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Inverter, Diodi, Variac


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differenza che c'è tra dimmer a Triac e quegli altri a Igbt Mosfet ?

Un dimmer a triac parzializza la sinusoide, ovvere il triac è spento e si accende dopo un certo angolo, compreso tra circa 5° e circa 170°, dopo l'inizio della semisinusoide. Questo avviene per entrambe le semionde positiva e negativa. Maggiore è l'angolo di ritardo di accensione e minore è il valore di tensione efficace sul carico.

Questa tecnica ha lo svantaggio di produrre armoniche e fronti ripidi di corrente all'atto dell'accensione.

Un chopper a mosfet è un po' più complesso e complicato.

E' ottimo se devi variare tensioni continue.

Se hai una tensione alternata devi raddrizzarla per renderla unidirezionale. Se usi un solo diodo perdi metà dell'energia, se invece usi un ponte che "ribalta" la semionda negativa laviri a piena energia.

Il mosfet funziona come un interruttore che si accende e si spegne alcune migliaia di volte al secondo. Ma ggiore è il rapporto tra tenpo di chiusura e tempo di apertura maggiore sarà la tensione applicata la carico.

E' ottimo per regolare lampade ad incandescenza e a led; è ottimi per regolare la velocità di motori in continua e motori universali. Non va bene per regolare la velocità di motori asincroni.

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La differenza fondamentale e tutt'altro che trascurabile, sta nel modus operandi.
Il Triac parzializza all'accensione (innesco) il Mos-Fet allo spegnimento.
Tutte queste affermazioni possono creare perplessità, ma se guardi al disegno sottoesposto Ti chiarisci subito le idee.
Facciamo come dice Lui, che dichiara che 500-:-600 Watt sarebbero l'ideale.
Per cui tagliamo la mela a mezzo, e facciamo 550 Watt....ok ?
Bene, per ottenere questa potenza, la tensione a cui bisogna sottoporre la resistenza del Boiler, è pari a 139 Volt efficaci, e questo lo si ottiene (col metodo a Triac) ritardando all'innesco (con 230 Volt a monte) il dispositivo, di 102°.
Quindi parte da zero la semionda, ma il Triac è aperto ed il carico è spento, poi trascorsi 5,66 millisecondi nel momento che il valore istantaneo dell'onda vale 318 volt, il Triac si chiude bruscamente dando un colpo secco al carico di 318 Volt, poi la semionda decresce fino a zero dove poi il Triac si spegne ed il ciclo si ripete tale e quale per la semionda negativa, e così all'infinito.
Per cui ad ogni semiciclo abbiamo un picco di corrente (richiesto poi ogni volta all'inverter che sta a monte) nei pressi dei 318 Volt istantanei.
L'integrale totale di questo fenomeno darà come valore efficace ai capi della resistenza i 139 Volt richiesti sviluppando appunto i 550 Watt.
Il grafico sotto invece, evidenzia come il metodo a Mos-fet o anche ad I.G.B.T. sia molto più delicato.
La semionda parte dolcemente in rampa con legge sinusoidale iniziando da zero Volt ed il carico è alimentato, e raggiunti i 318 Volt che corrispondono sul fronte montante dell'onda ad un ritardo questa volta di 78°, il dispositivo viene spento (interdetto)
Quindi il carico che era acceso, semplicemente si spegne senza sconquassi, ed essendo resistivo e non reattivo, tutto si placa, e poi via così all'infinito.
Dal lato inverter (alimentazione) questo viene vissuto con parecchio meno stress rispetto al sistema a Triac.
Quest'ultimo sistema crea anche parecchi disturbi in meno sul lato rete, del dimmer a Triac, non a caso costui ha bisogno di un filtro cosa che invece quello ad I.G.B.T. o a Mos-Fet non richiede, poichè è parecchio meno ruvido, nel modo di parzializzare.
Comunque entrambi i metodi, distorcono profondamente l'onda, tant'è che se devi alimentarci una resistenza, allora ok, ma se pensi di realizzarti un alimentatore per un'apparecchiatura elettronica, allora meglio trovarsi una fidanzata.....

