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Verifica Chassis Professional 8500 NORDMENDE - Ricerca probabile guasto su alimentatore


mose

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A chiunque sia interessato, chiedo un aiuto per la risoluzione di un problema che mi si è presentato dopo un 1 mese dal ripristino in funzione del mio televisore CRT 32" NORDMENDE.

Premesso che, dopo avere sostituito il trasformatore di riga e il transistor finale dell'EAT, l'apparecchio aveva ripreso il normale funzionamento, ad un certo punto dopo circa 10 minuti dall'accensione ho verificato che l'alimentatore andava in protezione, televisore spento.

Ho subito pensato, quasi agito d'istinto, che ci fosse una qualche saldatura fredda o fratturata, ho iniziato quindi a dare leggeri colpetti col manico di un cacciavite ai vari componenti della PCB, partendo proprio dallo stadio di alimentazione, neanche farlo apposta, appena ho toccato l'integrato TEA1504, la "macchina" sembrava impazzita e per circa dieci secondi, il tempo di staccare la spina dalla rete, si sono ripetuti infiniti cicli ON/OFF, i quali hanno causato una serie di guasti a catena.

Ho in seguito sostituito il TEA1504, il mosfet STW7NB80, e il transistor finale dell'EHT BUH1015HI.

Adesso il tele si accende regolarmente, ma manca sia video che audio, assenza totale di EHT, per il semplice motivo che tutti i valori di tensione misurati sullo Stadio Power Supply, sono ben al di sotto del valore nominale. Devo a questo punto precisare che, non potendo reperire in commercio il W7NB80, l'ho sostituito con un IRFPF50, dei quali allego i DATASHEET:

http://www.alldatasheet.com/view.jsp?Searchword=W7NB80

http://www.alldatasheet.com/view.jsp?Searc...FPF50&q=IRFPF50

Ad una prima verifica strumentale, con oscilloscopio HM1004, mi sono accorto che il segnale su TP1 non risulta affatto nella norma, ha infatti un ampiezza assolutamente inadeguata a pilotare il GATE del mosfet, che di conseguenza provoca una c.d.t. minore su TP2. Ho quindi agito di conseguenza, supponendo infatti che la Ciss del mosfet sia troppo elevata tanto da "caricare" l'uscita del TEA1054 pin 4, ho aggiunto un DRIVER ulteriore di pilotaggio utilizzando un integrato CMOS 4093B, cercherò di disegnarlo a parole: ho semplicemente collegato in cascata una delle 4 porte NAND che posside configurata come un NOT, alle altre 3 porte sempre collegate in configurazione NOT ma messe in parallelo l'una con l'altra, esse quindi vanno a formare un triplo BUFFER di corrente. Questo stadio aggiuntivo va ad inserirsi tra l'uscita pin 4 del TEA1054 e la RP12 da 22Ohm in serie al GATE del Mosfet. I risultati sono buoni, il segnale risulta perfettamente squadrato e alla giusta frequenza di pilotaggio (ciraca 68Khz), ma ancora di ampiezza insufficiente, cosa strana perchè il CMOS è alimentato a parte con +12Vcc da alimentatore esterno, come si spiega?

Ogni componente misurato singolarmente, previa dissaldatura, risulta in tolleranza

nei parametri dichiarati, eccetto il TRAFO DRIVER TRP1 che non sono stato in grado effettivamente di valutare.

Se avesse infatti qualche spira in cortocircuto, magari nell'avvolgimento compreso tra PIN 2 e PIN 6, allora tutto si spiegherebbe....,

Chiedo quindi a chi è interessato e ha voglia, di darmi il suo consiglio personale sulla questione.

Il telaio del televisore e lo Chassis Professional 8500 ver. C.

Ho utilizzato i seguenti strumenti di misura: Multimetro analogico ICE 680R, Multimetro digitale WAVETEC 2030E true rms, oscilloscopio HAMEG HM 1004 100Mhz.

Grazie a tutti, auguri di sereno Natale e rimando al piacere di risentirsi presto (perchè per me e sempre un piacere!)

