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Alimentatore 28V


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Inserito:

Scusate se posto qui questa richiesta, ma stò cercando un alimentatore switching con uscita 28V - almeno 1,2A.

Deve alimentare una di quelle poltrone per persone anziane, quindi deve essere "chiuso".

Ho provato a cercare in Rete ma non ho trovato praticamente nulla ... eventualmente trovo alimentatori per quadri.

Pensavo di prenderne uno a 24V e modificarlo, ma non ne trovo uno che si possa aprire, sono tutti pressofusi.

Potete aiutarmi a trovare questo alimentatore??


Inserita:

Considera che con un pò di pazienza, gli alimentatori con semi gusci plastici saldati ad ultrasuoni , si riescono ad aprire.

Io normalmente metto in morsa un semiguscio(normalmente quello superiore) sul punto di giuntura, e poi con molta attenzione stringo.

In alcuni casi si scolla in modo semplice, in altri casi mi aiuto con un cacciavite piatto, forzando l'apertura.

Normalmente utilizzo questa tecnica quando li devo riparare, oppure li devo modificare per cambiare la tensione di uscita.

Altra soluzione, meno bella, potrebbe essere quella di collegare due alimentatori in serie, uno da 24Vdc e uno da 5Vdc.

Ciao

Inserita:

Quello della RS potrebbe andar bene, però devo poi metterlo in un contenitore "sicuro" ...

Comunque l'originale non è switching, forse potrei provare con uno switching da 24V ...

Riccardo Ottaviucci
Inserita:

se ti bastano 24V allora ne trovi quanti ne vuoi ,switchng e lineari.Ma non credo bastino,altrimenti che motivo c'era di metterlo a 28V?

E comunque secondo me il lineare è più affidabile,se non hai problemi di spazio.

io li uso da 30 anni e restano accesi 24/24 in ambienti industriali

Inserita:

Penso anche io, però se non si trova ... proverò con 2 batterie da 12V e poi se funziona prenderò quello da 24V.

Ma quelli lineari, ad esempio come questo che ha solo un trafo da 27V, 4 diodi e 2 condensatori, quando eroga 28V? Alla corrente nominale, e cioè quando eroga 1,2A??

Riccardo Ottaviucci
Inserita:

sempre,purchè non si superi la corrente massima,dopodichè credo intervenga la protezione

Inserita:

Ma non mi pare, alcuni che ho misurato avevano una tensione più alta, per esempio invece di 12V misuravo 14 o anche più, poi appena collegato il carico, scendevano a 12.

Altrimenti che differenza ci sarebbe fra quelli stabilizzati e quelli non stabilizzati (come questo che è guasto) ...

Riccardo Ottaviucci
Inserita:

certo,ma quello che ti ho indicato è stabilizzato

Mirko Ceronti
Inserita:

E comunque secondo me il lineare è più affidabile,se non hai problemi di spazio.

io li uso da 30 anni e restano accesi 24/24 in ambienti industriali

:worthy::clap::clap::thumb_yello::thumb_yello::thumb_yello::clap::clap::worthy:
Riccardo Ottaviucci
Inserita:

abbasso gli switching... :lol:

Mirko Ceronti
Inserita:
abbasso gli switching... :lol:

Azzarderei un più risoluto.....a morte.....

Fermorestando che la loro tecnologia mi ha sempre affascinato, ma nei miei progetti non li vorrei MAI...

Ne ho riparati davvero TROPPI quando facevo il manutentore industriale, invece dei lineari non ne ho mai preso in mano uno in 25 anni, se non per causa di forza maggiore (fulmine ahimè....)

Poi, ad onor del vero, se non esistessero gli switching non avremmo le saldatrici portatili, e quella è una prodigiosa applicazione di questa formidabile tecnologia, ma.....per uno scopo sensato.

Saluti

Mirko

Riccardo Ottaviucci
Inserita: (modificato)

nei TV sono il 70% delle cause di guasto.

