Vai al contenuto
PLC Forum


Condensatori Elettrolitici


gimo63

Messaggi consigliati

inanzitutto buone vacanze a tutti.

purtroppo la mia ignoranza ha colpito ancora, in questo periodo nell' azienda in cui lavoro stiamo mettendo in servizio due tipi di macchine che lavoreranno assieme in un nostro impianto di produzione.

queste macchine hanno a bordo entrambe degli inverter ,alimentati questi ultimi in corrente continua da un ponte raddrizzatore e opportuna batteria di condensatori come filtro e relativo circuito di frenatura.

fino qui niente di anormale, il fatto e che sono macchine costruite nel 1999, e per varie peripezie hanno fatto il giro di varie aziende del nostro gruppo senza mai funzionare, a questo punto interpellati i costruttori delle macchine mi sollevano dei dubbi sulle batterie di condesatori elettrolitici.

per la precisione uno mi dice di alimentare la macchina per 4 0 5 ore senza farla lavorare , l'altro addirittura mi dice di smontare la batteria di condensatori di alimentarla gradualmente con una tensione bassa e alzarla piano piano fino ad arrivare a regime.

la motivazione di tutto qusto e stata data dal fatto a detta di questi costruttori teutonici che l'elettrolita dei condensatori non lavorando in tensione si deposita e rialimentandoli si ha un cortocicuito che perfora le lamelle che compongono la piastra del condensatore.

a questo punto data la mia ignoranza in materia di condesatori mi sono venuti alcuni dubbi, ma se e veramente vero questo i vari inverter che tengo a magazzeno anche per diversi anni sono a rischio ?? ma poi e vero quanto mi e stato detto dai costruttori delle due macchine ???.

ringrazio anticipatamente per le informazioni che mi posterete gimo 63

Link al commento
Condividi su altri siti


Paolo Cattani

Una volta era prassi normale alimentare un circuito elettronico contenente elettrolitici "fermi" da parecchio tempo con una sottotensione, portandolo gradualmente alla tensione di utilizzo nel giro di qualche ora. Se intendi restaurare una vecchia radio a valvole, per esempio, bisogna assolutamente farlo, pena i guai che hai menzionato.

Credo che le cose siano cambiate con gli elettrolitici moderni, ma non ci giurerei (visto anche ciò che affermano i costruttori). Se non è troppo complicato, meglio scollegare la batteria di condensatori ed alimentarla a 1/3 della tensione per 1 ora e poi salire gradualmente nel giro di tre-quattro ore (oppure collegarla per un'ora a 55 V, 2 ore a 110 V e poi tentare a tensione di rete). Il sistema di alimentarla senza farla lavorare è errato: un condensatore scarico è virtualmente un cortocircuito, il momento dell'accensione è quello di massimo assorbimento, e quindi il momento più delicato. Se deve scoppiare, lo fa in quel momento: inoltre, dove sarebbe l'alimentazione graduale se gli si dà piena tensione?

Link al commento
Condividi su altri siti

Caro Gimo63,

se leggi bene sul manuale vedrai che c'e' un'annotazione sul comportamento da tenere in caso di fermata prolungata.

Gli inverter "abbandonati" a magazzino sono a rischio. O, meglio, non potranno essere utilizzati immediatamente al momento del bisogno. Dovrai eseguire l'operazione di "riformazione" dell'elettrolita.

Conoscendo le tue applicazioni e le quantita', e' impensabile staccare i condensatori come consiglia l'amico Paolo.

Consiglio per inverter serie 400 V, anche di potenza rilevante: prepara una alimentazione monofase 230 con in serie una lampadina a filamento 230 V da 50 o 100 W. Collega questa alimentazione a caso a due morsetti dell'ingresso rete trifase dell'inverter N°1. Alimenta per 10 minuti, poi trasferisci questa alimentazione sull'inverter successivo. La lampadina si illumina e gradualmente si spegne, man mano che la tensione sui condensatori sale.

A questo alimenta (400 V monofase o trifase, cavetto piccolo) l'inverter n°1 a vuoto, e lascialo alimentato.

Procedi con tutti gli inverter, lasciandoli alimentati qualche ora (il tempo dipende anche dalle condizioni dei condensatori, come l'eta', la qualita', le condizioni ambientali subite, ecc.).

Successivamente, se possibile, scollega le alimentazioni provvisorie e ripristina l'impianto originale, facendo funzionare i motori a carico RIDOTTO per mezz'ora. Poi vai tranquillo a pieno carico.

Mario

Link al commento
Condividi su altri siti

Paolo Cattani
..alimentati questi ultimi in corrente continua da un ponte raddrizzatore e opportuna batteria di condensatori come filtro e relativo circuito di frenatura.

Quindi hai gli inverter alimentati da un bus DC comune...

La lampada è una soluzione ottima ed elegante, e non si invalida la garanzia, ed è l'unica praticabile con gli inverter monoblocco.

Valuta la soluzione migliore secondo le condizioni di immagazzinamento

Se gli elettrolitici fossero non solo vecchi, ma "antichi", meglio andare ancora di più con i piedi di piombo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...