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Applicazione Scenari


leonardo77

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Ciao a tutti, ho una inim smartliving 1050 aggiornata alla Vr5.10, con alien/s 1.10, non riesco tramite uno scenario a comandare più uscite, nello specifico vorrei con uno scenario far scendere le tapparelle di casa. negli eventi è presente applicazione scenario , ma le uscite fleggate su, altre uscite non si muovo.

Al momento ho dovuto creare un terminali come I/0, creare una area , programmare la zona come disinserimento, uscita N.C. monostabile per 3 sec. e in eventi ho fleggato le uscite a me interessate sotto richiesta inserimento area....cosi facendo riesco, qualcuno a altre info .....

in più mi piacerebbe comandare il cio dalla app comandi/domotica ma sono riuscito solo con singole uscite

Grazie anticipatamente a tutti

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  • 3 weeks later...

Ciao.

Mi è capitato spesso di comandare le tapparelle con inim.

E non solo...potresti fare molte altre belle cosine......

Comunque per la storia della tapparella, il modo più semplice è mettere 2 microrelè all'interno del cassonetto per ogni tapparella (uno di salita ed uno di discesa).

Per sicurezza, i relè oltre ad avere 1no per l'alimentazione del motore, devono avere anche 1nc per l'interblocco di sicurezza.

In questo modo, non rischi di alimentare il motore accidentalmente in 2 sensi (magari una persona schiaccia in loco il pulsante di discesa, mentre la centrale da impulsi in salita).

Dopodichè, tutti i relè dovranno fare capo ai 2 generali di salita e discesa (che puoi mettere all'interno della stessa 1050) al quale anche ad essi creerai un sistema di interblocco di sicurezza.

Ora sta a te giocartela e creare gli scenari che più ti interessano.

Se hai un lettore esterno di chiavi di prossimità, potresti creare uno scenario di inserimentoi impianto ma che non muove le tapparelle, un inserimento che invece le muove, e un disinserimento che non le muove (utile magari se rientri di notte ed è inutile tirare su le tapparelle).

Ora via software devi configurare le 2 uscite che chiamerai SALITA e DISCESA.

Tali uscite devono essere monostabili, e devi immettere il tempo in secondi necessario a far salire/scendere completamente tutte le tapparelle.

Poi su utenti/codice/codice interessato devi loggare le uscite nella sezione "abilitazione uscite".

In questo modo tali uscite, saranno visibili nei comandi di alien.

Ora non ti resta che configurare gli scenari come meglio desideri.

Ti conviene linkare le azioni di uscite direttamente nella pagina scenari, poichè se lo faresti nella pagina di "evento scenario" dovresti creare un area fittizzia.

Questo perchè la centrale per quanto riguarda gli scenari, si confonde se gli stessi attivano allo stesso modo le varie aree.

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Si, è vero, ma così avrai scenari con tapparelle o tutte su o tutte giu...puoi fare una cosa migliore...se imposti i 2 relè dentro al cassonetto come bistabili, e poi utilizzi i temporizzatori che opportunamente programmati hanno vari tempi x, puoi creare degli scenari in cui, come nel mio caso, all'uscita Roby ho le tapparelle zona notte che lasciano solo i buchetti, la tapparella cameretta che scende per metà, la tapparella cucina che lascia lo spazio per l'uscita dei gatti nel terrazzo e la tapparella sala che scende per un 60%!! Lo scenario tv abbassa la tapparella salotto e cucina per metà in modo da impedire il riflesso della luce sulla tv...e via via l'immaginazione..Poi nella centrale puoi tenere le 2 uscite chiamate salita discesa che ti alzano a abbassano totalmente le tapparelle, tipo io quella che abbassa totalmente l'ho abbinata a evento allarme, in modo che se qualcuno da fuori tenta di sforzarle, queste si abbassano!

Per quanto riguarda la programmazione degli scenari, ho visto che il manuale installazione e programmazione riporta a pagina 78 questo: E' possibile utilizzare uno scenario solamente per far attivare un'uscita (lasciando nulle tutte le

azioni sulle aree) avendo così la possibilità di visualizzare sulle tastiere diverse icone per
l'attivazione di diverse uscite, ereditando proprio dagli scenari, l'icona desiderata...
avete provato?
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Beh, a questo punto robyscom, potrei proporti un alternativa forse più carina e non legata dall'ora (temporizzatori) per dare tempi diversi alla stessa uscita o.c. asseconda degli scenari immessi.

