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Inquina La Stufa A Pellet?


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Simone Baldini

Il metano è una risorsa nobile e andarla a sprecare per riscaldarsi è un vero sacrilegio. Andrebbe utilizzata solo in cogenerazione. La legna è una risorsa povera e oltre il riscaldamento ci fai ben poco. E' chiaro che stufe a pellet in centro a Milano o Bologna non sono gestibili, in quei casi si dovrebbero adattare sistemi di teleriscaldamento ad ok, ma nelle periferie non vi sono grossi problemi. Se poi uno fa' come il mio vicino che ha messo una bella stufa a pellet nel soggiorno con scarico a parete, pur essendo una villetta è orribile e oltretutto stà conciando la grondaia da sbatter via!

Per quanto concerne il discorso che le problematiche di inquinamento le abbiamo d'inverno è da far presente che soprattutto in pianura padana abbiamo il "fenomeno cosiddetto dell'inversione termica che impedisce il naturale ricambio d’aria: in pratica, sotto tale quota i gas e le poveri immessi nell’atmosfera non si disperdono ma ristagnano al suolo" (tratto da una delibera della GRL).

Vi posso assicurare che le cose stanno cambiando soprattutto nei condomini centralizzati, grazie alla crisi (unico aspetto positivo) e alla contabilizzazione del calore, la gente incominica a tenere temperature al di sotto dei 20°C in casa e a mettersi un maglione in piu'. Mediamente i condomini consumano il 15% in meno di combustibile, e questo equivale al 15% in meno di inquinamento e al 15% in meno di dipendenza energetica per quel dato caso. Come sempre bisogna toccare il portafoglio per far smuovere la gente e sembra che ci si stia riuscendo anche se con grosse difficoltà.

Come è stato già detto, la strada maestra è consumare meno, intervenire per isolare e amodernre gli impianti e fare un po' di parsimonia.

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Vi posso assicurare che le cose stanno cambiando soprattutto nei condomini centralizzati

già, infatti tutti cercano di staccarsi dalla caldaia comune...

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Simone Baldini
già, infatti tutti cercano di staccarsi dalla caldaia comune...

Un conto è cercare e un conto è riuscirci! Ma questo è un problema solamente di morosità dei condomini.

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.

E' chiaro che stufe a pellet in centro a Milano o Bologna non sono gestibili, in quei casi si dovrebbero adattare sistemi di teleriscaldamento ad ok,..

A Brescia hanno cominciato alla fine degli anni '70 con cogenerazione e teleriscaldamento. Risultati ottimi sia come rendimenti sia come inquinanti immessi in atmosfera. Brescia città è in una zona molto nebbiosa, dove il ricambio d'aria è molto lento, quindi particolarmente sensibile a queste problematiche.

Purtroppo queste lodevoli iniziative non solo non vengono incentivate, ma sembra che debbano sottostare alla congiura del silenzio. Nessuno ne parla e si preferisce incentivare chi trasforma una vigna o un campo di grano in un campo fotovoltaico.

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Io storco il naso anche di fronte al teleriscaldamento... almeno con i prezzi, punitivi, praticati a Bologna ed in oltre gravati da costi fissi a dir poco scabrosi!

Si che non si ha generatore locale e quindi spese di manutenzione se non per il gruppo idraulico ma pagare, ma in caso di un allaccio da 20 kW termici con la tariffa binomia si pagherebbe, solo di costi fissi circa 600€ all'anno! :o Oppure altrimenti si avrebbe un costo intorno ai 13 cent/kWh e costi fissi di "solo" un centinaio di euro. Quasi quasi rendono conveniente il riscaldamento resistivo!

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Simone Baldini

E perchè devi fare una binomia per 20kW? Fai la monomia paghi 26,64 di fisso e 0,125 per kWh consumato. La binomia la utilizzi se hai bassa potenza ma consumo elevato, che non è il caso di una villetta.

Quando si parla di teleriscaldamento ha senso solo se si hanno cogenerazione o fonti alternative tipo termovalorizzatori o biomasse. Se si brucia metano, come fanno a Busto Arsizio, è una follia pura.

Il teleriscaldamento non ha l'obiettivo di far risparmiare gli utenti, ma di ottimizzare l'emissione e la produzione, anche a pari costo o maggiore perchè va a beneficio dell'aria che si respira.

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Quando si parla di teleriscaldamento ha senso solo se si hanno cogenerazione o fonti alternative tipo termovalorizzatori o biomasse. Se si brucia metano, come fanno a Busto Arsizio, è una follia pura.

Condivido pienamente.

Non sapevo che a Busto usassero il metano per teleriscaldamento, anzi non immaginavo proprio che a Busto facessero del teleriscaldamento.

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DJ gabriele : Beh, a livello "globale" bruciare il pellet ha un basso impianto ambientale, a livello locale però, quello che esce da una stufa a pellet è quasi brutto quanto quello che esce da un caminetto!

Mi sembra che il CNR abbia solamente scritto : Attenzione a un eventuale aumento di combustione da biomassa , anche una stufa a pellet inquinera' quanto 10 caldaie di vecchia concezione .....

A proposito di inversione termica , nebbia e inquinamento , ci aspettano 15 giorni di inferno in citta .....

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Fulvio Persano

Ciao.

A proposito di inversione termica , nebbia e inquinamento , ci aspettano 15 giorni di inferno in citta .....

