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PLC Forum


Whirlpool "mangia" Indesit! :-(


Ciccio 27

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Oggi all'UniEuro ho visto una accaricaddalto Indesit, ma che è indubbiamente una Whirlpool. Mi ha dato il sospetto l'aver visto la monomanopola, poi ho aperto il coperchio e ho avuto conferma dagli sportellini e dal controcoperchio a tre scomparti...

Che sia l'inizio della fine? :(

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C'era da aspettarselo ;)

Ma tantovale non piangere sul latte versato, si compra un'altra marca e si ignora il conglomerato statunitense che peraltro secondo me, a differenza di Indesit, sono la marca meno innovativa sul mercato!

PS: mi dispiace e molto, solo per Scholtes, perché erano degli elettrodomestici con delle linee estetiche bellissime ma la qualità... chissà... pagare un indesitpool il quadruplo del suo valore mi pareva sempre una pazzia, meglio l'altra nota marca Emiliana che in cucina ci sa fare ahahahha

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  • 2 months later...

Come volevasi dimostrare... :thumbdown:

http://www.ansa.it/marche/notizie/2015/04/16/whirlpool-indesit-1.350-esuberi_c21f61a8-6bac-4929-8729-2d064c82f49f.html

http://www.ansa.it/campania/notizie/2015/04/16/chiude-lindesit-di-caserta_adab2a61-8247-4d30-91d8-f3be43c36dac.html

Sembra, a mio giudizio, che le Aqualtis e le Futura siano "salve", mentre se chiudono Carinaro continueranno in Polonia la gamma IWC?

Certo che "uccidere" None, sede storica, non fa bella figura... :(

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se avessi TANTA disponibilità,le dismissioni le riprenderei io,per farne poi lavatrici SOLO ed ESCLUSIVAMENTE MECCANICHE :wub: , di acciaio inox ,robuste e a garanzia trentennale.... :smile:

insomma farle con i criteri giusti che animano questa room del forum... ^_^

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Diomede Corso

E purtroppo non ci possiamo fare nulla.... :(

Oggi però mi si è riempito il cuore di gioia e gli occhi di lacrime dalla felicità quando là in negozio sento una signora che dice ma carica dall'alto avete solo quelle!?... segno che ancora il dallaltismo c'è e vince!

Triste non vedere più quei bei cestelli Indesit, robusti e meravigliosi... ma con quel marchio le baracchine Whirlpool... che però tuttosommato tanto malaccio non sono... ovvio contro Electrolux sul dallaltismo oggi ci possono in pochi, e me ne sono accorto con una Zoppas: con mio immenso stupore non v'è traccia di prelavaggio e tutto è incentrato sulla rapidità programmisticamente parlando, mentre oltre alla vaschetta furba hanno inventato un sistema di areazione del gommone (dicono!) per evitare che si ammuffisca anche a coperchio chiuso....

Chissà cos'altro c'è in giro di decente!?

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ovvio contro Electrolux sul dallaltismo oggi ci possono in pochi, e me ne sono accorto con una Zoppas: con mio immenso stupore non v'è traccia di prelavaggio e tutto è incentrato sulla rapidità programmisticamente parlando, mentre oltre alla vaschetta furba hanno inventato un sistema di areazione del gommone (dicono!) per evitare che si ammuffisca anche a coperchio chiuso....

gia' anche a casa mia carica dall'alto Zoppas!

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  • 3 weeks later...

Oggi ho visto al Carrefour in offerta a 199 euro una Indesit IWC a solo due pomelli quasi uguale a quelle note. Su più parti, l'ostentata etichetta "Indesit Company, viale Aristide Merloni, Fabriano, Ancona, Italy".

Dietro, la novità: un pannello che copre la meccanica di forma inedita, mai visto di quella forma.

L'etichetta posteriore, però, mi spiazza: made in Turkey! :o

Ecco perché vogliono chiudere Carinaro... :thumbdown:

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Com'è successo fino al recente passato, preferisco spendere 50 euro in più sapendo che dò da mangiare ad un operaio campano! ;)

Credo che se vedrò sparire tutte le macchine con le nervature rettangolari squadrate sui fianchi e il coperchio posteriore con le feritoie d'areazione, allora sarà il requiem della scocca "Teverola"! :(

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  • 2 weeks later...

