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Inquina La Stufa A Pellet?


Bose

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Ciao a tutti, vorrei realizzare un impianto di caloriferi (10 in tutto) e collegarli a una stufa a pellet, ma il mio dubbio è questo:

È vero che la stufa a pellet inquina?

Ma inquina per cosa?

Per la scarsa qualità del pellet o perché nei pellet ci finisce di tutto tra cui anche legno verniciato?

Se fosse così penso che per chi respira l'aria emanata dalla stufa all'interno della casa è fortemente dannosa o sbaglio?

O inquina (che è sempre molto grave) il fumo che esce dallo sfiato posteriore sempre per il motivo sopra citato?

Grazie per le risposte e buona serata a tutt!

Bose

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Simone Baldini

I fumi li manderai in una canna fumaria, non te li respiri di certo!

Il legno verniciato è un po' una favola, difficile trovarlo, solitamente è segatura di segheria.

Quello proveniente da paesi tipo chernobyl, possono essere radioattivi ma perchè le piante sono radioattive.

Come tutte le combustioni, sono inquinanti, cioè producono CO2, CO per gli incombusti e PM di vario diametro. La lagna produce parecchio PM rispetto al gas metano.

Il concetto però è che la legna (quindi il pellet) fa parte di un ciclo vitale chiuso, pianta che assorbe CO2 per poi essere bruciata e rilasciare CO2, quindi per quanto concerne la CO2 si potrebbe dire che sia a emissioni zero.

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Ciao Simone, e grazie per il tuo intervento, behhh i fumi erano scontati che li facevo uscire sul tetto o ci mancherebbe altro...

Ma quello che intendevo dire io è se il filtro che c'è o presumo che ci sia nelle stufe a pellet, filtra queste emissioni senza far uscire sostanze dannose, altrimenti se così non fosse, potrei optare a chiudere a 0 la ventola della stufa (penso che ci sia come funzione, ma non ne sono sicuro) e mandare solo il riscaldamento nei caloriferi.

O dici di stare tranquillo e fare girare tranquillamente l'aria calda in casa oltre ad alimetare i caloriferi?

P.S. Perché nella segatura non può finire materiale verniciato?

Grazie ancora Simone.

Bose

Modificato: da Bose
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P.S. Perché nella segatura non può finire materiale verniciato?

Perchè in genere non è economicamente conveniente.

Per fabbricare pellets si usano tutte quelle parti di legno che non possono essere utilizzate in altro modo, compreso il materiale di risulta della segheria (segatura).

Per ricavare segatura da materiale verniciato, bisogna smontare i manufatti in legno, togliere tutte le parti metalliche e poi triturare il tutto; risulterebbe un processo lungo e costoso.

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solo con la segatura ormai non si possono produrre tutti i pellet che girano..in raltà macinano piante intere..la favola che usano solo gli scarti di altre lavorazioni è ormai finita..certo macinano legni che non hanno gran valore commerciale oltre naturalmente a ramaglie etc etc

già ci mettono di tutto persino nella carne macinata per gli umani figuriamoci nei pellet

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Ciao Erikle e grazie anche a te, allora sono vere le voci che girano, ma l'aria che esce dalla stufa (quella che va in casa), allora diventa nociva per chi è dentro?

O i filtri (presumo che ci sono) dovrebbero fermare le parti tossiche?

C'è un modo per far spegnere la ventola della stufa e tener calda la casa con i soli caloriferi alimentati dalla stufa stessa?

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E io avrei anche da contraddire chi afferma che il legno e' a impatto 0 sulla CO2 , un albero impiega 20anni a crescere e assorbire CO2 , per poi reimmetterla in atmosfera in qualche ora , ragionando cosi' anche il petrolio ha un ciclo , ci vuole qualche decina di milioni di anni.....

Il pellet non so' , ma rompano le bolas per le caldaie , voglio vedere quando le stufe a pellet diventano tante in ambiente urbano :blink:

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la stufa è sostanzialmente chiusa per cui i prodotti della combustione escono al 99,9% dal camino

poi i pellet ottima idea..ma io vedo che tutti gli anni aumentano anche loro

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Ok ok grazie a tutti, abbiamo capito che le sostanze che escono dallo scarico dalle stufe a pellet inquina come un camino normale a legna, ma la cosa che vorrei sapere ed essere sicuro è:

(1) L'aerea emanata dalla stufa per scaldare la casa, è nociva o meno?

