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Classe Di Consumo Energetico


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buongiorno a tutti,

sapete dirmi se esiste una qualche correlazione tra la classe di efficienza energetica e la potenza assorbita da un elettrodomestico?

in tutti gli elettrodomestici si trova un'etichetta che da delle indicazioni sulla classe di efficienza e sul consumo annuo ma a quale è la potenza assorbita dall'elettrodomestico?

facendo un esempio ( prendo l'etichetta della mia lavatrice), una lavatrice da 9 kg in classe A++ ha un consumo annuo di 220 KW/h (220000 W/h)

se divido il consumo annuo per le ore di un anno dovrei ottenere la potenza assorbita giusto ?

quindi dovrei fare : 220000 W / h / ( 24 * 365 ) = 25.11 W

che è un dato assurdo, ma si può arrivare alla potenza assorbita dall' elettrodomestico sulla base dell' etichetta ?

un saluto

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Maurizio Colombi

Beh, i conti che hai fatto sono un po' grossolani!

Il consumo di energia elettrica da parte della tua lavatrice, avviene solamente quando l'apparecchio è in funzione. Questo consumo di energia è dato dalla resistenza elettrica che serve per scaldare l'acqua, dal motore che serve per far girare il cestello e da tutti gli altri consume di elettrovalvole, schede elettroniche pompa di scarico ecc, ecc

Quindi, prendendo in esame un ciclo standard di lavaggio, avremo un "tappeto" di assorbimento elettrico appena percettibile per tutto il lavaggio (assorbimento di circa 0,5 A), un consumo elevatissimo per circa 10/15 minuti (assorbimento di quasi 10 A) ed un consumo intermittente e variabile per il resto del tempo di funzionamento (assorbimento medio 2 / 3 A).

Quindi, alla luce di queste considerazioni, dobbiamo dividere il consumo annuo stimato dal produttore, per il numero di lavaggi all'anno. Sappiamo benissimo, però, che il consumo ANNUO stimato dal produttore tiene conto di una serie di variabili che non si incontreranno MAI nella vita reale, quindi posso dire con certezza che

un'etichetta che da delle indicazioni sulla classe di efficienza e sul consumo annuo

è come la Corazzata Potëmkin....di fantozziana memoria !

Modificato: da Maurizio Colombi
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Grazie Maurizio per la risposta,

ma allora è praticamente impossibile poter risalire alla potenza assorbita sulla base dall'etichetta, a meno che non si conoscano i parametri utilizzati dal produttore o, più facilmente bisogna misurarli, in alcuni elettrodomestici non trovo nemmeno più le etichette con la corrente o la potenza assorbita, ma solamente classe A classe B ecc,non serve proprio a niente

ciao

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ma allora è praticamente impossibile poter risalire alla potenza assorbita sulla base dall'etichetta

Assolutamente impossibile!

La mia lavasciuga ha un consumo istantaneo (la potenza) di 2,1 kW (300 W per il motore e 1800W per la resistenza) come dichiarato dalla Candy mentre per un ciclo di lavaggio a 90°C (nel 1985 dichiaravano quello eehhehe) ha un consumo di 2,7 kWh, a 60°C sono 1,6 kWh.

La mia modernissima lavatrice, sempre Candy guarda caso, ha ugualmente una potenza di 2,1 kW suddivisi allo stesso modo ma caricando una sciocchezza di acqua e barando sulla vera temperatura raggiunta nel ciclo di lavaggio (come tutte le lavatrici dalla classe A+ in poi del resto!) usa solo 1,7 kWh per il ciclo lungo a 90°C e 0,85 per quello a 60°C.

Il consumo indicato in etichetta è stabilito su un mix di lavaggi a pieno carico a 60°C e a mezzo carico a 40 e 60°C. Di solito 220 durante l'anno. Quindi proprio non c'è possibilità, al massimo puoi trovare il consumo medio per lavaggio (e in questo caso il dato è minuziosamente corretto!) Le condizioni di prova sono rigidamente standardizzate e monitorate con acqua in ingresso a 15°C e carico come da etichetta quindi se la macchina è da 9 kg ci mettono 9 kg di cotoni misti e per il mezzo carico 4,5.

Nell'uso reale il consumo è minore perché la gente quasi mai utilizza l'intera capacità della lavatrice (pensa te che quando in commercio lo standard era 5 kg, come era fino a 7-8 anni fa, il carico medio era 3,2 kg per bucato... ora con le super macchine che neppure le lavanderie la situazione non è di certo migliorata!).

non trovo nemmeno più le etichette con la corrente o la potenza assorbita,

Sono obbligatorie e le trovi sulla scocca della macchina sopra al motore o vicino all'ingresso acqua o al cavo elettrico o nello sportello del filtro o sul bordo dell'oblò.