">http://parzial%20liviobo.jpg

Saluti

Mirko


Ooopss mi scuso con Livio per essermi sovrapposto alla sua risposta mentre editavo la mia.... :wacko:

Modificato: da Mirko Ceronti
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Mirko se ci fosse il titolo "presidente della repubblica elettrotecnica" avresti il mio voto, quello dei miei familiari e del mio cane, ad occhi chiusi..

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mirko, per quel che ne posso giudicare io sono convinto che la tua soluzione sia la più pulita... devi tuttavia convenire, come diceva anche orsini, che non è tanto agevole come avevi affermato...di elettrotecnica non ne capisco ma di logica sì... ebbene, se già in questa discussione sono emersi punti di vista non univoci, se in un primo tempo mi hai linkato un condensatore inadatto, se ho girato tutti i negozi della città e nessuno aveva quello adatto (idem in rete), se il mio elettricista, cui già ho pagato un cospicuo acconto, non sembra in grado di fronteggiare gli inevitabili imprevisti, logica e probabilità statistica vuole che altri pur non insolubili problemi sorgeranno anche all'atto pratico della messa in opera, su un impianto, con un inverter e in condizioni d'uso che non vi ho nemmeno dettagliato...

le caratteristiche del variac le avevo già linkate http://www.wbrelettronica.com/public/variac3000.html , si parla di un dimmer più trimmer ausiliario e microcontrollore (per me arabo) - e se rileggi la discussione nessuno prima del mio post precedente aveva parlato di distorsione d'onda, anzi il tutorial che mi avevi indicato ne mostrava una pulita, ora mi si dice che forse non è così...

ad ogni modo io ho stampato il tuo "progetto" e con calma mi procurerò i materiali... intanto il variac, se non andasse bene, comunque lo potrò riutilizzare per altre utenze (es. pompa pozzo, trapani ecc.) del mio impiantino off grido... inoltre sul boiler lo posso regolare a seconda delle esigenze di stagione...

insomma, lo devo prima provare...

ti copio anche la delucidazione che mi aveva dato l'ingegnere della wbr... mi sono poi rivolto a voi in base alla "legge" dell'acqua e l'acquaiolo...

"il WBR200 va bene per i carichi resistivi.

Sulle problematiche con l'inverter non saprei dire, sicurmente va meglio con il dimmer che con il diodo semplice.

Per migliorare ulteriormente dovrebbe mettere un carico fisso, es lampadina a filamento 220V a bassa potenza,
prima del dimmer."

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Ooopss mi scuso con Livio per essermi sovrapposto alla sua risposta mentre editavo la mia..

Non c'è di che.

Io però ho un paio di riserve su codesto uso di un Mosfet.

Il primo è legato alle problematiche della semionda negativa. Anche usando una coppia di complementare di MOSFET c'è sempre una grossa complicazione circuitale affinche possano lavorare in modo serio.

Ci sono in commercio integrati con integrato (scusate il bisticcio) un ponte a mosfet. Viene usato per ridurre le perdite, rispetto a i diodi, con forti correnti. Inoltre è possibile usarlo come pre regolatore.

Linear Tchnology è forse il leader di questa tecnica. però per il momento tutti i costruttori limitano l'ingresso a circa 80 V picco.picco (cito a memoria e potrei essere impreciso)

Personalemente l'uso di mosfet come dimmer lo vedo vantaggioso per usi come ho spiegato in precedenza.

WBR200 stando alla somamria descrizione, sembrerebbe un semplice inverter a tensione variabile monofase

Però dovrebbero spiegare che tipo di motori si possono pilotare, perchè se giustamente non èadatto per pilotare motori asincroni monofasi, egualmente non dovrebbe essere adato per pilotare i piccoli utensili citati, a meno che non siano motorizzati con motore universale. Mentre per i ventilatori (pompe) è l'unica applicazione in cui si può regoare la velocità di un asincrono variando la tensione di alimentazione.

