batta Inserita: 24 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 24 settembre 2014 Le ibride ricaricabili, visto che devono montare anche il motore termico, non possono avere batterie di grandi dimensioni. Questo implica che, rispetto alle elettriche pure, l'autonomia con la sola trazione elettrica è molto inferiore. Quando salgo in macchina, solo in rari casi faccio meno di 50 km. Se devo, ogni volta, completare il viaggio a benzina, ecco che il vantaggio dell'elettrico viene drasticamente ridotto. Invece l'alto costo rimane: la Mitsubishi Outlander PHEV parte da 44900 euro, la Toyota Prius Plug-In da 40250, la BMW i3 da 36500. Tutto dipende dalla disponibilità economica e dal tipo di utilizzo. Nel mio caso, (uso prevalente autostrada-tangenziali-extraurbano, quindi con recupero energia in frenata insignificante) di una vettura elettrica (o anche ibrida, plug-in o meno), non saprei che farmene. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gattomom Inserita: 24 settembre 2014 Autore Segnala Share Inserita: 24 settembre 2014 Come mai i test sui consumi sono anni luce lontani dalla realtà? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 24 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 24 settembre 2014 Le ibride ricaricabili, visto che devono montare anche il motore termico, non possono avere batterie di grandi dimensioni. Questo implica che, rispetto alle elettriche pure, l'autonomia con la sola trazione elettrica è molto inferiore. Vero, ma ci sono delle eccezioni. Per esempio la i3 PHEV fa più di 100 km in elettrico (è una ibrida ricaricabile molto più vicina a una pura che a una termica). Quando salgo in macchina, solo in rari casi faccio meno di 50 km. Se devo, ogni volta, completare il viaggio a benzina, ecco che il vantaggio dell'elettrico viene drasticamente ridotto. La "filosofia" di una ibrida ricaricabile è quella comunque di permettere una percentuale significativa del chilometraggio in elettrico. Ad oggi una ibrida ricaricabile ha una autonomia elettrica da circa 20 km (Prius Plug In) a circa 100 km (i3). Quanti chilometri si fanno in media al giorno? e magari c'è la possibilità di caricare anche durante la giornata? Comunque, tutto ciò è una preparazione alle batterie del futuro. Quando ci saranno anche le ibride ricaricabili aumenteranno la percorrenza elettrica di un bel po'. la Mitsubishi Outlander PHEV parte da 44900 euro, E un Outlander non PHEV quanto di meno costa? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gattomom Inserita: 25 settembre 2014 Autore Segnala Share Inserita: 25 settembre 2014 (modificato) Carlo, che tipo di tecnologia useranno le batterie future o di prossima generazione? E in che percentuale risolveranno il problema autonomia? Sarà anche possibile ricaricarle più velocemente? Modificato: 25 settembre 2014 da gattomom Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 25 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 25 settembre 2014 Non lo so, non sono tanto esperto di batterie. In fondo nemmeno serve saperlo: il veicolo elettrico è "cliente" dell'industria delle batterie. Però è vero che diverse industrie automobilistiche (Nissan, Renault; BMW...) hanno annunciato nel giro di pochi anni un raddoppio dell'autonomia. Poi, a leggere diversi articoli, in un futuro più lontano le batterie daranno molto di più (es Litio-aria: 1 kWh/ 1 kg o più) ma mi sembra siano tutti questi studi ancora lontani dall'industrializzazione. Sarà anche possibile ricaricarle più velocemente? Probabilmente sì, anche questo fa parte della ricerca. Tuttavia non è l'ostacolo maggiore visto che per la maggior parte degli usi la ricarica sarà effettuata lentamente durante la sosta notturna, e quella veloce (anche un rabbocco parziali) si farà solo occasionalmente (uso occasionale ma essenziale per la diffusione del veicolo elettrico). Del resto già diverse automobili sono predisposte per la ricarica da 50 kW oppure 100 kW, eppure queste stazioni di ricarica stentano a diffondersi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
