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Inverter Che Comanda Due Motori - ..posso scollegarne uno al volo?


luciopro

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Salve ragazzi, ho un inverter keb 400 v da 3,8 kw, che pilota due motori da 1,1 kw.

a valle dell'inverter ho potsto due teleruttori, in modo da potere comandare un motore alla volta.

La domanda è la seguente:

supponiamo che l'inverter stia pilotando contemporanenamente i due motori, è consentito scollegarne uno al volo senza fermare l'inverter??

Si può effettuare anche l'operazione contraria, cioè inserire il secondo motore mentre l'inverter e in run??

grazie

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Secondo me i contatti dei teleruttori si incollano piuttosto rapidamente. In questri giorni sto affrontando lo stesso problema su una gru piuttosto larga, mi hanno proposto la stessa cosa, ma ho caldeggiato un'asse elettrico fra due inverter. Costerà di più, ma penso che sia tutta un'altra cosa.

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Scollegarne uno al volo penso di si, la corrente che si dimezza di colpo equivale a una coppia che diminuisce a gradino, mentre d'altra parte l'uscita dell'inverter lavora comunque sull'impedenza rimasta.

Collegare un motore con l'inverter gia' in frequenza comporterebbe uno spunto ordinario senza rampa, per non mandare in blocco l'inverter questo dovrebbe ridurre la tensione a gradino su entrambi i motori.

Non so se sia possibile impostare cosi' l'inverter e se puoi accettarlo sul motore in moto.

Puo' anche darsi che l'inverter non abbia bisogno di diminuire la tensione: ragionando in A un motore da 1,1 puo' avere uno spunto da 6,6, e 6,6 + 1,1 = 7,7 da confrontare con la corrente massima dell'inverter.

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Concordo con quanto detto da rguaresc, nessun problema al distacco.

La durata dei contatti diminuisce un po', ma non in modo significativo, a meno che i cavi tra contattore verso il motore non siano particolarmente lunghi.

Al riattacco potresti avere una coppia insufficiente, se la frequenza e' alta.

Ciao

Mario

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grazie ragazzi, le frequenze in gioco non sono molto alte......e penso che i motori siano stati un po sovradimentsionati.

alla prox.

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penso che i motori siano stati un po sovradimentsionati.

Questo fatto va a tuo svantaggio, i motori sovradimensionati richiedono molta corrente in piu' quando li inserisci, rispetto a motori dimensionati giusti, che consumano anche meno energia.

Ciao

Mario

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Tempo fa mi sono trovato in una situazione analoga. Utilizzavo un inverter Siemens da 30kw per comandare da 1 a 6 motori. Io avevo la possibilità di "memorizzare" sul plc la richiesta di inserire / disinserire un motore. A questa richiesta, se l'inverter era a regime, creavo una rampa di discesa e solo a inverter fermo commutavo i contattori.

Probabilmente questo non è il tuo caso ma io ho trovato particolarmente utile variare i parametri inverter tramite uscite digitali del plc in base al variare del carico (reimpostando cioè la potenza massima collegata, corrente nominale pari alla somma delle correnti nominali dei motori in gioco ecc..). L'applicazione è 4 anni o più che funziona :P .

Buon lavoro

Ciao B)

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Non so se può esserti utile, una volta ho trovato su un impianto di pompaggio acqua un sistema fatto così:

L'inverter avviava la prima pompa e modulava la portata, se la prima pompa non era sufficente l'inverter si portava a 50Hz e la pompa veniva commutata su rete al volo, dopodichè l'inverter veniva collegato alla seconda pompa e modulava e così via fina alla sesta pompa.

Stessa cosa in discesa.

Sinceramente è un sistema economico, io da parte mia non lo farei mai però devo dire che sono 4/5 anni che funziona senza problemi.

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secondo me l'inverter di linea conviene solo quando si deve coordinare sulla stessa frequenza di alimentazione un numero di motori relativamente alto con la singola potenza decisamente piccola rispetto alla potenza della linea a frequenza variabile

in questo caso mentre si sente nettamente il risparmio l'inserzione e/o disinserzione di un motore a scarso rilievo

personalmente, per opposte motivazioni non metteri mai "solo" due motori sullo stesso inverter tranne nel caso che si tratti di due motori gemelli che si avviamo e si fermano sempre e solo insieme, ma tutto sommato anche in quel caso ci penserei molto prima di farlo

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La pastiglia termica sul singolo motore e' una protezione al limite ;Ben diverso e' un salvamotore oppurtunamente dimensionato al motore .

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La pastiglia termica sul singolo motore e' una protezione al limite ;Ben diverso e' un salvamotore oppurtunamente dimensionato al motore

Ricordo una vecchia discussione, dove direi che e' stato sviscerata a fondo questa problematica:

Motori sotto unico inverter

Ciao

Mario

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La pastiglia termica sul singolo motore e' una protezione al limite ;Ben diverso e' un salvamotore oppurtunamente dimensionato al motore .

Se usi il salvamotore opportunamente dimensionato su una gru a ponte a servizio medio altro, ti si ferma 5 minuti si e gli altri 5 minuti ancora.