P.S. Vado a pisolare, vi risponderò eventualmente domani. rolleyes.gif

Mosè...

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Pierluigi Borga

Ciao Mosè, vado un pò off topic, ma secondo te se ne trovano ancora multimetri analogici della ICE....? Sono molto famosi e altrettanto rari.....

Ciao....

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Sono anni che non vedo un mosfet, e non ho la più pallida idea del circuito, ma non capisco dove trovi l'insufficienza di tensione, nel gate o nel circuito elevatore?

Se nel gate, dato assodato che ti trovi una onda quadra, quindi il driver riesce a caricare la capacità di gate, io sarei propenso in un'eccessiva resistenza o qulacosa che mi "tira" a massa ... Se nel circuito elevatore può essere conseguenza della non completa apertura del canale del mosfet, o come già hai ipotizato nell'indutore non più a valore nominale ... anche perchè dai datash. che presenti i due mosfet mi sembrano aventi caratteristiche simili almeno nell' RDon, ma non so nella polarizzazione ...

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Vi ringrazio tutti per le risposte e i suggerimenti che mi avete dato.

All'amico del Forum Pierluigi Borga dirò a questo punto che, io personalmente ho acquistato il multimetro ICE analogico 680R nuovo e con garanzia, proprio nel paese dove abito (Piove di Sacco) presso un negozio di materiale elettrico, lo stesso negoziante ha fatto richiesta ad un distributore di milano (Non so se posso citarlo, ma se mi mandi una mail o un MP ti dirò di chi si tratta), inoltre ho speso appena 99 euro, per uno strumento che date le caratteristiche Non Ha Prezzo.

Ringrazio sx3me per avermi orientato verso un fornitore del W7NB80, davvero mille grazie...

A Pierluigi Borga dirò che, il segnale sul gate del mosfet è si ben squadrato e alla giusta frequenza, utilizzando la mia soluzione con il cmos, ma l'ampiezza del segnale e inferiore a 2V di picco e di conseguenza su TP2 la c.d.t. è bassa a tal punto che poi a valle del Power Supply tutti i riferimenti di tensione sono molto al di sotto del valore nominale.

Quindi vorrei a questo punto, sostituire il mosfet con il modello originale W7NB80, ma credo che la causa sia proprio il TRAFO DRIVER, per questo ti chiedo se c'è una misura elettrica particolare, una configurazione strumentale o qualcos'altro, che mi possa attuare, magari un particolare ponte RLC... che tu conosci, anche solo teoricamente... per testare il TRAFO, anche se aprima vista sembra tutto ok, chi lo sa all'interno come è ridotto il "poveretto". Dato che tu sei un Matematico e allo stesso Fisico, gradirei che mi inviassi molta documentazione e appunti di matematica e fisica elettronica, in particolare mi interessano i seguenti argomenti: algebra booleana, teoria delle reti logiche (sintesi), risoluzione delle reti in regime sinusoidale (mono/trifase) nel dominio del tempo...., e tutto cio che tu ritieni utile per un giovane che ha voglia di imparare quali sono le colonne o meglio i pilastri che sorreggono questa meravigliosa scienza che è l'ELETTRONICA.

Dimenticavo Pierluigi, ehi, anche a te chiedo nozioni per diventare un buon antennista...

Se voi sapeste, cosa mi è successo in questi giorni, e cosa ho in mente di fare nel futuro, beh allora, solo per puro senso di pietà e altruismo mi accontenterete e mi farete felice, da qui all'eternità.

Vi saluto tutti e vi auguro un sereno Natale, (non quello dei regali, ma quello vero, quello dei buoni propositi e dei messaggi di pace), e rimando al piacere di risentirci presto...

P.S. Ho cercato, cerco di essere, come dice Mina: Sono come, tu mi vuoi, e t'amo come non ho amato mai... http://it.youtube.com/watch?v=3SWWFeAaygs .Sono come mi volete che sia... (non voglio fermarmi di fronte a nessun ostacolo).... non è forse così....

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Ciao mose.

