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Eliminazione Di Elementi Organici A Fine Linea


simbad

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Ciao a tutti...

vediamo se qualcuno mi può aiutare...un nuovo cliente mi ha chiamato per risolvergli il seguente problema:

premesso che il processo di produzione è di tipo alimentare e nello specifico si tratta di tostatura e confezionamento di frutta secca (arachidi ecc...) a fine linea, prima del confezionamento, vengono trovati corpi estranei alle arachidi. Ovvero il cliente dice che si tratta di materiale organico (topi e/o scarafaggi) anch'essi tostati e ridotti in brandelli. Premetto che ancora non ho avuto modo di vedere le linee, ho appuntamento per martedì mattina, premetto inoltre che il colore è molto simile a quello della frutta secca e che le forme sono delle più varie. Penso però che la frutta secca (più o meno e questo più o meno spero sia in un range veramente piccolo) abbia sempre le stesse caratteristiche di forma e colore. La prima idea che mi èvenuta, anche sotto suggerimento del cliente, è quella di provare a pensare ad una soluzionebasata sull'utilizzo di telecamere in grado di riconoscere se è un'arachide o meno, oppure una grilgia laser per il colore. Il trasporto è su nastro (gomma nera). Al momento non ho altre informazioni. Rimane Comunque valida la possibiltà di eliminare il problema all'inizio del processo, anche se non conosco ancora i dettagli.

C'è per caso qualcuno che ha dovuto affrontare un problema simile?

Grazie in anticipo a tutti!!!!!!!!!!!!!

P.S.

Il cliente è nuovo, ma a quanto ne sò è propositivo e forse vale la pena di accaparrarsi il lavoro, visto che forse è uno dei pochi ancora in grado di pagare puntualmente.

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Ciao Paolo, grazie per la risposta...Siccome, come ho già detto, è un processo che ancora non conosco, quando dici di solito intendi che questo è un problema già noto, ovvero che si presenta con una certa frequenza? A occhio mi sembra che il peso di un'arachide tostata o di un cece tostato debba essere veramente basso...al pari se non inferiore a qualche brandello di insetti o roditori morti, anch'essi tostati... Comunque grazie lo stesso... Sinceramente sono incuriosito da queta applicazione...

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Il problema di corpi estranei da eliminare non è solo noto, è notissimo. La maggior parte delle soluzioni però è già presente sul mercato, e tutto si basa sull'individuazione delle differenze fra prodotto e scarto: trovata la differenza, hai trovato il punto debole.

Sarebbe assurdo usare una videocamera ed un robot pick&place per selezionare fra chicchi di grano e polvere o terra: oltre alla difficoltà perchè hanno lo stesso colore, un comune setaccio da due lire è molto più produttivo ed efficiente. Nelle decorticatura del riso, il chicco e la cuticola rimangono insieme fino alla (o alle) ventilatrice, dove la cuticola leggera viene soffiata via, il chicco pesante continua verso la successiva lavorazione.

In ogni caso i selezionatori per colore ci sono già, vedi ESM Satake, SEA, Sortex etc: in quel caso vengono utilizzati per rilevare le diffrenze di colore, visto che grandezza, peso, attrito della superficie, galleggiabilità, diametro etc sono uguali per prodotto e scarto.

Ne avevo parlato anche QUI , a pagina 5.

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Puoi utilizzare una macchina a raggi X infatti l'assorbimento dei raggi x della frutta secca e' diverso dal materiale organico. Le macchine a raggi x sono certificate per l'alimentare e sicure per l'operatore.

Saluti Paolo

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Ciao paolo

ho visto questa mattina il processo ed effettivamente la soluzione sulla quale penso bisogni puntare sia il riconoscimento di materiale organico diverso dal prodotto che si sta lavorando. E' da scartare l'idea di eliminare i topi all'inizio del processo, in quanto arrivano già morti, mischiati alle materie prime, inoltre, e questo è determinante, il cliente finale (grossi marchi di larga distribuzione) richiedono un controllo a fine linea. Ora, ammetto che non conosco nello specificoo le apparecchiature a raggi X, mi chiedo quanto possa costare una macchina a raggi x e soprattuto a che velocità possa lavorare. Se per caso mi puoi indicare qualche sito, o meglio ancora qualche contatto te ne sarei grato. Per ora grazie a tutti

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  • 3 weeks later...

