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Salvavita-Magnetotermico


euro67

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Buongiorno a tutti :smile:

Vorrei porvi un quesito.Ho una villetta e molto spesso mi salta il salvavita o il magnetotermico dei servizi,ma la cosa più strana è che anche quando c'è bel tempo va via la corrente nella zona e quando ritorna,quasi sempre o scatta il salvavita o scatta il magnetotermico dei servizi anche quando sono staccati tutti dalle prese,ho tentato a cambiare il magnetotermico e non è cambiato niente ho fatto controllare le dispersione sull'impianto e tutto è a posto.Qualcuno mi aveva proposto di sostituire il salvavita da 30MA con uno da 300MA.Qualcuno sa indicarmi come posso risolvere questo disaggio dovuto al fatto che a casa ci sono poco :wacko:,quindi mi capite quando dico che mi provoca grossi problemi.Grazie a tutti e buona giornata :thumb_yello:

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A mio figlio nell'appartamento di Milano scattava il differenziale casualmente molto spesso l'ho sostituito con un G723AC25, tutto funziona regolarmente senza più scattare

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qualcuno mi aveva proposto di sostituire il salvavita da 30MA con uno da 300MA.

Pessima idea!

Per prima cosa le noirmative prevedono, per impianti civili, 30mA come soglia d'intervento e 10 mA di soglia per apparecchiature particolari. Correnti di intervento maggiori di 30mA sono previste per impianti industriali.

Se il termometro indica una temepratura corporea di 38°C cosa fai? Sostituisci il termometro con un altro che indica 37°C o ricorri ad un medico che tiprescriva una cura per la malattia che ha fatto innalzare la temepratura corporea?

Qui siamo in una sistuazione analoga.

Indubbiamente ci sono parecchie perturbazioni sulla linea elettrica che alimenta casa tua, e per queste deve intervinire l'ente erogante. Però credo che ci siano anche dei difetti di isolamento nel tuo impianto domestico. Se gli interventi sono concentrati sulla sezione che alimenta i servizi devi far verificare quelle linee e le relative prese.

Per un certo periodo è capitato anche a casa mia, su una linea della'ppartamento di mio fratello; la causa era in filo con isolamento degradato. Sostituito il filo i guai son scomparsi.

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salvavita btcino 0,3-25A differenziale abb 16A

Se è corretto quello che hai scritto hai già uno 0,3 Ae la cosa , come già ti hanno spiegato, non e' affatto piacevole. Ma interviene pure il MT?

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Maurizio Colombi

Ma qual'è il differenziale?

salvavita btcino 0,3-25A

oppure:

differenziale abb 16A

Secondo me, il differenziale è il BTicino e l'automatico l'ABB.

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Mirko Ceronti
Qualcuno mi aveva proposto di sostituire il salvavita da 30MA con uno da 300MA.

Faccio subito partire la denuncia contro ignoti, nel tentativo di inertizzare un potenziale omicida :angry::angry::angry:

Saluti

Mirko

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Siamo sicuri che da normativa non sia consentito il 300mA in un'abitazione? Da quello che so io se ho un adeguato valore di resistenza di terra posso mettere anche un differenziale meno sensibile,ovvero:

Rt <= Vc/In (resistenza di terra deve essere minore o uguale al rapporto tensione di contatto su corrente differenziale)

Quindi se avessi una resistenza di terra al max di 166 ohm potrei mettere un differenziale da 300mA.

Mi manca qualche passaggio?

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Per prima cosa le noirmative prevedono, per impianti civili, 30mA come soglia d'intervento e 10 mA di soglia per apparecchiature particolari. Correnti di intervento maggiori di 30mA sono previste per impianti industriali.

