Vai al contenuto
PLC Forum


Collegamento di più motori ad un unico inverter. - Esperienze.


essea

Messaggi consigliati


  • Risposte 68
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

  • Mario Maggi

    20

  • essea

    11

  • Livio Orsini

    6

  • Dario Valeri

    4

Dario Valeri+Feb 18 2003, 08:41 PM-->
CITAZIONE(Dario Valeri @ Feb 18 2003, 08:41 PM)

Caro Dario,

secondo me, se le norme ci sono ma non sono aggiornate, dobbiamo unirci per farle aggiornare, per poi rispettarle.

Altrimenti, come dici tu stesso, si finisce col solo adesivo.

Ciao

Mario

Link al commento
Condividi su altri siti

Sì, vale per tutti i motori.

Mi pare si stia deviando la discussione.

Era mio avviso trovare soluzioni economiche, affidabili e sicure.

A monte dell'inverter viene considerato un salvamotore, dimensionato in base ai criteri forniti dai costruttori che dovrebbe tutelarci nel caso di cortocircuiti e assorbimenti eccessivi da parte dell'inverter.

Abbiamo valutato che il sistema migliore per proteggere un motore, specie se alimentato da un inverter, è proprio quello di andare a leggere la temperatura in esso mediante una pastiglia termica.

E' sopraggiunto il problema del cavo di alimentazione del motore, che si pone quando vi sono più motori in parallelo e l'inverter eroga una corrente di molto superiore a quella della portata del cavo che collega un motore all'inverter. La cosa si risolve introducendo dei fusibili.

Pratico ed economico.

Meglio di così...

Saluti,

Massimo Tonoli.

Link al commento
Condividi su altri siti

Aggiungo, se poi si montano fusibili con segnalazione della fusione si può segnalare il guasto e fermare l'inverter in modo da non far funzionare un motore con 2 sole fasi... ;)

Lorenzo

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 weeks later...

Ce ne sono di piu' tipi che rientrano comunemente sotto questa brutta definizione:

- PTC e NTC (nei motori, quasi sempre PTC)

- termostati bimetallici (un nome commerciale molto noto: Klixon) a scatto a temperatura fissa con isteresi

- PT100

Se usi "cerca" sul PLCforum o sul web trovi diverse info

Ciao

Mario

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 years later...

Salve a tutti e scusate se non mi sono ancora presentato, prometto che lo faccio appena torno in hotel, spero di trovare qualche nottambulo che mi sappia dare qualche dritta.

Ho tre motori collegati ovviamente ad un unico inverter ognuno di questi collegato tramite un gv2 ad un powerflex 4.

Il problema è che a volte la termica salta senza asorbimenti anomali.

Premetto che all'inizio dando la colpa alla mancanza di schematura dei cavi ho abbassato il carrier a 2k e sucessivamente sostituto i cavi dal quadro ai motori.

Inoltre il motore non è per nulla surriscaldato.

Il cavo in questione è di una quarantina di metri.

Qualcuno ha dei suggerimenti?

Link al commento
Condividi su altri siti

Pietro Buttiglione

hai un termico solo? meglio tre termici

Vuoi uscirne? inserisci delle reattanze tra motore e inverter..

pietro

nota: e i manuali dei costruttori??

dovrebbero stabilire ad es.il limite della lunghezza cavi oltre il quale prevedere

reattanze....

Link al commento
Condividi su altri siti

qualcuno ha fatto una analisi tecnico economica di dettaglio ?

torniamo al primo esempio, 4 motori da 0,18 kW

partiamo dal concetto che tecnicamente e' possibile, ma non dimentichiamo che un inverter a motore e' sicuramente meglio

in un caso

base fusibili

un inverter da 1 kW

quattro contattori

quattro protezioni, sono d'accordo che basterebbe un solo magnetico

i relativi ausiliari

nell'altro

base fusibili

un contattore

quattro inverter da 0,25 kW

i relativi ausiliari sono piu' semplici ed efficenti

nella seconda il sistema funziona meglio

e' possibile accendere e spegnere i motori in rampa indipendentemente (se serve, ovviamente)

i motori sono protetti meglio, non dimentichiamo che il sistema fusibili-->inverter e' meglio di qualsiasi altra protezione

i costi della seconda forse sono leggermente piu' alti, ma la differenza e' modesta

avete notato che, in genere, i costruttori di elettromeccanica che vendono anche inverter raccomandano la protezione esterna mentre i costruttori di elettronica che vendono solo inveter e plc non la raccomandano ? :whistling:

Link al commento
Condividi su altri siti

E' noto oramai da anni che le protezioni termiche per i motori alimentati da inverter, non solo sono inefficienti ma, spesso, causa di falsi allarmi.

Sono inefficienti perchè si basano sull'immagine termica di un motore alimentato con tensione sinusoidale e frequenza fissa (50 o 60 Hz). Inoltre se il motore non è servoventilato la ventilazione, con velocità inferiori di circa il 20% della nominale, è feficitaria.

L'unica protezione termica sempre efficace è costituita dalle pastiglie termiche o, in subordine, da un clixon.

Le protezioni termiche elettromagnetiche, che sono basate sull'immagine termica del motore, non solo risentono di quanto esposto sopra, ma anche possono essere influenzate sia dall'elevata quantità di armoniche, sia dalle componenti ad alta frequenza presenti nelle forme d'onda generate da inverter.

Le induttanze poste immediatamente a valle dell'inverter abbattono drasticamente queste componenti e, contemporaneamente, riducono la quantità di disturbi irradiata. Meglio ancora l'uso di filtri appropriati, come da specifica del costruttore d'inverter.

