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Esercizi Libro: "manuale Di Programmazione Dei Plc (Luca Bergamaschi)"


micdamplc

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Giuseppe Signorella

Concettualmente non ci sarebbero problemi, ma:

1) Non è vero che che crei meno confusione, anzi rendi più difficile la comprensione del programma. Hai un numero di istruzioni maggiori per segmento.

2) Non è corretto scrivere più uscite nel medesimo segmento. Credo che questo concetto sia anche chiarito nel libro che state studiando.

Alcuni software non lo permettono neanche. Lo evidenziano come un errore durante la compilazione.

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Grazie per il chiarimento Sig. Giuseppe

Per realta non sto studiando il Libro, ma sono molto interesato ad imparare

ed a fare parte di questa discussione.

Mi scuso anche per la scarsa grammatica.

Il libro si puo trovare in Internet?

Grazie per la pazienza.

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Giuseppe Signorella

Qui sul forum siamo tutti amici, e tra gli amici si ci da del tu, quindi lascia perdere i titoli. Sig. dott, ing. ecc :smile:

Si, credo che il libro possa essere ordinato anche in rete.

Ciao

Modificato: da Giuseppe Signorella
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Ciao EMALV81 il libro lo trovi solo in rete e sicuro su www.hoepli.it , vai in cerca e digiti semplicemente plc ti uscira' una lista di manuali inerente all'argomento.

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Buonasera,

sono anche io favorevole allo svolgimento di questo libro! Vorrei cogliere l'occasione per chiedere un cosiglio sull'acquisto di un libro didattico inerente la programmazione di CPU 300 e 1200 con Step7 e TIA Portal. Magari si riesce ad aprire una discussione anche su eventuali capitoli con funzioni più complesse (come magari quelle di spostamento e rotazione o le gestioni delle analogiche ed i PID).

Conoscete dei titoli interessanti?

Buona serata

Modificato: da TomCastagna
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Ciao Giusepppe una domanda da principiante ,nel programma di simulazione mi chiede la cpu da utilizzare;

la mia domanda è: la CPU viene scelta in base a cosa , in base in/out che devi utilizzare in base a le operazioni che devi svolgere con il PLC !

Protresti spiegarmelo ! GRAZIE TANTO siete di grande aiuto.

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Giuseppe Signorella

Se non vogliamo far riferimento ad una marca specifica, e/o ad una serie specifica, diciamo che la scelta sul tipo di CPU da utilizzare, va fatta in funzione dell'applicazione da realizzare.

I parametri da valutare sono tanti,

- Numero di ingressi ed uscite da utilizzare.

-Tipologia degli ingressi da utilizzare (analogici/digitali)

- Nel caso di cui sopra, cosa vuoi collegare agli ingressi: (Ad esempio se sono ingressi digitali, che velocità di campionamento devono avere? Cosa vuoi collegarci encoder? e se sono analogici che risoluzione devono avere?)

- Le uscite come le vuoi?a relè? statiche? analogiche? ecc.

- Vuoi interfacciarti con altri dispositivi? Che porte di comunicazione ti servono? seriali? Ethernet?

- Hai esigenze di utilizzare protocolli particolari? (modbus?canbus?profilbus?profilnet? ecc)

- Vuoi il webserver? deve essere dotato di modulo RTC? (real time clock) , ecc

-Lo vuoi con pannello operatore integrato? ecc

A te la scelta.

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Ciao Giuseppe ,nell'esercizio capitolo 4 paragrafo 4.7 MARCIA AVANTI E INDIETRO CON INTERBLOCCO E STOP COMUNE nello schema logica plc,riporto solo il 1° segmento

I0.0 I0.4 I0.1 I0.3 Q0.3 Q0.0

----------[ ]----------[ ]----+----[ ]----+------[/]----------[/]-------------( )---

+ +

+ Q0.0 +

+----[ ]----+

  • I0.0 STOP DX
  • I0.4 TERMICA
  • I0.1 START DX
  • I0.3 START DX
  • Q0.1 ROTAZIONE SX

La mia domada è I0.3 n.c perchè ?Si inverte lo stesso ingresso I0.1 START DX diventa n.c nel 2° segmento non riportato,ragionandoci ho pensato che si comporta come una porta logica NOT ! Mi potresti aiutare.!