reka Inserita: 25 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 25 settembre 2014 in olanda stanno sperimentando la ricarica ad induzione sotto l'asfalto.. mica male Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 25 settembre 2014 Segnala Share Inserita: 25 settembre 2014 Non solo in Olanda ma un po' in tutto il mondo. Comodo però ha delle controindicazioni. 1. Costa di più, sia sul veicolo, sia a terra. Se piace ognuno se lo può pagare per sè. Tuttavia per la ricarica pubblica, ove è già difficile installare stazioni tradizionali, bisogna capire se e come il gioco vale la cendela. 2. C'è una certa dissipazione extra di energia (soprattutto se si pensasse di andare al di là della ricarica lenta). 3. A torto o a ragione vi sono i dubbi sugli effetti nocivi dei campi intensi vicini all'auto, sotto l'auto, dentro l'auto. 4. Manca ancora una standard comune per la ricarica plugless, diverse proposte, diversi standard ma nessuno ancora è emerso come quello di riferimento comune. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MeM-93 Inserita: 5 settembre 2015 Segnala Share Inserita: 5 settembre 2015 Riuppo questa questa vecchia discussione perchè mi spiace di non avervi partecipato.concordo con voi, un'auto elettrica non è economicamente conveniente e lo dico perchè ne ho una.siccome immagino che a nessuno interessi tutta la storia per filo e per segno farò un breve sunto:sono fiero possessore di una panda elettra del 1996, che ho acquistato e restaurato lo scorso anno e con cui abbiamo percorso più di 10'000Kmveniamo alle questioni economiche:la macchina ad oggi mi è costata 5434,53 € di cui: - 1500 € per comprarla - 1756,80 € per sostituire le batterie - 410€ di assicurazione annuale x2 annitutto il resto è costato il restauro perchè non convenite, parliamo di consumi:una Panda Young pesa 715 Kg spostati da un motore 1100 benzina da 54Cv, con 10€ di benzina percorre 100KmLa Panda Elettra pesa 1100Kg spostati da un motore 72Vdc ad eccitazione serie, per percorrere 100Km consuma circa 1€ di elettricità. apparentemente rispetto ad una versione benzina si spende 10 volte meno ma in questo conto dobbiamo aggiungere il costo delle batterie di cui sopra da sostituire ogni 33'000 Km.considerando la reale percorrenza di 10000 Km/anno alla fine dei 3 anni di vita delle batterie, rispetto alla versione benzina avremo risparmiato circa 700€, quindi abbiamo risparmiato? no, perchè con quei soldi ci dobbiamo pagare l'assicurazione! e siccome quei soldi sono 230€/anno circa e l'assicurazione costa 410€/anno abbiamo una perdita di 176€/anno, cioè 530€ nel triennio considerato.tutto questo a meno di imprevisti che comportino riparazioni costose, considerando di avere un'auto di 20 anni fa con tutto quel che comporta Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 5 settembre 2015 Segnala Share Inserita: 5 settembre 2015 Panda Elettrica? è un veicolo di vecchia generazione e tu sei un super appassionato. Oggi l'auto elettrica non si ripaga (a meno di casi molto particolari).Tuttavia, se guardiamo il costo kilometrico (energia), più o meno l'auto elettrica costa la metà, anche meno, di un'auto termica (è un bel risparmiare).Nel giro dei prossimi anno le auto elettriche avranno sempre più autonomia (e costeranno meno).Una svolta è prevista per il 2020 e per il 2030 le auto termiche saranno una minoranza. Questo è uno dei primi taxi elettrici italiani, una Tesla S. Il taxista dice che in 5 anni si ripaga dell'investimento.http://www.teslaitalia.it/il-primo-taxi-tesla-italiano.html# Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MeM-93 Inserita: 5 settembre 2015 Segnala Share Inserita: 5 settembre 2015 Panda Elettrica? è un veicolo di vecchia generazione e tu sei un super appassionato. grazie, tutta la storia è raccontata QUI con relative foto.Oggi l'auto elettrica non si ripaga (a meno di casi molto particolari).ed aggiungerei anche che una persona "normale" non può permettersela e non ha alcuna buona ragione per comprarla Tuttavia, se guardiamo il costo kilometrico (energia), più o meno l'auto elettrica costa la metà, anche meno, di un'auto termica (è un bel risparmiare).sì, ma bisogna sempre ricordarsi che nel costo al chilometro c'è da considerare quello delle batterie, ed è quello a rendere ben poco conveniente il tutto. Una svolta è prevista per il 2020 e per il 2030 le auto termiche saranno una minoranza.non so perchè ma questa frase mi fa tanto documentario anni '70 sugli sviluppi futuri della tecnologia Questo è uno dei primi taxi elettrici italiani, una Tesla S. Il taxista dice che in 5 anni si ripaga dell'investimento.http://www.teslaitalia.it/il-primo-taxi-tesla-italiano.html#sì, ma io non faccio il tassista, e nemmeno la maggior parte delle persone, parliamo del comune uso casa-lavoro, non so quando o quanto una persona "normale" di cui sopra possa ammortizzare un tale investimento Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 5 settembre 2015 Segnala Share