Ardo dal desiderio di capire che fine faranno!

Finale?

Accordo finto tra le parti, si fa finta di riaprire, poi un po' di cig, qualche pensionamento,mobilita' volontaria, i 2600 diventano 500 fino a che la chiusura non piu' notizia...

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Ciccio secondo me quando un marchio italiano viene inglobato da uno estero non e' mai una bella cosa

Mi rendo conto pero' che oggi la produzione industriale in tutti i settori ha cambiato strategie a causa della crisi e della forte concorrenza

Con gli anni si e' passati da marchi nazionali a join venture fra 2 o 3 marchi fino ad arrivare ad oggi in cui un gruppo piu' grande o in una posizione finanziaria migliore mangia i piccoli o quelli che stanno peggio in modo da formare un gruppo.ampio di brand

in questo modo rimangono 3 o 4 megagruppi a contendersi il mercato

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E' una questione di massa critica.

Con un'azienda "piccola" si può pensare ad una produzione di nicchia, estremamente specializza, con molto valore aggiunto. Però questo è un po' difficile per gli elettrodomestici.

Se invece si deve competere sul mercato globale lo si può fare solo con grandissimi numeri, che ti permettono di produrre il modello di frigorifero per il mercato Europeoma che va bene anche per quello asiatico e americano.

un'azienda nazionale, con stabiliemti solo in un paese, difficilmente riuscirà a reggere la concorrenza.

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Se invece si deve competere sul mercato globale lo si può fare solo con grandissimi numeri, che ti permettono di produrre il modello di frigorifero per il mercato Europeoma che va bene anche per quello asiatico e americano.

Gia' e questo permette anche una riduzione dei costi di produzione assemblando gli stessi componenti (ad esempio cestelli, schede elettroniche, vasche...) per tutti i brand di un gruppo (alla fine cambia solo il marchio) .

E' una strategia che e' utilizzata in tutti i settori produttivi.

Pensiamo al vantaggio ad esempio di produrre in uno stabilimento due auto di due marchi diversi ma che hanno lo stesso pianale...

Ovviamente c'e' il rovescio della medaglia.

In un gruppo "allargato" la produzione di uno stabilimento italiano puo' tranquillamente essere sostituita da quella di uno turco, polacco o rumeno.

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Ecco perché Ardo sta facendo di tutto per mantenersi viva: perché ha capito che deve differenziarsi dalla massa pur di sopravvivere!

Ricordo agli inizi della sua rinascita che venne detto che il nuovo proprietario si sarebbe concentrato sulla produzione di prodotti di nicchia e professionali. Quel loro "ostentato" made in Italy credo proprio vorrebbe essere quel valore aggiunto che oggi troviamo in campo automobilistico dove si confezionano prodotti quasi artigianali, e che non vengono necessariamente assorbiti da aziende più grandi. Penso a Lotus e Morgan, giusto per pensare i primi due nomi che mi passano per la mente.

Però diventa deprimente svilire anche il semplice operaio italiano, che ha "cultura", storia e sensibilità da vendere, licenziandolo perché conviene più il turco e il polacco (senza nulla togliere loro, beninteso!)... :(

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Però diventa deprimente svilire anche il semplice operaio italiano,.....

Per il momento si trasferisce il lavoro dove è più conveniente.

Sino a che è solo una questione minor costo dovuto a fattori ambientali passi, ma molte multinazionali, specie quelle dell'abbigliamento (anche italiane) trasferiscono la produzione dove lo sfruttamento della mano d'opera è a livelli inusitati anche per l'Europa di inizio 1800.

Ecco perchè non bisognerebbe acquistare solo base prezzo, ma anche indagare sulle politiche del personale delle aziende. Ma qui il discorso è molto ampio ed esce da queso forum.

Poi tra non molto il problema sarà anche peggiore.

L'automazione che elimina molto lavoro manuale ed un fisiologico calo dei consumi, perchè bisognerà arrivare a por termini agli sprechi perchè le risorse non sono infinite, porterà ad una diminuzione globale del lavoro

Ma qui si fa nella sociologia prossima ventura.

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