Per fortuna nel mio ambiente industriale sono ridotti al minimo per quanto riguarda l'elettronica dei sensori,purtroppo la fanno da padrone nei plc.

Vuoi mettere un bell'Alpha o Lambda (pesante,goffo ma eterno) con uno snello,elegante quanto vulnerabile switching?

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
Inserita: (modificato)
Vuoi mettere un bell'Alpha o Lambda (pesante,goffo ma eterno) con uno snello,elegante quanto vulnerabile switching?

Riccardo qui si torna alla mia gioventù, ai dolci e verdi anni venti. :smile::(

Forse l'alimentatore più affidabile che abbia mai avuto per le mani era un 28 V, di tipo militare per alimentare prevalentemente relè, regoalto da un amplificatore magnetico. La precisione non era eccezionale, ma la robustezza si.

Comunque la Lambda fa degli ottimi alimentatori industriali SMPS che sono afidabilissimi e non danno problemi di disturbi. ne ho montati a decine dei qudri di alimentazione per alimentare i 24 Vcc. Dopo anni di onesto lavoro erano ancora li tranquilli e funzionanti.

La cattiva fama degli SMPS è dovuta ad alimentatori malprogettati e peggio costruiti.

Purtroppo, mentre un lineare anche se è abborracciato alla meno peggio può funzionare discretamente, basta che sia dimensionato in modo abbondante, uno SMPS deve essere ben progettato, ben costruito ed usare componentistica adatta e di qualità.

Tra il1977 ed il 1979, ho progettato SMPS per un protuttore di componenti avvolti per TV. L'idea era quella di uscire dalla esclusiva produzione consumer, per entrare nel campo industriale. però i grossi volumi erano per il consumer così ero occupato prevalentemente per applicazioni TV.

Il primo lavoro con acquisizione di un grosso ordini lo feci per un noto produttore di TV del nord est, marchio purtroppo scomparso da anni.

Ricordo quell'alimentatore semplicissimo: un transistor di potenza, uno di segnale ed un SCR di bassa corrente e bassa tensione, più una manciata di componen ti passivi, oltre al trasformatore.

Lavorava direttamente da rete, ho ancora i risultati delle mie verifiche ed i dati di calcolo (ho ancora qausi tutti i miei diari di progettazione dal 1971 in poi), Poteva lavorare, senza apprezabili variazioni della tensione di riga, da 140 V di rete sino a 280 V. Accettava variazioni di carico del circuito BF da 0 al 100% senza che si notassero ripercussioni sul video (cosa non facile e non sempre vera). Accettava l'accensione e lo spegnimento tramite inserzione e disinserzione della spina con "cincischiamento" dellla stessa. Un eventuale corto su una delle uscite si limitava al blocco della commutazione.

Ne costruirono decine di migliaia e non era certo una fonte dei guasti dei televisori. Il medesimo circuito, con il medesimo trasformatore, ma con componentistica meno costosa, venne adottato da un piccolo costruttore padano. Entro sei mesi dalla prima accension e il 50 % di questi alimentatori presentava segni di distruzione che sembravano generati da un bombardamento a tappeto.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

Per Antonioni,ho avuto anch'io a che fare con poltrone per anziani e ti posso assicurare che non hanno grossi problemi le più sofisticate hanno qualche relè mentre le più semplici o economiche l'inversione motori lo fanno con i comuttatori del telecomando, se hai un alimentatore variabile o qualcosa del genere fai una prova e vedrai che funziona anche con 20Vdc ,naturalmente avrai i movimenti delle verie sezioni della poltrona che saranno un pò più lenti per il resto non cabia nulla,comunque fai almeno una prova anche come si diceva con due batterie da 12Vdc in serie se funziona basta un semplice alimentatore 24Vdc, bye

Mirko Ceronti
Inserita:

La cattiva fama degli SMPS è dovuta ad alimentatori malprogettati e peggio costruiti.

