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Stufa A Pellet Con Caloriferi O Canalizzato?


Bose

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ma se consumi veramente 1,7 kg di gas all'ora per scaldare l'acqua

...è quanto dice il produttore... e non vedo perché dovrebbe mentire... dichiarando un consumo maggiore :senzasperanza:

Anche perché non sapendo che caldaia montare, mi viene difficile questo tipo di conto...

Beh... basta decidere una potenza nominale, poi scaricarsi il manuale tecnico di un paio di caldaie di vari produttori con quella potenza, e vedere che consumi dichiarano... ;)

solitamente per il metano si esprimono in mc/h, per il gpl in kg/h..

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Allora, andiamo per ordine, stasera è stato qui l'idraulico, lui in termini di praticità e comodità, farebbe il canalizzato per riscaldare in inverno e raffreddare in estate, porterebbe tutte le canalizzazioni in ogni camera (bagni compresi) e poi si dovrebbe coprire il tutto con cartongesso!

Costo superiore all'altra alternativa di stufa e caloriferi compreso clima!

Alternativa idro pellet con caloriferi senza metterlo in cucina, perché già la stufa stessa scalda, poi con l'areazione forzata si scalda presto e aiuta tutto l'ambiente (cucina e salotto a scaldarsi prima e meglio), qualora dia fastidio questa aria calda, la ventola si può mettere in posizione off e si spegne del tutto, questo è quello che mi ha detto.

Logicamente predisposizione di split per ogni camera e sala cucina.

Poi lui una volta fatte tutte queste predisposizioni, mi monterebbe solo le due unità esterne (il mono da 16000 e il trial da 9000 a split) e mi farebbe provare a fare un inverno così in pompa di calore, qualora non mi trovassi bene, passa appunto al montaggio della stufa a pellet e relativi caloriferi, logicamente monterebbe subito il

Termo boiler (che va solo a corrente per il momento) per avere appunto acqua calda, poi se si decide di mettere la stufa lo collega ad essa.

La caldaia anche lui come te dice che consuma un botto, non una bombola al giorno ma ogni tre giorni ci sarebbe da cambiarla.

Senti una cosa, ho chiesto anche lui per il timer giornaliero da fare andare nelle ore notturne e spegnerlo quando non ci sono, ma lui giustamente mi ha detto;

E se un giorno usi tanto l'acqua calda da consumare quella che si è scaldata nelle ore notturne cosa fai?

Non ti lavi perché devi aspettare la sera perché il timer riparte?

Tu come fai in questi casi?

Grazie ancora.

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qualora non mi trovassi bene, passa appunto al montaggio della stufa a pellet e relativi caloriferi, logicamente monterebbe subito il

Termo boiler (che va solo a corrente per il momento) per avere appunto acqua calda, poi se si decide di mettere la stufa lo collega ad essa.

Si, mi sembra una soluzione ragionata. Non spendi subito per cose che magari poi neanche sfrutterai appieno, e nel caso sei sempre in tempo a tornare indietro.

Sapevo già che la soluzione dell'aria condizionata centralizzata, tra canalizzazioni e tutto il resto sarebbe stata la soluzione più costosa, sopratutto per la controsoffittatura, tra costo dei materiali e della manodopera.

E se un giorno usi tanto l'acqua calda da consumare quella che si è scaldata nelle ore notturne cosa fai?

E se un giorno tornando a casa per farmi la mia doccia rimanessi vittima di un incidente grave e finissi in ospedale in fin di vita, l'acqua calda del boiler sarebbe il mio ultimo problema...

Semplicemente quello scenario non mi è mai capitato, e mai mi capiterà, perché... è impossibile consumare 80 litri di acqua calda senza farsi la doccia... a meno che uno non decida di lavare l'auto usando l'acqua calda del boiler.

Praticamente stiamo parlando di come risolvere un problema che non esiste.

L'unica volta che mi sono ritrovato senza acqua calda... è stato quando il timer che avevo prima, un Grasslin meccanico, ha deciso che dopo oltre dieci anni di servizio era tempo di dire basta, e l'acqua non si è scaldata perché l'orario era completamente sballato, alle otto del mattino segnava le tre di notte, aveva girato solo per un paio d'ore... allora ho deciso di spegnerlo e di non farmi la doccia per quel giorno.

Alla peggio avrei potuto forzare il funzionamento e scaldare l'acqua nella fascia oraria più costosa, tanto per un giorno non sarebbero stati 2€ in più nella bolletta a cambiarmi la vita.

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Ciao Darlington, non è proprio così, metti che in 4 fanno la doccia prima di te e poi quando arriva il tuo turno finisce l'acqua, cosa fai? D'accordo tu forzi il funzionamento che sei del mestiere, e io? Rimango senza doccia?

Nel mio caso preferisco mettere il relè delle luci sclale, che se non erro arriva a 60 minuti e in 60 minuti ti assicuro che scaldi il 60% di acqua e se non è abbastanza dopo un'ora lo rischiacci e parte ancora per 60 minuti per scaldare...

