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Salvavita-Magnetotermico


euro67

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x minore , il tuo ragionamento puo' andare bene in ambito lavorativo , dove sotto talune prese possono essere collegati solo carichi ben definiti che possono anche non aver bisogno del 30ma ( in alcuni casi addirittura controproducente)

ma pensare di applicare il concetto in ambito residenziale e' assurdo.

l'utente usa le prese come gli pare e non solo per determinati carichi.

quindi le prese DEVONO essere prorette da differenziale con idn di 30ma senza se e senza ma.

anche perche' un loro intervento indica una cosa sola : GUASTO A TERRA.

e la cosa la si risolve SOLO riparando il guasto e non certo passando a differenziali meno sensibili

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Livio Orsini, era quindi una tua personale interpretazione, l'importante era esser chiari

NOOO!

Ma hai letto quello che ho scritto?

Non è la mia interpretazione, ma la legge della Repubblica Italiana.

La legge non fa riferimento ad alcuna normativa, ma prescrive che venga rispetta la "regola dell'arte".

Non basta aver rispettato pedissequamente la normativa se si sono poi ignorati rischi prevedibili.

Atitolo di esempio.

La normativa sulle macchine prevede che sia previsto "almeno un arresto di emergenza di tipo 0". Sarà poi l'anilisi dei rischi a stabilre se è necessario, per quella macchina, un arresto di classe superiore.

In caso d'incidente non vale la giustificazione: "Ho inserito un arresto di tipo 0, quindi avendo rispettato la lettera della norma non ho responsabilità". Le responsabilità ci sono perchè non è stato rispettato il criterio di buona progettazione secondo le regole dell'arte.

mi pare di avere ben ricordato che "in ambito residenziale"..

A me pare che tu stia interpretando in modo capziose quello che abbiamo scritto.

Dato che la normativa più recente impone anche un numero minimo di prese di corrente, ne discende che queste vadano protette con un interruttore differenziale con corrente di soglia <= 30mA.

Tutto il resto è fumo.

Se leggi con attenzione il messaggio iniziale di questa discussione noterai che l'autore scrive di interventi del differenziale anche con gli apparecchi sconnessi. Da questo si deduce che ci deve essere almeno una presa a cui connettere gli apparecchi.

Ergo si ricade nell'obbligo di una protezione tramite interruttore differenziale con soglia <= 30mA.

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Ho letto tutta la discussione e mi sembra che non vi leggiate gli uni con gli altri.

Io, leggendo tutti voi, ho capito che Minore dice che per le prese e per altre applicazioni è obbligatorio l' uso di differenziali con Idn<= 30mA. E fin qui mi sembra che siamo tutti daccordo. Per altri circuiti che non hanno niente a che fare con le prescrizioni della norma, quindi prese o ambienti particolari, tipo i bagni, non vi è l' obbligo di differenziali da 30mA.

Con il suo discorso mi sembra che non ha giustificato chi ha consigliato all' autore del post di sostituire il differenziale generale (ed anche unica protezione differenziale) da 30mA con uno da 300mA.

Il fraintendimento con tutti gli altri, credo cha nasca proprio sull' ultimo passaggio che ho espresso.

Mi sembra che anche Livio ed Ivano65 siano dello stesso parere ma si sono espressi in altri termini.

Questo è quello che ho capito io dopo tutto sto popò di post.

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Non ho letto tutta la discussione anche perchè da quello che ho capito è iniziato un dibattito :lol:

Comunque una soluzione secondo me potrebbe essere quella di adottare un interruttore di protezione con il riarmo automatico. L'ho visto una volta in esposizione al negozio dove abitualmente compro.

In sostanza fa un paio di tentativi di riaccensione automatica con intervalli di qualche minuto. In questo modo se si stacca dopo 1 minuto per esempio prova a riattivarsi da solo e se è il caso resta acceso

Modificato: da marco88
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Da come la vedo io, la selettività è una cosa, la protezione a contatti diretti è un'altra, pertanto mettete a valle del contatore una da 300 mA per proteggere montanti o apparecchiature industriali (condizionatori,ecc...) ma mettete 30 mA per prese e .... luce ed eventalmente per i più pignoli 10 mA per il bagno se ...... necessita, sempre tutto supportato da un ottimo impianto di terra.

