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Stabilizzare Gruppo Elettrogeno Non Stabilizzato


halo981

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Buongiorno a tutti,

ho un problema con un gruppo elettrogeno non stabilizzato. (Chiedo scusa per essermi accodato prima ad un'altra discussione)

A casa/negozio, abbiamo preso un gruppo elettrogeno "assemblato". Sappiamo solo che il motore è Lombardini diesel da 14 cavalli.

Non è presente un regolatore AVR, infatti in caso di blackout non si riesce a far funzionare correttamente gli UPS dei PC, perchè questi commutano sempre tra batteria e rete.

E' possibile stabilizzare l'uscita del gruppo elettrogeno in mio possesso? Se volessi montare uno stabilizzatore esterno (ad inverter), quanto mi verrebbe a costare?

Considerate che viene prelevata l'uscita trifase del gruppo, quindi bisognerebbe stabilizzare quella.

Come potenza, se non ricordo male abbiamo un contratto da 6kW (trifase).

Se invece volessi prendere un gruppo elettrogeno serio, con AVR integrato, quanto mi verrebbe a costare?

Vi ringrazio.

Saluti.

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remo williams

Prima di spendere soldi.

Tieni presente che,regolando il numero di giri dell endotermico,in base al numero di poli dell alternatore, non avrai bisogno di alcun regolatore.

Questo salvo,problemi creati dal carico.

Tipo variazioni improvvise del carico.

Tipo problemi sull alimentazione dell endotermico.

Inviato dall'app. Mobile di PLC Forum da LG-P760

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  • 2 weeks later...

Ciao, ti ringrazio per la disponibilità.

Regolando il numero di giri, si può regolare l'ampiezza della tensione, giusto?

Ma se volessi stabilizzare la tensione, quanto mi verrebbe a costare uno stabilizzatore trifase da 5-6 KW?

Oppure mi conviene prendere un gruppo elettrogeno con AVR?

Ti ringrazio.

Saluti.

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Ciao, qualche suggerimento su marca/modello da prendere in considerazione?

Come potenza dovremmo essere intorno ai 5-6 KW (forse ho anche esagerato), ma servirebbe solo in caso di guasti prolungati dell'Enel (3-4 volte l'anno al massimo).

Mi servirebbe un modello con uscita trifase, con AVR (devo alimentare dei PC con UPS) e che sia possibilmente silenzioso (credo sia meglio a Diesel).

Vi ringrazio.

Saluti.

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>>>Guarda, il problema non è il gruppo, o perlomeno andrebbe detto che alla fine il gruppo si divide in tre parti, Il gruppo elettrogeno, il generatore e la parte stabilizzatrice, interfaccia rpese.

>>> Secondo quello che so, il gruppi Hon*** sono considerati i migliori, perlomeno affidabili, per la parte stabilizzatrice, consiglio la soluzione con lo stabilizzatore/rettificatore di onda sinusoidale , che putruppo condivide anche un aggravio di spesa non da poco, ma è la soluzione migliore...se associato ad un buon gruppo gnereatore..

>>> Negli States of America sono molto usati in molti ambiti, da noio meno...perlo dei rettificatori di onda sinusoidale a semiconduttore, pormuovono un'onda sinusoidale pure, senza contributo armonico, salvo lievissime spurie ben al di sotto della soglia di allarme, stabile e centrata in frequenza, senza variazioni alcune in relazione al carico e fino a che il generatore mantiene la tensione minima necessaria per mantenere il regime..unico problema il costo...

>>> Ottimi, quando si devono associare apprati elettronici delicati e costosi...negli sutudi di registrazione TV e broadcasting, sono usati anche per alimentare le luci di scena...

Spero di essere stato esaustivo...

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Si almeno sulle macchine che ho visto io i controlli sono sostanzialmente due,

- giri per regolare la frequenza se la macchina in isola e per gestire la potenza attiva erogata se la macchina è in parallelo ad altre.

- corrente di eccitazione per regolare la tensione se la macchina è in isola e poi per gestire la reattiva quando in parallelo ad altre.

Di questo sono decisamente sicuro, ci giocavo giusto ieri con una macchina da 940kW in parallelo a rete infinita.

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Se per rete infinita,intendi la rete di distribuzione nazionale,mi compiaccio che ti facciano giocare con essa.

Anche io ho giocato e,ancora adesso mi capita,con gruppi elettrogeni.

Ma continuo a non essere d'accordo con la tua affermazione.

Inviato dall'app. Mobile di PLC Forum da LG-P760

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- giri per regolare la frequenza se la macchina in isola e per gestire la potenza attiva erogata se la macchina è in parallelo ad altre.

- corrente di eccitazione per regolare la tensione se la macchina è in isola e poi per gestire la reattiva quando in parallelo ad altre.

i termini sono esatti ma è diversa la situazione di funzionamento.

i gruppi turbina-alternatore partono con la rete esterna stabile, si stabilizzano e vanno a carico, poi o rimangono in parallelo o vanno in isola.