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Troppo buono Matteo, :smile: ed anche un po' esagerato direi ^_^
si parla di un dimmer più trimmer ausiliario e microcontrollore (per me arabo) - e se rileggi la discussione nessuno prima del mio post precedente aveva parlato di distorsione d'onda, anzi il tutorial che mi avevi indicato ne mostrava una pulita, ora mi si dice che forse non è così...

ORA MI SI DICE ???? :huh:
Ma se proprio nel tutorial da me indicato (nonchè scritto) specifico chiaramente la differenza tra una variazione modulata in ampiezza (Variac, trasformatore, reostato, o anche condensatore) e quella fatta col dimmer a Triac che invece parzializza, affetta, quindi distorce.......sono sempre più basito......!!!!
Inoltre se leggi il tutorial che dici essere risultato chiaro anche per Te (Tuo post N°5) si parla sempre ed a più riprese di distorsione.
Eppoi se il diodo Ti è stato sconsigliato in rete (parole Tue) pensi che lo abbiano fatto perchè è piccolo, brutto, ed ha solo 2 terminali ?
E' proprio perchè produce una distorsione dell'onda del 150% che qualcuno (e forse non a torto) ha posto l'obiezione pensando all'inverter che fornisce alimentazione.
Il dimmer non è feroce come il diodo, questo no, ma comunque anche lui non scherza affatto, e per questo fin dal mio primo post su questo Topic, Ti ho consigliato l'uso del condensatore.
Oh, poi per me, un inverter che si spaccia come sostitutivo di ENEL (e l'ho già scritto) deve fregarsene altamente della distorsione, altrimenti è un accrocco.
Stai mo' a vedere, che adesso non posso collegarci tutto quello che collego in casa alla rete domestica, perchè lui non tollera le distorsioni dell'onda....ma scherziamo ?
E comunque, visto che in giro delle ciofeche se ne trovano eccome, il principio di precauzione, non è mai abusato, quindi....condensatore, e sgombriamo il campo da tutte le incertezze del caso.
Ha solo 2 fili, lo si collega in serie come fosse un interruttore al carico, e chiunque non si senta all'altezza, si dedichi alla filatelia.
tuttavia non credo che il mio elettricista, che è piuttosto cheap (diciamo così), sia in grado di costruirlo con le necessarie e inevitabili accortezze. gli sottoporrò magari l'idea.

Quindi che si fa ?
L'autista non sa guidare e per cui andiamo a piedi ?
intanto il variac, se non andasse bene, comunque lo potrò riutilizzare per altre utenze (es. pompa pozzo, trapani ecc.)

No...!!! Quello non puoi usarlo proprio per quell'applicazione....vedi un po'....ah, ma non sono l'unico allora che legge sommariamente i data sheets dei dispositivi a quanto vedo.... <_<
Per il trapano a colonna non va bene (è ad induzione) la pompa del pozzo non credo proprio abbia un motore a spazzole (è ad induzione pure quella) quindi l'unica applicazione è coi trapani a mano tipo Black e Decker, ma ahimè......loro ce l'hanno già incorporato....mannaggia.....
Saluti
Mirko

Io però ho un paio di riserve su codesto uso di un Mosfet.
Il primo è legato alle problematiche della semionda negativa. Anche usando una coppia di complementare di MOSFET c'è sempre una grossa complicazione circuitale affinche possano lavorare in modo serio.

Allora Livio, io la prima volta che vidi un'onda come quella disegnata sul mio grafico (il secondo) fu nel catalogo della Relco del 1998, dove spiegava come funzionava il dimmer ad I.G.B.T. e ne mostrava appunto l'onda rispetto a quella del più conosciuto metodo a Triac.
Mi piacque talmente, che me ne progettai subito uno per provare, ma non avevo I.G.B.T. nel cassetto, allora usai un Mos-Fet (ma non cambia nulla ai fini del funzionamento) e lo stadio di potenza era semplicemente come quello che vedi in figura, senza uso di Mos-Fet complemetari od altro, ma solo interponendo un ponte diodi per fare sì che la polarità sia sempre quella giusta ed amen.
Certo, in siffatto circuito, pure il ponte è coinvolto nella corrente del carico, ma i vantaggi in termini di disturbi in rete sono maiuscoli, questo manco ronza ad orecchio, come invece accade al Triac.

