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Taratura Magnetotermici Motori


zardi

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Un cliente mi ha contestato la taratura dei magnetotermici installati su una macchina.

Secondo lui il magnetotermico deve essere tarato sulla corrente nominale del motore e non

adottando un margine del 10% in piu' come da me eseguito.

La sua osservazione e' corretta?

E se la tensione all'interno dello stabilimento si abbassa di un 10-15%?

Esistono dei riferimenti normativi?

Grazie

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Secondo lui il magnetotermico deve essere tarato sulla corrente nominale del motore e non

adottando un margine del 10% in piu' come da me eseguito.

La sua osservazione e' corretta?

Si

E se la tensione all'interno dello stabilimento si abbassa di un 10-15%?

La corrente del motore non deve superare la nominale se non per brevi periodi.

Se concedi un sovraccarico permanente del 10% il motore puo' surriscaldarsi.

Ciao

Mario

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La taratura di un magnetotermico per motori dipende, oltre che dalla corrente nominale, dalle condizioni di impiego. In assenza di indicazioni particolari la pratica comune è tarare alla corrente nominale.

Personalmente preferisco proteggere i motori a mezzo della pastiglia termica. Questo dispositivo misura l'effettiva temperatura del motore indipendentemente dalle condizioni di impiego.

Una curiosità. Perchè ti viene contestata la taratura dei magnototermici? E come ti viene contestata?

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emanuele.croci

La tua procedura è quantomeno curiosa... chi te l'ha insegnata?

Se la tensione si abbassa del 10-15% il motore potrebbe assorbire di più e far saltare il magnetotermico (lo riarmiamo), oppure a scelta se il magnetotermico è sovra-tarato brucia il motore (ne compriamo uno nuovo).

Poi in certi casi "capita" di dover "dare un po' su" al magnetotermico sperando che non ci siamo proprio 40°C nello stabilimento o che il motore regga lo stesso.

Ma è una brutta abitudine che il cliente può contestarti, non un diritto!

Ciao, Emanuele

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Poi in certi casi "capita" di dover "dare un po' su" al magnetotermico sperando che non ci siamo proprio 40°C nello stabilimento o che il motore regga lo stesso.

Attenzione Emanuele, molto dipende dall'uso del motore. Se il motore lavora in continuo alla coppia nominale assorbirà anche la corrente nominale. Però se il motore ha carichi variabili si può accettare assorbimenti superiori alla nominale. L'importante è che la corrente termica sia sempre entro i limiti imposti dal costruttore. In effetti alla partenza puoi assorbire anche 8*In; non per niente esistono le apposite serie di motoprotettori per partenze gravose.

Io insisto: l'unica protezione veramente affidabile è la pastigla termica. COn la pastiglia termica comprendi tutto: temperatura ambiente, ventilatore con filtro intasato, carichi variabili, etc.

Modificato: da Livio Orsini
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La mia procedura puo' essere quanto meno curiosa (come dice Emanuele), ma la scelta e' motivata dai

seguenti fattori:

1) Costo.

Potrei installare delle sonde di temperatura che certamente risolverebbero il problema in modo ottimale.

Dovrei pero' acquistare le sonde e gestirne la diagnostica, quindi schede aggiuntive a livello PLC ecc...

Di questi tempi con i margini risicati che si hanno anche 300-400€ possono contribuire ad azzerare il guadagno in un impianto.

2) Funzionalita' dell'impianto

I motori in questione sono sottoposti a frequenti cicli di start-stop sotto carico. La temperatura ambiente

oscilla tra 1 0°C e i 40°C. Ne consegue che tarando i magnetotermici alla corrente nominale si corre il rischio

(come e' stato prospettato da alcuni) di un fermo impianto.

Un fermo impianto comporta:

a) La chiamata da parte del cliente (un tecnico dell'hot line deve assisterlo, con costi a carico dell'azienda);

B) Il rischio che il cliente blocchi i pagamenti (di solito il saldo avviene dopo un periodo di tempo senza

fermi macchina);

A tutto questo si e' ora aggiunto il verbale da parte dell'ente di ispezione; come vedete non e' affatto facile

conciliare le varie esigenze (commerciali, tecniche, ecc...) soprattutto in periodi di "magra" come questo.

Mi e' chiaro comunque che la procedura da me seguita e' quanto meno contestabile.

Grazie a tutti per i Vs consigli.

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Caro zardi,

capisco che in momenti di magra non si metta un inverter dove ci vorrebbe (frequenti avviamenti) e che non si metta neanche un motore dimensionato giusto (per l'i2t almeno, non chiedo di aggiungere il 5% di potenza come margine di sicurezza, costerebbe uno sproposito <_< ).

Capisco anche che l'impianto non debba fermarsi, pur avendo i motori dimensionali male (al limite bruciano, ma chi se ne frega?).

Non capisco perche' ci debba andar di mezzo zardi, se non ha dimensionato i motori per quel carico (che il cliente superera' di certo, come al solito).

Ciao

Mario

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A tutto questo si e' ora aggiunto il verbale da parte dell'ente di ispezione...

Sono loro che ti hanno contestato la taratura dei magneto termici?

Se il motore è soggetto ad operazioni di marcia-arresto frequenti e ravvicinate esistono delle serie di magnetotermici "per impieghi gravosi" previsti proprio a questo proposito. Tari la termica la valore di corrente nominali ed eviti l'intervento per il sovraccarico da partenza frequente.

Sempre se i motori sono stati dimensionati in modo corretto. Altrimenti è giusto che, in caso di sovraccarico, intervenga il protettore.

In quanto alla pastiglia termica i motori di buona qualità, quando si supera una certa taglia, l'hanno di serie.

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