Scusate, ma nessuno si scandalizza per la presenza di topi morti in un fine linea alimentare? Anche io lavoro per il settore alimentare ma non mi è mai capitato che la presenza di topi fosse un fattore normale.

Ciao

Carlo

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Anch'io ho girato diverse aziende alimentari, dalle migliori pulite e controllate a quella che produce i sottaceti ...

vucca mie statte 'cetate.....

pb (Pietro Buttiglione)

Secondo me i controlli igienici dovrebbero essere fatti non da autorita' locali (es.: il cugino del titolare) ma da una entita' indipendente. Propongo un vigile svizzero :P

Ciao

Mario

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Dopo "Il bestiario degli impianti elettrici" viene naturale "il bestiario degli impianti di produzione"

anche se sputare nel piatto dove si mangia non e' cosa carina!

Posso giusto consigliare tra un bicchiere di latte uht ed uno di acqua di rubinetto meglio quest'ultimo

A proposito forse l'acqua imbottigliata proveniente dalla pianura padana e' meglio prenderla gasata

...

Ciao

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Lavoro da quasi 10 anni nel settore alimentare ed in particolare nel settore lattiero caseario. Se dovessi raccontare taluni particolari probabilmente nessuno mangerebbe più niente che derivi dal latte....

Effettivamente, come dice Mario, i controlli sono troppo blandi ma anche laddove sono effettuati dalle autorità preposte c'è sempre modo per "chiudere un occhio e spesso tutti e due..."!!!!!

Ciao

B)

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Un altro sistema per discriminare tra prodotto "buono" e scarto, potrebbe essere la vibrazione ad ultrasuoni, sfruttando il diverso peso specifico dei materiali. Personalmente preferirei che la selezione avvenisse a monte della catena produttiva ed eventualmente che possa essere ripetuta a valle, quale ulteriore controllo qualitativo e per l'eliminazione del prodotto che ha subìto un'eccessiva tostatura (il carbone ha peso specifico differente da quello della frutta secca semplicemente tostata).

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se posso permettermi un consiglio :huh: (non sono assolutamente esperto quindi prendilo con le pinze!) visto che la concentrazione di zucchero nella frutta secca e´ altissima potresti basarti su questa differenza di concentrazione rispetto ai corpi estranei per rilevarli

oppure come gia´ hanno detto ultrasuoni o raggi X (e esempio nel topo i denti e le ossa anche dopo disidratazione o tostatura hanno alto quantitativo di calcio mentre frutta e verdura no)

spero di essere stato utile :unsure:

ciao!

davide

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Paolo Cattani

Non che sia contro le applicazioni tecnologiche avanzate, ma lavorando nei cereali ho visto di tutto, compresi i topi. Non si usano sistemi elettronici, a meno che il prodotto e lo scarto siano assolutamente uguali in tutte le loro caratteristiche fisiche. Materiali leggeri vengono separati per soffio d'aria, i topi interi eliminati da un semplice setaccio (idem per i corpi di dimensioni più grandi o più piccole del prodotto), prodotti con superficie di natura diversa dal prodotto con vagli inclinati, o con tavola densimetrica vibrante, trucioli metallici separati con calamite o sensori di prossimità e valvola deviatrice. E non ho nominato i vagli piani (plansichter), quelli rotanti ed i separatori alveolari. Il tutto con potenzialità fino a 10-20-50 tonnellate/ora.

Usare sensori come quelli proposti funziona se si fa scorrere il prodotto lentamente e praticamente in fila indiana, quindi si ha una produzione scarsissima, a meno di usare un sistema a 100 canali contemporanei (e cento sensori), con costi, credo, proibitivi.

Tieni presente, inoltre, che tutti questi separatori e pulitori di vario tipo sono già sul mercato da decenni, forse ti conviene dare un'occhiata sui giornali specializzati per farti un'idea dei costruttori e dei loro prodotti: sul momento mi viene in mente "tecnica molitoria", Chirotti editore, ma ce ne sono di altre più specializzate.

