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Azionamento Mandrino Thyssen Spi 12


pavel59

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Ciao a tutti,

sto cercando di far ripartire un centro di lavoro rimasto fermo alcuni mesi. Abbiamo un problema con il circuito di potenza dell'inverter mandrino, un Thyssen mod. SPI 12.

La diagnostica dice OK, però quando partono i teleruttori che alimentano la potenza, dopo pochi secondi, talvolta quasi immediatamente, interviene il differenziale che toglie la corrente.

Il differenziale è nuovo, appena sostituito, un BTicino trifase 400V 63A - 0.3A.

La macchina in origine non era qui, per cui non so se possa esserci un problema di incompatibilità con il dfferenziale e/o se in origine fosse collegata direttamente (per questo motivo).

Al momento sto "asciugando" per bene l'armadio dell'inverter, non perchè fosse fradicio ma semplicemente perchè è ipotizzabile che - essendo rimasta ferma per dei mesi - la macchina abbia preso umidità ed il circuito di potenza potrebbe risentirne.

La macchina ha smesso di lavorare a fine luglio per fallimento della ditta, per cui in teoria dovrebbe funzionare. Si sa, però, che nel riavviare macchinari di una certa età si può incorrere in questi inconvenienti.

Il centro è del 1991 ed anche il gruppo azionamento/motore.

Il motore gira liberamente, comunque il collegamento è stato staccato per precauzione.

Abbiamo anche rilevato un assorbimento in ingresso - a vuoto - di circa 20A.

I 20A corrispondono anche alla Imax. di targa.

Qualcuno ha qualche sugegrimento da dare ?

Grazie a tutti e buon proseguimento.

Paolo

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ho provato anche a scollegare la terra dell'inverter, è immediatamente saltato il contatore.

Sono anche saltati due dei fusibili di ingresso (linea trifase) della macchina.

Temo sia qualcosa di diverso dalla semplice umidità.

Se qualcuno avesse notizie o documentazione su questi prodotti (inverter e motore Thyssen), sarebbe il benvenuto.

Grazie

Paolo

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Abbiamo anche rilevato un assorbimento in ingresso - a vuoto - di circa 20A.

Sicuramente questo è indicativo di una grave anomalia di funzionamento.

Altra cosa sorprendente è la bruciatura di due fusibili dopo aver aperto il circuito di terra.

Sembrerebbe indicare guasti nella zona conversione c.a. --> c.c., cioè nella zona ponte raddrizzatore, batteria di condensatori, limititatore della corrente di carica ed eventuali filtri di ingresso. però è solo un'ipotesi buttata li sulla scorta di precedenti esperienze.

Purtroppo non posso aiutarti molto perchè non conosco quella marca di inverter.

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Immagino anch'io che si tratti di qualche guasto in quella zona. Avevamo subito pensato al ponte ma quello sembra a posto.

La cosa che lasciava sperare in un problema minore è che l'autodiagnostica dà buona sia la sezione logica che quella di potenza, poi - dopo il check - quando partono i teleruttori che caricano la potenza salta tutto.

Mi sto già attivando per una possibile sostituzione, il problema principale è che il motore mandrino è abbinato all'azionamento e sarà dura pilotarlo con un altro inverter.

Tra l'altro, l'inverter gestisce autonomamente anche l'orientamento mandrino (con encoder) necessario per diverse operazioni. Quindi bisognerebbe rimpiazzare anche questa funzione.

La frenatura invece, spero (e credo) sia gestita dal PLC.

Ho trovato già alcune soluzioni alternative, sia dei FANUC (azionamento + motore) sia dei Siemens (Simovert) e dei Telemechanique, entrambi questi con funzioni di gestione dell'orientamento, possibilità di frenatura ecc.

Leggevo un post relativo a problemi di gestione della frenatura di un sistema di sollevamento utilizzando Siemens, mentre i risultati erano decisamente migliori con Mitsubishi.

Vi sarei davvero grato se mi poteste dare delle dritte in merito.

