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Controllo Velocità Zero Motore


mirkob

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Buongiorno a tutti,

Vi espongo il mio problema

In un mulino comandato da due motori di grossa taglia (50kW cadauno) ho la necessità di eseguire un controllo della velocità a zero, in quanto avendo due sensi di marcia, una volta gira da una parte e, una volta arrestato gira dall'altra. Attualmente per eseguire questo controllo ho due cenrtraline Telemecanique (xps) che, misurando una minima tensione su due fasi, verificano appunto che la tensione sia a zero, quindi motore fermo.

Finchè il quadro era nei pressi del mulino... niente problemi. Il quadro è stato portato ad una cinquantina di metri e qui sono cominciati i problemi: praticamente ogni tanto (abbastanza spesso) le centraline non riescono a rilevare la tensione pari a zero (forse rimane qualche tensione indotta o altro) per cui non mi permettono la ripartenza. Provato a sostituirle, diecimila prove ma niente (forse non sono adatte dove vi siano cavi lunghi!).

C'e qualche altro controllo in sostituzione di quello montato che si può adottare?

Grazie, cordiali saluti.

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il classico toroide messo su un conduttore attivo ....porti il segnale del toroide ad un amperometro con soglie di allarme......

Penso che gli hai già visti si istallano normalmente su quadri di distribuzione per visulizzare l'assorbimento di corrente per ogni singola fase......ne esistono con soglie di allarme (circa 300€)

ciao

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Hai avviamento a stella- triangolo ? se sì hai controllato che i 2 fili delle centralina facciano capo ad uno dei 3 avvolgimenti del motore ? (a quadro spento devono segnare continuità o quasi).

p.s.: come fate a rilevare l’arresto (per inerzia) misurando la corrente ? la cosa mi incuriosisce assai perché quando i contattori aprono, di corrente non ne gira più (al contrario del motore che continua per un bel po’).

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esistono gia' fatti e si chiamano (che fantasia !) zero switch

non sono altro che semplici soglie di bassa frequenza collegate ad un proximity che danno il consenso solo quando la fequenza e' bassissima, quasi zero

non serve una misura di precisione basta un proximi che conta una cosa qualsiasi

i bulloni del giunto, le razze della pulegga o una cosa qualiasi ad disposizione

se hai un plc e' sufficente che verifichi che non avvengano cambi di stato al suddetto prox.

controlli di tensione e/o di corrente funzionano piu' o meno lo stesso ma sono meno sicuri, danno piu' problemi e alla fine costano pure di piu'

quasi tutti i fornitori di interfacce varie hanno uno zero switch a catalogo

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Concordo con piero..ha ragione io ho fatto lo stesso portando un sensore induttivo ad un ingresso del plc e leggendo il passaggio dei raggi di una ruota....però in commercio esistono sensori/centraline che fanno lo stesso lavoro senza l'ausilio di un plc dando in uscita un contatto..

Ciao

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la soluzione più semplice e razionale sia dal punto di vista economico che funzionale ,consiste nel montare un sensore induttivo specifico che integra un controllo frequenza = a zero tarabile con apposito trimmer.

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Con i sensori induttivi/proximities c'è sempre l'annoso problema della risoluzione. Cerco di spegarmi con un esempio. Consideriamo di avere una sola tacca per giro e di poter tarare la soglia ad 1/60 di Hz, cioè a 1rpm di motore. Per molte applicazioni si può considerare anche considerare, senza pericolo, come velocità zero.

Però si pensa, per esempio, ad un grosso ventilatore, magari moltiplicato, una rotazione ad un giro al minuto può ancora essere pericolosa.

Se si incrementa il numero di tacche a, p.e., 100 si avrà la sicurezza di rivelare veramente la velocità zero, però questo tipo di sensori fatica a rispondere alla massima velocità del motore, se si pensa a 3000 r.p.m. (ma possono essere di più sotto inverter) si raggiunge una frequenza di 5.000 Hz, in poco alta per questi sensori.

La soluzione ideale per tutte le applicazioni non c'è. Nella maggior parte delle applicazioni è sufficiente un proximity con soglia di frequenza integrata. Per alcune altre è necessario usare un sistema poù sofisticato, come la misura del periodo tra due impulsi di un encoder.

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Con i sensori induttivi/proximities c'è sempre l'annoso problema della risoluzione. Cerco di spegarmi con un esempio. Consideriamo di avere una sola tacca per giro e di poter tarare la soglia ad 1/60 di Hz, cioè a 1rpm di motore. Per molte applicazioni si può considerare anche considerare, senza pericolo, come velocità zero.

Però si pensa, per esempio, ad un grosso ventilatore, magari moltiplicato, una rotazione ad un giro al minuto può ancora essere pericolosa.

Se si incrementa il numero di tacche a, p.e., 100 si avrà la sicurezza di rivelare veramente la velocità zero, però questo tipo di sensori fatica a rispondere alla massima velocità del motore, se si pensa a 3000 r.p.m. (ma possono essere di più sotto inverter) si raggiunge una frequenza di 5.000 Hz, in poco alta per questi sensori.

Allora perché non metterne 2 ? uno con una tacca e l’altro con 100, così se non va il primo funzionerà il secondo e viceversa...

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