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Come Trovare Lampione Che Disperde


giovanni1946

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Ho un viale di accesso all'abitazione con 10 lampioncini sotto magnetotermico/differ. 10A e due interruttori sezionatori, ciscuno comandante 5 di questi. Ora succede che spesso, senza apparente motivo, salta il differenziale e facendo delle prove ho appurato che la disperzione è solo in uno dei due gruppi. Per cui per adesso ho staccato l'interruttore che comanda quel gruppo li e almeno posso vedere con gli altri cinque. Ora si tratta di capire quali dei 5 disperde; ma il problema più grosso è che non lo fa sempre.

Comunque, nella speranza che un giorno il differenziale scatti definitivamente, avrei immaginato questo sistema per individuare il lampione in dispersione, ma dopo alcune prove ho visto che non può funzionare.

Il sistema era questo (sempre ammesso che in quel momento il gruppo di 5 sia in dispersione) : visto che adesso stanno accesi uno si e uno no, avevo pensato di prelevare la corrente da quello acceso e portarla ad uno per volta agli altri 5 spenti; nel momento che salta la corrente avrei trovato il lampione a massa. Per fare i collegamenti ho usato due rubacorrente inseriti al posto delle lampade e li ho collegati con delle spine maschio/femmina. Il problema è che il sezionatore è unipolare, per cui il neutro arriva sempre, anche se la fase è staccata, e appena collego i due rubacorrente, se la fase non va sulla fase staccata ma sul neutro, mi fa cortocircuito. Purtroppo non è facile inserire le spine in modo tale che il nautro di uno non vada con la fase dell'altro. Se fosse da controllare uno solo forse ci potrei anche riuscire, ma visto che sono tanti il rischio di fare corto è troppo alto.

Diciamo che in teoria il sistema poteva funzionare, ma nella pratica no.

A questo punto (sensa strumentazioni professionali) come faccio a trovare il lampione a massa? Avevo provato anche ad usare il tester controllando la continuità fra fase/neutro di ogni lampione con la terra, ma la dispersione deve essere così piccola che il tester non la rileva.

Avete qualcosa da suggerire in proposito?

Grazie

Giovanni

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Il tester funziona con tensioni continue (e non alternate) di valori troppo bassi per rilevare una dispersione... per il resto aspetta che qualche professionista veda la domanda, io son solo un dilettante ;)

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provo a consigliare un paio di cose..... innanzitutto che tipo di lampioncini ? ovvero.. il classico "palla" diametro 22 o 28 cm ? con che tipo ti palo ? con che tipo di cavo ? con che tipo di giunto ? interrato ?

prima verifica.. qualche lampioncino "rigato" da gocce di umidità ? o con evidenti segni di danneggiamento ? ( storto per colpa di una pallonata )

il misuratore di isolamento è necessario....

al limite.. e non sezionando il gruppo dei 5, ma smontando tutte le 5 lampadine... se è un problema di giunto " a bagno" appena piove scatta comunque

posso sbagliarmi ma io mi concentrerei sui cavi all'interno del palo ( se metallico ) oppure alle giunte del cavo entra esce da e verso gli altri lampioncini

tienici aggiornati

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occhio che probabilmente senza volerlo hai inserito due discussioni identiche a distanza di 3 minuti

chiedi ad un moderatore di cancellare l'altra e continuiamo la discussione su questa

buona giornata

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Pinza per dispersioni?..... Tester in serie terra?...

Se sono tutti in fila( come ho capito) con N comune e L1 e L 2 che di alternano comincia a dividi le linee a metà ... Non L' hai ancora trovata ancora a metà e così via... Bye

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Maurizio Colombi

spero che non sia un commento ironico ...

Non è assolutamente quello che pensi, mi sembrava chiarissimo!

Anzi potevo spiegarmi meglio !

Sono pienamente daccordo con quanto hai scritto nella seconda parte dell'intervento; la pinza per dirpersioni è uno strumento validissimo, ma in casi come questo è completamente inutile/inutilizzabile per le "indagini". il consiglio di:

N comune e L1 e L 2 che di alternano comincia a dividi le linee a metà ... Non L' hai ancora trovata ancora a metà e così via... Bye

mi sembra invece perfetto per la risoluzione di un caso come questo che presenta un guasto casuale ed imprevisto verso terra, si causerà un prolungato disserizio al cliente, ma dovrà essere preventivato ed annunciato, all'atto della presa in carico dell'impegno.