Aggiungo che il CNC è piuttosto datato, sono già intenzionato a sostituirlo ma volevo rimandare tutto all'estate. Si tratta di Z-16 della D-Electron di Firenze.

Comunque tutte le altre funzioni le abbiamo già verificate e sono OK, è "solo" l'inverter a dare problemi.

Ciao a tutti e grazie per l'aiuto.

Paolo

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adesso la "butto" li...

Sei sicuro della tensione di alimentazione della macchina? Tanti clienti hanno così tanti centri giapponesi a 200V trifase da creare il 200 V direttamente in cabina, e da far modificare le macchine non giapponesi per il funzionamento a questa tensione ( in genere con un autotrasformatore elevatore). Se non ti dispiace e solo per curiosità mia, puoi postare il tipo di macchina ( suppongo una orizzontale perchè parli di centro di lavoro)..

Saluti

Eco

P.s. In genere il controllo dell'M19 comunque è del controllo numerico

e non dell'azionamento, l'azionamento si "occupa" solo della lettura dei dati dell'encoder

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La macchina è un portale, ed è Italiana, realizzata dalla PEAR di Firenze.

Le alimentazioni sono corrette, ed è davvero difficie immaginare che cosa possa avere. Anche se, come spessissimo accade in questi casi, nel ri-posizionamento (sollevamenti, trasporti ecc.) e data anche la mole (circa 75 q.li) tutti i cablaggi, i contatti, le schede, i connettori ecc. sono soggetti a stress non indifferente.

Molti conduttori possono essere più rigidi per via degli anni ed anche per la stagione, polvere ed umidità avranno senz'altro fatto la loro parte.

Sì, M19 è di pertinenza del controllo numerico, però si limita alla chiamata, la funzione è controllata direttamente dal software dell'inverter con un encoder.

Ed oltre a questo c'è anche il dubbio che il motore sia costruito ad-hoc per lavorare con l'inverter, con curve personalizzate su avvolgimenti specifici di cui non c'è evidenza.

Diventa assai difficile accoppiargli un inverter diverso.

Purtroppo la PEAR non ha più ricambi per questi encoder, spero solo che alla Servotecnica (che li distribuiva) abbiano almeno gli schemi.

Grazie

Paolo

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Conosco PEAR per una ottima azienda e molto seria. Non credo possibile che non abbiano a disposizione almeno un Kit retrofit per sostituire un azionamento datato guasto. Fatti fare un offerta dettagliata e guarda che cosa usano per la sostituzione...( soluzione non molto elegante ;) )...

All'azionamento mandrino arriva direttamente la 380 o è alimentato da un DC BUS in continua?

Se si hai provato ad escludere gli assi da parametri ed accendere la macchina in configurazione minima? ( CNC+ Alim azionamenti con azionamenti non collegati).

Se non sbaglio già nel 91 Pear montava elettromandrini fabbricati in casa, quidni sarà davvero dura riuscire a scoprire le curve del motore.

Non posso che augurarti un in bocca al lupo...

Saluti

Eco

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Certo, ho già parlato con PEAR però la soluzione sostitutiva è estremamente pesante dal punto di vista economico.

E poichè ho già in mente di cambiare anche il controllo (con loro ho già ipotizzato il passaggio a Z32 ma non escludo altre soluzioni, vedi ECS o SELCA).

Non è da escludere anche che si possa riparare l'inverter attuale, ho già parlato con un mio cliente che ha una grossa esperienza nella progettazione di elettronica di potenza, certo se reperissi lo schema elettrico sarebbe tutto più facile.

L'altra ipotesi che abbiamo fatto con il tecnico (io mi occupo di product design, quindi non sono esattamente un mago dell'elettronica e della programmazione) è quella di staccare momentaneamente l'inverter Thyssen, rinunciare al posizionamento mandrino (non sarebbe la morte per ora, in fondo il 90% dei miei programmi è costituito da lunghe lavorazioni di superfici 3D con un utensile per volta) e provare a pilotare il motore nel modo più semplice.

