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PLC Forum


Lezione su riparazioni - Logica ed esperienza su riparazioni


square80

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In una riparazione TV, ma anche in generale:

- So che si possono sostituire condensatori con tensione superiore; non ho liiti sulla scelta della tensione? Riguardo le capacita, invece, come ci si può comportare?

- Quando un televisore si guasta a causa di un fulmine, si può dedurre a priori cosa potrebbe essersi guastato?

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square80+3/03/2008, 10:43--> (square80 @ 3/03/2008, 10:43)

Purtroppo no, e questo e' la cosa peggiore perche' nella riparazione non si ha mai la certezza del danno provocato dal fulmine .

Diventa un terno al lotto: Trovi ad esempio l'alimentazione con un diodo in corto, lo sostituisci e ti accorgi che anche il processore e' andato, lo sostituisci e ci trovi anche il tuner ecc..., e come riparare 10 televisori invece di uno senza nemmeno sapere se alla fine vale la pena ma il tempo e i ricambi ci vogliono lo stesso.

Si sa quando si inizia pero' non quando o se si finisce.

Nelle riparazioni "ordinarie" invece per esperienza si sa subito che dopo aver localizzato il guasto tutto il resto teoricamente e' a posto.

Modificato: da TVSERVICE
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biggrin.gif , comunque.in 2 casi non fa piacere lavorare:

1) TV colpito da fulmine.

2) TV Manomesso.

In entrambi i casi spesso e' solo tempo perso.

Modificato: da TVSERVICE
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Fulvio Persano

Ciao.

Concordo pienamente ed aggiungo un 3° caso :

Quando il cliente è un rompib.... mad.gif

Per square80

La tensione di lavoro dei condensatori, siano elettrolitici che poliesteri, a film, ecc.... se è superiore, bene, a patto che stiano "fisicamente", considerando che più è alta la tensione di lavoro, maggiore è l'ingombro.

Per la capacità, c'è da attenersi scupolosamente al valore di fabbrica (salvo modifiche autorizzate), in quanto si possono verificare cattivi funzionamenti del circuito e/o danni al circuito stesso.

Io, come saprai, non sono molto "buono" nelle spiegazioni tecniche, ma altri amici del Forum , di sicuro potranno essere più esaustivi; (con licenza di correzioni sad.gif e, all'occorrenza, di bacchettature). biggrin.gif

wink.gif

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ma non è la capacità a determinare la grandezza (e quindi l'ingombro) del condensatore? Non so se sto dicendo una sciocchezza!

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square80+3/03/2008, 14:31--> (square80 @ 3/03/2008, 14:31)

Si ma non solo, anche la tensione.

Se confronti ad esempio un 100uF 25V, con uno 100uF 250V, vedi che è 20 volte + grande, (come dimensioni fisiche), fermo restando la capacità invariata di 100uF.

Quindi, sostituirne uno con voltaggio superiore, va bene, però senza esagerare, sia per problemi di spazio che di costi, specie se ne devi sostiture parecchi. (il primo lo puoi pagare 15 cent. il secondo pure un paio di euro.)

Ti ho fatto un esempio come caso limite. Non si andrà mai a sostituire un cond. con tens. di lavoro da 25v con uno da 250 ma, con uno da 35V, 50V.

Un'altro esempio:

Quelli di basso valore, tipo da 1uF, 2,2UF, io li compro sempre da 100V, in modo da poterli rimpiazzare con tutte le varie tensioni da 16V a 100V, senza tenere tutto l'assortimento di tensioni. Però lo posso fare perchè la differenza di prezzo (tra uno di 50v e uno di 100V) è minima e l'ingombro pressochè lo stesso.

Modificato: da florindo
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fulviopersano+3/03/2008, 13:36--> (fulviopersano @ 3/03/2008, 13:36)

Vuoi dire quando vuole essere padrone della situazione, essere servito subito, e preferibilmente gratis??? Anche a Torino succede questo? allora e' inutile dire "era meglio fare il tecnico a nord".

Ricordo anni fa mi trovavo a Padova, ho riparato un telefunken spesa 80 mila lire, il cliente contento non ha voluto nemmeno il resto, giuro la stessa riparazione a Casandrino 10 mila lire, sento ancora le urla del cliente ohmy.gifsenzasperanza.gif

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stefano830_1

concordo, a me è successo pressochè la stessa cosa cambiando un trafo eat che aveva sparato + finale riga, riparazione fatta a domicilio, tvc loewe planus, spesa totale richiesta 40 euro, il tizio ha avuto il coraggio di rispondere testuali parole: se sapevo era tutta questa spesa lo buttavo e ne prendevo uno nuovo al supermercato con 100 euro! ma dico io, butti un loewe per una cineseria xyz? wallbash.gifwallbash.gif

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Vabbè la cosa che volevo sentire è proprio questa, che non ho problemi ad usare condensatori con voltaggio superiore. La questione è nata perchè spesso capita di avere condensatori che non rispecchiano a quelli da utilizzare, però vedo che i negozianti non fanno problemi.

