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Conversione Di Una Fresatrice Da Trifase A Monofase


Darlington

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Buon giorno a tutti !

Ma se il fungo di emergenza eccitasse un contattore che mette in parallelo al motore una stella di resistenze ( stufa da calcolare :smile: ) e allo stesso tempo blocca l'inverter con un ausiliario e, dopo un decimo di secondo (?) diseccita il contattore del solo motore ?

Verificare se il motore si ferma prima senza alimentazione o controllato dal inverter sarebbe utile .

Modificato: da gabri-z
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Potrebbe "bastare" un contattore a valle....

Le normative impongono che ci sia almeno un arresto di emergenza di tipo zero!

Questo è il minimo assoluto.

è che non riesco a capire come far distinguere all'inverter le due cose

Non è l'inverter che deve distinguere i comandi, sono i comandi che sono differenti.

L'arresto di emergenza si esegue con un pulsante a fungo di colore rosso in campo giallo; il pulsante è un bistabile, ovvero una volta premuto non ritorna in posizione se lìoperatore non esegue manualmente il riarmo.

La sequenza marcia-arresto si effettua con i soliti due pulsanti normali.

Credo che ci dovrà essere un pulsante di marcia e di arresto per il amndrino ed un altra coppia per la traslazione.

Puoi omettere il modulo di emergenza, ma il comando no.

allora vorrei capire come fare questa cosa direttamente dagli inverter.

Semplice. Tutti gli inverter hanno un ingresso di start. dando il +24 a questo ingresso l'inverter si avvia e raggiunge la frequenza impostata dal riferimento (potenziometro o valore digitale) con il tempo di accelerazione impostato in rampa.

Togliendo il +24 l'inverter si porta a frequenza zero con il tempo della rampa di accelerazione.

Il modo più semplice di realizzare la sequenza prevede che il pulsante di marcia chiuda il contattore di linea, con in catena eventuali allarmi, l'ausiliario del cotattore comanda un relè di comando che fa autoritenuta e da lo start all'inverter.

Il pulsante di stop toglie il comando di start, mentre l'uscita dell'inverter che segnala il raggiungimento della velocità zero farà aprire il contattore di linea.

Ovviamente bisognerà prevedere il bypass di questo all'avviamento.

Il pulsante di eemrgenza taglia l'alimentazione dei contattori di amrcia. In questo modo la macchina si ferma per inerzia. Questa è un'emrgenza di tipo zero.

ci sono degli schemi di massima,

Dovrebbero essere sufficienti per dare tutte le informazioni necessarie. Il manuale in genere è fatto per servire una serie di inverters. Ci saranno anche delle tabelle che dimen sioneranno alcuni componenti in funzione della taglia dell'inveter.

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Verificare se il motore si ferma prima senza alimentazione o controllato dal inverter sarebbe utile .

Visto che prima non c'erano frenatori ausiliari sul motore del mandrino ma solo un contattore di alimentazione generale comandato dal fungo di emergenza, credo che il motore non abbia modo di girare per inerzia a lungo, probabilmente essendoci un cambio meccanico di mezzo l'energia viene dispersa velocemente, oppure c'è un qualche tipo di frizione meccanica che si apre quando il motore gira sotto un certo regime... sto ipotizzando, ma se prima l'arresto di emergenza era semplicemente un pulsante che toglieva alimentazione alla macchina, e qualcuno credo abbia pure certificato la cosa, non credo che il mandrino giri a lungo senza il motore.

Una volta che il nuovo motore sarà stato fissato in posizione, farò anche qualche prova... per ora la macchina è semismontata e in attesa di essere rimessa in marcia.. quando ho visto la macchina, era già in un luogo dove non era disponibile la trifase quindi non ho potuto metterla in moto.

Semplice. Tutti gli inverter hanno un ingresso di start...

Quindi alla fine, dal punto di vista dell'inverter, l'arresto normale e quello di emergenza sono la stessa cosa?

L'unica differenza è che con il modulo di emergenza, alla fine della sequenza si apre il contattore di rete?

Perché se è così, l'emergenza potrei realizzarla anche con un'autoritenuta che apra i due contatti NC dello stop dei due inverter, sicuramente si fermerebbero, poi un pulsante di reset aprirebbe l'autoritenuta.

Con un modulo dedicato, invece, potrei aggiungere anche lo spegnimento normale della macchina, ho capito bene?

Dopo cerco un datasheet di questi moduli..

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Mirko Ceronti
Ma se il fungo di emergenza eccitasse un contattore che mette in parallelo al motore una stella di resistenze ( stufa da calcolare smile.png )

A che scopo ?

Saluti

Mirko

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Quindi alla fine, dal punto di vista dell'inverter, l'arresto normale e quello di emergenza sono la stessa cosa?

Assolutamente no.

nell'arresto normale è l'inverter che porta a zero la velocità e solo dopo averla raggiunta apre il contattore.