Alla fine dei conti, siamo "diventati grandi" senza pinza per le dispersioni eppure abbiamo sempre risolto i guasti ........

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  • 1 month later...

Conclusioni:

cerca cerca, alla fine la dispersione è venuta fuori. Il procedimento utilizzato è stato questo: ho tentato la fortuna e ho aperto il pozzetto del secondo lampione, ho staccato la fase di quelli a valle e ho riattaccato la corrente. La sera dopo la corrente è risaltata. A quel punto il guasto poteva essere solo nel primo lampione.

L'ho aperto e mi sono accorto subito che c'era qualcosa che non andava: i cavi della terra erano collegati con un morsetto a cappuccio senza nessuna protezione e quelli della fase che alimentava quella serie di lampioni erano collegati con un cappuccio a stringere (con la pinza) senza nessuna protezione; in più i cavi erano spellati in diversi punti. Naturalmente tutto all'interno del pozzetto; che dovrebbe essere stagno ma che quando piove forte sicuramente un po di acqua credo che passi... magari, anche all'interno dei corrugati di collegamento fra i vari lampioni.

Ecco come ho risolto: non ho usato ne il nastro autovulcanizzante, ne il gel specifico, ma semplicemente inserendo il morsetto a cappuccio dentro un contenitore di plastica di D.40 mm alto 50 mm, e poi riempiendolo completamente di silicone. L'ho lasciato asciugare 2 giorni e quindi ho richiuso il pozzetto. Lo stesso procedimento l'ho utilizzato nel primo lampione che avevo smontato ed è ormai una settimana che i lampioni sono tutti accesi e la corrente non è più saltata.

Ora "sembra" tutto a posto, però mi rimane sempre un dubbio: visto che la corrente saltava anche in assenza di temporali, (e perciò con i pozzetti vuoti) come faceva la fase a scaricare a massa, visto che non c'era stato nessun contatto diretto, dal momento che, comunque, massa e fase erano almeno a 5 cm di distanza l'una dall'altra? Ho pensato alla forte umidità dell'aria... ma come è possibile che riescano a passare 30 mA con una tensione di 220 con i cavi a 50 mm di distanza? Se fosse così, allora cosa dovrebbe succedere nelle spine/prese dove la fase e la massa sono distanti pochi mm? :huh:

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Ora "sembra" tutto a posto, però mi rimane sempre un dubbio: visto che la corrente saltava anche in assenza di temporali, (e perciò con i pozzetti vuoti) come faceva la fase a scaricare a massa, visto che non c'era stato nessun contatto diretto, dal momento che, comunque, massa e fase erano almeno a 5 cm di distanza l'una dall'altra?

A proposito di quest'ultima domanda forse ho trovato la spiegazione: mi sono ricordato che quando ho aperto il pozzetto questo era pieno di un groviglio di piccole radici delle piante circostanti, (entrate attraverso i fori per il passaggio dei corrugati) che naturalmente ho tolto. Chi ci dice che non fossero proprio queste radici che facevano contatto fra massa e fase?

Il legno in teoria è un isolante, ma delle giovani radici umidicce, chi lo sa? :smile:

Modificato: da giovanni1946
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scusate se mi permetto ,il tester misura tranquillamente le dispersioni basta usare le portate in megaohm ,in un impianto isolato non si troverà resistenza ,in un impianto in dispersione si misurerà una resistenza che può essere anche di qualche megaohm nel momento in cui questa scenda se sotto tensione farà scattare il differenziale , la dispersione non fa scattare il diff. se non supera i 30 milliampere ( 220 V/0.03 mA = 7333 ohm ) ai calcoli la R di dispersione è circa 7333 ma in alternata sono da considerare anche la reattanza capacitiva del dielettrico in questione(aria umida da pozzetto o condenza da scatola stagna non ci sono i riscaldatori).

La fortuna aiuta gli audaci. :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

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Buon giorno a tutti !

