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PLC Forum


Motore Su Coclea - Motore si "siede"


Nanez

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Salve a tutti.

Ho bisogno di un consiglio da qualche collega che naviga più di me tra i motori trifase.

Dentro un piccolo silo è piazzata un coclea che sposta una "farina", ed è collegata tramite cinghie ad un motore trifase da 4HP. Dato che parte sotto sforzo, non riesce a spuntare e si "siede". Quando mi ha spiegato telefonicamente il problema, il proprietario mi ha detto che ha questo silo da diversi anni, ed il problema alla partenza c'è sempre stato. Una volta superato il primo momento critico, poi lavora tranquillamente. Lo ha comperato usato e si ricorda che in origine alla morsettiera arrivavano "molti fili"e non solo 4 come adesso. Ho immaginato quindi che in origine avesse un avviamento stella-triangolo, ma quando ho visto la morsettiera sono rimasto un po' spiazzato. Si tratta di un motore trifase 220/380, ed è collegato a stella. Ha più di 20 anni, non credo che fosse alimentato da un inverter o da un soft-start.

Secondo voi è possibile che sia stato alimentato con 220v trifase e quindi col relativo stella-triangolo?

In ogni caso, se qualcuno vuol darmi un suggerimento per superare il problema senza cambiare il motore mi farebbe un piacere.

Grazie per l' attenzione.

Nanez.

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Il probelma è che quel cinematismo è palesemente sottodimensionato per la fase di accelerazione, in cui si trova da subito tutto il carico resistente. Non credo che azionarlo con inverter possa risolvere il problema: necessita di più coppia in fase di spunto.

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Ok, ma è tutto in "configurazione originale", a parte naturalmente i collegamenti attuali. Se prima del passaggio di proprietà il sistema funzionava bene, mi domando come potesse essere collegato il motore sul primo impianto.

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Se parte sotto sforzo, l'avviamento stella/triangolo e' da dimenticare.

Non credo che prima andasse bene, a meno che il materiale non fosse diverso.

Io cambierei le pulegge, per avere un rapporto leggermente maggiore, se e' accettabile un piccolo abbassamento della velocita' a regime.

Oppure comprerei un motore nuovo ad alto rendimento, che consuma anche meno energia.

Ciao

Mario

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La sparo: magari si comporta in modo diversa anche secondo il grado di umidità. Se l'umidità tende a compattare e rendere più pesante il materiale, aumenta la resistenza al moto. Va poi detto che con il passare delle ore di servizio, il motore cala di rendimento.

La modifica che ti ha proposto Mario, quella delle pulegge, è una buona soluzione che ti permette con (relativamente) poco di acquistare coppia.

Modificato: da Hellis
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Un variatore epicloidale... così puoi avere coppia all'inizio e poi aumentare di velocità.

Meglio quello epicicloidale a quello a V a cinghe se serve così tanta coppia.

Dovrebbero essere necessari circa € 400 - 800 euro per quelle potenze.

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non so, se non sai ...... pensale, prima di spararle!

Il buon Nanez ha chiesto un consiglio, e' chiaro che non puo' spendere.

Semmai, puo' mettere sul motore un giunto idrodinamico, poco costoso, che permette di avere anche a bassa velocita' il valore di coppia corrispondente alla massima.

Ciao

Mario

Modificato: da Mario Maggi
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pum...pum....sparato e affon.... Dott. Maggi colpisce non so B) .

Alla prossima lo affonda... sicuro :P

Non credevo bisognasse sempre essere seri nelle risposte, e poi sono convinto che il Dottore Ingegnere sa per certo che non possa essere presente un variatore epicloidale in un azienda agricola. :rolleyes:

Addio..... :angry: ...sparisco... :ph34r:

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Giorgio Demurtas

ricordo di aver studiato che aggiungendo delle resistenza, si può portare il motore ad avere la coppa massima all'avviamento. Mi pare che si trattasse di resistenze rotoriche (messe in serie allo statore mi sembrano una stupidagine, visto che abbasserebero la tensione di alimentazione).

Quindi se hai un motore con rotore a gabbia (molto probabile) non fà.

ciao

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Grazie a tutti per le risposte, alla fine se è l' unica soluzione sicuramente risolutiva cambierò il motore con uno più consono all' uso. Mi sarebbe piaciuto capirne qualche cosa in più, prima di tutto per mia "cultura" personale, e poi per potere argomentare con il mio cliente/conoscente, il quale è sicuro che la macchina funzionava bene prima di portarla a casa.

Mario, puoi dirmi qualcosa in più riguardo al giunto idrodinamico? Non ne ho mai semtito parlare.

Ancora grazie.

Nanez.