E qui entrano "in scena" le magie degli eventi programmabili.

Anzitutto setta l'uscita che ti interessa come "bistabile" (che poi sarà quella della discesa tapparelle).
Dopodichè mettiamo di avere ad es. i seguenti scenari: 1-impianto on + tapparelle metà 2-impianto on + tapparelle (è solo un esempio per vedere come lavorare sulla programmazione)
Quindi ti attivano le medesime aree ma....vediamo come farle lavorare diversamente come tempi di uscita.
Sugli eventi programmabili ....mettiamo che l'evento programmabile 1 lo usi per lo scenario 1 mentre l'evento programmabile 2 lo usi per il secondo.
Bene, ora aggiungi sull'equazione semplicemente "temporizzatore 1" e l'on di quel temporizzatore lo fai "scaturire" dall' evento on1 "scenario 1" con un tempo di ipotesi 5 sec.
L'evento programmabile n.2 lavorerà sull'on dello scenario 2 ma col doppio di tempo quindi 10sec.
Ovviamente devi per entrambi gli eventi selezionare la stessa uscita o.c.
In questo modo secondo me dovresti farcela a fare il lavoro che dicevi tu, ma senza essere vincolato dai timers.

Per quanto riguarda la programmazione degli scenari, ho visto che il manuale installazione e programmazione riporta a pagina 78 questo: E' possibile utilizzare uno scenario solamente per far attivare un'uscita (lasciando nulle tutte le

azioni sulle aree) avendo così la possibilità di visualizzare sulle tastiere diverse icone per
l'attivazione di diverse uscite, ereditando proprio dagli scenari, l'icona desiderata...
avete provato?

Si, e funziona (nulla di complicato)

;)

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Ciao Roby, scusami magari mi sono espresso male, io volevo dare solo un consiglio a Leonardo per poter gestire al massimo le funzionalità dell'impianto....poi nono ho capito una cosa, tu parli dell'ora legata ai temporizzatori...ma sono i timer che sono legati al tempo..il temporizzatore ti fa gestire un'evento o un'uscita per come meglio ti serve, in base ad una programmazione di un'evento!

Nel mio impianto ho già settato le uscite tapparella come bistabili 30" (il tempo max che ci mettono per scendere completamente), i temporizzatori con varie configurazioni ( 8 secondi tapparelle metà, 11 secondi tapparelle a 10 cm dalla chiusura, 14 secondi tapparella cucina lascia lo spazio per far passare i gatti..e questo mi permette di legare ad esempio lo scenario uscita Roby alla discesa parziale di alcune tapparelle, totale di altre e via dicendo, idem per lo scenatio tv che mi abbassa di metà quella del salotto e della cucina in modo da non riflettere la luce sulla tv, ma mi lascia alzate le altre.

Per quanto riguarda la programmazione degli scenari volevo solo capire le vostre impressioni...a scopo didattico.

Una cosa poi che magari voi siete molto più esperti di me..un'area p.e. area 8 (solo questa) può essere inserita ma non visualizzarne lo stato sui lettori? Ho provato escludendola dalla configurazione nei 2 lettori che ho, ma nel lettore esterno si accende sempre il led giallo!

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Ciao robyscom

No, non ti sei espresso male...sono io che ho confuso timer per temporizzatore! :)

In effetti quello che ti ho descritto io è la stessa cosa di quello che dici tu ossia usare i temporizzatori degli eventi programmabili. Quindi come non detto...

Per quanto riguarda la cosa del lettore, quest'ultimo è legato allo "stato degli scenari" e non allo stato delle aree. Credo ti si accenda il led giallo dal momento che sei nello scenario relativo, indipendentemente che l'area sia abilitata al lettore o meno (penso).

Prova a fare in modo che quello scenario si possa applicare solo sulla tastiera e non sul lettore, e poi attivalo.

Guarda poi sul lettore se è acceso ancora il led giallo, e se così non fosse allora è come dico io.

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Ciao mi spiegate meglio questa cosa dell'interblocco?