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In sostanza fa un paio di tentativi di riaccensione automatica con intervalli di qualche minuto. In questo modo se si stacca dopo 1 minuto per esempio prova a riattivarsi da solo e se è il caso resta acceso

Non so che dispositivo hai visto...ma quelli attualmente in commercio per ambito residenziale non funzionano proprio così.

pertanto mettete a valle del contatore una da 300 mA

Che sia di tipo selettivo o va a farsi benedire, appunto, la selettività

Modificato: da Riccy
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Se hai i contatori Enel nel vano scale o nello scantinato, o ancor peggio come nel mio residence a 50 mt di distanza, penso che un calcolo sulla selettività sia opportuno, se ti scatta il differenziale che c'è sul vano scale e tu abiti al 3° o 4° piano di notte, devi scendere.

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ho letto solo il messaggio di Vinlo, che mi pare l'unico che abbia capito,

di contro io non voglio convincere nessuno né soprattutto fare "disinformazione"

mi dispiace che si voglia far passare l'idea che la regola d'arte vieti di fatto l'utilizzo di differenziali con Idn maggiore di 30 mA in edifici civili, perché questo è il messaggio che ne viene fuori

verrebbe meno la figura del tecnico e di chi ancora fa dei conti, dei dimensionamenti e si assume certe responsabilità,

ma non è una novità certo fondamentalismo, non sono pochi i "colleghi" cui vedo collegare a terra ogni qualsivoglia pezzo di metallo, compresi gli apparecchi in classe II... perché a loro dire è tutto a vantaggio della sicurezza!

allo stesso modo, in interventi su stabilimenti industriali, vedo un numero talmente esagerato di differenziali (anche da 30 mA su circuiti di potenza) da chiedermi cosa cavolo l'abbiano inventato a fare il TN-S !

anche Ivano65 mi ricorda che le prese vanno protette col 30 mA, come se non lo avessi già scritto da subito, devo dedurre che Ivano colleghi unità di climatizzazione da 24.000 btu multisplit con una spina ad una presa di corrente!

vabbe' ognuno...

mi dispiace che la discussione si sia trasformata in una disputa scapoli-ammogliati, in cui per altro mi trovo a fare la voce fuori dal coro (con Vinlo, forse :P )

non ho più nulla da aggiungere, quello che è stato scritto è leggibile da tutti

saluti

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Se hai i contatori Enel nel vano scale o nello scantinato, o ancor peggio come nel mio residence a 50 mt di distanza, penso che un calcolo sulla selettività sia opportuno, se ti scatta il differenziale che c'è sul vano scale e tu abiti al 3° o 4° piano di notte, devi scendere.

Sono d'accordo ma non basta mettere un differenziale da 300mA a monte di un 30mA perchè vi sia selettività.....per realizzare una selettività che stia in piedi è necessario che il dispositivo a monte si di tipo Selettivo.

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mi dispiace che si voglia far passare l'idea che la regola d'arte vieti di fatto l'utilizzo di differenziali con Idn maggiore di 30 mA in edifici civili, perché questo è il messaggio che ne viene fuori

NO! Questa è la tua interpretazione errata, di quanto è stato scritto da me e da qualche altro partecipante.

Per capire il senso delle risposte bisogna partire dal primo messaggio ed essere conseguenti.

La mia obiezione, come quella di Mirko e di altri, parte dal presupposto, dedotto dal messaggio dell'autore, che ci sia un unico differenziale. Se il differenziale è unico deve necesariamente avere Idn <=30 mA. questo è quanto previsto dalla normativa e dal buon senso. Tutto il resto è solo fumo.

mi dispiace che la discussione si sia trasformata in una disputa scapoli-ammogliati

No, non è la discussione che si è trasformata. E' che tu hai voluto mettere i puntini sulle "i" facendo confusione tra "i" e"u"! :lol:

Questo è un malvezzo tipico di certa italica gente, con mentalità da leguleio azzeccagarbugli, sempre pronta a spaccare il capello in 32 parti eguali, e per carità che siano proprio uguali. :angry:

non ho più nulla da aggiungere, quello che è stato scritto è leggibile da tutti

Se tu avessi letto con attenzione tutta la discussione ci saremmo risparmiati un belnumero di emssaggi inutili.

A meno che tu abbia voluto far sfoggio di una pretesa superiore cultura impiantistica, ma il forum non è una di quelle trasmissioni televisive urlate dove i partecipanti cercano solo di strillare le proprie idee, ammesso che ne abbiano, senza ascoltare le argomentazioni altrui.

Sono d'accordo ma non basta mettere un differenziale da 300mA a monte di un 30mA perchè vi sia selettività.