Certo sarebbe il massimo se si trovasse un relè per che duri due ore, ma non penso che esista giusto?

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D'accordo tu forzi il funzionamento che sei del mestiere, e io?

Guarda che si tratta di premere un pulsante sul timer eh, mica di smontare lo Shuttle.

e se non è abbastanza dopo un'ora lo rischiacci e parte ancora per 60 minuti per scaldare...

E non è esattamente la stessa cosa di mettere il timer in manuale ed aspettare comunque un'ora ?

Certo sarebbe il massimo se si trovasse un relè per che duri due ore, ma non penso che esista giusto?

Esistono anche i timer che arrivano fino a 120 ore. Non certo tra i relè luce scale, ovvio.

Cerca "relè finder con ritardo alla diseccitazione"..

Modificato: da Darlington
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Sono sempre relè da quadro ma sono per uso industriale, costano come i luce scale ma sono molto più flessibili nella programmazione, puoi avere ritardi che vanno da pochi secondi a svariate ore.

Dopo ti dico anche il codice preciso del relè che ti dico io, costa sulle 20€.

Comunque pure se compri un temporizzatore giornaliero come il mio e lo programmi in modo che si accenda dalle 19 in poi... ottieni praticamente la stessa cosa e ti risparmi di pigiare il bottone :senzasperanza: vedi tu

Modificato: da Darlington
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Ciao Darlington, ieri sera parlando un po' con un amico del lavoro che vogliamo fare, mi ha dato un'idea, e comunque la condivido qui con te perché sei molto esperto in materia.

Essendo una casa di campagna con molti ulivi e alberi di mandorla, quasi ogni anno si esegue la potatura, con un modesto scarto di legna, e quindi questo mio amico mi ha detto:

Perché non metti un termocamino collegato ai 8/9 caloriferi che metti e ti scaldi gratis senza comprare il pellet e avere problemi di stoccaggio e trasporto?

Io non ne capisco niente di queste cose e non so se veramente conviene, quanta autonomia ha un termocamino carico di legna e se è davvero più conveniente di una stufa a pellet.

Poi un'altra cosa, se deciso di mettere il termoboiler, va bene anche per il termocamino (sempre se dovesse risultare più conveniente della stufa a pellet ovviamente)?

E un'ultima cosa, visto che come

Ho già scritto nei post precedenti si farà la predisposizione del pannelo solare, proprio per un valore aggiunto o si sa mai che diventi prima casa, questo termoboiler può essere collegato inizialmente alla corrente per usufruire dell'acqua calda in'estate quando la stufa non va e una volta che si monta il pannelo staccare collegarlo al pannelo solare stesso senza acquistarne un'altro?

Ovviamente l'inverno il termoboiler viene alimentato dalla stufa o termo camino se è accesa, altrimenti andrà con il sole se c'è e se non c'è riparte a corrente...

GraZie tante.

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Io non ne capisco niente di queste cose e non so se veramente conviene, quanta autonomia ha un termocamino carico di legna e se è davvero più conveniente di una stufa a pellet.

Un termocamino è... un comunissimo caminetto, con uno scambiatore per scaldare l'acqua (ed a volte anche una ventola per scaldare più velocemente l'ambiente).

Se hai legna gratis a disposizione molto probabilmente conviene perché non costa tanto più di una stufa a pellet, a quanto ricordo.

Solo che è più macchinoso: mentre la stufa a pellet fa tutto da sola ed a te resta solo di svuotare il sacco nel serbatoio e di pulire le ceneri, il termocamino lo devi accendere manualmente e se non ci butti dentro la legna, muore.

Non so dirti invece nulla sull'autonomia non possedendolo, dovresti chiedere a qualcuno che già ce lo ha.

Rimane in ogni caso da installare i termosifoni con una spesa non proprio irrisoria.

Poi un'altra cosa, se deciso di mettere il termoboiler, va bene anche per il termocamino

Si il termoboiler ha solo uno scambiatore acqua-acqua oltre alla classica resistenza elettrica, tu ci fai passare dell'acqua calda (non importa come la scaldi) e lui cederà calore da questo scambiatore all'acqua sanitaria che contiene. Non so risponderti in merito all'integrazione di un futuro impianto solare ma penso sia fattibile a patto di scegliere l'impianto compatibile.

Modificato: da Darlington
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Grazie, BEHHH si i caloriferi vanno nel

Più e nel meno, ma a mio avviso rimane meglio la termostufa a pellet, pensa che la edilkamin, le fa anche con la possibilità di collegarti agli impianti a pavimento, che stanno alle voci di corridoio consumerebbe molto meno dei caloriferi, tanto il

Pavimento e' da tagaliare per far passare i tubi di rame e i fili elettrici, non penso a sto punto costi un esagerazione farlo a pavimento o no?

