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S7 300 - cerco programma


luca bezzi

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Gianmario Pedrani

non esistono programmi demo per programmare in step7 devi per forza di cose comprarlo.....

buon lavoro B)

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  • 3 years later...

Ciao a tutti,

volevo chiedere quale sezione deve avere un cavo interrato per alimentare una casa che dista circa cento metri dal contatore con una utenza monofase 220v di 3kw.

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Del_user_23717

Suppongo che il cavo viaggi da solo nel suo bel tubo.

In quel caso, per ridurre la caduta di tensione sotto al 4% (valore consigliato) "basterebbe" un 2x10 mmq. Queste considerazione valgono per un assorbimento di corrente di circa 17A, e il cavo ipotizzato è un FG7.

Ciao

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Vista la lunghezza della linea, meglio un 16mmq, anche per predisporre futuri aumenti di potenza senza dover sostituire tutto il cavo. La portata del 10mmq è più che sufficiente, invece la caduta di tensione sarebbe abbastanza elevata (ma entro i limiti) anche con 17A.

Ciao :)

Modificato: da LB81
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Del_user_23717

LB, infatti ho scritto:

"basterebbe" un 2x10 mmq

che mi assicura una cdt accettabile.

Se poi i 3 kW diventeranno 6 kW ovviamente il discorso va rivisto, ma non mi era sembrata un' ipotesi attualmente prevista.

A questo punto solo darioweb può sapere cosa risulta più vantaggioso per lui:

1. Risparmiare 50€ ora se non prevede di aumentare la potenza richiesta.

2. Spenderne 200€ fra 3 anni (non so prevedere l'andamento del mercato del rame)

Saluti

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Mi riallaccio alla discussione per una domanda simile: oggi ho un fg7 2x6 come montante dal contatore all'appartamento. la distanza è di 70 metri e il contratto da 4,5 KW.

Se affianco al 2x6 un altro 2x6 o 2x10, collegandolo in paralleo, potrebbe essere suffficente a garantire una CDT sotto il 4% ?

Poi visto che rifaccio il cablaggio, volevo predisporre in cabina contatore anche la protezione per la linea. Pansavo di mettere un magnetoterrmico da 25 A 2P. Che dite può andare?

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Benny Pascucci
Se affianco al 2x6 un altro 2x6 o 2x10, collegandolo in parallelo,.....

Si mettono in parallelo solo cavi della stessa sezione!

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Si mettono in parallelo solo cavi della stessa sezione!

Perchè ??????????? :blink::blink::blink:

Capisco che sia la soluzione più adottata, ma non vedo alcuna controindicazione.

E' chiaro che se il primo cavo può portare 10A e il secondo 4A (sono esempi casuali) alla fine otterrò un cavo che è in grado di portare 14A

Anche in termini normativi non ho mai letto nulla a proposito, ma la mia conoscienza in questi termini è limitata.

Per quanto riguarda la protezione poichè il cavo è a doppio isolamento (e tra l'altro è interrato) non ce n'è bisogno, anzi, potrebbe diventare un problema andarlo a riattaccare in caso di problemi. Visto che puoi farlo metti solo una protezione appena il cavo entra in casa o comunque il prima possibile.

Se proprio desideri puoi installare un MT molto sovradimensionato vicino al contatore, ma la sua utilità è minima.

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Si mettono in parallelo solo cavi della stessa sezione!

Confermo.

E' chiaro che se il primo cavo può portare 10A e il secondo 4A (sono esempi casuali) alla fine otterrò un cavo che è in grado di portare 14A

No, perchè non è detto che nel primo passeranno 10A e nel secondo 4A, schematicamente hai due resistenze in parallelo, quindi per sapere le correnti reali devi fare un semplice calcolo.

che mi assicura una cdt accettabile.

Devi considerare anche le linee dentro casa, se hai già un valore di c.d.t. elevato sulla linea principale, è possibile che la c.d.t. totale sia oltre il limite. Il massimo valore ammissibile è pari al 2,5% per le linee luce e 4% per le linee f.m., misurato tra l'origine dell'impianto ed un qualsiasi punto di ogni circuito nelle condizioni più sfavorevoli.

Ciao :)

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Scusa, ma proprio non mi hai convinto....

La corrente secondo la banalissima formula I = V/R essendo V uguale per definizione ai capi del cavo, si ripartisce proporzionalmente ad R.

Il cavo di sezione maggiore avrà una R minore e quindi una I maggiore e viceversa.

Se proprio non vi fidate guardate fate un semplice riscontro guardando questa applett:

LINK

Si vede come la corrente si ripartisce senza creare problemi al cavo, purchè naturalmente il totale della R sia tale da garantire il corretto dimensionamento del cavo (la resistenza è proporzionale anche se non linearmente alla sezione).