Modificato: da Paolo Cattani
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OB1-roby

Lavoro da quasi 10 anni nel settore alimentare ed in particolare nel settore lattiero caseario. Se dovessi raccontare taluni particolari probabilmente nessuno mangerebbe più niente che derivi dal latte....

Effettivamente, come dice Mario, i controlli sono troppo blandi ma anche laddove sono effettuati dalle autorità preposte c'è sempre modo per "chiudere un occhio e spesso tutti e due..."!!!!!

La squadra mobile di Milano e la Guardia di Finanza hanno arrestato sei persone e posto sotto sequestro due aziende, la ''Centro latte Mantova'' di Mantova e la ''Agricomex'' di Milano, per il finto latte destinato agli umani e che non era buono neanche per i maiali. :angry:

Capisco che chi lavora in una ditta ha necessita' di ricevere lo stipendio e che non se la sente di denunciare le irregolarita' viste.

Spero pero' in quelli che cambiano lavoro, che si ricordino dei fattacci visti e informino chi di dovere.

Ciao

Mario

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La discussione prende una piega OT ma provo ugualmente a rispondere:

Mario,

la vicenda a cui ti riferisci è sicuramente deplorevole perchè in quel caso si parla di finto latte quindi di sofisticazione di prodotti!!

Invece non considerare come primario il problema dell'igiene purtroppo è un pò un male comune: colleghi e conoscenti che lavorano nel settore della pasta oppure del pomodoro hanno gli stessi problemi di simbad.

Esperienza personali, legate al periodo scolastico, quando si facevano le visite presso le industrie (mi ricordo quelle del settore dolciario e delle bibite) e di altre persone, mi rievocano scenari di mancata applicazione anche solo del buon senso!

Purtroppo fare le cose bene costa. E se si può risparmiere lo si fà a scapito di cose importanti come sicurezza e pulizia.

Per mangiare sano bisognerebbe coltivare il proprio orticello.... No!!! Nemmeno quello: piogge acide, smog vario, polveri sottili...

Ciao

B)

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personalmente credo che, se da una parte una azienda taglia tutto quello che puo´ tagliare, talvolta omettendo le regole basilari del rispetto nei confronti del cliente che aquistera´ il suo prodotto, e in modo non esplicito condiziona dei professionisti come voi a lavorare senza vedere quello che accade (e vi capisco benissimo perche´ avete famiglia!!!) bene se tutto cio´ fosse giustificabile sarebbe altrettanto accettabile che un professionista di alto livello come voi omettesse nell´impianto di controllo la funzione SOS per la sicurezza.......potrebbe sempre dire: "tanto verra´ premuto si e no 1 volta in tutta la vita dell´impianto.....risparmio tempo e me ne vado a casa da mia moglie e dai miei figli"....se cio´ succedesse (ma non succede perche'´ siete persone responsabili) di tanto in tanto qualche padre addetto al lavoro su tale macchina non tornerebbe a casa dai suoi figli o da sua moglie finito l´orario del lavoro.....

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In ogni caso io non mi riferivo a chi vende ma a chi acquista, quindi il cliente stesso che, per non spendere, per restare in tema di pulizia, "si dimentica" di acquistare i prodotti per i lavaggi piuttosto che accendere gli aspiratori piuttosto che aggiungere un filtro sul ricevimento della materia prima; oppure per restare in tema di sicurezza bay-passa le sicurezze stesse e quindi...

...di tanto in tanto qualche padre addetto al lavoro su tale macchina non tornerebbe a casa dai suoi figli o da sua moglie finito l´orario del lavoro.....

e purtroppo la cronaca parla da sola...