">http://Dimmer%20mos-fet%20Livio.jpg

Saluti

Mirko

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mirko ma secondo te se io vi chiedo di un variac, e tu mi mandi il tutorial da cui risulta che il variac va bene e il trimmer no, ma poi 6 post dopo, forse a ragione, sostieni che quel variac è detto variac ma non è un variac, e che quindi quel variac sarebbe l'altro, il dimmer, che idea vuoi che mi faccia delle sue onde?

tutto ciò per la verità mi conferma la mia idea che nei forum è più utile aver studiato ad es. lacan, secondo cui l'inconscio è il discorso dell'altro invertito, che l'elettrotecnica...

ad ogni modo il variac è già arrivato (efficienza calabrese?), non c'è nessuna notizia aggiuntiva, e ho dubbi sull'aprirlo e fotografarlo come mi è stato chiesto, perchè non sono certo di saper rimontare la manopola...

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Allora Livio, io la prima volta...

ora il discorso mi trona di più.

Questo tipo di applicazione è simile a quella che ho descritto io. Che il ponte tu lo metta prima, o dopo è in differente, il msofet commuta sempre corrente unidirezionale.

Poi si può sincronizzarlo come parzializzatore o farlo lavorare come chopper in PVM è da valutare secondo applicazioni.

Pensavo avessi realizzato proprio un ponte a mosfet come quelli proposti da LT. ;)

tutto ciò per la verità mi conferma la mia idea che nei forum è più utile aver studiato ad es. lacan, secondo cui l'inconscio è il discorso dell'altro invertito, che l'elettrotecnica...

Domanda banale. Perchè ti rivolgi ad un forum chiedendo lumi? Forse hai un problema psicologico?

Il vero problema della diffusione di internet e dei forum di discussione on line sta nel fatto che molti partecipanti pensano di aver risolto i problemi di conoscenza velocemente e senza sforzo.

Quasi mi vien da dare ragione a Bartolomeo Aloia che considera i forum tecnici come una sciagura.

Purtroppo non è così, non esiste il trasferimento della conoscenza in modo automatico. Certe cose o si studiano o si accettano come dogmi.

magari in futuro prossimo anche gli umani avranno una presa USB per il colelgamento diretto e trasferimento delle informazioni; per il momento (fortunatamente dico io) è ancora necessario applicarsi per interiorizzare le informazioni.

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@sx3me

se mi garantisci assistenza via forum in caso di problemucci, io svito...

@livio

tutti hanno "problemi" psicologici, tutti sono permalosi, tutti pretendono che le loro parole siano oro colato e vogliono imporle, tutti valutano soggettivamente, ma la gran parte delle persone non lo sanno, e questo crea i veri problemi...io credo che dovrebbe essere questa coscienza e non le regole censorie a far funzionare i forum... l'elettrotecnica serve agli uomini, e gli uomini hanno una psiche, e tutto ciò che passa in un forum passa prima per una psiche, questo intendevo...l'oggettività era un'illusione ottocentesca e assai poco "oggettiva"...

più concretamente, se io ignorante mi rivolgo agli esperti di un forum, non posso che giudicare da impressioni, e considerazioni logiche...non posso "applicarmi" e diventare competente in 3 giorni...ma nemmeno posso prendere tutto per dogma come dici, perchè finirei sballottato da un dogma a un altro...il problema dei dogmi, è che ognuno ne ha uno diverso... in realtà qui io sono caduto vittima - pare - di un equivoco, perchè consideravo "comunque" un variac quello che voi chiamate un dimmer... ma non avevo elementi per evitarlo...

credo che i forum tecnici siano una forza della rete, davvero ci si trova di tutto, e ribadisco che qui trovo un altissimo livello di preparazione...ma certo mettersi più nei panni dell'incompetente, se questi si è dichiarato tale, gioverebbe...

ad ogni modo posto a breve la foto del presunto (e venduto come tale!) variac, e spero che sia risolto almeno il dubbio classificatorio... poi collauderò

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questi sono Variac... tutto il resto è noia ;)

Bravo Michele.... :thumb_yello:

ecco l'aggeggio spanciato...il parallelepipedo grande nero è vuoto...