Condivido ed aggiungo che il coordinamento selettivo vale per tutti i dispositivi di protezione in cascata MGT compresi.

Modificato: da Livio Orsini
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Per capire il senso delle risposte bisogna partire dal primo messaggio ed essere conseguenti.

Livio,

la mia risposta è stata circostanziata e consequenziale ad una tua ben precisa affermazione che riporto qui sotto:

Per prima cosa le noirmative prevedono, per impianti civili, 30mA come soglia d'intervento e 10 mA di soglia per apparecchiature particolari. Correnti di intervento maggiori di 30mA sono previste per impianti industriali.

se poi mi dici, che non è pertinente rispondere ad un'affermazione a mio giudizio "non corretta", perché il tema della discussione era "diverso", non so cosa dirti, ovviamente il mio messaggio non era del tipo "sostituite il differenziale con uno meno sensibile così non interviene più",

ho cercato di essere quanto più possibile chiaro, ma evidentemente non ci sono riuscito

Ma hai letto quello che ho scritto?

Non è la mia interpretazione, ma la legge della Repubblica Italiana

sì che l'ho letto, quello che non capisco è la tua reticenza a continuare a tirare in ballo la regola d'arte oltre alla normativa di cui parlavi e della quale non mi hai dato riscontro,

io non voglio dimostrare nulla, sbagli se pensi che mi sia messo su un piedistallo, però mi piace chiarire le cose e credo di essere stato chiaro, nel definire una generale casistica che è contemplata e supportata "anche" (ma non solo) dalle norme

Dato che la normativa più recente impone anche un numero minimo di prese di corrente, ne discende che queste vadano protette con un interruttore differenziale con corrente di soglia <= 30mA.

Tutto il resto è fumo

che le prese "civili" vadano protette con un 30 mA penso lo sappiano anche i muri... che in un appartamento l'impianto elettrico non sia fatto di sole prese, credo pure!

mi ero ripromesso di chiudere col messaggio di prima, ma il tuo voler rispondere a cose che sono assodate, eludendo la mia domanda reale mi ha spinto ad aggiungere quest'ultimo intervento, ma dal tono del tuo ultimo post ho capito che non avrò mai risposta

riguardo la sociologia sugli italici malvezzi e sull'analisi dei comportamenti da azzeccagarbugli, aggiungerei il comportamento di quelli che dopo aver asserito un'affermazione errata o che possa prestarsi ad errate conclusioni, si arrampichino poi sugli specchi pur di non ricorrere ad un "non mi sono spiegato bene" piuttosto che ad un "mi sono sbagliato", stando invece ben pronti a spostare la discussione sotto altri riflettori,

sì hai ragione e sottoscrivo: è un malvezzo :smile:

saluti

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la mia risposta è stata circostanziata e consequenziale ad una tua ben precisa affermazione che riporto qui sotto:

Cerchiamo di non fare arrampicate sui vetri usando inutili sofismi.

Tu affermi di avere a disposizione le normative e di consultarle. Forse non le hai consultate bene, perchè:

  1. La normativa più recente per impianti elettrici domestici fissa, tra le altre prescrizioni, il numero minimo di prese di corrente.
  2. Le prese di corrente, sempre secondo la normativa, devono essere protette con interruttore differenziale con Id <= 30mA

Ergo in un impianto elettrico per uso domestico ci deve essere almeno una linea protetta con differenziale da 30mA. Punto.

Tutto il resto che hai scritto è aria fritta che serve solo a far confusione.

quello che non capisco è la tua reticenza a continuare a tirare in ballo la regola d'arte

  1. Io non sono affatto reticente, cito la legge così come è.
  2. La legge non fa riferimento a normative ma alla "regola dell'arte". Per prassi comune si è inteso che, rispettando la normativa in vigore l'impianto sia stato eseguito secondo le regole dell'arte. Però questo è solo un modo di rispettare la regola dell'arte. In caso di controversie legali il rispetto della normativa è solo uno dei requisiti, ma non è condizione ne necessaria ne, tantomeno, sufficiente.

Se proprio vuoi conoscere il numero e l'anno della legge fatti la tua ricerca o chiedi consulenza ad un legale specialista in materia. Oppure, più semplicemente, segui il mio primo consiglio e esegui una ricerca nella sezione "normative" di questo forum. E' un argomento trattato molte volte, trovi tutti i riferimenti normativi e legislativi del caso.

che le prese "civili" vadano protette con un 30 mA penso lo sappiano anche i muri...