Ciao

B)

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Ciao a tutti,

sono stato un pò impegnato nelle ultime due settimane e vedo solo ora cosa a scaturito la mia discussione. Mi sento dunque di intervenire subito in modo da riequilibrare un poco le cose. Premetto che ho visto alcuni processi produttivi alimentari (formaggio, insaccati, ecc) e ammetto di essere rimasto schifato alcune volte. In questo caso però (arachidi), la presenza di topi non è affatto da imputare alla direzione dell'azienda o a chi lavora al suo interno. Parlando col mio cliente e vedendo con i miei occhi sono a venuto a sapere che le arachidi per esempio (almeno in questo caso) vengono importate da zone dell'africa particolarmente infestate. Arrivano dunque con la materia prima, già morti, anzi già sminuzzati. Infatti nei paesi in cui vengono coltivate e raccolte, vengono poi stoccate in silos (in realtà sono capannoni molto simili ad alcune nostre discariche per carta, cartone e simili) aperti in cui entra di tutto. I roditori sembrano particolarmente ghiotti di questo tipo di prodotto. Quando le ruspe raccolgono il prodotto per confezionarlo in sacconi caricano tutto ciò che c'è senza aver chiaramente la possibilità di selezionare (tanto mancano le risorse per farlo la...) Dunque i topi muoiono per stritolamento, per soffocamento, per sete o fame durante il viaggio d'importazione. Arrivano dunque dal mio clienti già sminuzzati. Lui non fa altro di scaricare un certo numero di sacconi in fornoper la tostatura... Poi riempie altri sacconi di prodotto tostato e lo lascia in deposito fin quando non ha la necessità di mandarlo alle linee di confezionamento. E qui dovrei intervenire io.

Ora dopo alcune prove e alcuni giorni passati a fantasticare, sono arrivato alle seguenti conclusioni (magari qualcuno può darmi qualche dritta):

Ottima l'idea dei raggi x, però difficilmente applicabile per via dei costi. I miei contatti mi hanno indicato un ordine di grandezza pari a circa 20000 euro ad apparecchio. Poi ci vuole tutto il resto della macchina per eseguire lo scarto, ecc. Percui da scartare.

Ho pensato allora al LUMINOL (troppa televisione). Funziona! Ma al contrario di quello che CSI ci fa vedere, deve essere trattato con guanti e maschera, risulta quindi che il prodotto spruzzato col Luminol non è più commestibile, quindi non va bene. (pensate che sono ricorso la reparto di polizia scientifica del mio capoluogo di regione)

Allora penso...Una termocamera...E' vero che tutto è a temperatura ambiente e quindi sia pezzo di topo che arachide sono alla stessa temp. Ma se io cedo energia termica al mio sistema, in forza del fatto che hanno due capacità termiche diverse (almeno mi sembra si chiamasse così al corso di fisica) dopo un certo tempo dovrebbero portarsi a temperature diverse e quindi... Le conseguenze e le implicazioni che sono subentrate alla mia idea ve le lascio immaginare... Di fatto a oggi, sembra che raffreddando il sistema si ottengano i migliori risultati (ero partito pensando di riscadare) ma sto facendo solo delle prove con delle arachidi e dei pezzetti di speck (il mio topo simulato). Sto anche cercando di non utilizzare una termocamera (che comunque costa abbastanza), ma dei termometri ad infrarossi con uscita analogica. Cerco quindi di associare a d ogni ipotetico pixel della termocamera uno di questi termometri (più o meno) Se ce la faccio a coprire in maniera precisa la stessa area checoprirei con una termocamera: costa meno.

Da escludere telecamere a colori o B&N: già provato e i risultati non sono accetabili.

Non avevo pensato agli ultra suoni.

L'dea del Luminol però continua a girarmi in testa e di quella voglio mantenere buona l'idea di utilizzare lampade UV. Forse se potessi avere una sorgente di luce modulabile, cioè se riusciussi a bombardare a lunghezze d'onda selezionabili il prodotto mentre passa con una telecamera comune a colori potre notare delle differenze in base alla materia.

Insomma sono ancora in alto mare...Spero solo di arivare prima della concorenza...

Ciao e spero di aver chiarito...

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Salve a tutti, ben trovati per la prima volta, mi sono appena iscritto e ho letto questo thread fino a quì, ho pensato a come risolvere la questione e non ho trovato un'idea buona da suggerire tecnicamente. Moralmente, però, mi sento di dire che sono rimasto allibito dal fatto che si cerchi una soluzione a qualcosa che presuppone una soluzione legale. NON e ripeto NON si devono trovare nè scarafaggi e men che mai topi morti in qualsiasi cosa legata al settore alimentare, la soluzione è la querela del fornitore e l'immediata richiesta di danni. Da dovunque arrivi la frutta secca prima di essere secca o dopo mai deve essere in contatto con veicoli di infezione.

