecchi giorni. Dopo circa un anno hanno preso a comportarsi come le altre (scarica rapida).

Le alcaline danno 1,5V mentre le ricaricabili 1,2V; ovviamente le prime durano molto di più.

Ciao

Modificato: da puan
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Ciao.

sondino+26/12/2009, 19:29--> (sondino @ 26/12/2009, 19:29)

Non credere che le altre marche facciano miracoli.

Ti parlo per esperienza personale.

Forse si salva un marchio su tutti: Saft. (forse)

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Ma non si possono usare altri tipi di pile?

Ad esempio quelle Ni-Cd non potrebbero andare bene?

In sostanza tra le pile ricaricabili quali sono quelle che vanno meglio?

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Le ni-cd hanno il classico effetto memoria ed inoltre normalmente hanno capacità minori rispetto alle ni-mh. Quest'ultime però hanno un'autoscarica maggiore e una resistenza interna più alta.

Spesso anche la bontà del caricabatterie può influire sulla durata delle stesse.

Se usate caricabatterie rapidi di scarsa costruzione potrebbe essere che le pile si riscaldino troppo durante la carica con conseguente riduzione della vita.

Per questo esistono specifici componenti (ad esempio maxim MAX 713 che funziona rilevando il famoso "delta peak") che sono in grado di caricare rapidamente le batterie seguendo una determinata curva di carica.

L'ideale sarebbe comunque scaricarle sempre (senza mai scendere sotto la tensione minima di 0.8 volt) e poi ricaricarle secondo le specifiche del costruttore. Si tratta di una ricarica a corrente costante pari al 1/10 della capacità della batteria stessa.

Io ho sempre usato un banale regolatore di corrente fatto con LM 317 che carica in circa 12 ore le batterie Duracel da 2650 mA*ora e le batterie mi sono sempre durate molto senza grossi problemi di autoscarica,finchè non ho acquistato un regolatore che le ricarica in un'ora. Da questo momento ho notato un veloce decadimento delle batterie. Forse dovuto all'età, ma secondo me dovuto al tipo di ricarica sbagliato, visto che le batterie durante la carica diventano troppo calde.

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Allora apriamo una discussione su una cosa che penso interessi molti:

quindi i caricabatterie ultrarapidi che vengono pubblicizzati con carica controllata da microprocessore...sono da evitare?

meglio il semplicissimo caricabatterie da 12 ore di carica?

grazie a tutti.

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scalzomen+28/12/2009, 10:49--> (scalzomen @ 28/12/2009, 10:49)

Il processo di carica è una delle cause (se non la principale), che fa invecchiare la batteria. La vita delle batterie ricaricabili è indicata con il numero di cariche.

Una carica lenta permette un'immagazzinamento migliore della corrente, danneggia meno la batteria e consente il raggiungimento ottimale del numero di cariche. Occorrerebbe attendere che una batteria si scarichi completamente con il normale utilizzo prima di ricaricarla (ma chi lo fa?).

Un caso particolare è quello degli accumulatori per motocicli.

La vecchia batteria ad acido liquido necessita di carica a tensione costante di (circa) 13,8V. Il nuovo modello ad acido gel vuole invece una corrente costante a 1/10 della erogazione massima (a 1A, se eroga 10Ah).

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Ho letto su diversi forum (anche il baronerosso.it) pareri discordanti su questa affermazione.

resta chiara solo una cosa: sulle mie pile duracel da 2650mAh c'è scritto: standard charge 265mA for 16 h.

Direi che le indicazioni del costruttore siano quelle che vanno prese come riferimento.

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Vorrei riportare un'altra cosa:

non sono riuscito a scaricare una pila Ni-Mh con il trucco del diodo + resistenza..la tensione ai capi della pila resta sempre intorno agli 1.1V...non so perché..

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rimonta+28/12/2009, 17:33--> (rimonta @ 28/12/2009, 17:33)

Qual'è la discordanza? Una carica da 265 mA è piuttosto lenta ed inoltre è 1/10 della corrente max. erogabile.

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scalzomen+28/12/2009, 19:02--> (scalzomen @ 28/12/2009, 19:02)

Non so se ti riferisci al diodo zener collegato in serie ad una resistenza, limitatrice della corrente.

Se non ricordo male, tale dispositivo di scarica veniva indicato per evitare che una batteria si scaricasse oltre un certo valore.