Nella simulazione l'ingresso I0.3 e uscita Q0.0 diventano verdi non penso che vanno in errore anche perché la scansione del programma viene esegita.

Una domanda fuori luogo ,secondo la tua esperienza , abbiamo un robot interfacciato a una macchina rotativa formata da tante stazioni ,il robot prima di eseguire il suo lavoro legge un codice tavola,dove attraverso questo codice binario che stazione ha diffronte ed esegue il suo programma impostato, ma ha volte molto raramente lui esegue un programma diverso da quello impostato ,quale protrebbe essere la causa! La scheda relé del codice tavola , ho le spazzole al centro macchina non so anche perchè il problema si riscontra ogni tanto .

CIAO e GRAZIE.

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Io credo che e un ulteriore contatto di sicureza per interblocco...

Una domanda.. Ma il Q0.3 che cosa e?

Ciao

Ermal

Modificato: da Ermalv81
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Giuseppe Signorella

Sarebbe più opportuno che tu mostrassi anche gli altri segmenti del programma riportati sul libro.

Ho la sensazione che tu abbia commesso un errore di trascrizione.

  • I0.1 START DX
  • I0.3 START DX

Non credo che esistano due pulsanti di start DX.

Secondo me uno dei due pulsanti è START SX.

  • Q0.1 ROTAZIONE SX

Q0.1 nel segmento mostrato, non è riportato da nessuna parte.

Modificato: da Giuseppe Signorella
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Ti dispiace andare sul link gogle libri

http://books.google.al/books?id=kSXVCpkldc8C&pg=PA55&lpg=PA55&dq=rele+fittizio&source=bl&ots=LKtYmLC5f1&sig=rSI1bTAxiesLBFZ5rZ5uTcwSYDU&hl=it&sa=X&ei=dyCCUvPLM8nBtAb9-IGICw&redir_esc=y#v=onepage&q=rele%20fittizio&f=true

non riesco a mandarti un'immagine.Capitolo4 paragrafo 4.7 marcia avanti e indietrocon interblocco e stop comune

Grazie e scusami tanto.

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Infatti, ce un errore! Dalla trascrizione devi cambiare il Q0.3 con Q0.1

L'uscita Q0.2 serve per la lampada di segnalazione direzione ( Attivo DX )

L'uscita Q0.3 sevre per la lampada di segnalazione direzione ( Attivo SX )

E come gia scrito prima e un ulteriore interblocco di sicurezza.

comunque non e a stop comune.

ciao

Ermal

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  • 2 months later...

Mi accodo a tale discussione ed inizio a postare gli esercizi non svolti, presenti sul libro, che sto cercando di svolgere con l'aiuto di un simulatore, ovviamente gli esempi potrebbero contenere errori.

ESERCIZIO 4.1

Un ventilatore deve essere avviato e fermato da una qualsiasi di tre postazioni differenti. Ciascuna postazione ha un pulsante di start e di stop.

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Giuseppe Signorella

Il programma che hai postato non contiene errori, ed è abbastanza intuitivo.

Fa uso anche della tecnica di autoritenuta già spiegata in un precedente post di questa discussione.

Perchè non provi a spiegarlo tu il funzionamento?

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Il programma che hai postato non contiene errori

Questo già è un buon inizio.... :)

Perchè non provi a spiegarlo tu il funzionamento?

Ci provo.... o meglio espongo il mio ragionamento:

Allora deve essere controllato da 3 diverse postazioni un ventilatore, con 3 diversi pulsanti di START e STOP.

Ho inserito i 3 pulsanti di STOP tutti in serie perchè in tal modo basta che da una postazione viene premuto lo STOP ed il ventilatore si ferma, questo perchè i 3 pulsanti di STOP sono NC ovvero in condizione normale fanno passare corrente e mi forniscono un 1 all'ingresso del PLC, poi appena attivo uno dei 3 pulsanti questo non mi fà passare la corrente quindi mi fà comparire uno 0 all'ingresso corrispondente e siccome la serie dei contatti (nello schema KOP) mi rappresenta l'operazione logica AND la quale fornisce in uscita un 1 quando tutti gli operandi sono 1, basta che un operando è 0 e questa diventa 0 interrompendomi il flusso verso destra.