Si può pensare a chiodi, viti o buloni come nel caso del caffè, che derivano dal macchinario e facilmente eliminabili da magneti, ma topi e scarafaggi è assolutamente scandaloso.

Scusate per questo primo post ma mi sono letteralmente schifato.

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emanuele.croci

Simbad,

Complimenti per il tono veramente "pulp" della tua mail... mi ha molto divertito e me la sono anche stampata!

Penso che oggi andrò a comprarmi una confezione di frutta secca, con la speranza di trovarci dentro un bel pezzo di topo affumicato!

Ciao, Emanuele

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  • 1 month later...

Premetto che condivido quasi tutte le obiezioni e gli appunti di tipo igienico sanitario esposte dagli altri partecipanti al forum.

Aggiungo solo che essendo pure vegetariano a maggior ragione non mi alletta molto l'idea di sgranocchiare un bel topo tostato insieme alle noccioline.

(Vabbè dirà qualcuno, meglio cotto che crudo, quello che non strozza ingrassa, ci sono cose molto più pericolose per la salute che non si vedono etc. etc. etc.)

Comprendo che per le 2 lire che danno ai produttori in paesi dove si fà la fame questi non si possano permettere una cernita manuale prima dell'insaccamento o un minimo di attenzione nelle fasi di raccolta e di stoccaggio... ma fin quando ci sarà chi compra così com'è...

La situazione del mercato del caffè (per chi la conosce) è emblematica ma quello oltre a peggiorare di qualità ce lo propinano macinato quindi .... chi si accorgerebbe del topolino nella polvere di arachide?

Poi ci fanno una testa enorme con HACCP, ISO9000 etc. etc... (per curiosità la ditta di cui parli ha la certificazione ISO9000? Se è importante penso di si)

Comunque dalla descrizione di Simbad mi pare di capire che in quellla ditta siano un po'... "zozzoni" ... lo so' è un eufemismo ma qui in pubblico mi trattengo!

Lui non fa altro di scaricare un certo numero di sacconi in fornoper la tostatura... Poi riempie altri sacconi di prodotto tostato e lo lascia in deposito fin quando non ha la necessità di mandarlo alle linee di confezionamento

Al momento dello scarico dovrebbe fare le operazioni di vagliatura, separazione, cernita etc. ect. cioè prima di amalgamare ed uniformare il prodotto tramite tostatura e mescolamento. La pelle di un topo morto e rinseccolito non si frantuma, possono distaccarsi peli! Gli scaragaggi sono molto più leggeri e con portanza alare maggiore a parità di dimensione quindi se non si allontanano per vagliatura (come avverrebbe facilmente per i topi) si possono eliminare per via aeraulica.

Magari non tutti si possono permettere di pagare un minimo in più per dei prodotti da filiere controllabili e da "COMMERCIO EQUO E SOLIDALE" ma forse un piccolo sforzo di ognuno di noi la situazione potrebbe migliorare e non dovremmo trovarci così frequentemente a tollerare e connivere con i fatti di cui parliamo.

Un saluto a tutti

DD

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Paolo Cattani

Mah!

Avevo già proposto la cernita per setacciatura, vibrovagliatura, ventilazione, tavole densimetriche, separatori alvolari: pare che non piacciano....

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Seguo la discussione,molto interessante e come vedo piena di problematiche che purtroppo sapevo solo in parte (vedi soffiatura che ho visto applicata in torri di cernita su impianti di smaltimento rifiuti,etc..).

L'argomento e' "caldo" (e' una verita' tenuta,diciamo,nascosta...) ,la promiscuita' di materiali e sostanze estranee al prodotto (intendo quelle visibili !!!) e' riscontrata quasi giornalmente sui prodotti alimentari in commercio.

Da parte mia,ribadisco l'estraneita' tecnica sull'argomento,pero' credo che si debba intervenire sulle prime fasi di lavorazione,ovviamente non so' come.....

A rileggervi.

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