Assemblato nelle peggiori birrerie di Caracas direi....... :ninja:

Il parallelepipedo grande nero è l'aletta di raffreddamento di quel componente a 3 terminali che vi è fissato sopra con una vite a croce da 3 MA.

Sei in grado di comunicarci la sigla di quel componente ?

(sempre che non l'abbiano cancellata)

Saluti

Mirko

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se mi garantisci assistenza via forum in caso di problemucci, io svito...

guarda, a questo punto ti garantisco che per lo stesso prezzo ti faccio la scatola magica col condensatore ;)

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tutti pretendono che le loro parole siano oro colato e vogliono imporle,

No questo capita solo a persone immature. Una persona matura può, al più, commettere un errore ma è ben conscio di questa possiblità quindi ascolta e valuta con attenzione le idee altrui; inoltre una persona matura, seria ed intelligente non vuole imporre nulla. Le uniche "imposizioni" giuste son quelle previste dalle leggi e dai regolamenti vegenti che tutti sono tenuti a rispettare perchè non sono imposizioni ma patti accettati.

Nel momento che entri nel forum ne accetti liberamente il regolamento, quindi sei tenuto a rispettarlo. In caso di violazione è un dovere del moderatore adottare le sanzioni previste.

Se anche i magistrati e publici ufficiali, tenessero questo comportamento si vivrebbe molto meglio.

..l'oggettività era un'illusione ottocentesca e assai poco "oggettiva"...

Questa è la scusa tipica di chi fa affermazioni del tipo: "Si è giusto, ma.....". :angry:

Modificato: da Livio Orsini
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in sostanza allora, questo è un dimmer a triac che parzializza l'onda?

sul componente a 3 terminali è scritto: BTA41000B (o 8?) 7SAA VU PHL7S301. in alto una specie di chioccioletta con un 3

livio, con la tua logica così lineare, come spieghi che mirko, così acribioso nel notare ogni peletto di un dispositivo o nell'occhio del prossimo, e diciamo anche intelligente, non abbia "letto" o compreso questa mia chiarissima affermazione: "il tutorial sembra molto chiaro persino a me. e mi sembrerebbe (certo giudico più con criteri intuitivi se non estetici che elettronici) che confermi l'utilizzabilità del variac che ho individuato, visto che questo sistema mi pare distorcere e "snaturare" l'onda meno dell'altro. è corretto?" da cui si evince che consideravo il wbr210 un variac non distorcente, chiedendone conferma?

il problema è che una macchina elettrica è complicata ma non complessa, e basta molta applicazione per comprenderla...ma per la mente umana ci vuole ben altro...

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"il tutorial sembra molto chiaro persino a me. e mi sembrerebbe (certo giudico più con criteri intuitivi se non estetici che elettronici) che confermi l'utilizzabilità del variac che ho individuato, visto che questo sistema mi pare distorcere e "snaturare" l'onda meno dell'altro. è corretto?"
da cui si evince che consideravo il wbr210 un variac non distorcente, chiedendone conferma?