Invece per quanto riguarda i pulsanti di START questi vanno inseriti in parallelo in modo che basta la pressione di un solo pulsante di START NA per avviare il ventilatore, questo perchè nello schema KOP il parallelo di contatti mi rappresenta l'operazione OR la quale fornisce in uscita un 1 quando almeno un operando è uno, dunque mi basta la corrente da un solo pulsante attivato di START che mi fornisce un vale 1 come ingresso, per far si che quel parallelo valga 1 e mi attivi la bobina a destra.

Invece per quanto riguarda la autoritenuta l'ho utilizzata per far si che dopo la pressione e successivo rilascio di un pulsante NA di START la bobina mi resti 1, altrimenti questa diventava 1 per un istante e poi tornava a 0.

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Ciao a tutti, come suggerito in svariate discussioni presenti sul forum, per avvicinarmi al mondo dei PLC ho acquistato il libro "Manuale di programmazione dei PLC (Luca Bergamaschi)", libro che fornisce svariati esercizi alla fine di ogni capitolo, i quali però sono privi di soluzione.

 

Rivolto ad eventuali neofiti presenti sul forum, cosa ne pensate di avviare una collaborazione/confronto/aiuto per lo svolgimento di tali esercizi? il tutto potrebbe avvenire al di fuori del forum, con scambio di email, oppure se la cosa è possibile si potrebbero aprire varie discussioni sugli esercizi proposti, esercizi che una volta risolti (magari con l'aiuto di utenti esperti  :smile:)  potrebbero anche servire ad altri futuri utenti.

 

Io attualmente sto studiando il capitolo 4, il quale presenta i primi esercizi, ho anche hddy un simulatore per la CPU S7-200 in modo da testare in qualche modo i vari programmi, quindi se volete ci si può aiutare, ciao.

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Riposto le immagini del primo esercizio, dopo averle caricare con la nuova procedura (in precedenza le avevo caricate erroneamente come allegato), e posto anche il secondo esercizio.

ESERCIZIO 4.1

Un ventilatore deve essere avviato e fermato da una qualsiasi di tre postazioni differenti. Ciascuna postazione ha un pulsante di start e di stop.

301024dda3e2f1187e02b25cafe631a4.png

ESERCIZIO 4.2

Un cilindro a due camere ha due elettrovalvole che lo comandano. Attivando una elettrovalvola si causa l'uscita del pistone, mentre attivando l'altra si comanda il rientro del pistone. Un sensore di prossimità NA ad entrambe le estremità del cilindro indicano l'uscita o il rientro completo del pistone. Usate due tasti di start/stop per ciascuna direzione e costruitevi un sistema di controllo a due direzioni, includendo gli eventuali interblocchi necessari.

294197b143784d989198680b4cb94f35.png

5e9ea0538805255d1ddf56ee1ee45098.png

NOTA: Gli esercizi potrebbero contenere errori.

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Perché per terminare il comando verso sinistra hai messo il finecorsa di destra e viceversa?

Come interblocco poi, piuttosto che sul comando, sarebbe meglio farlo sullo stato dell'uscita.

Mi spiego meglio: al posto del contatto negato "START_Destra" potresti mettere il contatto negato di "EvDestra" e al posto del contatto negato di "START_Sinistra" mettere il contatto negato di "EvSinistra".

Questo è il modo classico di fare un interblocco.

Non capisco poi quel "TermicaMotore", visto che si tratta di un cilindro pneumatico comandato da elettrovalvole.

Per lo stop potresti usare un solo pulsante, che arresta entrambi i movimenti.

Per finire, anche se questo non è un errore, come regola generale io ti consiglierei di mettere sempre a sinistra i comandi di start con eventuali autoritenute, e a destra le condizioni di stop.

Il segmento per il comando a sinistra potrebbe diventare:

LD    START_Sinistra
O     EvSinistra
A     STOP
AN    SensoreSinistra
AN    EvDestra
=     EvSinistra
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Buongiorno batta, anche qui ho combinato un pò di casini.... :wallbash: allora:

Perché per terminare il comando verso sinistra hai messo il finecorsa di destra e viceversa?

Effettivamente qui ho fatto un pò un casino perchè non riesco ad immaginare l'oggetto nella realtà :( allora il cilindro a due camere è costituito da un cilindro con un pistone all'interno che si muove formando due camere con (lasciatemi passare la parola) l'asta del cilindro che esce? questi due sensori di prossimità dove si posizionano fuori il pistone e come funzionano nella realtà?