Poi, il reintegro della completa funzionalità potrebbe essere effettuato in un secondo tempo (avevo pensato ad agosto) contestualmento alla sostituzione del CN.

Sto comunque anche cercando possibili occasioni, magari andando sul ricondizionato, di motori/inverter per la sostituzione. Ho visto che ci sono discrete possibilità con Fanuc, a prezzi tutto sommato accettabili e con eccellenti caratteristiche, sarebbe anche possibile salire da 10.000 a 15.000 RPM ma prima devo verificare con PEAR se la struttura del mandrino lo consente, credo di sì.

Per rispondere alle tue domande, sì l'inverter è pilotato dalla 380. E' un inverter piuttosto sofisticato cui sono demandate gran parte delle funzioni di gestione del mandrino, il CN si limita a dialogare inviando comandi e ricevendo feedback.

Non abbiamo ancora provato ad escludere gli azionamenti, vedremo di fare anche quello.

Grazie ancora

Paolo

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Caro Paolo,

anni fa ero il costruttore degli inverter usati da PEAR, qualcosa ne capisco.

Dove si trova fisicamente la macchina?

Ciao

Mario

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Ciao Mario,

la macchina si trova a Osoppo, in provincia di Udine.

Whow... addirittura il progettista degli inverter.

Quello che monta la mia macchina riporta i seguenti dati di targa:

Thyssen M.A.N.

AUFZUGE GmbH

Werk Antriebstechnik - NETZINGEN

Type: SPI 12 SN 002985

PN 1560440146

Date: 1991

Power supply: D 380V 50/60 Hz

Output D 0-350V In/Imax 17/20A fA 0/350Hz

Il motore è sempre Thyssen,

type DQK112L005

N° 001559

Se hai presente il controller, sulla porta sono fissate tre schede più uno schedino di comunicazione.

Si tratta delle schede di logica.

Quando si accende la macchina, dopo qualche secondo, sulla scheda principale a sx (guardando l'inverter) si accende un led verde (subito sotto le schedino con le porte di comunicazione) nel frattempo i led rossi sullo schedino della diagnostica (la terza scheda, più piccola, in basso a dx) si illuminano in sequenza, alla fine rimangono accesi tutti e quattro per qualche secondo prima che salti il differenziale o, ultimamente, addirittura direttamente il contatore.

Per la precisione, nelle prime prove, sulla scheda a dx (una delle due principali) rimaneva illuminato il led rosso H7 (se non ricordo male) che indicava una condizione di undervoltage, In effetti abbiamo trovato un fusibile difettoso sulla morsettiera di alimentazione della logica (sulla dx) per cui la tensione era inferiore rispetto al dovuto. Sostituito il fusibile il led H7 non si è più acceso e tutti e quattro i led sulla scheda di diagnostica (quella con i relais) si sono regolarmente accesi.

Però, quando abbiamo concluso tutta la sequenza delle operazioni di configurazione assi ed abbiamo chiuso le porte, abbiamo sentito i teleruttori all'interno dell'inverter attivare i circuiti di potenza ed in quel momento è saltato il differenziale.

L'assorbimento di 20A è stato rilevato sulle alimentazioni principali della potenza dell'inverter, in ingresso ai tre fusibili in ceramica sulla sx in basso.

Per la cronaca, i cavi di collegamento al motore sono stati scollegati dalla morsettiera, comunque il motore gira liberamente.

Se necessario e/o utile, posso provvedere in qualsiasi momento a far smontare l'inverter dalla macchina per esaminarlo con maggiore comodità.

Aspetto con ansia tue notizie, questo mi sembra più un miracolo che un colpo di fortuna.

:-)

Grazie ancora

Paolo

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Caro Paolo,

mi scuso se ti ho dato una falsa speranza. Costruivo gli inverter usati da PEAR ma quelli che usavano prima dei Thyssen.

Sei un po' lontanuccio da Milano, senno' avrei fatto un salto.