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grazie Gabriele per il chiarimento,

adesso credo di aver capito:

1 ) l'efficienza ed il consumo sono ottenuti solo in base a dei parametri alquanto aleatori imposti dal costruttore sulla base di non so quali normative ( o forse statistiche anche perché non credo che possa esistere una norma che imponga di lavare il bucato in lavatrice con mezzo carico e a 60°C o che ne debba fare un tot all'anno)

2) le statistiche sulle quali basano le misure di consumo annuo non possono essere attendibili per loro natura

3) se in casa siamo 4 operai e facciamo 3 lavatrici al giorno allora il consumo annuo aumenta e l'efficienza passa da classe A+++ a classe C

4) se in casa facciamo 1 lavatrice ogni 3 settimane allora il consumo annuo diminuisce e l'efficienza passa da classe A+++ a classe A++++++++++++++

5) il consumo è inversamente proporzionale all'efficienza ( meno consumo = + efficienza a parità di condizioni) e su questo ci potrei anche stare

( è solo per rendere l'idea)

mah, mi pare che efficienza e consumo dipendono più da chi usa gli elettrodomestici che non da chi li produce, come per il consumo di carburante di un'auto, dipende sempre da come si usa l'auto :P

ciao a tutti

Modificato: da D80
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Maurizio Colombi

Beh....è proprio vero:

mi pare che efficienza e consumo dipendono più da chi usa gli elettrodomestici che non da chi li produce

anche se dobbiamo confermare che: per una lavatrice o per una lavastoviglie, ad esempio, si è cercato di ridurre la quantità di acqua che serve per il ciclo completo, si è diminuita leggermente la potenza della resistenza elettrica che serve a scaldare l'acqua, si scrive sul termostato 50 gradi....invece si arriva solo a 45, si cerca di dimensionare il motore senza abbondare in potenza........... e tutte queste piccolezze messe insieme, ti fanno capire che un lavaggio ti costa qualche soldino in meno!

Per un frigorifero, invece, si è aumentato lo spessore e la qualità dell'isolamento verso l'esterno, si è "ingannato" leggermente sul valore di temperatura, si è dimensionato il compressore tenendo appena appena i limiti minimi di "buon senso".......ed anche in questo caso si è ridotto di qualche soldino il consumo di corrente dell'apparecchio.

Ma, comunque, torno a ripetere che il consumo ANNUO riportato sulla targhetta di qualsiasi elettrodomestico è proprio paragonabile al

consumo di carburante di un'auto

.....prova a fare le percorrenze che mettono i produttori !!!!!! :lol:

Modificato: da Maurizio Colombi
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No, sui punti che avete espresso sono decisamente contrario.

Negli ultimi 20 anni l'efficienza degli elettrodomestici è salita di tantissimo.

Consideriamo un frigorifero no-frost a doppio compressore del 1988 ed uno in commercio adesso.

A parità di litraggio 90 litri congelatore e 210 litri frigorifero quello del 1988 consumava una media di 1000 kWh all'anno, quello moderno si attesta sui 260/300 kWh, se permettete a casa mia non sono "soldini" ;) ma un pacco di soldi! (quantificando sono più di 220€!)

Idem per gli altri elettrodomestici anche se la differenza è meno marcata.

non credo che possa esistere una norma

Quanto ai parametri di test sono rigidamente standardizzati in norme come la CEI EN 60456 dove si stabilisce persino come devono essere inseriti i panni in lavatrice e la formula del detersivo usato, nulla è lasciato al caso! E tutti i produttori testano le macchine allo stesso modo e vanno incontro a pesanti sanzioni se i risultati non sono veritieri.

Ovviamente nessuno ti impone di lavare a quel modo ma di fatto si è fatto un riassunto delle abitudini di lavaggio medie europee.

Inoltre vorrei chiarire il punto,molto importante, distinguendo tra efficienza e consumo:

l'efficienza è fare bene una cosa con poche risorse, il consumo è il totale delle risorse usate.

Tu scrivi

3) se in casa siamo 4 operai e facciamo 3 lavatrici al giorno allora il consumo annuo aumenta e l'efficienza passa da classe A+++ a classe C

è errato! Se per fare 1000 lavaggi all'anno con la lavatrice parsimoniosa spendi 200€ di utenze con quella in classe C per il medesimo lavoro ne spenderesti 400€, se lavi solo 100 volte all'anno spendi 20€ e con quella sciupona 40€.

Comunque a conti fatti, tutte le classi superiori alla A+ hanno delle differenze così risicate da essere ininfluenti sul bilancio familiare, differente è passare da una macchina degli anni 80 ad una moderna... anche se avendo la possibilità di usarle entrambe, a volte la miglior qualità costruttiva e il risciacquo con mega spreco di acqua fanno una certa differenza...