Il diodo zener permette la circolazione di una corrente inversa, fino a che la tensione di alimentazione non scende a quella del valore di taratura dello zener. A questa bisogna aggiungere la caduta di tensione causata dalla resistenza in serie.

Pertanto la batteria non fornirà un valore di tensione inferiore a quello impostato da zener e resistenza.

Ma forse ti riferisci ad altro, perchè il valore minimo di tensione per uno zener è di 2,0V. FACCI SAPERE.

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sx3me+29/12/2009, 00:54--> (sx3me @ 29/12/2009, 00:54)

Se non sbaglio il diodo entra in conduzione con un tensione di 1,0V; poi c'è la caduta della resistenza.

In ogni caso, se a 1,1V passa ancora corrente, questa è talmente piccola che non provoca ulteriori abbassamenti di tensione nella pila.

Per progredire bisogna togliere il diodo e controllare l'abbassamento di tensione (comunque, con una pila da 1,2V , non scenderei sotto 0,8V).

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[at] puan: no no perché lo zener?

come ha detto sx3me un semplice diodo che faccia da gaurdia proprio per non scendere al di sotto degli 0.7V-0.8V da te indicati che è poi la tensione di soglia per la conduzione del diodo (non 1.0V)...+ la resistenza per non fare un semplice corto che rovinerebbe la pila.

in realtà questo "scaricatore" era indicato per pile Ni-Cd nell'articolo in cui si è parlato in un'altra discussione per "azzerare" l'effetto memoria...

però ho voluto provarlo anche su queste Ni-Mh per vedere se dopo essere state scaricate andavano meglio...

Modificato: da scalzomen
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puan+29/12/2009, 00:11--> (puan @ 29/12/2009, 00:11)

La discordanza era riferita al tipo di ricarica. In molti forum ci sono utenti che considerano non dannosa una ricarica ad 1 C (ad es 2650mA per una batteria da 2650 mAh), altri utenti invece segnalano che questa ricarica può accorciare la vita della batteria.

La ricarica ad 1/10 della corrente invece è quanto scrive il costrutore (duracel) sulle sue batterie e quindi rotengo che sia il miglior metodo di ricarica per avere una batteria efficente che duri quanto promesso dal costrutore stesso.

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rimonta+29/12/2009, 13:33--> (rimonta @ 29/12/2009, 13:33)

voleva dire che non c'era discordanza con il post precedente dove veniva indicata appunto una carica ottimale a 1/10 della capacità appunto.

ciao

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scalzomen+29/12/2009, 12:01--> (scalzomen @ 29/12/2009, 12:01)

Non avevo capito il "trucco". Lo zener produce lo stesso effetto ma per tensioni maggiori (es. non far scendere sotto i 2 V una batteria da 3V).

Nel caso dell' 1,1V , è la caduta della resistenza a limitare la scarica. Diminuendo gradatamente il valore della resistenza fino a lasciare il solo diodo, si dovrebbe arrivare ai 0,7-0,8V voluti.

Da notare che la tensione per la conduzione nei vari tipi di diodo non è assoluta, ma varia da 0,6 a 1,0V.

La carica lenta o a bassa intensità di corrente è un concetto relativo. Una corrente di 265mA può essere distruttiva per alcuni tipi di pile (es. alcune a bottone), mentre bassa per altre.

Per la pila da 2650mA, sono convinto che una carica a 2,6A la farebbe esplodere.

Un saluto a tutti e Buon Anno

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In teoria no, se ho un circuito che rileva il delta peak, ossia quando la batteria è carica la sua tensione inizia a diminuire e la pila inizia a scaldare. Se riesco ad interrompere la carica a quel punto la batteria non si distrugge. E' proprio quello che fanno gli IC max 712/713.

Se invece vogliamo parlare della durata delle pile con questi cicli di carica "intensivi" beh la discussione è aperta a qualsiasi parere tecnico

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  • 4 weeks later...

Ciao a tutti

Io ho trovato delle batterie alcaline ricaricabili ENERGECA che in base alle caratteristiche dichiarate dal distributore GECA S.R.L. sono interessanti.

Mi pare che siano disponibili le stilo da 2000mah e le ministilo da 800mah ma le caratteristiche interessanti sono : Tensione 1,5V e non le classiche 1,2V, ricaricabili fino a circa 500 volte, non si danneggiano se scaricate completamente, non hanno effetto memoria, sono ecologiche ed hanno un tempo di stoccaggio con mantenimento della carica di circa 7 anni.

Sinceramente devo ancora provarle!! pero sembrano interessanti.

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