Da ultimo, ma non meno importante, sottoscrivo in toto quanto scritto da Piero. Solo una precisazione. I fusibili conssigliati da Piero non proteggono i semiconduttori, come nel caso dei convertitori a SCR, quindi non è necessario che siano extrarapidi.

Link al commento
Condividi su altri siti

precisazione giustissima, anzi ! spesso anche i fusibili per semiconduttori non proteggono adeguatamente i semiconduttori ma fanno solo casino

agguingo

Sono inefficienti perchè si basano sull'immagine termica di un motore alimentato
oggi sei molto di manica larga !!!

le cosidette termiche sono abbondantemente superate come tecnologia, neanche paragonabili con il livello diprotezione che l'inverter [che aziona un solo motore] offre come standard senza aggiungere alcunche'

Link al commento
Condividi su altri siti

Fin qui tutto chiaro.

Le termiche sono indipendenti (una per motore), da quello che ho capito quello che mi conviene fare, dato che non son io a decidere il numero di motori sotto lo stesso inverter, è aggiungere un filtro in uscita.

Una ulteriore domanda una terna di induttanze per motore o una tra inverter ed il parallelo dei termici?

Potrei provare, secondo voi, anche solo con dei toroidi?

Grazie a tutti per la collaborazione.

Ps se fosse per me userei sempre motori con inverter incorporato oppure remotato. Ho preso il vizio facendo linee di trasporto e vi assicuro che problemi praticamente inesistenti.

Modificato: da roggia
Link al commento
Condividi su altri siti

A sensazione io userei delle induttanze, però andrebbero calcolate. Però se l'unico problema che hai è l'intervento della termica, toglila. Magari metti dei magnetici come protezione per un eventuale corto circuito. Usa 3 clixon ed avrai una miglior protezione contro il surriscaldamento dei motori, in ogni condizione.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 6 months later...

Buongiorno,

Non sono elettricista di professione, ma un semplice artigiano (falegname) con diploma di ragioneria.

Visto il mio lavoro (spesso a contatto con macchine utensili) coltivo interessi per l'elettronica e l'elettromeccanica applicata a questo tipo di macchine.

Vi pongo il mio problema.

Ho una macchina utensile con 2 linee di 10 motorini ciascuna (totale 20 motorini).

I motorini hanno doppia velocità: 12.000 giri a 110v/200hz oppure 18.000 giri a 165v/300hz e sono di piccola taglia.

Attualmente sono alimentati da un convertitore di frequenza della Electroadda

Non conosco la taglia esatta dei motorini perchè "speciali" e privi di targhetta. Sò solo che misurando con un normale amperometro 1 linea di 10 motori (a 12.000 110v/2000hz) all'uscita del convertitore ho misurato circa 30A.

Vorrei sostituire il convertitore (perchè consuma troppo e dà problemi di affidabilità) con 2 inverter (1 per ogni linea).

E' una modifica fattibile in quanto le macchine più recenti funzionano così.

Ho fatto più prove su una linea prima con un inverter da 11kw e poi con uno da 37kw, ma in entrambi i casi non riesco a far partire i motori e gli inverter vanno subito in blocco.

Sono stato attento a tarare bene i valori e i settaggi ma proprio non riesco a farli girare.

Sono riuscito a farli girare solo inserendo per prova 25V come voltaggio nominale dei motori, però erano rimorosissimi e praticamente senza fiato.

Probabilmente mi sfugge qualcosa.

Ripeto di non essere un'esperto ma ne capisco abbastanza.

Avrei il piacere di ricevere una risposta o consiglio.

Grazie.

Link al commento
Condividi su altri siti

Senza conoscere i dati di targa dei motori, e senza sfera di cristallo, :rolleyes: si possono solo fare ipotesi senza fondamento.

Il fatto dei che i motori non spuntino indica che non è disponibile una corrente adeguata alle esegenze di macchina e taratura.

La misura della corrente, effettuata con un amperometro, è con tutta probabilità affetta da errori notevoli. Per avere una misura attendibile è necessario effettuarla con uno strumento "true RMS" e che sia in grado di misurare correnti con frequenze >=300Hz.

PS. per stefano.chi ed altri. Aprire una discussione ed inviare MP sul medesimo argomento è scorretto, fa perdere tempo e crea confusione. Limitateve ad aprire la discussione.

La cosidetta "net etiquette" vorrebbe che gli MP fossero usati per altri motivi.

Modificato: da Livio Orsini
Link al commento
Condividi su altri siti

stefano.chi,

probabilmente hai fatto delle prove con degli inverter che non prevedono un'uscita a 0,55 V/Hz.

Prova a verificare, molti inverter standard non ammettono una tensione cosi' bassa.

Ciao

Mario

Link al commento
Condividi su altri siti

Potrebbe dipendere anche dalla frequenza di commutazione?

Anche se non sò cosa sia esattamente?

Il manuale dell'inverter (telemecanique altivar58 da 37kw) consiglia di abbassare tale valore in caso di + di 3 motori collegati in parallelo...

Link al commento
Condividi su altri siti

stefano.chi,

per usare una frequenza di uscita di 300 Hz, la frequenza di commutazione non puo' essere bassa. Altrimenti i motori perdono potenza e surriscaldano anche nel rotore e nei cuscinetti, non credo che tu lo possa accettare.

A pari condizioni, rispetto ad un funzionamento a 50 Hz, la frequenza di commutazione dovra' essere 6 volte superiore.

Ciao

Mario

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

×
×
  • Crea nuovo/a...