(2) C'è la possibilità di spegnere totalmente la ventola della stufa che emana calore in casa e continuare a scaldare la casa con i caloriferi alimentati dalla stessa stufa stessa?

Grazie ancora.

Bose

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Simone Baldini

L'aria che esce per riscaldare non è fumo! E' aria che passa dallo scambiatore quindi come entra nella stufa esce solo piu' calda.

E io avrei anche da contraddire chi afferma che il legno e' a impatto 0 sulla CO2 , un albero impiega 20anni a crescere e assorbire CO2 , per poi reimmetterla in atmosfera in qualche ora , ragionando cosi' anche il petrolio ha un ciclo , ci vuole qualche decina di milioni di anni.....

A parte il fatto che ci sono diverse teorie sulla formazione del petrolio e quindi non si sa' bene da dove derivi e da queste diverse teorie non risulta che ci sia un ciclo chiuso della CO2.

Il concetto del legno è piu' semplice, se tagli un albero e ne ripianti uno sostanzialmente non hai creato danni, basta avere un "polmone" sufficiente a sostenere la richiesta e il rimboschimento. Certo che se si fa' come nel film rapa nui....

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Quella di piantare l'albero e' semplicistico : diciamo che ci conviene credere cosi' ..... come dare incentivi a bruciare biomasse , ho dei dubbi che nei generatori ci vadano solo gli scarti e non alberi interi , come ha scritto Erikle.....

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Frigorista modena

Simone una domanda, oggi ero in un ristorante che aveva una stufa a pellet con due uscite di aria calda, e avvertivo odore di legno bruciato.

La canna fumaria era fatta bene, da dove quindi usciva questo odore di bruciato, e per estensione, questo odore può portare particelle di particolato o la radioattività?

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Ci sono caldaie e caldaie, stufe e stufe: per legge l'aria che scalda l'ambiente non deve essere quella combusta... se poi la stufa ha un problema e c'è scambio tra aria combusta ed aria del riscaldamento allora è un difetto non una normale funzionamento!!!

Per la radioattività bè... la cosa più semplice per chi utilizza pellet è quella di acquistare contestualmente alla stufa/caldaia un rilevatore di radioattività. costa sui 300 euro e può darti modo di capire una parte importante della qualità del pellet che acquisti!

Purtroppo in italia le leggi son sempre affumicate, tante leggi, ce ne sono anche sui materiali importati radioattivi, ma i controlli dove sono?

Forse qualche buon cittadino deve fare una protesta come quella dei giorni attuali degli agricoltori per mettere in evidenza le magagne burocratiche che ci circondano!

In definitiva, se una stufa è ben realizzata non ci deve essere contatto tra fumi e aria riscaldante, l'inquinamento è dato dalla qualità del pellet utilizzato e dalla corretta manutenzione della stufa!

Se non volessi inquinare devi costruirti una casa passiva che non richiede calore esterno per riscaldarti!

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l'odorino è vero si può sentire ma non mi preoccuperei

poi per i boschi non c'è neanche bisogno di ripiantare tipicamente taglio l'albero cresciuto e quelli piccoli che stanno sotto finalmente ricevono maggiore luce e crescono loro

il problema è quanto prelevo dal bosco..una gestione sostenibile è possibile eccome ma è anche vero che spesso si vuole guadagnare tutto e subito per cui si taglia tutto o quasi e poi si cambia zona

per cui il legno e le biomasse possono essere una risorsa rinnovabile...ed ecosostenibile ma può anche non esserlo..dipende dalla gestione

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Quella di piantare l'albero e' semplicistico : diciamo che ci conviene credere cosi' .....

Forse dovresti ripassare un po' le nozioni fondamentali di chimica organica.

Per "costrure" 1000g di legno, escludendo dal peso umidità ed i pochi grammi di sali minerali, l'apparatovegetale deve trasformare per fotosintesi clorofilliana esattamente 1000g di CO2 .