Purtroppo, mentre un lineare anche se è abborracciato alla meno peggio può funzionare discretamente, basta che sia dimensionato in modo abbondante, uno SMPS deve essere ben progettato, ben costruito ed usare componentistica adatta e di qualità.

Re Salomone in persona non avrebbe potuto scrivere cosa più giusta e più vera....purtroppo.... :(

E' proprio questo l'inconveniente Livio, è troppo facile progettare e costruire "male" uno switching, (in quanto fare il contrario è abbastanza impegnativo)

Invece un lineare bisogna proprio impegnarsi per farlo andare male.....tutto qua.

La tecnologia switching nelle mani di chi sa usarla, produce miracoli, basta guardare gli inverter per i motori, quelli fatti bene, sfidano i lustri senza neanche "scuotere"......

E dire che pilotare un motore 24 ore su 24 non è uno scherzo, ma io avevo centinaia di inverter giapponesi che lo facevano ed a ciclo continuo per giunta...

E poi ?

Ci si va a perdere per realizzare un alimentatore ?

E' chiaro che il conto non torna, quindi per forza deve esserci un limite imposto dal budget oltre che dal progettista d'acqua dolce, limite che invece negli inverter probabilmente viene applicato in modo meno assillante.

Per non parlare poi delle ciofeche dei reattori elettronici per tubi al neon....una valle di lacrime :angry: stesso principio degli switching.....

Quindi che sia possibile creare uno switching affidabile, non ho dubbi, che lo si voglia creare.......ecco, qui qualche dubbio mi viene, ed io che sono l'utilizzatore ultimo di queste trappole, alla fine preferisco rinunciare alla tecnologia piuttosto che all'affidabilità.

Saluti

Mirko

Inserita:

Mirko è sempre il solito problema: quando si vuol risparmiare per risparmiare si arriva a spendere di più.

Era la mia lotta quitidiana con l'ufficio acquisti. Mi proponevano alimentatori che costavano il 25% o anche il 35% in meno di un Lambda o di un Vicor. Ed io mi rifiutavo di prenderli in considerazione per montarli su quadri che magari andavano in Korea o in Messico.

Ai tempi un 24 V della lamda lo acquisatvaomo tra le 100.000L e 200.000L secondo taglia, quindi risparmio compreso tra 35.000L e 70.000L al massimo, per un quadro venduto magari a più di 100.000.000L. Inoltre in caso di guasto in garanzia, ammesso e non concesso che il cliente finale fosse dispsosto a sostituirlo in proprio, oltre all'acquisto di un nuovo alimentatore c'eran le spese di spedizione e di gestione della pratica; così ti eri già più che consumato il to 35% di risparmio. Se poi dovevi inviare il tecnico in loco, come spesso bisogna fare, il tutto veniva a costare come decine di alimentatori nuovi.

L'ufficio acquisti protestava perchè, giustamente, le ottimizzazazioni van fatte su tutti gli acquisti. Piccoli singoli risparmi portano ad una cifra notevole a fine anno. Io proponevo sempre una procedura differente.

Hi trovato un fornitore che a tuo giudizio mi da un prodotto di qaulità simile ad un prezzo inferiore? bene ne acquisti 5 pezzi delle taglie che usiamo normalmente, li mettiamo in funzione con carico nominale e li teniamo nel reparto di collaudo. Ogni mattina quando dan tensione al reparto si accendono e rimangono accesi sino al termine dei lavori. Sono sottoposti a tutti gli sbalzi di tensione e disturbi dovuti all'attività di fabbrica, alle variazioni di temperatura etc.. Li teniamo in funzione per almeno 6 mesi e se non abbiamo incidenti di percorso li qualifichiamo come fornitore principale.

All'inizio eran restii poi hanno accettato. In meno di tre mesi c'eran 5 cadaveri in luogo di 5 alimentatori. Non mi hanno più proposto cambi di fornitori.

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