Nell'arresto di emergenza, se di tipo zero, il contattore si apre subito indipendentemente dalla velocità; nell'arresto di tipo 1 o superiore, si effettua la fermata rapida comandata da inverter e dopo un tempo prestabilito si apre comunque il contattore.

per inverter Altivar che sono molto simili ai tuoi;

Diciamo che gli inverter Schneider sono prodotti da Toshiba. ;)

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nell'arresto normale è l'inverter che porta a zero la velocità e solo dopo averla raggiunta apre il contattore.

Quale contattore? Uno da inserire a monte? Scusa ma sono parecchio a digiuno di macchine utensili :) mi è capitato di dover riparare macchine del genere, ma un conto è metter mani su una cosa già fatta, un altro il doverla fare quasi da zero.

Nell'arresto "normale" non basta l'inverter da solo a fermare il motore?

Un arresto di emergenza che agisca solo sullo stop dell'inverter senza un contattore a monte che si apre dopo un tot di tempo, che problemi può comportare?

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Mirko Ceronti
Un arresto di emergenza che agisca solo sullo stop dell'inverter senza un contattore a monte che si apre dopo un tot di tempo, che problemi può comportare?

La NON certezza matematica, che la macchina in seguito ad un'anomalìa modello Murphy's Law (se c'è qualcosa che potrà andar male....andrà male senz'altro) possa ripartire per i cavoli suoi, mentre ovviamente Tu hai le mani in mezzo alla cinematica di trasmissione.

Ora del decesso 17:17 p.m.

Saluti

Mirko

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Darlington,per farla corta il fungo di emergenza deve agire in modo che quando lo premi la tensione vada a 0 in tutta la macchina......deve restare solo ai morsetti di ingresso Della linea.se possibile nemmeno li....ma qui si va sul complicato...mi sento di dirti di lasciar perdere

Ora ci sono vari modi di farlo nel tuo caso io metterei un contattore chiamiamolo di linea dove tutto il resto dell impianto lo fai a valle di questo che sara chiuso solo quando il fungo sara in posizione non schiacciata...

Punto.

Fai tutti i comandi degli ausiliari con tensione di sicurezza 12 0 24 V

Modificato: da Iacopo 78
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Ma quei circuiti di inserzione che trovi sul manuale non ti dicono proprio nulla?

Prova a pubblicarli così vediamo se li puoi usre così come sono o se c'è d fre una qualche modifca.

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ciao Darlington seguo questa discussione iniziata da te,e siccome mi occupo di impianti industriali e bordo macchina(anche se è un periodo che non lavoro),mi permetto di suggerirti un modo per fermare la macchina in caso di emergenza.Penso che a bordo della macchina ci sia o ci debba essere un quadretto no?E se non c'è penso tu lo debba fare.Bene basta che all'interruttore generale aggiungi una bobina di sgancio( di minima tensione)e fai il circuito di emergenza col 220 preso a monte con l'aggiunta di un trafo 220/24V

Modificato: da etabetael
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Bene basta che all'interruttore generale aggiungi una bobina di sgancio

E' più o meno quel che già c'era, solo che se come dice Livio è meglio evitare di sezionare gli inverter mentre sono ancora sotto carico, allora preferisco trovare il modo di dargli prima l'arresto.

Anche io all'inizio pensavo di mettere semplicemente un relè con autoritenuta come interruttore generale e collegare lì l'arresto di emergenza (che poi è una soluzione usata in milioni di mille di macchine utensili), ma volendo fare le cose per bene, se è meglio arrestare gli inverter prima di aprire l'alimentazione allora preferisco cercare qualcosa in questo senso, eventualmente con un modulo dedicato.

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solo che se come dice Livio è meglio evitare di sezionare gli inverter

Il giusto consiglio di etabael riguarda solo l'arresto di emergenza in classe 0 (sufficiente per questo tipo di macchine).

Quando si preme emergenza è.....un caso di emergenza, quindi un arresto che non si usa (quasi) mai.

E' per l'arresto normale, quello che si effettua parecchie volte al giorno, che si deve prima fermare il motore e poi, se necessario, aprire il contattore a monte.

Ogni inverter, su queste macchine, deve avere il suo contattore di rete; il contattore equivale al contattore di marcia di un normale motore con marcia-arresto.

La distribuzione sarà: interruttore generale con bobina di sgancio, contattore per motore mandrino e fusibili per lo stesso seguito dal'inverter, contattore per motore traslazione e fusibili per lo stesso seguito dal'inverter.

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E' per l'arresto normale, quello che si effettua parecchie volte al giorno, che si deve prima fermare il motore e poi, se necessario, aprire il contattore a monte.

Ok, grazie, ora è tutto più chiaro :)

Quel che ancora non ho capito, è:

interruttore generale con bobina di sgancio, contattore per motore mandrino e fusibili per lo stesso seguito dal'inverter, contattore per motore traslazione e fusibili per lo stesso seguito dal'inverter

Come mai due contattori e due doppiette di fusibili separate? Non posso mettere tutto sotto un solo contattore e una coppia di fusibili?