L'assorbimento di 20A è stato rilevato sulle alimentazioni principali della potenza dell'inverter,

Come ti ha detto chiaramente Livio, questo assorbimento indica un'anomalia importante nello stadio di ingresso dell'inverter. Un buon elettronico di potenza dovrebbe trovare il guasto.

Se trovo qualcosa di utile te lo comunico via PLCforum

P.S.: mi viene il sospetto che ci possa essere un circuito di scarica dei condensatori (o il circuito di frenatura) danneggiato.

A macchina spenta, prova a prendere una lampadina a filamento da 40 ... 100 W e collegala in SERIE ad una fase L1. Poi alimenta in monofase L2 ed il filo libero della lampadina.

La lampadina restera' illuminata per alcuni secondi, poi pian piano la luce dovrebbe affievolirsi.

Se resta spenta, con un cacciavite (occhio!) fai chiudere il contattore. La lampadina restera' illuminata per alcuni secondi, poi pian piano la luce dovrebbe affievolirsi.

Se resta accesa, smonta l'inverter e mandalo a riparare.

Se pian piano si spegne, lasciala inserita mezz'ora (col filamento rossastro) per far rigenerare i condensatori elettrolitici.

Non e' che il differenziale e' troppo scarso? Cosa vuol dire "scatta il contatore", puoi essere piu preciso? Forse l'inverter e' buono, ma l'imianto non e' adeguato.

Ciao

Mario

Modificato: da Mario Maggi
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Avevo immaginato qualcosa di simile, o magari costruivi quelli che usavano su altre macchine con motori diversi.

I Thyssen li hanno usati per un periodo, ora non so cosa utilizzino, non glie l'ho chiesto per il momento.

So che mi hanno detto che in caso di sostituzione è necessario cambiare inverter e motore e sostituire anche l'encoder per la gestione dell'orientamento mandrino, andando anche a modificare le modalità di pilotaggio.

Il tutto per circa 8/10.000 Euro, a parità di caratteristiche.

Ecco perchè, se mi riesce, vorrei risolvere il problema diversamente, almeno in questa prima fase.

La macchina era un'occasione da prendere al volo, me l'ha indicata un cliente per cui ho curato il design di due nuovi centri di lavoro, nella loro organizzazione commerciale era stato rilevato il lotto di un fallimento.

Si sapeva che la macchina era in funzione fino all'estate e nessuno poteva sospettare un danno simile.

Anche alla PEAR mi hanno confermato le condizioni mediamente buone della macchina, uno dei titolari in effetti aveva messo le mani avanti proprio sul rischio eventuale di un danno all'inverter, non perchè avessero avuto segnalazioni ma perchè non avrebbero avuto la possibilità di intervenire se non con la sostituzione di cui sopra.

Io mi occupo di industrial design, e la macchina è nel mio laboratorio dove realizzo modelli e prototipi, insieme ad un'altra macchina realizzata da noi con l'aiuto di un amico esperto ci CNC.

Non faccio e non farò mai produzione, al massimo qualche stampo pilota (ho partecipato alla realizzazione di parecchi stampi pilota/pre-serie per fanali auto delle principali case europee) in alluminio.

E di solito preparo programmi separati per ogni fase di lavorazione, con un singolo utensile per programma.

Per questo al momento potrei accettare di rinunciare al cambio utensile automatico ed al preset, poi in un secondo tempo è ovvio che varrebbe comunque la pena di ripristinare tutto al meglio.

Sempre nell'ipotesi di non riuscire a recuperare questo, ovviamente.

Vi terrò aggiornati sugli sviluppi, nel frattempo colgo l'occasione per fare i complimenti a tutti per il forum, sia per i contenuti (interessantissimi) sia per come è organizzato e gestito.

Domani passerò il link anche al tecnico che mi sta seguendo la macchina, lo troverà senz'altro interessante.