Livio Orsini, non mi risulta che le cose stiano esattamente in questi termini, ma se mi indichi a quali normative fai riferimento magari... ne imparo una nuova

in ambito domestico, il differenziale da 30 mA è prescritto (ovvero obbligatorio) solo per le prese di corrente e nei luoghi a maggior rischio elettrico (bagni, docce, per dirne due) come protezione addizionale dai contatti diretti

ad esempio, se Rt me lo consente (se c'è coordinamento e rispetto la tensione di contatto limite sulle masse), nessuno mi vieterebbe di utilizzare un 100 o 300 mA per la protezione dei guasti a terra dei climatizzatori direttamente derivati collegati all'impianto con linee dedicate

la scelta tocca al progettista (professionista iscritto all'albo o responsabile tecnico) che può anche andare oltre le consuetudini e le leggende metropolitane,

personalmente mi sono sempre trovato ad inserire in impianti residenziali, differenziali con soglie comprese tra 10 e 300 mA, ovviamente secondo criteri volti ad ottenere sicurezza senza andare a discapito della selettività di intervento

saluti

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Mirko Ceronti
personalmente mi sono sempre trovato ad inserire in impianti residenziali, differenziali con soglie comprese tra 10 e 300 mA, ovviamente secondo criteri volti ad ottenere sicurezza senza andare a discapito della selettività di intervento

Ah....quindi all'occorrenza hai anche sostituito un differenziale da 30 mA con uno da 300 quando quello originale da 30 saltava sempre giusto ?

Perchè è di questo che si sta parlando, l'argomento è che ad euro67 scatta il 30 originale e certificato in quell'impianto, e gli è stato consigliata la sostituzione col 300, ossia via il dente via il dolore (ed anche l'utente euro67 alla prima occasione)

Saluti

Mirko

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spesso mi salta il salvavita o il magnetotermico dei servizi,ma la cosa più strana è che anche quando c'è bel tempo va via la corrente nella zona e quando ritorna,quasi sempre o scatta il salvavita o scatta il magnetotermico dei servizi anche quando sono staccati tutti dalle prese,ho tentato a cambiare il magnetotermico e non è cambiato niente ho fatto controllare le dispersione sull'impianto e tutto è a posto

Se nella rete di distribuzione vi sono degli inverter, o dei generatori, possono creare dei transitori che fanno scattare il differenziale, la sostituzione del differenziale con uno di categoria G723AC25 può ovviare a questo.

Nel condominio di mio figlio hanno inserito nell'impianto di condizionamento anche dei cogeneratori a Gas, questi portano dei transitori che faceva scattare diversi differenziali comuni (BTicino)

Modificato: da dnmeza
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ad esempio, se Rt me lo consente (se c'è coordinamento e rispetto la tensione di contatto limite sulle masse), nessuno mi vieterebbe di utilizzare un 100 o 300 mA per la protezione dei guasti a terra dei climatizzatori direttamente derivati collegati all'impianto con linee dedicate

E' esattamente il contrario.

E' la Rt che può essere più elevata se c'è una protezione differenziale che lo consente.

Inoltre il tuo ragionamento è anche pericoloso, perchè nessuno potrà mai garantire che la Rt non aumenti causa mutate condizioni ambientali.

In caso d'incidente domestico, l'aver adatottato un differenziale con soglia d'intervento maggiore di 30mA fa scattare automaticamente la responsabilità di chi a certificato la conformità dell'impianto, perchè sono venuti meno i criteri di buona progettazione previsti dalla regole dell'arte.

Queste non sono leggende metropolitano, ma leggi dello stato.

Modificato: da Livio Orsini
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personalmente mi sono sempre trovato ad inserire in impianti residenziali, differenziali con soglie comprese tra 10 e 300 mA, ovviamente secondo criteri volti ad ottenere sicurezza senza andare a discapito della selettività di intervento

Siamo sicuri che da normativa non sia consentito il 300mA in un'abitazione? Da quello che so io se ho un adeguato valore di resistenza di terra posso mettere anche un differenziale meno sensibile,

Se nella rete di distribuzione vi sono degli inverter, o dei generatori, possono creare dei transitori che fanno scattare il differenziale, la sostituzione del differenziale con uno di categoria G723AC25 può ovviare a questo.

in ambito domestico, il differenziale da 30 mA è prescritto (ovvero obbligatorio) solo per le prese di corrente e nei luoghi a maggior rischio elettrico (bagni, docce, per dirne due) come protezione addizionale dai contatti diretti

Ma...a me pare...leggendo il post, di star mettendo le basi per una discussione da "bestiario"....