Dato che vorrei fare una spesa di un pò di componenti (condensatori, resistori, etc) volevo chiedere se esiste un modo corretto e intelligente fare acquisti. Di valori di capacità, tensione e combinazioni di queste ce ne sono tanti; non credo che sia corretto acquistarne di tutti i valori. Voi come vi comportereste? Sicuramente ne avrete fatti di acquisti più corposi? Cioè vorrei acquistare qualcosa in pù, ma non vorrei prendere cose inutili che magari raramente si possono usare. Non so se ho reso l'idea e se ho posto una questione sciocca.

Un'altra cosa che voolevo chiesere è che oggi ho acquistato alcuni condensatori elettrolitici. Controllando successivamente i vari pezzi mi son trovato che al condensatore di 100uF 50V(che dovevo acquistare) avevo nel pacchetto quello di 33uF 250V. Ma si sarà sbagliato il negoziante?Mica posso usare quello?Non voglio credere ad una cosa simile altrimenti ci sarà da aggiungere qualcosa alla discussione fatta finora.

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Ecco come sono organizzato io, compro i valori + usati, in quantità, diciamo, a secondo dell'esperienza che mi sono fatto, buste di 100 pezzi di un valore, di 50 di un altro valore e di tensioni diverse ecc..

Poi, li aggiungo in un contenitore diviso per valori, misciando le tensioni. Man mano che finiscono, li rifornisco prelevandoli dalle buste, il contenitore lo tengo sul banco sempre pronto e di facile utilizzo.

Per quelli aquistati da te, sicuramente ha sbagliato il negoziante. Non puoi montarlo.

user posted imageuser posted image

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Bene!Ti ringrazio. Sembra una sciocchezza ma ho fatto un pò di ordine nella mente. Ovviamente sono tutti in micro, vero? Ma i primi tre valori sono 140, 1000, 2200? Devo fare lo stesso anche per i resistori; è giusto organizzarsi anche per un piccolo laboratorio. Se penso, però, che ci sono diversi tipi di condensatori, poi i resistori ed altro non si finisce più, vero? Come si fa a munirsi di un bel pò di tutto!? sad.gif

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Approfitto per chiedere un'altra cosa di carattere teorico-pratico.

Oggetto: tester-multimetro

Quando devo effettuare misure di tensione e corrente all'interno di oggetti alimentati da batterie (ad es. telecomandi, giocattoli, cordless ecc.) non ho problemi, so che si tratta di continua, attacco nella maniera appropriata i puntali al tester, seleziono tensione o corrente dc e procedo.

Se mi trovo a dover effettuare le stesse misure per cose alimentate dalla rete a 220V non so come settare il tester:

1 - a parte l'ingresso COM , ci sono 2 ingressi; non so quando è opportuno collegare il puntale rosso nell'uno o nell'altro ingresso.

2 - se misurare V/I in continua o alternata

Ad esempio se mi trovo ad aprire un Hi-fi o un tevisore, essendo alimentati dalla rete 220V non so le parti interne come misurarle. Il problema nasce dal fatto di non voler fare danni e/o rovinare il tester.

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Elvezio Franco

Si'.

No',il valore minimo e' 0.47uF....1uF....2,2uF......3,3uF......fini ad arrivare a 22.000uF e oltre.

Si comincia sempre con l'acquistare quello che serve per iniziare il primo montaggio acquistando qualche componente doppio in modo da averlo come ricambio/scorta.

Se peensi di farti un magazzioni anche piccolo con tutto quello che servirebbe,la cosa si fa difficile.Inutile prendere materiale senza uno scopo.

Potresti andare in un mercatino dell'elettronica ed acquistare quei sacchetti ibridi dove con pochi euro hai una varieta' di materiale.

Quello COM lo utilizzi lasciando sempre il cavetto nero inserito.

L'altro(il rosso),lo lasci sempre in V/ohm/ma.perche' sara' il commutatore rotante a dare la disposizione per le misure.

La terza boccola dovrebbe essere A e cioe' per le misure oltre i 2A e di solito sui tester viene messa la portata 10 oppure 20A.Se metti una foto potremmo essere ancora piu' precisi.