Per la questione del led rosso sui lettori una volta azionate determinate aree ho creato un'uscita fasulla i/o (nono collegata fisicamente a nulla), programmata come disinserimento ed abbinata alle aree che si attivavano senza scenario. Poi ho creato un'evento programmabile che una volta inserite queste determinate aree, attivasse l'uscita fasulla e in questo modo disinserissero le aree interessate...Risultato..dopo alcuni secondi il led rosso si spegne.

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robyscom

L'interblocco è una questione di sicurezza, e si rende necessario per assicurarsi che il motore non subisca tensioni in entrambi i conduttori dei sensi di marcia.

Si rende necessario anche per i 2 relè generali di salita/discesa soprattutto se programmi le uscite ad essi dedicati come monostabili con relativo tempo di salita/discesa.

Questo è un esempio di interblocco

image.jpg

Vedi? in questo caso l'interblocco è realizzato dagli n.c. di k1 e k2

Per la questione del lettore, mi sembra strano che uno scenario attivi aree ad esse non associate.

Ammenochè non risultano scenari con stati d'area identici..

Si, perchè vedi....purtroppo se la centrale vede scenari con nomi diversi, ma con identiche impostazioni d'area, li confonde!

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Ciao, grazie per lo schema interblocco, ora ci studio su.

Per gli scenari, si è vero la centrale "vede" la programmazione degli inserimenti aree, non il nome dello scenario. Infatti per fare un'esempio lo scenario uscita Roby (mio) e uscita Sefy (mia moglie) si differenzia solo dal fatto che al mio sono applicati dei temporizzatori per far scendere delle tapparelle a determinate posizioni, mentre quello di mia moglie no, attiva solo le medesime aree. In fase di programmazione, ho dovuto far attivare nel mio un'area fittizia, in modo che gli scenari si diversificassero, altrimenti succedeva che quando azionavo il mio (led blu), si azionava subito dopo anche quello di mia moglie (led rosso).

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Non dimenticate che l'interblocco va realizzato anche tra comando remoto e comando locale. Non è così semplice come pensate.

Poi così il comando dei relè è in alternata e il vero comando domotico da centrale è tramite i relè generali, e questo implica che non è possibile avere dei comandi separati per ogni tapparella. Insomma è un misto di comando centralizzato elettrico su un unico comando domotico dove è necessario portare la linea 220ac di comando. Non mi sembra il massimo.

ps. i relè interblocati posono avere anche un cottatto in scambio invece di due contatti nc e no.

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vly2.jpg

Chiaramente però non rispetta le condizioni di sicurezza che, incaso di presenza di persone nella casa, il comando locale deve avere la precendenza sul comando remoto e annullarlo.

Come appare chiaro il circuito dovrebbe essere più complesso.


Più complesso in quanto un'uscita monostabile non può essere azzerata in Inim. Occorre infatti intervenire sui temporizzatori.

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...........ho dovuto far attivare nel mio un'area fittizia, in modo che gli scenari si diversificassero.........

Esatto!

Questo ammenochè non selezioni l'uscita da associare allo scenario direttamente nella pagina degli scenari. Ma purtroppo se ne può selezionare solo una.

Non dimenticate che l'interblocco va realizzato anche tra comando remoto e comando locale. Non è così semplice come pensate.

A mio avviso è sufficente farlo sulla "potenza" dei relè posti sul cassonetto e sugli "ausiliari" dei relè di comando generale.

Poi così il comando dei relè è in alternata e il vero comando domotico da centrale è tramite i relè generali, e questo implica che non è possibile avere dei comandi separati per ogni tapparella. Insomma è un misto di comando centralizzato elettrico su un unico comando domotico dove è necessario portare la linea 220ac di comando. Non mi sembra il massimo.

Non ti seguo.

Io l'ho fatto spesso, e credimi...funziona.

I relè che devi mettere nei cassonetti deve essere con bobina a 220, mentre quello generale deve essere a 12vdc.

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Quote

A mio avviso è sufficente farlo sulla "potenza" dei relè posti sul cassonetto e sugli "ausiliari" dei relè di comando generale.

A tuo avviso........., ma secondo le regole della sicurezza delle persone no. Poi non hai messo come colleghi i pulsanti locali, e se li lasci senza almeno modificare il collegamento come ho messo nel mio schema, se premi il locale chiude mentre il comando remoto apre sai che bel botto. Poi se piloti i tuoi due relé con dei monostabili, il monostabile non potrà mai essere resettato dal comando manuale, quindi se si tenta di invertire il senso manualmente, il comando deve essere più lungo del tempo del monostabile e solo dopo può essere messo nella posizione di contatto aperto. Ne converrai che ciò può creare problemi operativi.

