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Sensori Biomedici - brainstorming


stefano.cecchini

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stefano.cecchini

Salve a tutti

Sto pensando di creare un device in grado di rilevare l'umidità dei materassi nelle sale di degenza in maniera tale da poter identificare repentinamente le traverse da cambiare. Questo è molto utile quando si ha a che fare con pazienti non collaborativi e serve ad evitare il problema delle piaghe da decubito e migliorare il comfort durante i giorni di degenza.

Vorrei sapere se esistono in commercio dei sensori di umidità capacitivi, non eccessivamente ingombranti che sono in grado di rilevare l'umidità o il ph all'interno di un corpo solido come il materasso.

Sarei molto felice se mi inviaste della documentazione a riguardo accompagnata da preventivi.

Nell'eventualità non esistano i sensori capacitivi che cerco sono disposto a prendere in considerazione anche altri suggerimenti più realizzabili.

Grazie per l'attenzione.

Attendo risposte.

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l'umidita' non e' affatto una misura biometrica

infatti chiede di un sensore "biomedico", non "biometrico".

Comunque penso che invece di biomedico si debba parlare di fisiologico, ma non ne voglio fare una questione di termini, in quanto la richiesta di stefano.cecchini è chiarissima.

Il mio dubbio sta nell'ambiente al quale applicare il sensore: il materasso.

Credo che nel caso citato, dove esiste il pericolo che il paziente perda urine, si provveda regolarmente ad utilizzare traverse impermeabili (dette "cerate") e quindi il materasso potrebbe non discriminare l'aumento dell'umidità dovuto a questo fatto, piuttosto che quella per la normale sudorazione. Suggerisco che il sensore venga inserito nella traversa di cotone che è a diretto contatto col paziente nel letto, sia se rileva l'umidità, sia se rileva il PH.

Non mi sembra vi siano particolari problemi per realilzzare un simile impianto, i problemi verranno fuori solo per aspetti collaterali quali il costo e il vincolo del letto ad una struttura fissa esterna alla quale il sensore sarebbe collegato (come gestire le emergenze? utilizzare un sensore WiFi?). Posto che la tecnologia è già in grado di realizzare un simile impianto, rimane quindi da capire se ne valga la pena.

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stefano.cecchini

nll ti ringrazio per il consiglio: infatti si era pensato di inserirli proprio nelle traverse.

Qui in clinica ci eravamo mobilitati per ricercare dei sensori di umidità capacitivi, a basso prezzo e che non risentissero del contatto con liquidi fisiologici. Il problema è che avremmo, teoricamente, trovato qualcosa, però abbiamo difficoltà a reperire i prezzi. Avresti qualche sito dove poter trovare listini prezzi o giù di lì?

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a prescindere che non e' nemmeno una misura biomedica e' una comune misura di umidita'

perche' non misurate l'umidita' in forma indiretta, ovvero come conducibilita' ?

non vedo invece alcun problema di trasmissione visto che e' evidente che non stiamo parlando di letti mobili ma rigorosamente fissi e vicini ad una parete tendenzialmente attrezzata

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Piero, non hai letto la richiesta: "Avresti qualche sito dove poter trovare listini prezzi o giù di lì?"

Ormai è appurato a cosa gli servono i sensori e cosa vorrebbe rilevare. Il fatto della mobilità dei letti... ti sei mai chiesto perché negli ospedali e nelle case di cura i letti hanno le ruote? Per me non è da trascurare anche il fatto di dover scollegare i sensori del tipo "a filo", perché capita anche di dover muovere letto e paziente (Ho la moglie che lavora in ospedale, per questo non mi è sfuggito questo particolare).

Purtroppo, come sai, il mio campo è piuttosto l'informatica e quindi non gli posso essere d'aiuto per reperire i prezzi che chiede, magari gli puoi indicare tu qualche sito dove trovare qualcosa. Io so solo quello di RS Components, ma certamente tu ne conosci di altri e più a buon mercato, o sbaglio?

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non sono estremamente esperto di ospedali ma ti ricordo che esistono anche le prese

per i sensori di umidita' conosco testo

per una misura di conducibilita' cosi' semplice basta fare una ricerca su internet che se ne trovano 200

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Forse il nostro amico non voleva andare a caso, ma chiedeva un consiglio da un esperto, che sapesse indicargli, tra le varie proposte di Internet, quelle che, pur mantenendo un buon standard qualitativo del prodotto, sono in grado di praticare i prezzi più bassi.

Io non ho le conoscenze per soddisfare questa richiesta.

Personalmente, quando ho necessità di qualche componente elettronico lo cerco nel sito che ho indicato, ne rilevo caratteristiche, sigle e prezzo, poi vado in alcuni fornitissimi negozi della zona (c'è anche un magazzino proprio di RS tra questi) e faccio il mio acquisto. In un modo o nell'altro non riesco a trovare convenienza, visti gli scarsi volumi, ad acquistare in rete: le spese di spedizione e le difficoltà negli eventuali resi sono le cause principali.

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non sono estremamente esperto di ospedali ma ti ricordo che esistono anche le prese
:unsure:

Per poter spostare i letti in ogni parte dell'ospedale continuando ad utilizzare il sistema bisognerebbe riempire tutto l'edificio di prese apposite... i muri avrebbero più buchi di uno scolapasta!

Per me non è da trascurare anche il fatto di dover scollegare i sensori del tipo "a filo", perché capita anche di dover muovere letto e paziente

Infatti la mobilità è un requisito indispensabile.

Ciao.

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Vabbè ma non credo che sia tassativo che durante i 20 minuti di una TAC ci sia questo controllo attivato, anche perchè di questi 20 almeno 15 il paziente li passa non sul suo letto.

Il problema della mobilità non credo che sia così ossessivo, anche perchè mi auguro che i letti degli ospedali non viaggino come le automobili dei tecnici....e comunque in caso di movimento nessuno vieta di cambiare la traversa a priori, prima di muoversi.

Basterebbe un interfaccia a bordo letto con un cicalino a bordo letto per ovviare comunque ai problemi di mobilità. Se sei al tuo posto connetti il cavo dell'UPS, se non lo sei per qualche minuto vai a batterie....

Notoriamente le aree di lungodegenza non sono nè chiassose ne iper-affollate, quindi un piccolo cicalino secondo me risolve bene il problema.

Saluti

Eco

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