Come interblocco poi, piuttosto che sul comando, sarebbe meglio farlo sullo stato dell'uscita.

Mi spiego meglio: al posto del contatto negato "START_Destra" potresti mettere il contatto negato di "EvDestra" e al posto del contatto negato di "START_Sinistra" mettere il contatto negato di "EvSinistra".

Questo è il modo classico di fare un interblocco.

Effettivamente il libro in un precedente esempio riporta tale metodo, però almeno a livello di simulazione sembra che entrambi producano lo stesso effetto, dunque ho optato per la prima soluzione, però nella realtà perchè sarebbe meglio l'interblocco sullo stato dell'uscita?

Non capisco poi quel "TermicaMotore", visto che si tratta di un cilindro pneumatico comandato da elettrovalvole.

Si hai ragione, non centra niente :wallbash: quel TermicaMotore non essendoci qui un motore....va eliminato quel contatto.

Per lo stop potresti usare un solo pulsante, che arresta entrambi i movimenti.

Qui ho usato due pulsanti di STOP perchè lo diceva la traccia, altrimenti effettivamente ne potevo usare solo uno.

Per finire, anche se questo non è un errore, come regola generale io ti consiglierei di mettere sempre a sinistra i comandi di start con eventuali autoritenute, e a destra le condizioni di stop.

Se è una regola utilizzata abitualmente nella realtà allora la seguirò, chi meglio di voi che ci lavorate ogni giorno può dirmi come le cose si fanno veramente :)

PS: Dopo riaggiusto un pò l'esempio e lo riposto, grazie per tutte le correzioni.

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Per quanto riguarda la prima questione,credo che per cilindro a due camere intendano un cilindro pneumatico a doppio effetto. Tipo cosi

m4lm.jpg

Dai un occhiata anche a questa pagina. In basso a destra trovi due disegnini molto schematici del funzionamento di un cilindro a semplice effetto e a doppio effetto. Come puoi vedere nel primo disegno l'aria entra nella camera posteriore e,finchè viene mantenuta,il cilindro resta esteso. Appena l'aria viene a mancare,la molla presente nella camera anteriore fa ritornare il pistone nella posizione iniziale. (per pistone si intende quel cilindro avente una serie di guarnizioni a tenuta che scorre dentro la 'camicia' del cilindro,al quale è attaccato lo stelo.)

Nella figura rappresentante il doppio effetto invece noterai che la molladi ritorno non esiste,le due posizioni (o tutto fuori o tutto dentro)vengono realizzate mandando aria o dalla camera posteriore(in questo caso il pistone viene spinto in avanti e lo stelo esce) o dalla camera anteriore(il pistone viene spinto indietro e di conseguenza lo stelo rientra).

I sensori di prossimita' menzionati potrebbero essere posizionati in vari posti ed essere di vario tipo. Quelli che uso io ad esempio si montano direttamente sulla parte esterna del cilindro avente delle cave appositamente realizzate per tale scopo.

Una cosa tipo questa

9udo.jpg

Spero di averti chiarito qualche dubbio. Se qualcosa non ti è chiaro chiedi pure ;)

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Effettivamente il libro in un precedente esempio riporta tale metodo, però almeno a livello di simulazione sembra che entrambi producano lo stesso effetto, dunque ho optato per la prima soluzione, però nella realtà perchè sarebbe meglio l'interblocco sullo stato dell'uscita?

Un'uscita potrebbe essere comandata da più condizioni, non solo da un comando di start.

Inoltre, cosa c'è di più semplice e sicuro, se devo interbloccare due comandi, di impedire che un comando si attivi se è già attivo l'altro?

In uno schema elettromeccanico corrisponde all'interblocco elettrico che si ottiene mettendo in serie al comando della bobina di un teleruttore un contatto N.C. dell'altro teleruttore.

Effettivamente qui ho fatto un pò un casino perchè non riesco ad immaginare l'oggetto nella realtà

Molto spesso su cilindri pneumatici si montano dei sensori che sentono la posizione dello stelo.

Ma per il problema in questione, non è importante dove sono posizionati fisicamente i sensori.

Il concetto però è che se faccio un movimento verso sinistra, terminerò il movimento quando avrò impegnato il finecorsa di sinistra, e viceversa.

Con un cilindro pneumatico forse si fa meno confusione se anziché destra/sinistra si definiscono i movimenti come avanti/indietro oppure dentro/fuori.

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