Forse lo sanno anche i muri ma non tutti gli elettricisti abilitati alla professione.

se poi mi dici, che non è pertinente rispondere ad un'affermazione a mio giudizio "non corretta", perché il tema della discussione era "diverso", non so cosa dirti, ovviamente il mio messaggio non era del tipo "sostituite il differenziale con uno meno sensibile così non interviene più",

ho cercato di essere quanto più possibile chiaro, ma evidentemente non ci sono riuscito

No.

Il problema è che ti sei messo a disquisire sulla possibilità di usare differenziali con soglia di intervento differente da 30mA senza aver letto, o capito, il tema della discussione. Non ci sono state affermazioni non corrette, questa è solo una tua interpretazione di quanto scritto.

Lo ripeto per l'ennesima volta, riassumendolo quanto scritto dall'autore della discussione.

  1. In un impianto elettrico il differenziale posto a protezione di un linea ha interventi intempestivi, anche con apparecchaiture sconnesse.
  2. Da questo affermazione si deduce che ci sono delle apparecchiature che si connettono e sconnettono da quella linea. Ne discende che ci deve essere almeno una presa di corrente.
  3. Se c'è almeno una presa di corrente, questa deve essere protetta con differenziale con soglia <=30mA (dovresti saperlo, visto che affermi che lo sanno anche i muri ;) )
  4. Un elettrecista, interpellato dall'autore della discussione, consiglia la sostituzione del differenziale da 30mA con altro da 300mA.
  5. Io, ed alcuni altri intervenut,i affermiamo che questa operazione è contraria alle normative ed al buon senso comune, anzi è una proposta quasi criminosa.

Spero che dopo averti riassunto un forma piana e concisa l'argomento della discussione, tu possa finalmente comprendere perchè disquisire su valori di resistenza di terra, su correnti differenziali maggiori di 30mA, su normative e leggi, ed altre elucubrazioni sia solo aria fritta, cortine fumogene ed altre fonti di confusione che nulla hanno a che vedere con la pericolosità dell'operazione proposta.

Avresti dato un vero contributo alla discussione se avassi proposto ipotesi di soluzione al problema descritto, ovvero afli interventi intempestivi dell'interruttore differenziale.

mi ero ripromesso di chiudere col messaggio di prima, ma il tuo voler rispondere a cose che sono assodate, eludendo la mia domanda reale mi ha spinto ad aggiungere quest'ultimo intervento, ma dal tono del tuo ultimo post ho capito che non avrò mai risposta

Anch'io avrei voluto terminare una discussione che sta diventando inutile e stucchevole, ma il tuo reiterato fingere di non capire le mie risposte (o forse proprio non riesci a capire) mi ha costretto a rispondere ancora una volta.

Se invece lo scopo tuo è quello di avere l'ultima parola o l'ultimo messaggio, basta che tu lo scriva esplicitamente. :lol:

guardo la sociologia sugli italici malvezzi e sull'analisi dei comportamenti da azzeccagarbugli, aggiungerei il comportamento di quelli che dopo aver asserito un'affermazione errata o che possa prestarsi ad errate conclusioni, si arrampichino poi sugli specchi pur di non ricorrere ad un "non mi sono spiegato bene" piuttosto che ad un "mi sono sbagliato", stando invece ben pronti a spostare la discussione sotto altri riflettori, sì hai ragione e sottoscrivo: è un malvezzo

Peccato, per te, che sia la fotografia del tuo comportamento, come dimostra anche il tuo ultimo intervento. :lol:

Modificato: da Livio Orsini
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Scusate vi ringrazio per l'interesse alla discussione, vorrei precisare però un paio di cose. Io non ho sostituito il diffrenziale come mi era stato suggerito quindi la regolarità non si mette in discussione con l'impiego di uno da 30A con uno da 300A.

Io averi bisogno di capire perché mi continua a scattare il contatore anche quando c è bel tempo e soprattutto perché quando torna la luce o mi scatta il salvavita o mi scatta il magnetotermico dei servizi e non quello degli elettrodomestici, quandanche lo faccio manualmente staccand il salvavita e lo riattacco, spesso mi salta il magnetotermico

Qualche informazione in più. ho già fatto una verifica sulle singole prese qualora ci fossero delle dispersioni, la casa è anche provvista di due pompe sommerse e anch'esse verificate senza rilevare alcun problema. Avevo anche contattato il distributore segnalando il problema ma la risposta che ho ricevuto è che se non salta quello generale all'esterno della abitazione non può essere il problema dell' azienda ma un problema interno.