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Beh non è indispensabile spaccare il pavimento per installare i termosifoni, non sono termoidraulico ma credo si possa fare alla stessa maniera con le tracce nei muri.

L'impianto a pavimento... io dico "boh", perché come tutte le cose moderne e sbavose e modaiole che si installano in ogni dove, non è detto che poi ci sia una vera convenienza che non sia quella "millantata" dal produttore o installatore di turno per poter vendere.

L'unica cosa che so di certo è che i riscaldamenti a pavimento hanno un'inerzia spaventosa, praticamente quando lo accendi marcia anche dei giorni prima di arrivare a regime, quindi specie nel tuo caso non so che convenienza ci possa essere alla fine.

Per me una cosa che costa 100 ma poi ti fa risparmiare 80, è conveniente... una cosa che ti costa 1000 e poi ti fa risparmiare 10 non lo è.

Nel caso degli impianti a pavimento si parla appunto di un pulciosissimo 10% di risparmio sulla carta... il che significa che sarà un 5% nell'uso reale.

...senza contare poi che gli impianti a pavimento vogliono la mandata a bassa temperatura, ed incidentalmente le stufe/caldaie che lo permettono sono anche quelle che costano di più...

Modificato: da Darlington
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Tutto vero... Faccio tradizionale e buona notte...

Comunque sei uno molto attendo e preciso... Complimenti...

Alla prossima.

P.s. Comunque anche l'elettricista mi ha detto che per rifare l'imapianto a norma dovrà spaccare il pavimento...

Modificato: da Bose
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P.s. Comunque anche l'elettricista mi ha detto che per rifare l'imapianto a norma dovrà spaccare il pavimento...

...ovviamente dato che parliamo di una casa che non ho mai visto, devo prendere per buona la parola del collega... comunque generalmente per mettere a norma un impianto elettrico, si può anche tracciare il muro e mettere le scatole di derivazione in alto.

Si può anche fare senza opere murarie, sostituendo solo i fili ed i frutti, ma è senz'altro meno pratico e poco "espandibile" dopo... e sconsigliato se parliamo di una casa dove già le scatole presenti sono poche.

Certo se hai deciso che comunque il pavimento è da cambiare... allora a questo punto conviene fare l'impianto elettrico a pavimento :)

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Frigorista modena

Beh gli impianti a pavimento risalgono all epoca greca...se non fosse stato per i tubi di ferro prima dell avvento dei tubi in polietilene che arrugginivano, per me cè ne sarebbero molti di più in giro.

Poi ovvio un impianto a pavimento si può fare praticamente solo in occasione di una ristrutturazione generale.

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Frigorista, ma per curiosità il riscaldamento a pavimento si può usare anche con caldaie classiche che hanno la mandata a temperature piuttosto elevate o è imperativa la mandata a bassa temperatura?

Io sento di tanti che ce l'hanno e si trovano bene, ma non ho dati sull'effettiva convenienza; certo, se compri una casa che già ce l'ha è un discorso, ma se lo devi fare da zero?

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lo puoi usare anche con caldaie classiche ma la mandata non deve superare i 40/45°...molte caldaie classiche hanno l'impostazione per funzionare a bassa temperatura.

se la mandata è troppo alta si alzano le mattonelle/parquet ecc..

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Frigorista modena

No no per carità bisogna usare acqua a bassa temperatura, sui 40 gradi altrimenti ti scoppiano le vene nelle gambe, è ottima quando si hanno appunto sorgenti a bassa temperatura, poi io li conosco perchè in casa mia l'ho fatto e per me è una cosa meravigliosa, poter tenere le finestre aperte in pieno inverno senza gelare, e sentire tutto attorno a te come una calda coperta che ti avvolge.

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Si confermo, ce l'ho nella mia prima casa con caldaia a condensazione immergas, ed è una cosa fantastica, ma li non è prima casa e il fatto che ci vuole un giorno o più per scaldare mi porta alla scelta più sensata della idro stufa a pellet e caloriferi.

Una curiosita, nel preventivo ho la predisposizione del riscaldamento con il multistrato e con 300,00 euro in più con i tubi in rame, voi cosa sceglieresti?

Con il rame penso che è più sicuro l'impianto e nello stesso tempo riscalderebbe gran parte del pavimento visto che cammina per tutta la casa proprio sotto il pavimento stesso, a maggior beneficio della temperatura stessa...

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e nello stesso tempo riscalderebbe gran parte del pavimento visto che cammina per tutta la casa proprio sotto il pavimento stesso

no.. non funziona così

negli impianti di riscaldamento tradizionale, il tubo deve essere coibentato per avere la minore dispersione termica possibile!

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Se li coibenta non lo so, ma se il pavimento è un po più caldo per quelle fascie tracciate dove sono stati passati i tubi a me non dispiace, poi coibentarle per quanto mai l'acqua passa a una bella temperatura, capirai anche tu che li per forza di cose e' più caldo...

Reputi meglio il multistrato o il rame!?

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