Comunque, vi prego, non andate per assiomi...... se mi fornite una risposta su questo senso fornitela citando formule, fonti, dimostrazioni o norme ! :ph34r:

P.S: sul fatto che preferibilmente non sia una scelta furba condivido...... già storgo il naso con dei cavi in paralelo anche se di uguali caratteristiche e che fanno il medesimo percorso (se uno si scollega non sono rose e fiori)

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Benny Pascucci
Comunque, vi prego, non andate per assiomi...... se mi fornite una risposta su questo senso fornitela citando formule, fonti, dimostrazioni o norme !

Ciao Solchiere.

Diciamo anzitutto che per piccole sezione, quali quelle riportate nen topic, il problema dell'installazione in parallelo di piu' cavi non è una necessita, molto meglio ricorrere ad un cavo nuovo di sezione adeguata.

Venendo al problema del perchè non sia buona norma mettere in parallelo cavi di sezione diversa occorre fare alcune considerazioni.

Prima di fare questo diciamo che il tuo ragionamento sulle resistenze in parallelo è semplicistico e non inquadra il problema nella sua interezza.

Se il cavo avesse solo resistenza, quanto da te asserito sarebbe giusto, è un argomento che va sotto il nome di partitore di corrente e non avremmo scoperto l'acqua calda. :P

Ma volendo complicare un pochino le cose, per dare un modello della conduttura più vicino alla realtà, devi tener conto che la modellizzazione di un cavo non si può ridurre ad una sola resistenza, occorre tener conto anche della reattanza del cavo.

Il punto debole della messa in parallelo di due o più condutture sta nel fatto che anche in presenza di cavi perfettamente uguali (stessa sezione e stessa formazione) non si può essere sicuri che la corrente si ripartisca in ogni fase come 1/n ove n è il numero di conduttori in parallelo.

Ne consegue che la protezione contro i sovraccarichi risulterebbe essere l'anello debole della catena, nel senso che uno dei conduttori potrebbe essere in sovraccarico in condizioni normali di funzionamento e il dispositivo di protezione nulla potrebbe.

Ancora più delicato è il discorso nel caso di protezione contro i corto circuito dei cavi in parallelo, che risulta essere ancora più approssimativa, vedi CEI 64-8 art.434.4

Tieni conto che finora, seppure non indirettamente, era sottinteso che i cavi in parallelo fossero di sezione uguale, ed è già un casino. :rolleyes:

Immagina cosa significherebbe in questa situazione al limite rimuovere la condizione di uguaglianza dei conduttori in parallelo. :o

Spero di averti risposto rimanendo nell'ambito che chiedevi: ho citato un po' tutto di quanto auspicavi. <_<

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Spero di averti risposto rimanendo nell'ambito che chiedevi: ho citato un po' tutto di quanto auspicavi.

Complimenti per le convincenti argomentazioni: poichè ho avuto molte esperienze con circuiti elettronici facendo largo uso di resistenze in parallelo mi hai chiarito alcuni concetti importanti ed effettivamente le differenze ci sono e le motivazioni sono valide.

Probabilmente sovradimensionando molto funzionerbbe, ma l'obiettivo deve essere sempre la sicurezza e la chiarezza dell'operato, quindi, come daltronde avevo già detto confermo che è sempre meglio evitare di mettere più cavi in parallelo ma ti ringrazio di aver fornito elementi tecnici a supporto di questa tesi.

Come sempre apprezzo la tua vasta conoscienza e professionalità.

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Del_user_23717
è sempre meglio evitare di mettere più cavi in parallelo

Non sono del tutto daccordo, ci sono molti casi (parlo di potenze elevate) dove risulta più conveniente posare 2/3 corde in parallelo per fase piuttosto che un unica corda di sezione molto maggiore alla somma delle stesse.

Il parallelo dei cavi è necessario quando la densità di corrente specifica per quella sezione inizia ad assumere dei valori sconvenienti ed essendo un valore non proporzionale all' aumento della sezione del cavo, è logico che più si sale con le sezioni, più si riducono i margini fino al punto da preferire l'uso di più corde in parallelo.

O quanto meno io ho fatto spesso questo ragionamento.

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Benny Pascucci

Non sono del tutto daccordo,

Concordo con Attila,

non sarei così drastico sull'utilizzo dei cavi in parallelo.

A volte è l'unica possibilità.....

Sicuramente è una soluzione da evitare nel campo delle piccole potenze, molto meglio sfilare il cavo vecchio, di sezione inadeguata, che metterne un altro in parallelo, seppure della stessa sezione.

Sicuramente è da evitare nel campo delle grandissime potenze, funzionano molto meglio le blindosbarre.