Queste sono le caratteristiche del quadro elettrico

Salvavita F362 25A 0,3

Magneto S61Na per gli elettrodomestici

magneto S242 ABB C10 per i servizi

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x minore, io non voglio far polemiche ma se hai letto bene ho parlato di prese.

il condizionatore della potenza che dici lo si collega direttamente , quindi non ha spina staccabile dall'utente , e quindi montaci il differenziale piu' opportuno.

quelli piccoli con spina devono poter funzionare sotto differenziale da 30ma , altrimenti o sono guasti o non conformi per il mercato

x euro 67: il contatore scatta x sovraccarico non per dispersioni.

cosa indica il display?

Modificato: da ivano65
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capire perché mi continua a scattare il contatore anche quando c è bel tempo e soprattutto perché quando torna la luce o mi scatta il salvavita o mi scatta il magnetotermico dei servizi e non quello degli elettrodomestici,

Per contatore intendi quello della fornitura di energia ?? (Enel)

lo faccio manualmente staccand il salvavita e lo riattacco, spesso mi salta il magnetotermico

Il salvavita scatta raramente, quindi scattano solo magnetotermici, che carichi hai ?? quando parte il frigo scatta? prova a staccarlo varie volte ed a riattaccarlo sperando sia in avviamento (aumenta il termostato interno per prova), o hai qualche altro carico induttivo/capacitivo che può provocare questo eccessivo assorbimento di spunto ??

Modificato: da dnmeza
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quandanche lo faccio manualmente staccand il salvavita e lo riattacco, spesso mi salta il magnetotermico

Questo è indice che c'è un guasto verso terra o perdita di isolamento tra fase e neutro.

Questo tipo di guasto, da come descrivi il fenomeno, sembra un corto circuito, verso terra o tra fase e neutro, causato da un qualche cosa che tocca e non tocca. Quando il corto avviene rapidamente interviene l'interruttore magnetico del magneto termico. Quando il corto non è "secco" interviene prima il differenziale.

Potrebbe essere un cavo nel tubo o una spellatura in una presa o in una scatola di derivazione.

Un paio d'anni fa successe anche a me una cosa simile.

Un paio di volte intervenne il differenziale ed un'altra il magnetico. Essendo sempre in concomitanza con l'accensione del grill del forno ne dedussi che era il resistore che appena iniziava a scaldarsi cominciava anche a scaricare. Sostituito il resistore non ci furuno più interventi ne del differenziale ne del amgneto termico.

il condizionatore della potenza che dici lo si collega direttamente , quindi non ha spina staccabile dall'utente , e quindi montaci il differenziale piu' opportuno.

Attenzione, anche se non c'è un'imposizione normativa c'è un criterio di buona progettazione che dovrebbe far riflettere prima di alzare la soglia di intervento del differenziale.

Si ipotizza una dispersione verso elementi metallici dell'apparato.

Anche se l'apparato anche se collegato ad un'ottima terra potrebbe risultare che la parte in tensione abbia una resistenza verso terra elevata perchè al continuità del circuito di massa è assicurato solo dai contatti meccanici della carpenteria.

Se la corrente d'intervento del differenziale è elevata questo potrebbe non intervenire, permettendo in questo modo danni alle persone per contatto accidentale con la parte in tensione.

In caso di controversia legale, la giustificazione di aver rispettato il dettato della normativa non esime il progettista o l'installatore dalla responsabilità per "prevedibilità del difetto".

Sono fatti su cui dovrebbe meditare chi rivendica un'autonomia decisionale sulle protezioni. ;)

Modificato: da Livio Orsini
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:worthy:Scusate, molti di voi hanno intrapreso una discussione interessante sulla legalità o no nell'applicazione dell'inserimento nell'impianto tra un 30mA e un 300mA.

Io avrei bisogno però di risolvere un problema in casa e suggerimenti su come risolvere in base alle vostre esperienze.

Rispondo a qualcuno di voi:

Non mi salta il contatore esterno del enel ma il salvavita interno o il magneto termico del quadro elettrico posto all'interno dell'abitazione.

Sovraccarico difficile se lo fa anche quando stacco tutto quello che c'è attaccato sulle prese e non ho condizionatori in casa, solo due pompe per l'acqua piovana

Non salta il magneto degli elettrodomestici mai, ma quello dei servizi nonostante l'abbia messo nuovo

Non sono intenzionato a mettere uno starter per il semplice motivo che non risolverei il problema

Aggiungo un altro elemento, quando premo il tasto test sul salvavita salta immediatamente(il salvavita).