Nota: il mio schema è solo indicativo di base e solo per la protezione dei motori. Non è uno schema definitivo.

Non ti seguo.

Io l'ho fatto spesso, e credimi...funziona.

Non dico che le tapparelle non si muovono, dico che non è un impianto che segue la tecnica domotica, ma un impianto elettrico accroccato alla meglio comandato da due relè. La sicurezza poi non va trascurata.

Tu puoi fare quello che vuoi nei tuoi impianti ma permettimi di dire che agli utenti occorre dare informazioni più tecniche, funzionali.e in linea con le norme di sicurezza delle persone oltre che curare la salvaguardia degli attuatori, poi... loro possono decidere di fare come vogliono.. .

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ASASASA.jpg

Bene panter, questo è lo schema con cui faccio ciò che ho detto.

Dovè che si farebbe questo "botto"?


.....il monostabile non potrà mai essere resettato dal comando manuale, quindi se si tenta di invertire il senso manualmente, il comando deve essere.....

Vero.

Se usi il comando centralizzato, prima di invertire il senso di marcia devi attendere la completa apertura/chiusura. E se non lo fai? nulla di tragico....al massimo non aprirà/chiuderà completamente...

Puoi dare sempre un altro impulso per ovviare alla cosa.

Altrimenti bisognerebbe usare gli eventi programmabili e i comandi della tapparella come "zona tecnologica"....


Non dico che le tapparelle non si muovono

No, vero....dicevi che.....


Poi così il comando dei relè è in alternata e il vero comando domotico da centrale è tramite i relè generali, e questo implica che non è possibile avere dei comandi separati per ogni tapparella. Insomma è un misto di comando centralizzato elettrico su un unico comando domotico dove è necessario portare la linea 220ac di comando. Non mi sembra il massimo.

Ed è per questo che ho scritto che non ti seguivo e che la cosa ha sempre funzionato.

Ragazzi...parliamoci chiaro....

Il sistema che descrivo è una soluzione carina per centralizzare le tapparelle, e per avere la comodità (soprattuto in caso di impianto con molte zone con" sensore a fune") di abbassare/alzare le tapparelle in base all'attivazione/disattivazione dell'antifurto.

E tutto questo senza spendere eccessivo denaro per realizzare un impianto domotico da interfacciare con la centrale!

Che rischio ci può essere per la sicurezza se quando si va via di casa si attiva l'antifurto e automaticamente scendono le tapparelle?

Risposta....gli stessi che ci potrebbero essere con un impianto domotico!

Diversamente se si utilizza il comando generale....

Questo può essere deciso con l'utente e lasciato ad esso la scelta di avere o no tale comando.

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Bene panter, questo è lo schema con cui faccio ciò che ho detto.

Dovè che si farebbe questo "botto"?

Vedi che per evitare "il botto" hai dovuto modificare anche il circuito del comando locale (pulsanti)?

Ebbene Roby977, è chiaro che adesso funziona, ed è questa l'informazione completa che intendevo, altrimenti l'utente inesperto attenendosi al primo schema avrebbe procurato "il botto" .

Ma nonostante ciò, questo che esponi è un circuito elettrico di tipo tradizionale che non ha niente a che vedere con un impianto domotico.interfacciato con una centrale d'allarme con funzioni domotiche, ma è un circuito che può essere applicato ad una semplice centralina senza caratteristiche domotiche.

E' vero che costa poco (come dici), ma (e lo ripeto) non è un impianto domotico in quanto, una volta cablato il funzionamento è limitato al comando remoto centralizzato di tutte le Tapparelle, ossia l'impianto non è duttile.

Cosa significa che l'impianto non è duttile?

1- significa che l'impianto è cablato in maniera tradizionale, la cui configurazione non può essere variata senza modificare la parte circuitale dll'impianto stesso, e non è possibile variare alla fonte i comandi remoti delle singole Tapparelle o gruppi di Tapparelle.