Sicuramente è da evitare, ma c'è chi lo fa :huh: , per ottimizzare la sezione.....secondo il ragionamento, non ho quella sezione commerciale, me la creo mettendo in parallelo piu' sezioni.... :huh:

Sicuramente è da consigliare nel campo delle sezioni medio grandi: è molto meglio mettere tre corde in parallelo da 120 che un solo cavo da 300. Chi posato cavi di quelle dimensioni mi può capire.... :rolleyes:

Sicuramente è da consigliare quando la continuità del servizio è importante, infatti se una corda va in disservizio e deve essere sostituita, è possibile l'alimentazione dei carichi (a potenza ridotta).

Come sempre apprezzo la tua vasta conoscenza e professionalità.

Grazie per l'apprezzamento, i complimenti fanno sempre piacere, ma mi fai arrossire :blush:

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Grazie a tutti per le risposte. Sempre ottimo questo forum per imparare.

A questo punto credo proprio che acquisterò 2 cordine da 16mm e sostituisco direttamente tutta la linea.

Grazie a tutti per le risposte

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Benny Pascucci
acquisterò 2 cordine da 16mm e sostituisco direttamente tutta la linea.

Passi dal cavo con guaina FG7 alle cordine da 16 mmq. Lo puoi fare se il cavo non è interrato!

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Ciao a tutti,

sono un nuovo iscritto e mi butto nelle mischia.

Attenzione non due cordine ma un cavo FG7-OR 2x16.

Sul fatto che non sia necessaria la protezione MT a monte non sono d'accordo, addirittura dovrebbe esserci anche la protezione differenziale. Visto il tipo di posa.

Se trovo il riferimento normativo lo posterò in seguito.

Enrico

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Benny Pascucci

Per quanto riguarda la protezione poichè il cavo è a doppio isolamento (e tra l'altro è interrato) non ce n'è bisogno, anzi, potrebbe diventare un problema andarlo a riattaccare in caso di problemi. Visto che puoi farlo metti solo una protezione appena il cavo entra in casa o comunque il prima possibile.

Se proprio desideri puoi installare un MT molto sovradimensionato vicino al contatore, ma la sua utilità è minima.

Ciao solchiere,

mi era sfuggito questo pezzo di discussione....

Ma non è come dici tu. Non puoi omettere la protezione magnetotermica per il semplice fatto che il cavo può essere assimilato a un cavo a doppio isolamento.

Nell'ipotesi di mettere a fondo linea un magnetotermico, questa ti garantirebbe solo la protezione dai sovraccarichi.

Nel caso di corto circuito chi pensi aprirebbe il guasto? :o

Non è che ti stai confondendo con la protezione differenziale. :rolleyes:

Quindi ribadisco, la protezione contro le sovracorrenti con interruttore magnetotermico a inizio linea non è consigliabile, ma obbligatoria.

Per quanto riguarda l'omissione della protezione, ricordo che c'è qualcosa, ma si parla di linee che possono essere riguardate a doppio isolamento,e che non superano qualche decina di metri, ma qui si parla di ben 100 metri di linea!

Modificato: da Benny Pascucci
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Quindi ribadisco, la protezione contro le sovracorrenti con interruttore magnetotermico a inizio linea non è consigliabile, ma obbligatoria.

Hai fatto bene a correggermi. Poichè in passato si era discusso sulla necessità di inserire delle protezioni per brevi tratti di linea a doppio isolamento tra contatore e quadro elettrico e si era concluso che non era necessaria avevo riportato questa notizia, senza considerare la lunghezza della stessa.

Ribadisco però che potrebbe diventare un problema qualora dovesse intervenire, magari durante un bell'acquazzone, ma dura lex sed lex :rolleyes:

Se possibile sarebbe meglio proteggere la linea con un MT adeguato, ma di taglia superiore (magari di 1,5 o 2 volte) rispetto a quello nel quadro elettrico per fare in modo che la protezione a monte della linea intervenga quasi esclusivamente in casi di corto o sovraccarico sulla linea (ad esempio per l'infissione di un palo nel terreno).

Spero scuserete l'errore: fortunatamente sono stato corretto.

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Benny Pascucci
Se possibile sarebbe meglio proteggere la linea con un MT adeguato, ma di taglia superiore (magari di 1,5 o 2 volte) rispetto a quello nel quadro elettrico per fare in modo che la protezione a monte della linea intervenga quasi esclusivamente in casi di corto o sovraccarico sulla linea (ad esempio per l'infissione di un palo nel terreno).

Un'altra soluzione potrebbe essere quella di utilizzare un interruttore con sola protezione magnetica, in tale caso, però, come sancito dalla CEI 64-8, occorre fare una verifica per corrente di corto circuito minima, che nella fattispecie è la monofase a fondo linea.

Spero scuserete l'errore: fortunatamente sono stato corretto.

Dai....è stato già dimenticato....capita spesso quando si posta e si pensa alla morosa.... :lol:

Modificato: da Benny Pascucci
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