Non si evince nulla !
Meno non significa non, in quanto non è riferito a "zero" in senso di "niente".
Meno è un avverbio comparativo di quantità, la cui quest'ultima resta indefinita.
Meno è comunque e ancora "qualcosa", invece non è "niente", è zero, è nulla...
Per cui prima dici meno poi dici che da meno si deve evincere non cioè nulla ma siccome i due vocaboli sono tra loro diversi, diversa è pure l'interpretazione.
Visto che per "L'ALTRO" si intendeva il metodo a diodo, certo che è corretto, in quanto confermo, che il dimmer (non Variac) distorce meno del diodo.
(ed il Variac invece non distorce affatto)
Poi, chi costruisce quel dimmer che hai comprato, si è arrogato il diritto (per una furbata commerciale) di chiamarlo Variac, come Variac è anche un rubinetto dell'acqua, in quanto "VARIA" la grandezza (portata) che ha in gestione, ossia la quantità di acqua nell'unità di tempo.
Ma per Variac in senso stretto del termine Elettrotecnico, si intendono solo gli autotrasformatori variabili, non i dimmer.
Gli autotrasformatori (Variac) non distorcono l'onda, i dimmer (parzializzatori d'onda) invece....SI'.
traduco nei miei termini quanto suggerite: la soluzione 1 di orsini, mi sembra confermare che il variac può andare bene.

Ciò è quanto Tu dichiari nel Tuo messaggio N# °5, e siccome la soluzione 1 di Livio diceva (Suo messaggio N°# 2)
1. Autotrasformatore da 1000W, ingresso 230 V con prese in uscita 90V, 115V, 160 V e commutatore per selezionare la tensione più conveniente al momento. Soluzione un po' ingombrante ma pulita ed affidabile.

lascia intendere che Tu sappia cosa è un vero Variac, anche se Livio parlava di un autotrasformatore ad uscite fisse, ma non cambia nulla in termini di onda ovvero in questa frase si respira il concetto di Tua consapevolezza della differenza tra trasformatore (fisso o variabile che sia non importa) e parzializzatore.
Anche perchè, temporalmente parlando a livello di cronologia dei messaggi, a livello del Tuo messaggio N°# 5, hai già letto il mio Tutorial dove si mostra cos'è un autotrasformatore variabile (Variac)
Tu hai comprato un dimmer spacciato per Variac, mentre io Ti avevo detto di perseguire la strada del condensatore, che dà gli stessi risultati del Variac (quello vero però) senza ovviamente la possibilità della variazione, ma dato che il valore doveva essere fisso, poco importa.
Invece, per dichiarate incompetenze in merito, sia dei venditori che storcono il naso a sentir parlare di caduta capacitiva, che degli eletttricisti d'acqua dolce :wacko: , hai preferito acquistare un accrocco spacciato per ben altro nonostante il mio parere contrario (50 €uro sono davvero un furto con scasso se poi pensiamo che è pure a Triac e non ad I.G.B.T.) ...ma non importa, dalle mie parti si dice :
- Chi paga l'orchestra.....sceglie la musica !!!
(basta che poi dopo non si lamenti che è una "gnola" peggiore di quella degli "Intillimani")
Io però sono stanco di questo concerto, non aspetterò di sicuro il secondo atto, la misura è colma e quindi mi alzo e prendo congedo, poichè non ho altro da aggiungere, e anche perchè le mie povere orecchie hanno "udito" ben oltre il limite, superando abbondantemente quello che c'è dichiarato (come carico di rottura) sui loro dati di targa.
Saluti
Mirko
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Da un problema semplice di elettrotecnica siamo arrivati ad una disquisizione di semantica, di filosofia e psicoanalisi. Ottimo. :lol:

Mirko, parlando di cose serie mi piacerebbe conoscere, perchè anche a me interessa sempre conforntare soluzioni, come hai risolto la sincronizzazione del mosfet che pilota il ponte.

(se vuoi puoi anche rispondermi per MP.)

Modificato: da Livio Orsini
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Buon giorno a tutti !

Mirko, parlando di cose serie mi piacerebbe conoscere, perchè anche a me interessa sempre conforntare soluzioni, come hai risolto la sincronizzazione del mosfet che pilota il ponte

Chiedo scusa per l'accodamento , anche a me piacerebbe vedere la soluzione , se possibile ; una prima idea che mi era venuta è a adattare il circuito utilizzato nel soft-starter , ma .....ci saranno altre possibilità .

(forse meno complesse )

Grazie in anticipo !

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Mirko, parlando di cose serie mi piacerebbe conoscere, perchè anche a me interessa sempre conforntare soluzioni, come hai risolto la sincronizzazione del mosfet che pilota il ponte.