Vedo con piacere che, ultimamente, sei un'assiduo frequentatore di PLCForum. smile.gif

A parte la giusta osservazione di sostituire i componenti con gli originali, in questo caso TP1 = STW7NB80, ICP1 = TEA1504, controlla RP12 22Ohm/0.5W, TP04 = BC847B, sostituisci il fotoaccoppiatore, DP10 = UF308 ed infine rifai le saldature sui connettori del giogo sul telaio e sul giogo stesso.

wink.gif

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Grazie mille Fulvio, eseguirò appena possibile quanto mi hai suggerito, dico "appena possibile", perchè ho mille cose da fare, e a volte non vado neanche più a dormire la notte.

Rinnovo anche a te l'invito che ho fatto agli altri e cioè, insegnatemi molte cose che voi sapete, nel campo della didattica e tecnologia... sto pensando seriamente di valutare un giorno se è meglio che io mi iscriva all'università, come molti mi hanno proposto, solo il tempo (e i soldi) lo diranno.

Ciao e grazie ancora, di cuore...

Mosè.

Modificato: da mose
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Ciao Mose'.

Lo farei molto volentieri, se solo avessi un centesimo del tuo livello culturale e della tua preparazione.

Però, sicuramente, all'interno del Forum c'è più di un'utente in grado di tenerti testa. wink.gif

Grazie a te e buona domenica.

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Caro fulvio e cari amici tutti del forum, e a tutte le persone le persone del mondo, anche il povero mendicante della strada, anche il bambino di 5 anni, dicò che ognuno ha sempre qualcosa da imparare dagli altri, almeno qualcosa da condividere, una qualsiasi cosa anche la più banale, magari ti può aiutare a risolvere un problema con il quale convivi da anni, IO NON MI RITENGO SUPERIORE A NESSUNO, e mi fa tanto e tanto piacere SE QUALCUNO MI INSEGNA QUALCOSA DI SUO PERSONALE, e anche lo fa con passione, magari con l'amore di un padre verso il suo figlio e scusami Fulvio se ti dico... che tu potresti essere benissimo mio papà, perchè parli e agisci allo stesso modo del mio.

Ho bisogno di tutti voi... ripeto.... e così sarò un bambino felice... HAPPY CHILDREN! http://it.youtube.com/watch?v=pQG5RWNlLek. wub.gif

Modificato: da mose
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Ciao Mose,

mi spiace deluderti, ma non sono ne fisico ne matematico, ... quindi non aspettarti molto da me! anche se per me matematica e fisica è un po' una pasione smile.gif.

Ad ogni modo, vediamo di mettere in piedi qualche misura:

Non so come sia il tuo trasformatore, però qualcosa dal punti di vista teorico so possiamo fare:

1. con un ohmetro proviamo a testare i piedini e verificare se le misure sono congruenti. Per esempio se non vi sono corti tra pin, o se si è fortunati tra gli avvolgimenti stessi.

2. Eventualmente, se disponi di un oscilloscopio e di un generatore di segnale, potresti vedere se laccopiamento primario e secondario è come da valore nominale. Per esempio se si riesce a valutare il valore rms e lo sfasamento è possibile risalire all'impedenza, quindi valutarne la bontà.

3. Ad ogni modo, se il tuo driver ha una tensione "bassa" il mosfet non si accende, ma credo che questo non sia da imputare al trasformatore, che al limite, qualche spira in corto si comporterebbe come un carico diverso, anzi avendo una componente resistiva inferiore dovrebbe aiutare la formazione del canale ...

Così su due piedi non mi viene molto in mente. Sicuramente, i consigli di Fulvio sono da seguire.

Venendo al dilettevole:

Sicuramente internet è il posto dove si trova tutto, e io su internet trovo soluzioni che nessun prof. mi ha mai accennato che esistevano. Qualche appunto lo trovi anche qui su PLC Forum, e forse un po' fuori dal coro credo che le wikypedia siano una buona base, pronta all'uso. Poi per ogni dubbio c'è il forum, e dove posso ti aiuto volentieri, assieme a tutti gli amici. Se riesco, ma non prometto nulla per il poco tempo che ho, se riesco a - prima trovare e indicizzare, quindi - digitalizzare gli appunti che ho, te li passo volentieri.