2- significa che qualsiasi variazione futura trasformerà quel "costa poco" in "costa molto". A Rom si dice che questo è il guadagno di Maria Cazzetta ;)

3- significa anche che l'impianto sarà doppio, uno bassa tensione (12V) e un secondo ad alta tensione alternata (220Vac).

4- ......inutile dilungarci, ....comunque è per queste limitazioni che anche gli impianti elettrici tendono a trasformarsi in impianti elettronici di comando e dove la 220 è solo una linea da cui prelevare l'energia ultima per l'alimentazione degli attuatori (lampade, motori etc.). Questi sono gli impianti domotici a cui fanno riferimento le moderne centrali d'allarme, anche se poi il domotico è di tipo semplice.

Ragazzi...parliamoci chiaro....

Il sistema che descrivo è una soluzione carina per centralizzare le tapparelle

Il sistema che descrivi non è "carino" ma è un semplice impianto elettrico centralizzato che si va a sommare all'impianto d'allarme, stop, mentre di contro l'impianto elettronico permette di variare la configurazione dell'impianto in qualsiasi momento semplicemente variando la programmazione di centrale.

Qui stiamo parlando di una centrale Inim (ma potrebbe anche essere un'altra con simili caratteristiche) che può essere utilizzata con funzioni domotiche, quindi si deve vedere come implementare tali funzioni per comandare in maniera duttile (quindi modificabile solo tramite programmazione) la motorizzazione delle Tapparelle in funzione delle esigenze del cliente sempre rispettando le Normative di sicurezza.

Conclusione: per non essere frainteso, Roby977 non dico che il tuo schema (l'ultimo) non funzioni, il tuo mestiere di elettricista dovresti saperlo fare bene ma... la tua proposta può rappresentare un'alternativa funzionale che è comunque elettrico-tradizionale ed è un sistema statico e non dinamico come può essere quello gestito da una centrale d'allarme multifunzione usando i giusti componenti.

ps. basta leggere le esigenze di Robyscom per capire cosa si intende per un sistema dinamico, ..un sistema che se impostato bene, può essere variato in qualsiasi maniera senza toccare un filo dell'impianto.

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Vedi che per evitare "il botto" hai dovuto modificare anche il circuito del comando locale (pulsanti)?

Panter forse non mi spiego bene......

Il mio primo schema, era fatto solo a scopo di illustrare e far capire il SOLO concetto di interblocco, e non ad altro...

Infatti avevo anche scritto "questo è un esempio di interblocco"

Io l'impianto in questione, l'ho sempre realizzato come da secondo schema ;)

Ebbene Roby977, è chiaro che adesso funziona, ed è questa l'informazione completa che intendevo, altrimenti l'utente inesperto attenendosi al primo schema avrebbe procurato "il botto"

Mah, Panter......l'informazione completa l'avevo già data "a parole" nel mio primissimo intervento... (l'hai letto)?

Forse poi x dirla tutta l'utente che è proprio alle prime armi non dovrebbe nemmeno addentrarsi in una cosa del genere.... (ma questa è tutta un altra storia)

Ma nonostante ciò, questo che esponi è un circuito elettrico di tipo tradizionale che non ha niente a che vedere con un impianto domotico.......

E' vero che costa poco (come dici), ma (e lo ripeto) non è un impianto domotico in quanto......

E scusa.....ma quando mai ho detto che quanto descrivo è un impianto domotico? Ho solo detto che......

E tutto questo senza spendere eccessivo denaro per realizzare un impianto domotico da interfacciare con la centrale!

E' diverso! Non ti sembra?

;)

E comunque non so tu....ma io ci trovo comunque parecchie affinità con un impianto domotico.....

Di cosa è composto un impianto domotico?

Beh, dal "cervello", dai comandi e dagli attuatori.....giusto?

I relè in questo caso, non ti sembrano affini agli attuatori?

Scusami Panter.....ma poi alla fine del tuo intervento, scrivi tutte quelle cose per poi citare cosa? L'impianto di robyscom???? (dove tra l'altro sono intervenuto pure io nella discussione)??

Forse non hai letto bene tutta la discussione.....ma il tutto è fatto sempre con la centrale inim e i relè!!

E il "gioco delle tempistiche" è fatto sempre tramite programmazione!!

E non è necessario x forza avere un evolution con tastiera touch, ma puoi farlo anche sulla tastiera più economica sempre fatto ad icone!!

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