,il tester misura tranquillamente le dispersioni basta usare le portate in megaohm ,in un impianto isolato non si troverà resistenza

Il tester ''normale'' fa le misure di resistenza con tensioni solitamente sotto i 9 V , tensione alla quale l'aria umida non conduce un bel niente ; bisogna fare le misure alla tensione di lavoro o , molto meglio , maggiore .

Io ho risolto un problema simile in un impianto di 12 trasformatori 230V/12V -300W usando , ....ridete , ridete , un cerca-fase !

Avevo , si è dimostrato dopo , 5 (dei 12) trasformatori resinati completamente ( a loro dire quasi-quasi da lavorare sotto acqua :superlol::toobad: ) con delle dispersioni inferiori ai 30 mA , ma superiori ai 10 mA , perché con soli due di guasti non saltava la corrente , ma con tre , dopo 30 - 40 min . saltava . Non racconto cosa mi ha consigliato il tecnico del fornitore che sarei ancora li a fare combinazioni (era giugno) .

Mi sono accertato che nessuno potesse entrare nell'area dei pozzetti interrati contenenti i trasformatori , ho scollegato tutti i fili di neutro e di terra dei 12 trafo ,ho alimentato tutto , sono andato col cerca-fase sui fili di terra di ogni singolo trafo , e mi sono trovato la fase su 5 di questi :( .

Prova poi validata con uno strumento professionale , procurato perché presi in giro dal tecnico ''dei trasformatori'' !

ma come è possibile che riescano a passare 30 mA con una tensione di 220 con i cavi a 50 mm di distanza?

Hai 10 cavi (coppie) a 50 mm , più o meno come una coppia a 5 mm !

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bravo Mirco mi hai beccato peccato che il calcolo era giusto ,ho scritto mA al posto di A .

Poi se dico che il tester misura le dispersioni non credo di dire fesserie , ricordo agli amici del forum che tutti gli strumenti si basano sul milliamperometro , quindi nulla di strano se un buon tester ha portate fino ai 200 megaohm, misurando cosi le differenze di isolamento facilmente, poi se uno ha il megger tanto meglio, non capisco invece la prova del cercafase sui trasformatori ricordo a scuola di aver studiato che gli avvolgimenti si comportano da impedenze che variano con le frequenze in gioco ,se ad un capo di un filo attacco la fase all' altro capo se non collegato al neutro o a terra avrò sempre la fase, o no?

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Poi se dico che il tester misura le dispersioni non credo di dire fesserie , ricordo agli amici del forum che tutti gli strumenti si basano sul milliamperometro , quindi nulla di strano se un buon tester ha portate fino ai 200 megaohm, misurando cosi le differenze di isolamento facilmente

No, non hai scritto fesserie, io stesso i motori elettrici, per vedere se disperdono verso terra, li misuro proprio così, Ohm x 1000, tester a lancetta, e se quest'ultima muove anche appena dal fondo scala verso destra, il motore è da mandare a riavvolgere, poichè se la lancetta, con una pila da 3 Volt (quella del mio Hioki) riesce comunque a muoversi, figuriamoci cosa potrà fare la 380 quando arriva con tutta la sua inarginabile prepotenza.

Ma.....se però questa prova non dà esito, questo non significa che l'utilizzatore sotto test, comunque non disperda.

Può essere che il muro della rigidità dielettrica dell'isolamento ammalorato, venga metaforicamente sfondato solo dai 100 0 200 volt in su, ecco perchè il test col megger non lascia adito a dubbi.

La prova col tester invece (se negativa) non è mai comunque risolutiva; se invece è positiva......beh...allora sì senz'altro e senza dubbio :smile:

Saluti

Mirko

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ormai siamo 230V

Tu forse, ed a casa Tua. <_<

Io a casa mia ho 217-:-218 Volt a massimo carico, e 222-:-223 con tutto spento.

Per quanto ne dicano le normative, e le direttive, io a casa ho ancora la 220, e dove lavoro ho sempre la 380....punto !

Per cui i calcoli continuo a farli con quei valori; poi visto che espongo pur sempre anche le formule per come li ottengo, allora chi ha 230 o 400 Volt, se li rifarà adattandoli ai propri numeri ;)

Saluti

Mirko

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