Dal punto di vista dell'algebra di bool, vi sono alcune regole interessanti tra cui è importante iniziare a studiarsi i teoremi di De Morgan. Poi tutte le altre regole si derivano semplicemnte da pochi postulati.

Per quanto riguarda le reti dinamiche, ci sono alcuni modelli da vedere tra i quali il modello di Mealy e More.

Risolvere le reti in regime del tempo è un sicuro esercizio, ma non è per niente semplice, in quanto risolvere equazioni integrodiferenziali non è per niente banale se non c'è un calcolatore. Ad ogni modo si basa su un concetto abbastanza intuitivo:

i componenti elettrici (condensatore, resistenza, induttore) possono essere modellati con equazioni differenziali, e queste messe a sieme danno la risoluzione, ma spesso si riesce ad avere una soluzione numerica e non simbolica proprio per le difficoltà nel maeggiare questi dsturmenti matematici. Questo è il motivo per cui sono nate le varie trasformate, vedi la cisoidale (quella che permette di risolvere le reti a regime sinusoidale), di Laplace, ...

ci sentiamo

ciao

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Visto che sei interessato alla risoluzione nel tempo, potresti pensare al tuo trasfomratore come un induttore. Quindi l'equazione che hai è:

v = d(flusso) / dt = d(L * i) / dt

L'equazione che pui ricavare, è v * dt = L * di (ritenendo L costante). Ora integrando ambo i menbri tra t0-t e i(t0)-i(t) ottieni: v*t = L*i + K.

Quindi già questa ti può dire che se hai una tensione costante la tua corrente aumenterà proporzionalmente con il tempo. Quindi questo potrebbe essere uno spunto per la misura del tuo induttore

Ovviamente il tuo induttore è un componente reale, quindi dovremmo riscrivere l'equazione come

v = L * d(i)/dt + i * R che andrebbe riscritta come i' + R/L * i = 1/L * v che fortunatamente ha già un modello di risoluzione, e se non ho fatto qualche errore, dovrebbe valere i=(V/R)*(1-e^(-R/L*t)), quindi dovrai avere una corrente che aumenta col tempo fino a ul limite massimo che è appunto V/R dove R è la resitenza del tuo induttore. L'andamento temporale di i sul tempo dovrebbe consentirti di determinare la tua L, in quanto conoscendo R (basta un ometro), sappiamo che i arriva a circa il 90% di V in circa 4 volte la costante R/L, quindi puoi calcolarti la L.

ciao

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Ti ringrazio Federico, questa è musica per le mie orecchie e fonte di idee per la mia mente e il mio pensiero. Non a caso per coniugare le idee e gli spunti che mi vengono da voi tutti e il Forum, ascolto tanta buona musica, vedi Chopin..... e sono convinto che la musica, come pure l'arte, e ogni genere di scienza, sia la massima espressione che ogni essere umano possa mai sperare di ritrovare in se stesso.

Grazie di nuovo e di cuore.... vado a pisolare, non ne posso più di stare sveglio...

Ciao Ciao, Hello Goodbye (come dicevano i Beatles)!

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Ah Federico, quasi dimenticavo di dirti una cosa, appena possibile tornerò a Padova, all'ITIS F. SEVERI e cercherò se possibile di provare, sul campo, il TRAFO DRIVER, con un apparecchiatura che utilizzavano ancora tanti anni fa, pensa che dava il diagramma di risposta di un qualsiasi bipolo o rete elettrica, stimolata in ingresso da un segnale variabile in ampiezza e frequenza a piacere, collegato addirittura ad un'oscilloscopio LECROIX (un sogno, per me possederlo!)

Tornerò quindi a scuola... evviva....!!!

