Fretless66 Inserito: 16 gennaio 2015 Segnala Inserito: 16 gennaio 2015 Salve, vorrei chiedere un parere in merito alla seguente situazione. La mia casa, un appartamento di 150 mq al 1° e ultimo piano di una villetta a schiera, dispone di un impianto autonomo di tipo tradizionale realizzato circa 15 anni fa quando l’immobile è stato costruito. L’impianto, a termosifoni, è costituito da una caldaia a metano Immergas Eolo stagna (credo sia una 24 kw) e la distribuzione prevede due zone comandate da due cronotermostati e mentre i due bagni vengono riscaldati sempre. La casa è esposta su 4 lati e in alcuni ambienti secondari non vi è neanche sottotetto ma direttamente la falda del tetto, rigorosamente in muratura e senza alcun tipo di coibentazione, eccezion fatta per dei pannelli di agglomerato simile a sughero posti tra le tegole e la parte esterna del tetto. Il risultato è che all’interno della casa vi sono differenze di temperature importanti tra i vari ambienti, in dipendenza dell’esposizione geografica e della presenza/assenza di sottotetto al di sopra. Avendo riscontrato che le valvole dei termosifoni erano predisposte per l’applicazione di teste termostatiche, da presuntuoso profano quale sono, ho applicato le suddette a quasi tutti i termosifoni della casa. Ho acquistato delle valvole con cronotermostato incorporato e di basso costo, che tutto sommato funzionavano benino, a parte il concertino dei motorini di cui sono dotate ogni volta che si aprono o si chiudono. Il problema che mi ha indotto a rimuoverle è stato il verificarsi di perdite d’acqua dall’impianto in più punti: in corrispondenza delle valvole di zona, nei raccordi tra i tubi di rame e le valvole dei termo e anche nella cassetta di distribuzione Evidentemente la chiusura contemporanea di più linee provocava un eccesso di pressione all’interno dell’impianto che si è tradotto in questi effetti . E ho anche capito di essere stato fortunato a non veder capitolare la pompa di circolazione, che avendo una portata fissa si è trovata a lavorare in condizioni proibitive. A questo punto, acquisendo un minimo di conoscenze sul web mi sembra di capire che, se voglio tornare a usare le termostatiche, ho le seguenti possibilità: Pompa circolazione a portata variabile autoregolante (installabile nella mia caldaia? Nel caso quale tipo?) Valvola di by-pass tra la mandata e il ritorno della caldaia … (si accettano ulteriori suggerimenti) Inoltre, approfitto della disponibilità di chi mi legge per chiedere come devo procedere nei riguardi della perdita che non sono riuscito a eliminare sulla valvola di zona in corrispondenza di quella ghiera zigrinata (che ho indicato in foto) situata in corrispondenza di quello che credo sia il by-pass: secondo voi è possibile smontarla ed eventualmente sostituire le guarnizioni o quant’altro destinato ad assicurare la tenuta oppure devo rassegnarmi alla sostituzione? Grazie di cuore per i consigli che vorrete fornirmi! Carlo
Simone Baldini Inserita: 16 gennaio 2015 Segnala Inserita: 16 gennaio 2015 Sicuramente devi mettere un sistema di variazione di portata, per caldaie tradizionali direi un by-pass magari abbinato ad una pompa inverter. Ma il by-pass dovrebbe bastare. Le perdite non penso che siano dovute all'aumento di pressione dato che solitamente le pompe delle caldaia non hanno gran prevalenza anche se chiudi tutti i caloriferi. Sicuramente si possono smontare e cambiare or o altro.
Erikle Inserita: 16 gennaio 2015 Segnala Inserita: 16 gennaio 2015 non credo che dipenda da quello le perdite di acqua
ginorosi Inserita: 16 gennaio 2015 Segnala Inserita: 16 gennaio 2015 Ma hai lasciato un radiatore senza valvola e sempre aperto ?! tipo quello del bagno dove calore in eccesso non fa' mai male.... e poi le tue testine erano compatibili con le valvole ?! perche' ci sono differenze di qlc 1/10mm tra diverse case se non sbaglio.....
Fretless66 Inserita: 16 gennaio 2015 Autore Segnala Inserita: 16 gennaio 2015 grazie per le risposte, vedrò di far installare il by pass. @ ginorosi: un radiatore sempre aperto l'ho lasciato, nella camera più fredda in assoluto. Le testine e le valvole credo fossero compatibili: si avvitavano senza problemi e aprivano/chiudevano il flusso senza problemi. ciao, Carlo
ginorosi Inserita: 16 gennaio 2015 Segnala Inserita: 16 gennaio 2015 Aprire e chiudere per forza , bisogne vedere la corsa della valvola , la corsa del pistoncino termosensibile , di come si avvita sul corpo valvola , basta 1mm + o - e sono 4-5° di differenza che ti possono tenere la valvola chiusa o aperta sempre....
Erikle Inserita: 16 gennaio 2015 Segnala Inserita: 16 gennaio 2015 infatti mi è capitato di montare teste recenti RBM su valvole termostatizzabili sempre RBM di circa 10 anni prima e l'attacco era perfetto ma sulla posione 3 invece che 20 gradi la valvola era in pratica sempre chiusa
teorico1 Inserita: 17 gennaio 2015 Segnala Inserita: 17 gennaio 2015 Il by pass ce lo dovrebbe avere o in caldaia o nell'impianto, altrimenti con l'impianto a zone avrebbe gia' avuto problemi di circolazione con le valvole di zona chiuse. Il radiatore senza valvola termostatica devi averlo almeno 1 per ciascuna zona per avere un funzionamento senza problemi di mancata circolazione di acqua.
Erikle Inserita: 17 gennaio 2015 Segnala Inserita: 17 gennaio 2015 comunque un circolatore di una caldaia avrà al max 6 metri di prevalenza che alla fine fanno 0,6 bar quindi non crea assolutamente pressioni tali da provocare perdite che poi si debba mantenere una circolazione minima di acqua in caldaia e nell' impianto è corretto ma serve ad altri motivi di certo non si creano pressioni tali da provocare perdite di acqua
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