Vero,purtroppo.... :(

15 giorni di inferno e relative conseguenze dovute all'alzarsi dei livelli di inquinamento. :thumbdown:

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Simone Baldini
Non sapevo che a Busto usassero il metano per teleriscaldamento, anzi non immaginavo proprio che a Busto facessero del teleriscaldamento.

Si c'è il teleriscaldamento e i condomini sono obbligati ad allacciarsi in determinati casi. Il problema è che con questa tipologia di fonte è inevitabile che il costo sia maggiore e che abbia comunque nessun senso.

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Grazie a tutti per i numerosi interventi, mi date un consiglio su che marca di stufa stare?

Per 10 caloriferi e una casa di 130 mq alta 3 mt mi hanno consigliato una 12kw, potrei sapere su che marca e modello stare?

P.s. La stufa alimenterà solo i caloriferi e forse farò uscire l'aria calda dalla ventola frontale (visto che non è nociva), non mi scalderà acqua sanitaria, ho uno scaldabagno da 80 litri che va a corrente e farà solo quello.

Grazie a tutti e buon lunedì!

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Frigorista modena

Scusate se insisto ma non sono contento delle risposte...riformulo la domanda: se io dove c'è una stufa a pellet sento odore di legna bruciata e noto, anche se poco, del fumo, pur con la canna fumaria che funziona perfettamente, penso ci siano forse delle piccole perdite nella sigillatura della camera dove il pellet brucia.

Però questo odore porta con se PPM o altre porcherie che (dicono) compongono il pellet o no?

E se l'unico problema delle stufe a pellet fosse il fumo di scarico, non si può, magari in impianti centralizzati, predisporre canne fumarie come in certe pizzerie che annientano il fumo vaporizzando l'acqua e portandolo poi con se in un normalissimo scarico d'acqua?

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Ciao,

per chi avesse voglia di approfondire, qui trovate un link ad una presentazione sulle polveri sottili da biomassa confrontate con auto Diesel Euro 3:

http://www.professionelegnoenergia.it/doc/FRANCESCATO_pm10.pdf

In Italia esiste un Gruppo di Lavoro del bacino padano che sta creando un documento sui requisiti di prestazione degli apparecchi domestici e delle caldaie.

Le emissioni delle caldaie a biomassa max 500 kW sono già normate dalla EN 3035-5:2012.

A livello europeo la direttiva Ecolabelling Ecodesign si occupa del tema delle prestazioni.

Il discorso è più o meno analogo a quello dei trasporti: l’ammodernamento del parco macchine porta ad avere in giro apparecchi più performanti e meno inquinanti.

Per il riscaldamento, a mio avviso sarebbe prioritaria la coibentazione: più riesco a tenere il caldo in casa, meno ne disperdo, meno devo produrne, meno inquino.

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Per il riscaldamento, a mio avviso sarebbe prioritaria la coibentazione: più riesco a tenere il caldo in casa, meno ne disperdo, meno devo produrne, meno inquino.

Questo è lapalissiano.

Giustamente i nuovi edifici devono rispondere a requisiti sempre più stringenti in termini isolamento.

Il problema è che le abitazioni non sono facilemte rottamabili come le autovetture.

Anche i costi di adeguamento per vecchi edifici, non sono banali.

In questi tempi dove molta gente riesce a malapena a vivere diventa un lusso estremo adeguare l'abitazione per portare l'isolamento a livelli di maggior efficienza.

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Scusate, visto che parliamo di coibentazione, ma se la mia casa è alta circa 3 metri e ho una terrazza sopra che usiamo in estate (da premettere che il mio solaio non è il massimo a coibentazione), se faccio un cartongesso in tutta la casa, staccandomi 20 cm dal soffitto, dovrebbe coibentare per il caldo e freddo giusto?

O l'isolamento va fatto dalla parte sopra e cioè sulla terrazza stessa?

Grazie.

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ciao a brescia il teleriscaldamento come diceva livio funziona dal 70 , ci sono una centrale elettrica che funziona a carbone e metano e l'inceneritore che brucia rifiuti e biomasse :smile: il teleriscaldamento provvede a raffreddare il vapore delle turbine, nei nuovi quartieri non viene portato il metano

a2a gestore termoutilizzatore , brucia i rifiuti primo introito :whistling: , vende corrente secondo introito :whistling: vende calore 3 introito :whistling:

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se faccio un cartongesso in tutta la casa, staccandomi 20 cm dal soffitto, dovrebbe coibentare per il caldo e freddo giusto?

Non particolarmente... diventa invece molto efficace, specie per il freddo se ci metti un bello strato di polistirene o altro isolante apposito. (E potrai rimuovere l'intercapedine lasciando solo una decina di cm di isolante!)

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a2a gestore termoutilizzatore , brucia i rifiuti primo introito :whistling: , vende corrente secondo introito :whistling: vende calore 3 introito :whistling:

4) gli azionisti ne beneficiano!

L'intercapedine se di alto spessore alle volte serve a poco, se pero' ci metti dell'isolante come ti hanno suggerito 12cm per esempio ne ottieni un gran beneficio, poso importa se sopra o sotto la soletta.

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Milano,teleriscaldamento a pompa di calore alimentata ad acqua di falda

La particolarità: la produzione di acqua a 80°

Con che rendimenti? Il problema è tutto li.

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La particolarità: la produzione di acqua a 80°

scusate 90°

Dovrebbero avvicinarsi a un COP di 3 a piena potenza, mentre sul parzializzato dovrebbero migliorare un pochino

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