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La pastiglia termica sul singolo motore e' una protezione al limite ;Ben diverso e' un salvamotore oppurtunamente dimensionato al motore

Per enettere sentenze così drastiche bisognerebbe conoscere molto bene l'argomento.

I salvamotori cercano di modellizzare l'immagine termica del motore basandosi sulla corrente in esso circolante. In caso di una corrente perfettamente sinusoidale l'immagine termica ricreata è molto attendibile. Peccato che la corrente circolante in un motore alimentato da un inverter non sia perfettamente sinusoidale; essa è affetta da armoniche e da componenti in alta frequenza che spesso falsano l'immagine virtuale del motore.

Le pastigle termiche, invece, misurano la temperatura reale del motore. Se il costruttore del motore ha lavorato bene esse sono poste nei punti strategici e danno garanzia assoluta di buon finzionamento. Superata la soglia di temperatura di intervento si è sicuri che la temperaratura del motore ha raggiunto un valore pericoloso, mentre se la soglia non viene raggiunta si è egualmente sicuri che il motore può continuare a lavorare tranquillamente.

Attenzione la pastiglia termica ti avvisa anche se il riscaldamento del motore è dovuto a cattiva ventilazione, il protettore termico no! Questo è un particolare da tenere sempre presente, quando si lavora con motori autoventilanti alimentati da inverter.

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D'accordo Livio sara' anche non lo metto in dubbio come spieghi te il problema ma sta' di fatto che la pastiglia termica e' montata su una piccola percentuale di motori ( a parte il fatto che io non me la sentirei di basarmi esclusivamente su una pastiglia termica ) il resto dei motori che e' la grande maggioranza che non ha la pastiglia termica , cosa facciamo non lo controlliamo ?

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cosa facciamo non lo controlliamo ?

Ci sono due modi per lavorare, bene o male.

Se il motore lo compri dal rottamaio, puoi farlo poi controllare da un elettromeccanico serio e puoi far aggiungere i sensori termici.

Se il motore lo compri nuovo, scegli un fornitore che offra anche i sensori termici.

Ciao

Mario

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Guarda Mario , io sono un semplice Manutentore , sono colui che all'occorrenza deve riparare le macchine acquistate da altre persone ( in tanti casi dalle capacita' dubbie , in tal senso ) e non sto' a dirti su che macchine ho lavorato ,macchine che in tanti casi non andavano bene per il lavoro che dovevano svolgere sin dal primo giorno di lavoro ;

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Caro Tony,

io non parlavo di te, ovviamente, ma in generale.

Se chi compra qualcosa guarda prima di tutto alla dilazione di pagamento, poi allo sconto, poi all'arrotondamento del prezzo, e forse non si accorge nenache che sta ordinando un motore, fa parte di quelli che lavorano male.

Il manutentore a cui viene chiesto di applicare delle protezioni elettriche mancanti(... ma e' solo un manutentore? ...) in questo caso dovrebbe:

1) Indicare l'applicazione di sensori termici come la soluzione piu' vantaggiosa

2) Al rifiuto di questa idea, adeguarsi con accrocchi e non prendersi alcuna responsabilita' in caso di possibile malfunzionamento.

Ciao

Mario

P.S.: per chi vuole spendere niente o molto mneo di niente, la miglior protezione e' un fusibile di ferro diametro 10 mm, non fonde mai, e costa meno ma molto meno! :D

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Per esperienza personale, gli unici problemi che abbiamo avuto dalle pastiglie termiche sono derivati dal tipo PTO (se ho ben capito sono quelle di tipo lamina bimetallica). Infatti abbiamo standardizzato il tipo PTC, che richiedono un apposito modulo sganciatore.

Le PTO,una volta intervenute, si danneggiavano, ovvero poi non intervenivano più alla temperatura prestabilita, ma solitamente a temperature più basse.

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  • 1 month later...

ragazzi, ho messo in moto il tutto.

All'inserzione nessun problema, l'inverter lavora correttamente.

Il problema nasce se scollego un motore al volo...l'inverter mi va in sovraccorrente!!!! :o

Ma come è possibile io il carico lo diminuisco????

Grazie

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Tra inverter e motori sono interposti filtri o induttanze?

Poi sei prprio sicuro che sia sovracorrente? Magari la segnalazione dell'allarme non è corretta.

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Gabriele Corrieri

Ciao Lucio

è possibilissimo che ci sia un overcurrent ... nel senso che il motore che sganci si comporta da generatore appena i contatti del teleruttore si sono aperti, ma è possibile un piccolo arco ... e zac, allarme overcurrent :)

Come risolvere il problema? Puoi prendere un doppio contatto NO + NC del contattore e mettendoli in parallelo fai una serie all'enable dell'inverter, ogni motore, contattore NO+ NC di servizio, in pratica l'inverter è disabilitato giusto il tempo dall'apertura dei contatti fino alla loro completa apertura ... niente archi, e non dovresti nemanco avere allarmi overcurrent ... la prova non richiede molto tempo e nemmeno tante risorse, al limite abilita il flycatching dell'inverter.

Ciao

Modificato: da Gabriele Corrieri
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