Scusate ma la protezione addizionale da 30mA è prevista per la protezione delle persone. Differenziali da 300mA selettivi possono essere previsti qualora si debbno mettere a valle del contatore e per garantire la selettività con i differenziali montati a valle.

Per quanto dice dnmeza a mio parere è un caso il fatto che un differenziale tipo AC risolva gli scatti intempestivi tanto che esistono versioni ad alta immunità studiate apposta (per non parlare dei nuovi Tipo F che ancora da noi non si vedono).

Se minore poi sceglie il differenziale nel range 10mA 300mA in base ai suoi gusti....beh....allora ho un consiglio...un bel relè differenziale a toroide separato così ti regoli la soglia e il tempo di intervento e usi sempre e solo lo stesso prodotto.........

Perchè è di questo che si sta parlando, l'argomento è che ad euro67 scatta il 30 originale e certificato in quell'impianto, e gli è stato consigliata la sostituzione col 300, ossia via il dente via il dolore (ed anche l'utente euro67 alla prima occasione)

Come han già detto sia Livio che Mirko questa soluzione paventata da un fannullone non è supportata da nessun argomento valido se non l'impreparazione di chi l'ha proposta. Se il 30mA di euro67 scatta a caso può essere si possa risolvere semplicemente con un differenziale da 30mA di tipo ad alta immunità.

Modificato: da Riccy
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Come han già detto sia Livio che Mirko questa soluzione paventata da un fannullone non è supportata da nessun argomento valido se non l'impreparazione di chi l'ha proposta. Se il 30mA di euro67 scatta a caso può essere si possa risolvere semplicemente con un differenziale da 30mA di tipo ad alta immunità.

sono d'accordo come ho fatto sostituendo quello di mio figlio con G723AC25

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sono d'accordo come ho fatto sostituendo quello di mio figlio con G723AC25

No. Tu hai installato un differenziale puro tipo AC, non uno resistente ai disturbi, che per bticino ha la sigla hpi. Per questo dico che è un caso che la cosa si sia risolta. Spesso i tipo AC o A installati non stanno proprio su finchè non si arriva a mettere un differenziale ad alta immunità.

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Queste non sono leggende metropolitano, ma leggi dello stato.

Livio Orsini, sto ancora aspettando che mi venga citata una norma o ancora peggio una legge dello stato che imponga l'uso esclusivo di differenziali con Idn minore o uguale a 30 mA (massimi) in ambito "civile"

Ah....quindi all'occorrenza hai anche sostituito un differenziale da 30 mA con uno da 300 quando quello originale da 30 saltava sempre giusto ?

Mirko Ceronti, non mi pare di aver detto questo,

ho parlato di scelte progettuali, e parlando di progetto intendo prima della realizzazione,

è ovvio che se si abbassa indiscriminatamente la sensibilità di un differenziale a posteriori la cose è ben diversa

E' la Rt che può essere più elevata se c'è una protezione differenziale che lo consente

in ambito residenziale, normalmente viene prima realizzato l'impianto di terra, i differenziali vengono dopo

Inoltre il tuo ragionamento è anche pericoloso, perchè nessuno potrà mai garantire che la Rt non aumenti causa mutate condizioni ambientali.

certo, ma allora partendo dal tuo presupposto, il discorso di coordinamento viene meno in qualsiasi impianto TT in BT, mettiamo differenziali da 30 mA ovunque e si risolve il problema?