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non e' che, semplicemente, la macchina e' molto vecchia

quando era nuova funzionava .....

probabilmente c'e' un riduttore, e' lubrificato correttamente ?

sicuramente ci sono dei cuscinetti, sono ingrassati ?

se fa fatica a freddo poi quando si scalda va potrebbe essere un problema non elettrico, qualcuno si e' chiesto se la viscosita' dei labrificanti e' corretta ?

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Sicuramente la macchina è vecchiotta e seguirò il consiglio di controllare cuscinetti e altre parti meccaniche. Il tarlo che mi rode è quello di non capire come questo motore poteva essere collegato con "molti" fili, probabilmente 6 più la terra, essendo un 220/380.

Ciao.

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Caro Nanez,

probabilmente all'inizio c'era un avviamento stella/triangolo. Poi giustamente e' stato tolto.

Dato che parli di trasmissione a cinghie, intuisco che non ci sia un riduttore meccanico.

Il tal caso puoi mettere sull'albero del motore un turbogiunto (giunto idraulico) che ha un rotore esterno che contiene dell'olio, e all'interno c'e' una girante che viene trascinata dall'olio in turbolenza. Risultato: il motore parte subito quasi a vuoto, si porta a lavorare nel punto di massima coppia e ci resta finche' in carico non raggounge la velocita' nominale meno qualche giro (per scorrimento del giunto).

Un saluto a "non so", quando si confondono gli utenti con risposte scherzose senza evidenziarlo, si fa solo un danno a chi chiede. P.S. Il variatore epicicloidale ha rendimento basso, spreca molta energia in calore. P.S.2: non sono ne' dottore ne' ingegnere, ma un volgare perito elettromeccanico.

Ciao

Mario

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Il tarlo che mi rode è quello di non capire come questo motore poteva essere collegato con "molti" fili, probabilmente 6 più la terra, essendo un 220/380.

....probabilmente, come anche tu dici, era alimentato originariamente a 220V trifase con avviamento stella-triangolo. Poi le vicissitudini della sua vita l'hanno portato in un posto dove c'era la 380 e lo stella-triangolo è stato tolto. Non ti piace come spiegazione?

Ciao, Emanuele

P.S. forse nel quadro ci sono ancora i contattori "inutilizzati", prova a guardare....

Modificato: da emanuele.croci
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Certo che per realizzare un avviamento YD per un motore di 4HP, che per giunta deve partire sotto sforzo, ci vuole molta fantasia :blink:

Anche se personalmente non penso fosse stato un avviamento YD, visto che Nanez dice che prima del trasloco funzionava bene

Il tarlo che mi rode è quello di non capire come questo motore poteva essere collegato con "molti" fili, probabilmente 6 più la terra, essendo un 220/380.
E se fosse un motore a 2 velocita'?
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Non è un motore a 2 velocità, sulla targhetta c'è scritto 220/380V, 4 HP, 1400 giri e ci sono i disegnini dei collegamenti Y/D. La trasmissione è con cinghie e pulegge senza riduttori meccamici. Non c'è neppure un quadro dove poter cercare i vecchi collegamenti.

La soluzione del giunto idraulico mi sembra fattibile e adesso mi muoverò in quella direzione, appena risolvo vi faccio sapere.

Grazie a tutti per i suggerimenti.

Ciao.

Nanez

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ciao nanez ho letto del tuo problema e tu ti basi sopratutto sul motore.

quello che hai li instalato è una bella e vecchia bestiolina comunque prima di agire su parti elettriche ti consiglierei di controllare per bene la coclea!!quella è la prima cosa che devi fare.

che tipo di mangime trasporta?vorrei saperlo per curiosità.

poi per quanto riguarda i vecchi collegamenti quello lascia perdere non farti alcun problema perchè sono tutt'altra cosa.

facci sapere ok!!

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  • 1 month later...
daniele stefanini

Non ho esperienza pratica , ma 220/380 cosa vuol dire ? Che deve funzionare a 220 Volt trifase con collegamento a triangolo (220 volt su ciscun avvolgimento) e a 380 Volt trifase a stella ? (Ogni avvolgimento sottoposto ugualmente a 220 Volt )

Sarebbe una pazia collegarlo a triangolo a 380 V 3ph ? Non si otterrebbe più coppia ? (Certo , a scapito del riscaldamento , della resa ,della tenuta dell' isolanmento ?)

Sarebbe fattibile dal punto di vista della sicurezza ?

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ciao

Sarebbe una pazia collegarlo a triangolo a 380 V

no direi di no, e se riesci a sostituire i motori nel tempo di una semionda

non ti accorgi nemmeno del calo produttivo... :lol::)

dario

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