Accontentato !!!!

Ora però non tirarmi fuori che questo è un Forum tecnico e che gli schemi autocostruiti vanno esposti sul Forum di elettronica :lol:

">http://Dimmer%20mos-fet1%20Livio.jpg

ma .....ci saranno altre possibilità .

(forse meno complesse )

Certo, io ne ho provate molte, ma questa è in assoluto quella su cui farei la firma, poichè precisissima ed affidabile.

Saluti

Mirko

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ma questa è in assoluto quella su cui farei la firma, poichè precisissima ed affidabile

:clap:

Ed è più semplice di quella del soft- start ! :thumb_yello:

E volendo si può spostare il carico nel circuito di alternata !

Modificato: da gabri-z
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E volendo si può spostare il carico nel circuito di alternata !

Sì...sì....ovviamente :smile:

Quello è un disegno che avevo già pronto da parecchio, ma siccome la spiegazione per l'utente di "allora" prevedeva un carico in D.C. la lampadina risulta su quel lato.

Ma in realtà, per un dimmer comune, il carico va sul lato A.C. proprio come da disegno di mio messaggio N°# 32.

Ed è più semplice di quella del soft- start !

Direi di no, il principio è identico, fotoaccoppiatore diretto sulla linea AC previa attenuazione della corrente ad opera delle 27K.

Se guardi lo schema del soft-start, vedrai che la minestra è la medesima per ciò che riguarda il sincronismo.

Oh, poi il soft-start dopo prosegue più complesso, ma perchè le problematiche di un trifase lo impongono.

Saluti

Mirko

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Visto che per "L'ALTRO" si intendeva il metodo a diodo

ma insomma tu mi fai vedere un grafico con un variac e un dimmer, e io dico che il variac distorce meno dell'altro, e tu capisci che "l'altro " è il diodo di cui si è parlato non si sa quando? complimenti!

purtroppo per te io l'italiano lo conosco benissimo anzi l'ho anche insegnato nelle univeristà, mentre tu infarcisci di crassi errori i tutorial e gli interventi, per cui il problema mi pare chiaro....

e comunque io chiamo variac il wbr in tutti gli interventi...

non mi dilungo sulle analisi psicologiche della questione, dato che pare che agli elettrotecnici interessino solo i diodi e i variac...anzi, fanno bene a interessarsi solo di quelli, per carità...io per conto mio, penso che per moderare un forum bisogna prima conoscere l'italiano, la psicologia e la filosofia...ma questo è noia, no?

spero che il dimmer alla prova dei fatti vada comunque bene - in virtù della qualità dell'inverter e del fatto che deve reggere solo una resistenza - altrimenti ho perso 50 euro, le tragedie sono altre. ringrazio comunque tutti quelli che mi hanno dato dei consigli disinteressatamente.

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liviobo basta con gli OT ed i sofismi inutili!

Dichiarare di aver insegnato la lingua italiana non è certo un titolo di merito, visto il livello attuale di conoscenza della stessa. ;)

Comunque qui si discute di elettrotecnica ed il termine "Variac" ha un significato univoco.

penso che per moderare un forum bisogna prima conoscere l'italiano..

Il mio livello di conoscenza della lingua italiana è almeno pari al tuo.

La filosofia e la psicologia possono anche essere interessanti materie di studio, ma qui si discute di altro.

Quali siano i miei interessi, o quelli di Mirko o di altri che hanno rpeso parte alla discussione, sono questioni che non ti riguardano e non ti devono riguardare.

Volendo però parlare di psicologia applicata, si potrebbe affermare che tu soffri di un grande complesso di inferiorità, complesso che cerchi di compensare con un livello di autostima spropositato. :smile:

Hai posto un problema, hai ricevuto risposte relative a quel problema.

Hai voluto adottare una soluzione differente ed anche questo rientra nei tuoi diritti.

Ora smettila con inutili disquisizioni filosofico-psicologiche e scrivi esclusivamente su argomenti concernenti il tema della discussione.

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