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salve a tutti

.....prova a fare le percorrenze che mettono i produttori !!!!!! :lol:

mai riuscito con la clio, più o meno sono arrivato a fare circa il doppio anche a velocità costante di 80 km/h in discesa, sottovento ed in quinta marcia mentre i consumi della uno 900 erano più o meno come quelli dichiarati.

Gabriele, hai detto che sicuramente l'efficienza degli elettrodomestici è aumentata negli ultimi 20 anni , su questo ho dei dubbi almeno sulle lavatrici:

tu hai detto

l'efficienza è fare bene una cosa con poche risorse

e su questo non ci piove ma prova a lavare le tute di un meccanico con una lavatrice vecchia ed una nuova , dove sta l'efficienza ?

la nuova consuma solamente meno energia e meno acqua , ma non lava sicuramente meglio, anzi spesso devi fare un secondo risciacquo per togliere il detersivo, specie con acque dure e anche se stai sotto le dosi indicate sulle confezioni;

con la mia vecchia indesit ( sta per compiere 45 anni), di quelle che ti riempiono il cestello fino a metà di acqua e che ti fanno "abbassare" le lampadine quando è in funzione a parità di quantità di detersivo riesce a lavarla benissimo ed è sicuramente più affidabile di una nuova miele " full optional" che si guasta il giorno dopo che scade la garanzia ( le possiedo ambedue e non credo che per la miele sia stata solo una questione di sfiga ma di affidabilità del prodotto )

Modificato: da D80
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> Il fattore che determina la classe eletrrica è determinato all'80% dalla relazione del ciclo funzionale con il tempo, stesso risultato in tempo minore...

Una resistenza da 2000w è sempre una resistenza da 2000W...al max, i motori si possono ottimizzare con le schede inverter...

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salve a tutti

elettroplc, sul fatto che la classe elettrica sia data sopratutto dal rapporto tra consumi ( o ciclo funzionale che intendo come somma dei consumi delle singole operazioni di lavaggio) e tempi impiegati per effettuare il ciclo completo sono d'accordo, ma che i tempi debbano essere per forza minori e che il risultato ottenuto è lo stesso ho dei dubbi;

ho cercato di spiegarlo il primo settembre:

per avere lo stesso pulito che avevo con la lavatrice vecchia, devo fare almeno un ciclo completo + un risciacquo, il risultato è che alla fine consumano circa le stesse risorse solo che con la nuova il risultato è spalmato in molto più tempo, questo non è certo la mia concezione di efficienza (è una regola che cerco di applicare nel lavoro)

massimizzare il risultato con minimi costi di gestione e le risorse disponibili, in tempi adeguati

per massimizzare il risultato intendo dire ottenere un bucato privo di sporco e senza tracce di detersivo

per minimo costo di gestione intendo non solo le risorse necessarie per effettuare il lavaggio ma anche il fatto di dover sostituire periodicamente le spazzole del motore, la rumorosità e frequenza dei guasti e tutte quelle " cosette " che alla fine si sommano e che devono essere naturalmente i più bassi possibili,

sulle risorse disponibili c'è poco da dire , sono acqua e energia elettrica, quanto basta ad avere il massimo pulito ma non devono essere necessariamente minori di una più vecchia sopratutto per quanto riguarda la quantità di acqua

i tempi adeguati per me sono tutte le somme dei tempi necessari a far reagire come si deve il detersivo, a fare in modo che da ogni singola operazione di lavaggio si ottenga il massimo risultato possibile , il tempo totale del ciclo non deve essere necessariamente più breve di una lavatrice di classe inferiore ( o più vecchia, mettetela come vi pare),

non so cosa dicano le norme, non le conosco ma immagino che puntino più al minore consumo di risorse che non ai risultati di lavaggio anche se probabilmente impongono dei parametri rigidi su come effettuare i test, e questo non lo condivido

saluti

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non so cosa dicano le norme, non le conosco ma immagino che puntino più al minore consumo di risorse che non ai risultati di lavaggio anche se probabilmente impongono dei parametri rigidi su come effettuare i test, e questo non lo condivido

Ti assicuro che le prestazioni sono valutate esattamente come il risparmio, non per nulla la famigerata "classe A" di lavaggio ora è imposta a tutte le macchine in commercio, figurati che mediamente una lavatrice domestica da 199€ lava meglio di una macchina industriale da 19.900€! Proprio perché la massaia quando apre l'oblò non deve rilavare niente, motivo per cui i cicli durano anche più di tre ore ormai e non 50-70 minuti!