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I fusibili devono poteggere la linea di alimentazione, se metti una sola coppia a monte, fusibili e linea devono essere dimensionati per portare la corente dei 2 inverters. In caso di guasto non sai qualie dei 2 ha causato il problema.

Se metti un solo contattore per chiuderlo devi avere entrambi gli inverters pronti alla marcia. Idem per la fermata: entrambi gli inverters devono essere fermi. Se vuoi far ruotare uno solo dei 2 motori non puoi.

C'è una differenza tra un lavoro ben fatto, ed un lavoro tirato via solo per fare il minimo richiesto dalle normative.

Modificato: da Livio Orsini
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Per i fusibili può starci la scelta di dividere le due linee, per i contattori però non capisco: tu vorresti mettere un contattore per ogni inverter da aprire quando il motore è fermo, anche se non si tratta di un arresto di emergenza?

Perdonami, ma... che logica ha? :blink:

Perché non posso fermare gli inverter inviando i loro comandi "logici" di stop durante l'uso normale (anche perché, specie il motore degli avanzamenti, in una fresa si ferma e si rimette in moto piuttosto spesso durante l'uso normale) e mettere un contattore a monte da aprire solo nel caso di emergenza, oppure per togliere alimentazione (dopo aver fermato i motori) quando si intende pulire la macchina o cambiare utensile, per evitare che per un motivo qualsiasi il motore possa partire "da solo" mentre hai ancora le mani sulla meccanica?

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quoto Livio ...a proposito ciao Livio leggo sempre i tuoi commenti devo dire sempre all'altezza :worthy::clap:

i contattori servono per abilitare gli inverter con selettori 0-1 dove puoi mettere in serie anche il contatto aux di un eventuale magnetotermico da usare al posto dei fusibili...(le sicurezze sulle macchine non sono mai troppe) poi la marcia e l'arresto li gestisci come vuoi

Modificato: da etabetael
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di un eventuale magnetotermico da usare al posto dei fusibili

Ci avevo anche pensato... solo che il quadro bordo macchina originale è chiuso con quattro viti, quindi o trovo qualcosa che si può fissare a pannello, oppure preferisco dimensionare correttamente i fusibili, tanto se si bruciano c'è di sicuro un guasto, e se c'è un guasto, il quadro a bordo macchina è la prima cosa che apri.

Quindi, metto un interruttore bipolare e in serie a quello, un contattore con autoritenuta per fare l'arresto di emergenza?

Quando si vuole usare la macchina, si accende il bipolare, si preme il verde e si usa la macchina con i vari comandi e selettori che agiscono sui comandi dell'inverter; finito di usare la macchina si porta a 0 il bipolare e tutto si spegne, in caso di emergenza si tira un cazzotto al fungo e viene tolta l'alimentazione generale.

Come la vedete?

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Nicola Carlotto

Omron

Modelli monofase
senza filtro EMC 200…240 V

Modello da 2,2 / 3,0 kW - 11 / 12 A VZAB2P2BAA
Modello da 4,0 / 5,5 kW - 17,5 / 21 A VZAB4P0BAA

Ciao

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Ciao, gli inverter sono già stati comprati (non da me), sono dei Toshiba, quello degli avanzamenti è un VF-NC3 e quello del mandrino... non me lo ricordo ;)

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immagina questa situazione.

macchina ferma con inveters alimentati.

L'operatore lavora suk mandrino per cambiare l'utensile.

Per un guasto, un disturbo, o qualsiasi altro inconveniente, l'inverter si porta a 50 Hz; cosa accadrà alle mani dell'operatore?

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cosa accadrà alle mani dell'operatore?

L'osservazione è giusta, però tieni conto che, oltre alla possibilità di fermare l'inverter e di spegnere la macchina, c'è anche una frizione a leva sul mandrino (e un'altra sul motore della tavola)... ma se volessi aggiungere questi contattori extra poi come dovrei collegarli? Apertura correlata alla frequenza zero degli inverter (presumo sfruttando una delle uscite a relè dell'apparecchio), e riarmo manuale con un pulsante?

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Si. il contatto di stop con il parellelo il segnale di f<>o che taglia l'autoritenuta. e riarmo con il pulsante di start.

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Però al di là della scomodità della cosa, mi chiedo se faccia bene all'inverter essere alimentato e disalimentato in continuazione...

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L'operatore lavora suk mandrino per cambiare l'utensile.
Per un guasto, un disturbo, o qualsiasi altro inconveniente, l'inverter si porta a 50 Hz; cosa accadrà alle mani dell'operatore?

in questo caso però io penso una cosa, l operatore che cambia l utensile deve farlo ad emergenza premuta fisicamente sul fungo, se egli non è di buon senso allora un bel cartello che segnali questa accortenza prima di effettuare manovre su organi in movimento come il mandrino in questo caso.

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