Io, per esempio, leggendo i vostri post ho scoperto quella che spero essere una fonte preziosa di materiali che cercavo, un fornitore di azionamenti e servo-motori brushless a buon prezzo e con una buona scelta di soluzioni. Devo aggiornare l'altra macchina passando dagli stepper (comunque ottimi Sanyo) ai brushless.

Buona Domenica a tutti

Paolo

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Ciao Mario,

per qualche motivo non avevo letto la secona parte del tuo messaggio, grazie, vedrò di fare la prova.

L'impianto del laboratorio era una delle variabili prese in considerazione, lo abbiamo appena aggiornato in un paio di componenti ma vale senz'altro al pena di intervenire rapidamente anche su questo punto.

Il contratto è da 10KW, finora non mi serviva di più, tutte le mie attrezzature sono leggere, al massimo ho una termoformatrice che mi consuma 3.5KW con il forno alla max. potenza.

In origine (fino a Mercoledì) il differenziale era da 40A 30mA (ora sostituito con uno da 63A 300mA) e quindi evidentemente insufficiente, quindi è plausibile che la prima volta sia saltato per questa ragione.

Il contatore è elettronico, di quelli nuovi.

La macchina è collegata alla prima presa (da 63A) subito dopo il quadro. E' stato sotituito anche il magnetotermico della presa, sempre 63A.

La risposta del sistema potrebbe fare pensare a qualcosa in qualche modo connesso ai condensatori.

Infatti, dopo il primo evento (stacco del differenziale) il circuito rimaneva in fault.

Togliendo alimentazione al generale ed attendendo alcuni minuti, si ripristinava una condizione una condizione di apparente funzionalità (diagnostica OK).

Dopo diverse ore di ventilazione con termoventilatore posto di fronte all'inverter aperto (soffia lentamente sulla potenza) ho ottenuto la condizone più stabile, ovvero diagnostica OK e stabile per diversi secondi con consenso già attivo (zero assi OK e porte chiuse) poi però è saltato comunque.

A quel punto ho fatto una prova per verificare l'eventuale incompatibilità con il differenziale, ho staccato la terra in ingresso (qui non so se ho fatto una cavolata, l'ho staccata sul quadro, non solo sui morsetti dell'inverter) ed è saltato direttamente il contatore (nel senso che si è staccato il contatore mentre il differenziale è rimasto armato). In quest'occasione sono anche saltati due fusibili di linea (quelli posizionati nella macchina subito dopo l'interruttore generale), sono fusibili ceramici da 32A, uno (mi pare L2) era proprio spezzato.

Ho ripristinato il circuito di terra e da quella volta (ma non so se sia in relazione) il circuito stacca appena la diagnostica dà il consenso alla potenza.

OK, ora credo di avere descritto il quadro completo della situazione, spero di non essere stato eccessivamente prolisso.

Grazie ancora per la preziosa collaborazione

Ciao

Paolo

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Mario,

ho fatto la prova da te suggerita, nel mio inverter i contattori sono due (anzi tre) ma il terzo, molto più in alto non credo sia direttamente coinvolto in questa fase.

Ho attivato il primo (quello un pò più grande) K1 e la lampada si accende con una media intensità.

Rimane accesa alla stessa intensità per tutto il tempo che io tengo attivato il contattore.

Ho rifatto la stessa prova con il secondo (all'immediata sx del primo) K2 e la lampada si accende alla massima intensità, e anche in questo caso rimane stabilmente accesa finchè io tengo premuto il tastino del contattore.

Mi sa che ci troviamo nella condizione 2 come da te ipotizzato, quindi l'inverter ha qualche problema e dovrò farlo vedere.

Grazie per il prezioso suggerimento.

Ciao

Paolo

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L'inverter e' guasto, bisogna ripararlo.

Forse l'indiriizzo e' questo:

Thyssen Aufzüge

Dieselstr. 4

D-72555 Metzingen, Württ

Deutschland

Tel.: (07123) 21444 o 1802-0

Ciao

Mario

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Non voglio ancora cantare vittoria, comunque questa mattina ho portato l'inverter da un mio cliente con una buona esperienza di elettronica di potenza ed ha trovato il guasto sul ponte raddrizzatore (una sezione in corto). Il bello è che il ponte è stata la prima cosa che abbiamo controllato, ma evidentemente il controllo è stato superficiale o, comunque, ci è sfuggito.