no, non mi pare che sia questa la scleta più sensata

forse hai letto di fretta, o forse hai dimenticato che è compito dell'impiantista, progettista, installatore, assicurare la protezione dai contatti indiretti (e addizionale dai diretti dove espressamente richiesto), è ciò non vuol dire adottare indistintamente e a tappeto protezioni con soglia da 30 mA o inferiore, ma significa applicare le regole dell'elettrotecnica,

se un impianto di terra è fatto a regola d'arte e l'installatore procede a misurare l'impedenza dell'anello di guasto -la maggior parte degli strumenti lo fa, tenendo in conto anche della resistenza di terra del neutro- non vedo perché non possa adottare, qualora ve ne fosse beneficio/necessità, protezioni differenziali da 100 o 300 mA la dove i circuiti finali lo consentano

non ho poi mai detto che io lo faccia a piacere mio secondo l'umore della giornata,

il più delle volte, impiego valori maggiori di Idn, su circuiti in serie, la dove sia espressamente augurabile ottenere selettività verticale, raramente ho utilizzato valori di 100 o 300 mA (in ambito residenziale) su circuiti terminali di utilizzatori "fissi" (esempio dei climatizzatori) ma non certo perché qualcuno o qualcosa abbia mai vietato ciò! semplicemente perché nello specifico magari non ve ne fosse un gran beneficio

gradirei se al posto della stizza per un confronto che credo sia normale su un "forum", si rispondesse con riferimenti magari di tipo oggettivo, altrimenti se si tratta di opinioni strettamente personali, che almeno questo venga sottolineato in maniera chiara, altrimenti si fa solo "disinformazione"

saluti

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Livio Orsini, sto ancora aspettando che mi venga citata una norma o ancora peggio una legge dello stato che imponga l'uso esclusivo di differenziali con Idn minore o uguale a 30 mA (massimi) in ambito "civile"

La legge dello stato impone che l'impianto sia conforme "alle regole dell'arte"; così recita il testo della legge.

In quanto alle normative non devi far altro che leggerti le discussioni nella sottosezione apposita.

Modificato: da Livio Orsini
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sto ancora aspettando che mi venga citata una norma o ancora peggio una legge dello stato che imponga l'uso esclusivo di differenziali con Idn minore o uguale a 30 mA (massimi) in ambito "civile"

La CEI 64-8 richiede espressamente l'uso di interruttori differenziali da 30mA per la protezione delle prese a spina domestiche fino a 20A. Ovvio che se poi preferisci mettere un generale da 300mA selettivo per creare selettività nessuno te lo vieta.

Ma la protezione addizionale con differenziale laddove è necessario proteggere le persone non può essere maggiore di 30mA.

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@ Livio Orsini, era quindi una tua personale interpretazione, l'importante era esser chiari

la normativa "specifica" ce l'ho in ufficio e sono anche solito leggerla, mi conforta il fatto che il CEI lasci ancora spazio per consentire ad un elettrotecnico la possibilità di fare il proprio lavoro nel miglior modo possibile, senza restrizioni così intransigenti che annullerebbero di fatto la buona tecnica in nome di una pseudo sicurezza assoluta, che è bene ricordare non può mai esistere purtroppo

saluti


Riccy, ho l'impressione che non leggiate con la dovuta attenzione i messaggi, ma che vi focalizziate solo su alcune parole di questi

mi pare di avere ben ricordato che "in ambito residenziale" ci sono circuiti in cui il 30 mA è scelta obbligata e ho anche precisato quali

se poi da qui, nasce l'idea che un carico "particolare", direttamente collegato all'impianto, non sottoposto al maneggiamento da parte dell'utente (intendendo quindi che non vi siano cordoni di alimentazione) debba obbligatoriamente essere protetto anch'esso con un 30 mA, è frutto solo di un ossessione del "più sensibile è meglio è" che non è propriamente un discorso da "tecnici"

Modificato: da minore
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Riccy, ho l'impressione che non leggiate con la dovuta attenzione i messaggi

In questo caso hai ragione, parlo per me, infatti mi ero perso la frase in cui lo dicevi in uno dei primi interventi.

Per quanto riguarda invece Livio io credo stiate dicendo la stessa cosa. Infatti nemmeno lui ha mai scritto che per non sapere ne leggere ne scrivere si debbano mettere differenziali 30mA o meno ovunque. Si limita giustamente a dire che le cose vanno fatte secondo la regola dell'arte il che include anche il tuo ragionamento su cui ora concordo.

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