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Buongiorno a tutti, (sono le ore 4.10 della notte, ma che buongiorno!?!), avevo voglia di fare tante cose, così mi sono svegliato automaticamente senza neanche puntare la sveglia, ma sulle note della polacca Eroica di Chopin eseguita da Martha Argerich, mi ha dato la carica, più la mandi giù e più ti tira su... Bando alle ciance,.... fra qualche ora andrò ad acquistare un integrato NE555, il mitico 555 inventato dalla Fairchild, lo utilizzerò come multivibratore astabile, regolandolo al giusto duty cicle, come vuole la forma d'onda dello schema elettrico del televisore, ed applicando il segnale alla gate di un qualsisi mosfet di potenza, piloterò il mio TRAFO DRIVER, a quel punto saliro anche in tensione, la Vds per intenderci, e vedrò finalmente come si comporta il TRASFORMATORE. Ecco come mi regolerò....

Voglio anche costruirmi un generatore di funzioni, un tracciacurve, e un variac in AC, più un alimentatore da laboratorio programmabile in tensione e corrente (diciamo da 0 a 311 V e da 0 a 25 A, come dovessi simulare la V di rete raddrizzata, livellata E STABILIZZATA), e a questo punto aggiungo che sarà come VOLERE E' POTERE! biggrin.gif

Ciao a tutti amici del Forum!

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Solo una cosa, attenzione alle tensioni,

mi preme sottolineare che giocare con le indutazze potrebbe essere un po' rischioso, quindi sempre cautela, le dovute protezioni e attenzioni.

Infatti, l'induttanza oltre alla nota regola d(flusso)/dt = -v, si comporta come un generatore di corrente, quindi si ottengono alte tensioni con "grosse" correnti, cose da maneggiare con cautela ...

spero non intendi 311 V con 25 A, perchè son parecchi, son 7775 V A, che in un carico resistivo sono ben 7.7 kW ...

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Ciao Federico, grazie per la precisazione, e ti dico che non ho assolutamente intenzione di utilizzare delle Vds così elevate, assolutamente no, inoltre userò un diodo Fast Schottky con in serie un condensatore, per "recuperare l'energia restituita dal flusso di corrente indotto dal Trasformatore". Il mio unico scopo è effettivamente calcolare il valore di L alla frequenza di funzionanamento del circuito Power Supply e vedere effettivamente il rapporto di trasformazione....wink.gif

Ciao e a presto.... buona notte... domani mi gioco il mio futuro come libero professionista, ce la metterò tutta..... promesso!

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Ti ringrazio infinitamente, vedo che tu Federico hai capito veramente che le mie richieste erano proprio queste, cercare di apprendere il più possibile nozioni tecniche e non (anche comportamentali, perchè no!) di tutti i tipi, in maniera semplice e veloce e ti dico che per come lo stai facendo tu mi pare proprio di essere tornato a scuola e trovarmi di fronte i miei migliori prof. di un tempo.

Per quanto riguarda quest'ultimo link che mi hai postato, ebbene dirò che mi ha suscitato molto interesse, ehm...., mi perdonerai però se ti confesso che in matematica, non ero una cima, ero quasi un CIUCO, ma non perchè non studiassi, ma penso dipendesse dal fatto che ogni anno ero costretto a cambiare insegnante e magari ne arrivava uno a cui ero antipatico...immagina cosa succede poi....