Ho già ordinato il componente (SEMIKRON 30/12 A1), domani lo riceverò e proveremo.

Tutti gli altri componenti sembrano OK, per cui non dovremmo avere altre sorprese.

Speriamo.

Grazie a tutti

Paolo

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Caro Paolo,

anch'io ho la sensazione che sostituendo il ponte si possa risolvere il problema.

Col senno di poi ..... perche' si e' rotto il ponte, per sovracorrente o sovratensione?

Esiste una impedenza trifase in ingresso in serie al ponte?

O almeno una induttanza a corrente continua sul bus DC?

Se manca l'impedenza, ti consiglio di mettere al suo posto un filtro per armoniche (che contiene anche l'impedenza). Oltre a ridurre i rischi di guasto del ponte, risparmi anche energia attiva.

Ciao

Mario

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Grazie anche di questa dritta Mario.

Adesso ne parlerò con il tecnico e controlleremo, se non c'è nulla provvederemo senz'altro.

Ti rispondo così nel vago in quanto ricordo di aver visto qualcosa che mi ricordava un filtro di rete, vicino all'ingresso, in prossimità dei contattori. Però non so esattamente cosa fosse e come fosse collegato.

Spero che domani sera mi sarà possibile comunicare buone nuove.

Ciao

Paolo

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ricordo di aver visto qualcosa che mi ricordava un filtro di rete

occhio a non confondere!

Il cosiddetto "filtro di rete" di solito e' solo RFI (radio frequency interference). E' molto leggero e poco ingombrante.

L'induttanza o il filtro per armoniche sono pesanti e ingombranti, quasi come l'inverter.

Ciao

Mario

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Aggiornamento.

Abbiamo sostituito il ponte, verificato le connessioni, alimentato, il tutto sembrava andare bene.

Poi, improvvisamente, tutto come prima, saltato il differenziale ecc.

A quel punto abbiamo proceduto a verificare tutti gli stadi, eliminando dal bus dei condensatori tutte le connessioni, una alla volta.

Eliminata anche l'induttanza della continua.

Nulla, persisteva l'assorbimento di 20A e i condensatori scaricavano pressochè istantaneamente.

Poi, finalmente, è stato scollegato l'ultimo cavo e l'assorbimento è tornato nella norma, ed anche i condensatori hanno finalmente ripreso a caricare correttamente e a scaricare in tempi normali.

Si tratta della connessione al circuito di frenatura.

Rimosso temporaneamente il circuito di frenatura e la resistenza collegata l'inverter si è messo a funzionare a dovere.

Abbiamo effettuato - con prudenza - una serie di prove con il mandrino e tutto funziona bene.

Ora rimane solo da ripristinare il circuito di frenatura, proverò a smontare il circuito per ripararlo, in alternativa abbiamo pensato di sostituirlo con uno esterno.

Qualcuno ha qualche suggerimento in merito ? Qualche chopper esterno da poter utilizzare ?

Comunque grazie a tutti ed in modo particolare a Mario per i preziosi consigli, spero di poter contraccambiare presto.

Ciao

Paolo

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Caro Paolo,

il circuito di frenatura di solito non e' difficile da riparare, se e' veramente guasto.

Potrebbe pero' essere presente un segnale di "richiesta frenatura forzata" anche quando questa non serve. In tal caso bisogna indagare

Dovresti trovare un buon riparatore, non portarlo dal cliente con buona esperienza che non ha saputo distinguere un ponte buono da uno non buono.

Esiste la possibilita' di collegare un gruppo di frenatura esterno, ma mi sembra l'ultima spiaggia, prima cerca di capire se il circuito di frenatura (che e' uno sfioratore di tensione) e' facilmente riparabile.