Ossidando violentemente 1000g di legno privo di umidità, ovvero eseguendo quell'operazione conosciuta come bruciatura, si ottengono esattamente 1000g di CO2 , meno pochi grammi di sali minerali, che sono poi le ceneri.

Quindi il bilancio di CO2è esattamente in pareggio, così come quello dello H2O e dei sali minerali.

Come sempre in natura nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Ossidando il legno si genera in tempi brevi l'energia solare accumulata in anni di crescita.

Tutte le fonti energetiche disponibili traggono la loro energia dall'energia solare. Anche il carbone, il gas ed il petrolio; anche l'energia idroelettrica.

L'unica differenza è il tempo di accumulo. L'energia fotovoltaica, se non conti l'energia spesa per costruire, traspiortare, montare ed al termine vita demolire l'impianto, è praticamente istantanea: tanta ne riceve dal sole e tanta ne rende (sottraendo le perdite, ovvio) in forma elettrica.

Piantare un albero non è semplicistico, ma è l'unico modo per "mettere in cassaforte" un po' dell'energia del sole ed accantonare un poco di anidride carbonica.

E' un'operazione simile a quella che si dovrebbe fare nella vita lovorativa: metti da parte un poco di risorse giorno per giorno, per poter avere un sostentamento quando non potrai più lavorare.

Modificato: da Livio Orsini
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E' proprio perchè ho letto tutto che contesto il tuo assunto. Piantare alberi non è semplicistico, ma doveroso. Se ti documenti un po' ti rendi conto di quanta anidride carbonica assorbe mediamente in un anno un albero, sia latifoglia che aghifoglia. Inoltre ha altri effetti benefici sull'ambiente come regolatore di umidità del terreno ed altro ancora.

E' molto meglio piantare alberi, anche in terreni marginali, piuttosto che ricoprire il terreno di pannelli fotovoltaici; i pannelli dovrebbero essere installati solo "a tetto".

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Ciao Bose,

non è corretto etichettare come inquinante tutta la categoria di generatori a combustibile solido.

Se leggi in internet, troverai vari divieti di usare questi generatori ma viene sempre specificato un rendimento minimo.

Nel tuo caso specifico a pellet, se comperi generatori di alta qualità e alti rendimenti, se provvedi alla manutenzione ed alla pulizia in modo corretto, se usi pellet certificato ENPlus a filiera corta proveniente da produttori locali (evitando di prendere il primo che ti capita proveniente da chissà dove), se magari adotti le soluzioni impiantistiche citate dal Conto Termico (anche se non ne usufruisci), puoi realizzare un valido impianto.

In altre parole, bisognerebbe uscire dalla mentalità di usare/considerare i generatori domestici come microinceneritori dove ci si butta dentro di tutto.

Ti invito anche a leggere il libro “Legna Cippato e Pellet” della AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, dove trovi info sulla produzione e certificazione del pellet.

La biomassa non viene prodotta solo con il taglio, ma anche con la manutenzione e pulizia dei boschi e con specifiche colture ad accrescimento rapido (short rotation forestry), quindi l’isola di Pasqua non dovrebbe essere un modello seguito dai produttori seri.

R.

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Ciao Ricki, non era assolutamente mia intenzione generalizzare, ma erano solo voci di corridoio a quanto pare, perché dalle numerose risposte date, ho capito che inquina poco o niente e l'aria che esce dalla stufa e che sclda la casa è praticamnete sanissima o almeno così ho capito!

Seguirò il tuo consiglio sul libro, piace molto leggere e in questo caso mi servirà in due scopi, leggere per piacere e documentarmi.

Posso chiedervi su che marca di sufe stare?

Per 10 caloriferi e una metratura di circa 130 mq (l'altezza del soffitto è 3 metri), che stufa devo guardare? Sempre sui 130 mq o qualcosina in più?

Grazie mille a tutti, sieti stati tutti molto gentili.

Bose.

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Beh, a livello "globale" bruciare il pellet ha un basso impianto ambientale, a livello locale però, quello che esce da una stufa a pellet è quasi brutto quanto quello che esce da un caminetto!