Quanto al tuo problema da meccanico che oggettivamente è una situazione speciale, hai mai provato ad impostare la macchina "moderna" per fare in automatico il prelavaggio più il risciacquo aggiuntivo?! Sicuramente i risultati miglioreranno un mondo rispetto al solo lavaggio classico! E comunque resterà più efficiente della tua vecchia Indesit (che deve essere un pezzo di storia... se lo dici nel forum elettrodomestici, tutti vorranno vederla ahahhah) lavando e sciacquando bene. (chessò partendo da 40/45 litri e aggiungendone 25/30 si rimane sempre molto sotto i 120/150 litri usati dalla macchina vintage e l'aumento di consumo elettrico è trascurabile visto che sono fasi in cui l'acqua non viene riscaldata).

> Il fattore che determina la classe eletrrica è determinato all'80% dalla relazione del ciclo funzionale con il tempo, stesso risultato in tempo minore...

Una resistenza da 2000w è sempre una resistenza da 2000W...al max, i motori si possono ottimizzare con le schede inverter...

Questa proprio non la ho capita! I tempi nelle lavatrici moderne si sono invece quasi raddoppiati rispetto alle macchine vecchie proprio per migliorare l'efficacia di lavaggio e ridurre i consumi (oltre alla corsa per la maggior capacità in assoluto che costringe il doppio di biancheria nello stesso volume!)

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salve a tutti,

non appena rientro in paese posto la foto!

si tratta di una indesit superdeluxe, della fine degli anni 60

in ogni caso preferisco tenerla non si sa mai che la nuova non mi lasci prima del tempo,

battute a parte, non sapevo che esistesse una classe di efficienza anche per il lavaggio, scusate la mia ignoranza

comunque ( ed è solo un mio parere ) sulle nuove trovo una marea di difetti che neanche a pensarci con le vecchie , a partire dalla qualità dei materiali , ad esempio i nuovi motori che avranno anche un rendimento più alto rispetto ai vecchi ma con la rumorosità come la mettiamo?

ma se volevano regolare la velocità del motore tramite inverter non potevano utilizzare un motore a gabbia in corto e variare la frequenza ?

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Ma infatti le lavatrici moderne, quelle "super silent" hanno quasi tutte motori trifase a gabbia di scoiattolo comandati ad inverter e ovviamente niente spazzole!

Le altre si accontentano dei motori a spazzole che fanno il rumore dei jet in decollo mentre vanno in centrifuga!

La differenza ahimè è che non sono più motori Nidec/Sole o Indesco ma cinesi come Welling e non sono fatti per essere riparabili! :S

C'è anche da dire che un motore di una macchina a 1200/1600 giri di centrifuga ruota anche a 20/22000 giri al minuto rispetto ai 2800/420 di una che fa i 360/400 giri come era per le vetuste.

Comunque tieniti stretta quella Indesit! Sicuramente durerà più della migliore lavatrice moderna e quando si rompe sarà semplice ripararla! ;)

Modificato: da DJ_Gabriele
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sai dirmi i rendimenti di questi motori ?

a occhiometro credo che siano delle pessime macchine visto le frequenze a cui sono alimentati sono deicisamente troppo alte ( se con un sola coppia polare dovrebbe avere una frequenza di esercizio di circa 367 Hz, forse arriva a 400 considerando gli attriti) e quindi penso che siano alte le perdite per isteresi e per ventilazione ,e di conseguenza basso rendimento e basso fattore di potenza o sbaglio?

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Ah, non saprei proprio dirti, al massimo posso dirti i consumi per ciclo completo e livelli di carico di varie macchine di cui conosco i test ma il singolo motore non è mai stato oggetto di interesse.

In ogni caso sia che si centrifughi a 600 sia che si centrifughi a 1600 la differenza di consumi elettrici è virtualmente nulla e comunque circa le prestazioni si va a vantaggio delle macchine che centrifugano più velocemente e quindi estraendo più acqua sciacquano meglio a parità di livelli di carico in risciacquo.

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salve a tutti e scusate la mia momentanea assenza ,

ho avuto degli impegni e non ho potuto rispondere

forse sono andato un po fuori tema chiedendo il rendimento dei motori ma in complesso credo che sia stata una bella discussione,

a volte sono le domande apparentemente più stupide che hanno le risposte più difficili da dare come quella che mi ha fatto quella vecchietta in un negozio ( al quanto maleficamente furbetta): ma quella lavatrice lì quanto consuma ?

ed io dopo qualche istante, ovviamente per non stare zitto ( e forse avrei fatto meglio ), gli rispondo con l'unica cosa che mi è venuta in mente : poco signora,

e da qui è nata spontanea la domanda che vi ho fatto all'inizio della discussione , e che mi avete aiutato a risolvere , vi ringrazio tutti

un saluto,

Dalmazio

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