Ciao

Mario

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Ti correggo solo su un particolare, il vecchio ponte è proprio guasto, ha una sezione in corto.

Poi bisogna vedere cosa abbia causato il guasto, credo che l'origine sia - per quello che abbiamo verificato questa sera - nel circuito di frenatura.

La persona che mi ha dato una mano oggi opera in un altro mercato, ma ha progettato e realizzato (con due sue aziende) gruppi di continuità da 600VA a 10KVA.

Cosa intendi invece con "richiesta di frenatura forzata" ?

Da quel che ho capito quel circuito altro non fa che intervenire quando il mandrino decelera bruscamente, scaricando l'overvoltage (oltre i 600V più o meno) sulla resistenza detta appunto di frenatura. Se così non fosse la sovratensione generata dal mandrino distruggerebbe l'inverter.

Nel mio caso abbiamo questo circuito (che mi pare venga chiamato anche "chopper") che sembra inserito permanentemente e drena la corrente max. attraverso il circuito verso la resistenza. I condensatori non riescono a caricare, poi non mi addentro (non è materia mia) sta di fatto che il risultato è l'intervento delle protezioni e del differenziale.

Comunque ora vedremo di analizzare il circuito di frenatura per cercare il guasto, e - se possibile - determinare anche la causa.

Grazie ancora

Paolo

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Caro Paolo,

Cosa intendi invece con "richiesta di frenatura forzata" ?

di solito il circuito "di frenatura dinamica" e' uno sfioratore tarato a due tensioni fisse: per esempio attacca quando la tensione sale oltre i 610 V e stacca quando scende sotto i 590 V.

In qualche caso - per ottenere una frenatura piu' intensa - si forza questo controllo e lo si fa staccare ad una tensione inferiore, per esempio 550 V. Se e' presente questa funzione, e se non funziona bene, tu vedi il circuito che frena sempre (ma l'IGBT di frenatura e' buono).

Ciao

Mario

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Grazie Mario,

ho parlato con la PEAR e una funzione di questo tipo a loro non risulta. Ho anche parlato con l'assistenza di Servotecnica, i sistemi Thyssen non li distribuiscono più da qualche anno e non hanno nè parti nè documentazione, ma se li ricordano abbastanza bene.

La particolarità di quel sistema era nel motore, dicono un gran bel motore, bilanciatissomo ed iper-affidabile costruito specificatamente per l'uso sui centri di lavoro.

Era dotato di più avvolgimenti per lavorare su due gamme (bassa e alta) con coppia costante. Per switchare da una gamma all'altra l'inverter usava dei teleruttori estremamente veloci.

L'inverter dovrebbe essere da 12KW e il sovradimensionamento potrebbe essere dovuto alla capacità di assorbire meglio l'energia di ritorno in frenatura. Almeno così mi hanno detto.

Ora vedo di smontare il modulo di frenatura per verificarlo, speriamo di trovare rapidamente il guasto.

Ciao e ancora grazie

Paolo

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Caro Paolo,

Era dotato di più avvolgimenti per lavorare su due gamme (bassa e alta) con coppia costante. Per switchare da una gamma all'altra l'inverter usava dei teleruttori estremamente veloci.

di solito i teleruttori usati per questo scopo avevano anche dei contatti di potenza che a riposo collegavano uno degli avvolgimenti.

Spero che ci sia almeno una piccola induttanza in serie all'uscita inverter, verso il contattore di scambio avvolgimenti. Se non c'e', consiglio di aggiungerla.

L'inverter dovrebbe essere da 12KW e il sovradimensionamento potrebbe essere dovuto alla capacità di assorbire meglio l'energia di ritorno in frenatura. Almeno così mi hanno detto.

Concordo. C'e' da dire poi che il motore e' ad alta dinamica, quindi e' giusto che richieda piu' corrente durante le accelerazioni e frenature.

Se riesci a fare una foto digitale al circuito di frenatura guasto smontato, potrebbe essere utile nel caso non riuscissi a sistemalo oggi.

Ciao

Mario

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