Inserita: 5 settembre 2015 ed aggiungerei anche che una persona "normale" non può permettersela e non ha alcuna buona ragione per comprarlaSu questo non sono d'accordo. Oggi un'auto elettrica parte anche da 20-25 keur (anche meno se si prende un usato). Più che abbordabile, non è roba da nababbi. Non conviene? questo è un altro discorso. Quante automobili non convengono ma si acquistano, per esempio per passione.Del resto, ridendo e scherzando, in Europa le auto elettriche ogni anno circa raddoppiano le vendite (in Italia non si vede perchè siamo ormai all'ultimo posto della classifica europea).sì, ma bisogna sempre ricordarsi che nel costo al chilometro c'è da considerare quello delle batterie, ed è quello a rendere ben poco conveniente il tuttoSu un'auto elettrica odierna il pacco batterie dura l'intera vita dell'auto, oppure la metà (un cambio). La spesa viene condivisa con il costruttore tramite la garanzia oppure il noleggio. Piano piano, con il miglioramento delle prestazioni e la riduzione dei prezzi, la situazione migliorerà. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 6 settembre 2015 Segnala Share Inserita: 6 settembre 2015 (in Italia non si vede perchè siamo ormai all'ultimo posto della classifica europea). Molto è dovuto al costo dell'energia elettrica e, soprattutto, dalla scarsità (assenza) di stazioni di ricarica in città. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MeM-93 Inserita: 6 settembre 2015 Segnala Share Inserita: 6 settembre 2015 Molto è dovuto al costo dell'energia elettrica e, soprattutto, dalla scarsità (assenza) di stazioni di ricarica in città non sono d'accordo, quello delle colonnine di ricarica è un falso problema, a parte il fatto che ci sono (almeno qui a Milano), la realtà è che non servono, l'auto elettrica si ricarica nel garage di casa propria, le colonnine servono solo in caso di emergenza, anche perchè il costo dell'energia elettrica ad una colonnina è più del doppio di quello della presa di casa oltre al problema delle spine, provate a cercare in vendita una spina da montare per attaccarsi alla colonnina... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 6 settembre 2015 Segnala Share Inserita: 6 settembre 2015 (modificato) Sono tre i fattori che amio avviso relegano l'Italia all'ultimo posto della classifica europea (paesi dell'Est a parte).1. Manca una Fiat, un costruttore locale importante di veicoli elettrici. La Fiat fa una buona auto elettrica in USA (e anche là la vende con limitazione). In Europa non è in vendità, importata in poche unità per clienti speciali. Giusto ieri al TG Piemonte sentivo dire da parte di un rappresentante della Fiat che l'elettrificazione dell'automobile inizierà dal 2020.2. L'Italia non ama tutto ciò che va ad elettricità. Pensiamo alla cucina elettrica o al riscaldamento elettrico: quasi sconosciuti in Italia. Non è tanto il costo elevato dell'energia elettrica, ma il costo elevato della potenza elettrica disponibile: tant'è che pochi si permettono un contatore oltre 3 kW (con la conseguenza che usiamo moltissimo il metano). Ho parlato con qualcuno che avrebbe voluto installare qualche stazione di ricarica veloce (20-50 kW) per clienti o visitatori: l'ostacolo maggiore è il costo della fornitura. L'Autorità Garante ha proposto una riforma delle tariffe che attualmente ostacolano in Italia gli impieghi "virtuosi" dell'energia elettrica (riscaldamento a pompa di calore, cottura a induzione, automobili elettriche). Vedremo come andrà a finire ma molti si stanno opponendo perchè buona parte dei consumatori finirebbero per pagare un po' di più.3. Infine mancano le stazioni di ricarica. Mancano soprattutto quelle veloci (in corrente continua) da installare soprattutto presso le aree di servizio: in Italia sono pochissime. L'esperienza degli altri paesi è che la presenza di una rete veloce ed efficiente sblocca la diffusione del veicolo elettrico. Anche se per la maggior parte degli impieghi la ricarica si fa in modalità lenta nel garage, per quando serve è necessario avere a disposizione la ricarica veloce. Altrimenti si torna a piedi o si sta fermi per ore e ore. E' il famoso effetto rassicurante della ricarica veloce. In città (in alcune città) un po' di stazioni lente/semiveloci ci sono (in corrente alternata). Insufficienti, ma la carenza più grave è nel settore della ricarica veloce. Del resto, come dice MeM-93, la ricarica lenta di solito ce la si fa a casa. Unica eccezione è la Tesla che sta investendo parecchio nella ricarica veloce anche