E l'aria nei paeselli dove queste stufe sono diffuse, assieme ai camini, è MOLTO più inquinata del centro città di Milano o Roma! Il particolato schizza ai massimi livelli assieme a tutti gli effluenti della combustione di materiale "non puro", a differenza delle emissioni delle caldaie a metano che a confronto sono arietta fina di montagna!

Quanto all'aria interna, dovrebbe essere un circuito totalmente separato dall'aria di combustione, quindi non si dovrebbe sentire alcuna puzza di fumo/legno bruciato, altrimenti è indice di cattivo funzionamento (e si rischia anche di intossicarsi!)

che stufa devo guardare? Sempre sui 130 mq o qualcosina in più?

Non si misura a metri la potenza della stufa ma in kW, per vedere quella che fa per te ti basta sommare la potenza nominale dei termosifoni che hai installato (o vedere il progetto, nella speranza che ne sia stato fatto uno) e prendere una stufa che abbia grossomodo quel valore di potenza.

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Non si misura a metri la potenza della stufa ma in kW, per vedere quella che fa per te ti basta sommare la potenza nominale dei termosifoni che hai installato (o vedere il progetto, nella speranza che ne sia stato fatto uno) e prendere una stufa che abbia grossomodo quel valore di potenza.

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Simone Baldini
E' molto meglio piantare alberi, anche in terreni marginali, piuttosto che ricoprire il terreno di pannelli fotovoltaici; i pannelli dovrebbero essere installati solo "a tetto".

Bisogna tornare a quello che facevano i miei bis nonni! Vivere in montagna e trarre le risorse dalla propria terra.

Una nota del CNR come qualla postata non vuol dire nulla.

La legna produce particolato, verissimo, ma quanto e in che misura rispetto a tutto il resto? Per esempio le nostre care automobiline hanno rendimenti di combustione da ridere, poi sono euro 5 e pensiamo che non inquinano! ma si sa che la marmitta deve andare a regime prima che funzioni e in quel tempo cosa succede? e quanti fanno percorsi inferiori a quel tempo, e non parliamo delle gomme, tutta l'usura della gomma (si calcoli quante se ne cambiano all'anno in Italia) finisce sulla strada e grazie alle stesse automobili viene continuamente sollevata a livello del nostro naso!

E' giusto pensare che anche il pellet e la legna diano problemi, ma non è giusto ignorare altre problematiche per me piu' serie e pericolose.

Per quanto concerne la radioattività, il problema esiste e non solo per il pellet, ma anche e soprattutto per i metalli. Si sono trovati rubinetti in ottone radioattivi e altri oggetti perchè provenienti da fusioni di materiali di recupero di dubbia provenienza.

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non è giusto ignorare altre problematiche per me piu' serie e pericolose.

Hai più che ragione ma se come me hai la doppia e tripla casa e vivi in diverse zone, avrai il "sentore" che a naso le stufe a pellet, sono un cataclisma (al pari dei caminetti) per l'aria che respiri se in una determinata zona ce ne è un'alta concentrazione!

Al punto da non poter stender fuori che la biancheria puzza di bruciato e nei giorni di scirocco l'aria diventa torbida, nessuna di queste cose accade nel centro di Bologna persino nei peggiori giorni di blocco del traffico e casini vari nonostante la temperatura media dei condomini sia 23/24°C se non maggiore!

Poi si sta comparando la combustione di legna e pellet a quella del metano, non all'usura delle gomme e il funzionamento delle automobili. In ogni caso vogliamo capire che il peggio dell'inquinamento in città lo fa comunque il riscaldamento (anche quello a metano) e non i trasporti?! Com'è che in estate/primavera/autunno non ci sono problemi di superamento degli inquinanti mentre in inverno nonostante tutte le restrizioni della circolazione, queste non fanno praticamente differenza?!

Quanto al metallo radioattivo, fortunatamente, nonostante tutti gli avvenimenti che sono accaduti, nella stragrande maggioranza dei casi si è provveduto allo smaltimento dei prodotti prima che questi arrivassero ai consumatori finali! Perché i controlli ci sono, eccome!

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