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Impianto Eterodosso


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Buongiorno a tutti e perdonate il titolo un po' strano ma non sapevo come definire l'idea che mi è venuta per mettere in opera un impianto elettrico in una zona della casa a tutt'oggi non utilizzata e dunque priva di impiantistica. Devo premettere che si tratta di attrezzare un monolocale con servizio e quindi, se pur nel piccolo (circa 35/40mt.) ho bisogno di tutto il necessario per dare un confort minimo. Questi locali sono nella zona della casa che risulta chiusa su tre lati da una intercapedine areata e le finestrature sono solo sul fronte. La mia idea sarebbe quella di non fare crene ma, bensì, di far passare l'impianto esternamente i muri limitrofi all'intercapedine ed entrando all'interno per le varie prese, interruttori e punti luce dove necessitano. Naturalmente pensavo di fissare all'esterno, in maniera consona, il tubo dove far scorrere i fili e le cassette di derivazione necessarie. Questo sistema mi faciliterebbe non poco la messa in opera ed avrei sempre sotto controllo tutto l'impianto per eventuali interventi. Sarei grato a chiunque volesse darmi qualche consiglio in proposito. Non ho esperienze in materia e quindi mi rivolgerei ad un professionista anche per avere la necessaria certificazione. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti nel caso non fossi stato troppo chiaro. Anticipo i ringraziamenti e saluto cordialmente. :thumb_yello:

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L'importante che le scatole di derivazione siano ermetiche se all'esterno e tutte le giunture ed eventuali infiltrazioni di acqua siano ben saldate, per il resto rimane l'estetica che lascio a te valutare, sicuramente in appartamento tutto dovrebbe essere normale ed a regola d'arte, alcuni prima di fare il cappotto eseguono modifiche ed aggiunte in questo modo, resta sempre che non vi siano infiltrazioni d'acqua o d'umidità, un buon impiantista lo farà sicuramente bene.

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Sicuramente l'idea è valida e realizzbile facilmente, ho qualche dubbio sulla convenienza, si dovranno usare materiali particolari come il tubo RK15 e scatola di derivazione IP55, qusto aspetto fa lievitare i costi e alla fine quello che risparmi con il muratore lo spendi con l'elettricista, pensa che in ogni caso un minimo di opere murarie saranno da fare, le scatole delle prese e degli interruttori andranno incassate nel muro, i punti luce a soffito e il quadro elettrico?

Insomma decidi tu ma se la tua motivazione principale è cercare di risparmiare credo che non sia la strada migliore.

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Capisco che sono da considerare una molteplicità di cose, non immaginavo che occorresse un tubo particolare e cassette speciali che possono essere molto costose. Resta il fatto che i muri interni sono già finiti e mi spiace intervenire con le crene che mi metterebbero nelle condizioni di rifare praticamente tutto. Per alloggiare le cassette non è un gran problema e non metterò punti luce a soffitto. Dunque, se non capisco male, non potrò usare del normale corrugato? Ora vado a vedermi che cos'è il tubo rk15 e le scatole ip55 per farmi un'idea. Ricordo, comunque, che il tutto non sarà visibile se non entrando nella intercapedine areata attraverso griglie ma non accessibile se non per effettuare interventi tecnici. Ancora grazie

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breve integrazione a quanto gia suggerito

una delle "fondamenta" ( non della casa ma della normativa elettrica :lol:) è che se il materiale fatto per un determinato scopo è installato secondo un determinato metodo , allora è tutto ok ( riassunto breve e impreciso ma rende l'idea )

è capitato di fare lavori del genere , per esempio perché non si voleva toccare un palchetto in legno "massiccio"

il corrugato "nero" è solo, ripeto SOLO da incasso

per un impianto del genere si usa il comune tipo "grigio" , che è un tubo plastico , con resistenza meccanica adeguata . Le cassette si prendono " a lati lisci" e con una fresa di adeguato diametro si realizzano i fori necessari e poi si montano gli "imbocchi" , che sono raccordi per fare entrare il tubo mantenendo il grado di protezione

Calcolando che si parla di portare corrente in qualche punto luce, la spesa non sarà assurda esempio banale una scatola da incasso 120*100 costerà , che so , come ordine di idee 2 Euro una esterna IP55 stagna ne costerà..per dire....5

quante ne dovrai usare ? 2.....3.....4....5 ? se risolvi il problema delle tracce nei muri nulla di male

una piccola precisazione a cui pochi fanno caso

perché ti parlavo dei raccordi ? la farò breve....

in una camera di prova viene montato un raccordo con um pezzo di tubo ad una scatola, attorno alla scatola viene fatta una doccia , si si, hai letto bene... un tubo forato spruzza acqua in tutte le posizioni , e poi viene verificato che sia stato mantenuto l'interno asciutto , questo per determinare il grado IP , lo si fa anche con polvere di talco

quindi il costruttore ti dice : è IP 55 in codeste condizioni

se per assurdo , per fissare la scatola la muro , gli faccio due fori a caso sul retro.... ho perso a priori il grado IP55

Come se per entrare nella stanza buco il dietro della scatola per i tubi a caso.....

stesso discorso se si usano le scatole già forate con tappini di gomma morbidi ( in piemontese le puppe , che però risulta parola offensiva in quanto è un termine dispregiativo del seno femminile, ma in genere dal negoziante rende bene l'idea )

Le scatole di derivazione hanno quindi dei loro fori da rispettare, in genere al di fuori del vano di collegamento o realizzati con un "labirinto" in maniera che se entra acqua o umidità da li, non venga in contatto con le parti in tensione

stesso discorso se ti vengono forniti i tappini per chiudere il foro vite ,ma li si fa per un discorso di doppio isolamento , non vado oltre

Brevemente : un buon installatore , che rispetta queste regole , impiegherà solo poco tempo in più per queste cautele , e i raccordi costeranno sicuramente non come un mobile di lusso :superlol:

Ma avrai realizzato un impianto a norma, adatto al luogo di installazzione ( nella dichiarazione di conformità l'installatore lo DICHIARA ) e che non ti darà problemi per anni e anni

nelle intercapedini il problema umidità o condensa non è da sottovalutare, pena nel corso degli anni l'ossidazione delle viti in metallo e ancora peggio , lo scatto degli interruttori differenziali apparentemente senza motivo

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Grazie Luigi69 per questo intervento che può definirsi conclusivo per il mio problema. Tra l'altro solo circa le metà dell'impianto passerà nell'intercapedine. Ho comunque da ognuno di voi imparato qualcosa di interessante, soprattutto....la solidarietà sul web! :clap:

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Microchip1967

Quoto in toto Luigi69

Vi farei vedere l'impianto "pilota" fatto nel 1990 a casa di mio fratello...

ristrutturazione di appartamento all'ultimo piano, con distribuzione "a pioggia" sfruttando la camera d'aria tra la parete interna ed esterna.

Scatole 503 con 3 tubi diametro 20 diretti da scatola a solaio... ovviamente tubi plastica grigio con raccordi ip67 (in quanto permettevano di calare il tubo senza che questo si sfilasse...)

Unica scatola di derivazione (praticamente 2 muretti con 2 pannelli di fondo e una mensola sopra) con , alla fine , piu' di 120 tubi.

Sulla mensola quadro modulare con tutti i dispositivi di protezione e comando

Comandi con pulsanti in bassa tensione

Praticamente massima flessibilità....

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