E' sempre col commutatore che fai le misure sia in corrente AC che DC.

Dipende dall'apparecchio.Comincia col considerare che le tensiuoni alternate le hai dalla spina di corrente sino al trasformatore e da li' poi dipende appunto dall'apparecchio.

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Ma i primi tre valori sono 140, 1000, 2200?QUOTE]

Intendevo i primi tre valori della cassettina di florindo (nella foto)

La foto del mio tester puoi vederla a questo link: http://www.comprameglio.it/images/STM002.JPG

Purtroppo non sono stato bravo ad esprimere quello che pensavo riguardo il discorso del tester. I dubbi e le lacune sono negli apparecchi e non nel tester.

Non intendevo come effettuare le misure in dc o ac, ma quando effettuarle in ac o dc. Quando si ha un apparecchio aperto, a valle del trasformatore in che situazione devo mettermi?

Vorrei sapere una cosa. Se volessi misurare tesione e corrente che esce dalla presa di casa mia devo commutare la misura in AC e devo mettere il cavo rosso nel terzo ingresso?

Vabbè, magari si tratta avere esperienza, cose che con gli anni si acquisiscono. Il fatto è che non vorrei far valere il detto "sbagliando si impara". Spesso con l'elettronica è meglio non sbagliare.

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Fulvio Persano

Ciao.

Le misure in AC o in DC, le fai a seconda della sezione del circuito in cui ti trovi.

Ad esempio: Se ti trovi nella sezione primaria di un alimentatore, prima del ponte diodi, è sicuro che hai una o più tensioni in alternata, quindi misurerai con il tester in AC, sempre con la portata più alta di quello che può essere la tensione di ingresso.

Se invece, misuri una tensione "raddrizzata", cioè dopo un diodo o un ponte, misurerai in CC.

Detto questo, se vuoi misurare la tensione di casa, partendo dal dato certo che è alternata e che il suo valore si aggira intorno ai 220-230 V, posizionerai la portata dello strumento per un "fondo scala" su un valore più alto di quello, di solito è 250 V; poi inserisci i puntali nella presa e misuri la tensione(mi raccomando in alternata CA o AC)

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Ecco! Qui volevo giungere.

Nel caso in cui non si sa di che tipo di tensione si va a misurare o si è in dubbio, come bisogna comportarsi? Nel caso si faccia qualche errore (tipo misurare un'alternata settando il tester in continua o viceversa, ma credo nel secondo caso non succeda niente), cosa succede? Quali sono i danni e i pericoli?

Infatti hai tenuto a precisare

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Elvezio Franco

Ho lo stesso tester,acquistato in un mercatino e funziona bene.

Sulla presa di casa puoi solo misurare la tensione con il tester in misura V alternata 600V fondo scala che sarebbe il primo scatto verso destra del commutatore.

Per la corrente non la puoi misurare perche' lo strumento misura solo 10ADC,cioe' misura solo la corrente in continua.

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Elvezio Franco

Se lo stumento e' in misura di tensione e il fondo scala e' superiore a quello da misurare,non succede niente se ti trovi in AC oppure DC.

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Ah! Non succede niente!

La preoccupazione nasceva tutto lì, che se pensassi che ai capi di un componente dovessi misurare una continua e inceve ci fosse alternata salterebbe il tester o accadrebbe qualche casino e viceversa. smile.gif

Grazie per i dubbi tolti. Come ribadisco sempre, le cose banali, nonostante tali, se non si conoscono possono mettere in crisi.

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Elvezio Franco

Perche' tu sia tranquillo,quando misuri la tensione sulla linea elettrica di casa fai in modo di essere sempre con il commutatore in V alternati, nel tuo caso con il commutatore come ti ho scritto.

In effetti sono stato impreciso nel dirti che e' indifferente o meglio se hai il tester in misura AC e misuri una tensione in ciontinua non succede nulla.Se pero' misuri 230V alternati all'ingresso della DC non so cosa possa succedere non essendoci un condensatore all'ingresso.....questo anche perche' lo stumento di cui stiamo parlando non e' a prova di stupido e questo vale anche per me naturalmente.

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square80+5/03/2008, 15:50--> (square80 @ 5/03/2008, 15:50)

Ciao.

No, i valori, che non si leggono bene nella foto, sono da 1000, 1000, e 2200 (gli ultimi tre cassettini in alto a sinistra). 140 non esiste, almeno come valore standard.

A proposito quel tester c'è l'ho pure io, gia mensionato in un altra discussione.

http://www.plcforum.it/forums2/index.php?showtopic=42164

Soltanto che è marcato MITEK. senzasperanza.gif

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