Grazie a tutti

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x livio orsini, sono perfettamente daccordo con te

io in ambito residenziale ho sempre messo differenziali da 30ma, soprattutto per il motivo da te ben evidenziato.

i 300 ma in ambito residenziale servono solo come generali seguiti dai 30ma. (se possibile anche il 10ma nei bagni)

se poi qualcuno ragiona come colui che in questa discussione vuol far polemiche lo faccia pure , alla fine in caso di disgrazia dovra' renderne conto.

Modificato: da ivano65
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Maurizio Colombi

Esulando dalla discussione sui 30 0 300 mA, vorrei RIfare una puntualizzazione su quanto scritto dall'amico euro67.

Non mi salta il contatore esterno del enel ma il salvavita interno o il magneto termico del quadro elettrico

L'intervento del "salvavita" o del "magnetotermico" hanno due cause diverse, completamente diverse.

Per "salvavita" si intente l'interruttore differenziale, abbinato all'interruttore magnetotermico. Questo apparecchio dovrebbe indicare chiaramente se l'intervento di protezione si riferisce alla parte differenziale, o alla parte magnetica e /o termica.

Se erroneamente, per "salvavita" si intende un interruttore differenziale puro, questo interverrà SOLO ed esclusivamente a causa di un guasto differenziale sul circuito da lui protetto. Raramente questi apparecchi, intervengono anche per superamento del valore di corrente massima sopportabile, ma si tratta solitamente di tagli molto elevati (25 A) che ne escluderebbe il superamento.Si può affermare quindi che all'interruttore differenziale puro, non interessa nulla del sovraccarico o del corto circuito.

L'interruttore magnetotermico, invece, interviene solamente per superamento del taglio di corrente indicato. Si può affermare quindi che all'interruttore magnetotermico non interessa nulla del guasto differenziale.

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in alcuni casi, anche qualche portalampade o presa "biscottato/a" può andare in perdita o in corto, nel caso anche di chiusura della linea principale (differenziale o magnetotermico) provoca una scarica con conseguente guasto o a terra (scatto del salvavita) o fase-neutro (scatto del magnetotermico)

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Carlo Albinoni

A me piacerebbe un sacco il parere di Carlo in merito

Carlo chi....?

i 300 ma in ambito residenziale servono solo come generali seguiti dai 30ma.

I 30 mA sono richiesti solo per le prese, per tutti i circuiti dei bagni, ed altri casi particolari, come saune, ecc (meglio il 10 mA !).

In tutti gli altri casi, è sufficiente un differenziale coordinato con la resistenza di terra (se poi fossimo in un TN si potrebbe anche omettere del tutto il differenziale).

Anzi, la norma precisa che si può esentare dal 30 mA le prese destinate a carichi particolari (che si intepretano di solito come carichi fissi).

Poi, se si vuole mettere anche le luci o il condizionatore sotto 30 mA ve bene, a patto che:

- non mettere troppo sotto lo stesso 30 mA o addirittura tutto

- evitare di mettere 30 mA per carichi critici, come pompe, svuotatori, grandi impianti condizionamento, illuminazione giardini, ecc

Modificato: da Carlo Albinoni
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Carlo chi....?

L' esperto di interruttori automatici :whistling::whistling::whistling:

Comunque, ora, ognuno può trarre le proprie conclusioni e fare le scelte installative come meglio crede .( Naturalmente operando nei limiti appena descritti).

Ora ognuno installi i differenziali che più gli aggradano. :lol::lol::lol:

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Anzi, la norma precisa che si può esentare dal 30 mA le prese destinate a carichi particolari (che si intepretano di solito come carichi fissi)

no ma va che Orsini lo sa benissimo...

...eh ma la norma non è infallibile anche se chi la segue può beneficiare della presunzione di regola d'arte... ma sono quasi sicuro che ora smonterà anche questa

carinissimo poi il discorso sulle masse metalliche che avrebbero elevata resistenza verso terra (alias non collegate), che fa il paio con la decadenza potenziale del valore di Rt... senza considerare che i malintenzionati sono sempre in agguato e potrebbero operare il prelievo coatto del conduttore di terra (che è notoriamente bello grosso e privo di particolari rischi) imponendo quindi la salvaguardia tramite interruttori differenziali inderogabilmente da 30 mA

ma sì... mi hai quasi convinto davvero

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