TU SEI IL MIGLIOR DI TUTTI...TE LO DICO COL CUORE....!!! clap.gifclap.gif

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L'unica cosa che mi manca per portare a termine il lavoro di riparazione, è solo il fattore tempo, purtroppo sto facendo mille cose nello stesso momento, per esempio stanotte ho assemblato un piccolo server per fare un pò di multimedialità con gli amici per Natale. Il PC e così composto: scheda madre P4S533-MX ASUS, processore pentium 4 2,8 Ghz, 1,256 Gb Ram DDR, scheda video NVIDIA GeFORCE 6200 256 Mb video ram, scheda audio PCI Sound Blaster Audigy, assistitita da UN MERAVIGLIOSO AMPLIFICATORE AUDIO 12+12 W RMS DA ME COSTRUITO PER PILOTARE DUE CASSE ACUSTICHE A 3 VIE, 2 Hard Disk IDE: Maxtor 80 Gb, Maxtor 160 Gb, un Hd SATA Western Digital da 500 Gb su controller SATA PCI, Masterizzatore DVD Samsung, lettore CD ROM LG,alimentatore 460 Watt Nilox Dual Fan. Ci ho messo 10 minuti ad assemblarlo, fissando due Hd sulla lamiera del case con delle viti, MA POI NON AVEVO UN CAVO IDE LUNGO ABBASTANZA PER EFFETTUARE IL CABLAGGIO, HO PERSO DIVERSE ORE A ROVISTARE TUTTO IL MIO LABORATORIO PER TROVARNE UNO ADATTO, La prossima volta me lo COSTRUIRO' SU MISURA USANdo uno spezzone di Flat e crimpando i connettori. L'unico problema fondamentale per me sono i mezzi di trasporto per recarmi a Padova nei negozi, purtroppo non ho la patente...

Ma ragazzi, e difficile secondo Voi fare la patente al giorno d'oggi, oppure e meglio che CONTINUI A USARE la bicicletta elettrica, così pure rispetto l'ambiente...

Ciao ragazzi e che DIO mi protegga sempre...! worthy.gif

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Ciao Mose,

Effettivamente non è molto semplice, ma deriva dal fatto che si modella il circuito nel regime del tempo, quindi implica utilizzare delle eq.differenziali. Poi, ha una particolarità - che può trarre in inganno - ossia ha modellato il carico, non come il più intuitivo modello generatore tensione + reistenza interna, ma con il meno conosciuto circuito di norton ossia generatore di corrente e resistenza parallelo.

Tieni presente che il modello di Norton (generatore di corrente + resistenza parallelo) + equivalente al modello di Thevenin (generatore di tensione + resistenza serie).

I due modelli, salvo gli estremi (caso di generatore di tensione o corrente) possono essere trasformati l'uno nell'altro.

Mi rendo conto che non è la discussione pià appropriata per far questo, però, visto che ci siamo, un esempio lo si può fare, al limite per quesiti più particolari apriamo un post dedicato.

Se hai un generatore di tesione reale, lo si modella con due parametri E,Ri. E = tensione del generatore a circuito aperto ed Ri = resistenza interna. Questo è il modello di "Thevenin" (facciamo finta, smile.gif). L'equivalente di Norton lo si ricava così:

I = E/Ri ed Rp = Ri, dove I è la corrente del generatore di correte cortocircuitato, Rp è la ressitenza parallelo.

Le due rappresentazioni sono duali.

Ti faccio un esempio, noi conosciamo solo genratori di tipo "Thevenin", la batteria. Tieni presente che se vai in un negoziante e compri una batteria, ti aspetti che la batteria non sia connessa a nessun carico, anza che sia in un circuito aperto.

Se ipoteticamente comprassi un generatore di tipo "Norton", lo vuoi comprare e trovare cortocirquitato, se non fosse cortocirquitato sarebbe un generatore di corrente esausto!

ciao

auguri a tutti di buone feste

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più che altro è difficile mantenerla smile.gif, ma in clima natalizio meglio non pensarci, anzi, la bicilcetta aiuta non solo l'ambiente, ma mantiene in forma, e in questa socetà del tutto subito, è forse una delle cose principali per mantenere mente e fisico sano!

ciao

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Aiutooooooo!!! Ho finito il filo di stagno per saldare, non posso più fare niente per il mio televisore e neanche per gli amici. Una volta o l'altra dimenticherò la testa sul cuscino dopo essermi svegliato mentre sto camminando per la strada.... E' solo questione di tempo.... prima o poi accadrà, NE SONO SICURO, NON C'E' alcun dubbio...! wallbash.gif

Per fortuna che tutto è pronto per la Festa di Natale, sono sicuro che mi divertirò, non l'ho mai fatto in questo modo, farò come si dice: IL DEEJAY... si scrive così, booh non lo ricordo! biggrin.gif

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