in Italia: ma i Supercharger di Tesla sono un sistema proprietario offerto (gratis) ai clienti Tesla (http://www.teslamotors.com/it_IT/supercharger). Modificato: 6 settembre 2015 da Carlo Albinoni Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Dalseno Inserita: 6 settembre 2015 Segnala Share Inserita: 6 settembre 2015 Unica eccezione è la Tesla che sta investendo parecchio nella ricarica veloce anche in Italia: ma i Supercharger di Tesla sono un sistema proprietario offerto (gratis) ai clienti TeslaNoi in azienda abbiamo questa, in 6 mesi ha già fatto quasi 35000 km, Tesla sta costruendo Supercharger gratuiti in molti punti strategici, che già utilizziamo, sul tetto abbiamo un fotovoltaico da 60 kW che viene utilizzato per la carica giornaliera (questo è molto importante) la macchina è paragonabile a una Maserati, ma in confronto paga una miseria di bollo e assicurazione e le prestazioni sono ecezzionali, quando acceleri ti manca il fiato. Da esperienza diretta posso dire che trattandola molto male, i 400km di autonomia sono reali, non abbiamo mai fatto guide parsimoniose, altrimenti l'autonomia è superiore. Le batterie sono garantite 10 anni...A mio parere questo modello è una macchina per l'imprenditore che decide di non prendere la classica macchina a motore termico costosa, ma vuole avere una macchina equivalente elettrica.... Ma sono convinto che se andiamo avanti così arriveremo presto a macchine più economiche, con autonomie paragonabili a Tesla... Tesla ha tolto i diritti a tutti i suoi brevetti, regalando la sua tecnologia a chiunque la voglia utilizzare (è veramente una bella cosa) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 6 settembre 2015 Segnala Share Inserita: 6 settembre 2015 Noi in azienda abbiamo questaComplimenti!Tesla dimostra che l'auto elettrica non parte necessariamente da vetturette da città come in molti sostenevano.Tesla sta rosicchiando quote di mercato ai veicoli del settore premium (BMW, Mercedes, Porsche) che si affrettano ad annunciare elettriche pure da 500 km visto che le ibride ricaricabili di prestigio con difficioltà contrastano le Tesla. In questo segmento il mercato è pronto per saltare la fase di transizione costituita dalle ibride ricaricabili. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 14 novembre 2015 Segnala Share Inserita: 14 novembre 2015 Segnalo il seguente convegno: "Il mondo dei possessori dei veicoli elettrici incontra gli operatori del settore"Sabato 21 Novembre 2015 dalle ore 9.30 alle ore 13presso la sala eventi dell’Iper la Grande I del centro del Portello/Milano(al primo piano, ingresso a fianco del negozio cibo per gli animali)Domande/Risposte concrete e chiarimenti tecnici e normative dalla più grandecomunità di possessori elettrici d'Italia (progetto GreenlandMobility/Iper la Grande I).Parteciperanno al dibattito/incontro:saluti di Angelo Corona - Iper la Grande IFederico Caleno* - Enel Distribuzione (EnelDrive)Mino Crivellaro - S&HSimone Rambaldi - ClassOnlusClaudio Amadori - ABBSilvia Celaschi - R.S.E.Mario Grosso - Politecnico di MilanoSilvana di Matteo - dirigente Regione LombardiaAndrea Caizzi* - l'Autorità per l'Energia (AEEGSI)*= In attesa di confermaCoordina: Camillo Piazza – Class onlusL’iniziativa non vuole essere il classico convegno dove i relatori illustrano le loro attività/servizi, ma unmomento concreto di confronto, a domanda/risposta, tra chi, ogni giorno, guida un veicolo elettricoe deve affrontare e risolvere i diversi problemi (ad esempio: come mi ricarico/ come faccio ad installareuna Wall Box/ definizione tra luogo pubblico e luogo privato/ Prese consigliate, vietate, obbligatorie ecollegamenti previsti dalla normativa CEI/ UNI per la ricarica in luogo pubblico e Privato/ ecc. ecc.Siamo certi che trovarci con i massimi esperti del settore possa rappresentare un momento utile edistruttivo per avere delle risposte, in diretta, su tutte le problematiche, i dubbi, le curiosità e le possibilisoluzioni degli aspetti collegate alla mobilità elettrica e all’utilizzo del proprio veicolo.La partecipazione è completamente gratuita e la riunione è a numero chiuso (max 70 persone), previaiscrizione attraverso il form http://goo.gl/forms/YqAIAQE5qf , oppure chiamando al numero 02/27208182 oppure mandando una email a iscritti@greenlandmobility.it.Info aggiornate alla pagina facebook dell’evento: https://www.facebook.com/events/1512901212362541/ Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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