L'eccitazione è regolata da sistemi regolatori AVR indipendenti dall'alternatore da cui si autoalimentano se vanno in isola

e hanno una elettronica piuttosto complessa, ( e anche se in isola) se qualcosa va male

vanno in protezione e in blocco con conseguente blackout per i carichi a valle.

Vedi lo schema elettrico di alimentazione di potenza dei sistemi di centrale comprese le commutazioni automatiche rapide.

i gruppi elettrogeni si autoeccitano all'avviamento fino al raggiungimento dei giri nominali e si devono poi mantenere.

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Spero di non prendermi una sonora ammonizione in quanto sto portando OT la discussione però sono sicuro di quello che dico.

Parlo di gruppi elettrogeni i quali si autoeccitano all'avviamento per effetto del magnetismo residuo e alimentano una scheda appunto di avr che ne gestisce la tensione.

Quando gli impianti sono molto piccoli con magari due soli gruppi da 40-80kW non andiamo neanche a fare il controllo dell'avr lasciamo che si gestiscano la reattiva tra di loro in maniera del tutto random.

Questo ci è consentito in quanto le operazioni con le macchine in parallelo sono per periodi brevi.

Tornando al cavillo della questione vorrei allora capire come fa il collega a gestire frequenza e potenza attiva della macchina se non con il regolatore di giri.

Poi sul fatto che io abbia "giocato" con la rete, cosa che vedo ti ha disturbato, beh perdona l'espressione puerile era per dare un tono leggero al discorso.

Io non gioco, io lavoro e seriamente, poi le competenze possono non essere sempre al massimo quindi me le devo costruire ogni giorno documentandomi al meglio ogni volta che affronto una lavoro.

Anche per questo sono qui a relazionarmi, c'è sempre da imparare ed io sono disposto a farlo quindi insegnami.

Cordiali saluti

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IZ1PKR.

Se devo essere sincero,mi ha disturbato l aggettivo << rete infinita>>.

Ho pensato,scusami se sto errando,il collega,vuol prendermi alla sprovvista con una treminologia che mi sfugge.

Detto questo;...Non ti offendere.

Non è mio uso e costume .

Sono qui,presumo,con la tua stessa intenzione.Imparare qualcosa in più.

Per quanto concerne la questione tecnica,permettimi,ma stiamo forse dicendo la stessa cosa,incaponendoci.

Ciao.

Angelo.

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Scusa non volevo fare il "figo" io avevo scritto Terna sui disegni del sistema e il mio cliente mi ha fatto sostituire la dicitura con appunto "rete infinita" da cui mi è rimasta la terminologia.

Chiarito questo condivido quanto scrivi e in nome della chiarezza spero in un terzo parere che possa dirimere la questa questione, comunque non ne faccio certo un puntiglio è un confronto puramente tecnico.

Grazie e buona serata.

Ciao

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Perfetto.

Meglio essersi chiariti subito.

Tornando alla questione tecnica,e pacifico,che ottengo la variazione dellafrequenza,con la regolazione dei giri del motore primo.

Al contempo,regolo di conseguensa la tensione.

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  • 1 year later...

Mi inserisco con un nuovo problema, ho apprezzato la discussione e gli interventi , per me molto competenti .

Vivo e lavoro in una cittadina di provincia dello Zambia ed ho un gruppo elettrogeno Inglese molto vecchio, direi antico. Il motore raffredato ad aria eroga 55 CV ed il gruppo 37 KVA . Lo userei principalmente per alimentare motori trifase di macchine da legno della ns falegnameria. Ma il gruppo non eroga - ovvero ha funzionato una sola volta - perche' manca un componente. Chi lo ha visto mi dice che il componente serve a rettificare l'onda di CA in CC : ce ne vorrebbero due ma uno manca ( potrebbe funzionare ma l'evento e' casuale, mi dicono: una volta ha davvero funzionato, anche con carico di un motore trifase da 7.5CV, molto bene). C'e' chi mi ha detto che il componente contiene ovvero e' un raddrizzatore al selenio ( selenium rectifier) . Per capirne di piu ( ho le macchine da legno perche faccio il falegname) ho letto un bel pdf di Robert Wolfgang trovato sul web, molto esplicativo. Il disegno a pag 7 mostra il rotore eccitatore e l'assemblaggio raddrizzatore, che corrispondono molto da vicino alla mia macchina . Sempre chi lo ha visto ( e qui non c'e' praticamente nessuno che possa esprimersi con competenza sul tema) mi dice che: il componente non si trova piu come ricambio ( confermo) , non si puo' riprodurre, non si puo' sostituire : non ci credo. E' una macchina, costruita da qualcuno, voglio rimetterla in funzione ed usarla.

In allegato immagini della macchina e del componente

Grazie in anticipo a chi potra indicarmi la strada da seguire

Raffaele

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