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Di seguito, alcune domanda "stupide" :P

- Che differenza esiste tra un "azionamento" e un "servoazionamento" ?

- Che differenza esiste tra "motore" e "servomotore" ? (solo la presenza di encoder....?)

- Che differenza esiste tra "Controllo ad anello aperto", "Controllo ad anello chiuso", "Sensorless", "Controllo V/f" ?

Grazie.

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Con il termine "azionamento" si definisce, nell'ambito dell'elettronica industriale, un sistema composto da:

- motore

- trasduttore di velocità eventuale

- alimentatore - regolatore elettronico

La differenza tra servo azionamento e azionamento normale si basa principalmente sul tipo di motore. Se l'azionamento impiega un servo motore è un servo azionamento. un servo motore è un particolare motore a bassa inerzia ed elevata coppia in modo da consentire accelerazioni elevate. Ovviamente per sfruttare al massimo le carateristiche del motore è necesario che il regolatore-alimentatore si accoppi perfettamente ad esso.

Tipici servi sono i motori cc a magneti permanenti, pilotati con chopper a transistori, e motori brushless sinusoidali.

Un controllo ad anello aperto è un controllo in cui si imposta un valore e ci si fida della bontà del regolatore nel mantenerlo. Se si aggiunge un trasduttore in grado di misurare la variabile da controllare e si controreaziona il sistema in funzione della misura, si ha un controllo ad anello chiuso.

Sensorless è comunemente usato per indicare un azionamento con motore asincrono e controllo vettoriale senza misura della posizione del rotore.

Controllo V/f è il classico azionamento asincrono con alimentatore in cui si controlla la tensione in funzione della frequenza.

Comunque se ti fai una ricerca sul forum troverai che questo argomento (vettoriale e V/f) è stato dibattatuto parecchie volte.

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Grazie per la risposta esauriente Livio.

Ma da dove devo iniziare? Sono completamente a digiuno di azionamenti e mi piacerebbe imparare a comandare un qualsiasi azionamento dal mio PLC.

Libri? Corsi? Dispense? :blink:

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Mi permetto di aggiungere:

controreaziona

vuol dire dare al regolatore un riferimento fisicamente influenzato dalla grandezza "di uscita" misurata: non basta la misura, il valore deve intervenire nei calcoli (nei controlli digitali) o, dopo la opportuna trasduzione, essere elettricamente sottratto alla grandezza di riferimento (nei controlli analogici).

La differenza tra servo azionamento e azionamento normale si basa principalmente sul tipo di motore

Ricordo che la differenza mi era stata presentata in riferimento all'utilizzo, più che alla tipologia: un servo "aiuta" a svolgere un compito assumendosene l'onere di forza, l'esempio era quello dello sterzo della macchina.

Chiaramente le prestazioni dinamiche richieste a un motore elettrico che esegua i comandi imposti rapidamente e sviluppando elevata coppia (difficilmente sarà anche elevata potenza) sono importanti, quindi devono essere utilizzati motori di "fascia alta", come indicato da Livio.

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Ricordo che la differenza mi era stata presentata in riferimento all'utilizzo, più che alla tipologia: un servo "aiuta" a svolgere un compito assumendosene l'onere di forza, l'esempio era quello dello sterzo della macchina.

Nell'incipit del mio intervento c'è questa asserzione "Con il termine "azionamento" si definisce, nell'ambito dell'elettronica industriale, .." quindi il campo è ristretto a questa branca. Il generico aggettivo di servo, nell'ambito dell'automazione, può essere attribuito a qualsiasi dispositivo che svolge questa funzione, indipendentemente dal fatto che sia elettrico, meccanico (servo meccanismo) o altro. Se restringiamo alla sola elettronica allora l'accezione di "servo azionamento" assume quel preciso significato che gli ho attribuito: rapidità di risposta e grande precisione. Questa è la discriminante tra un azionamento ed un servo azionamento. Un impiego tipico dei servo azionamenti è, p.e., sui contolli asse ad altre prestazioni dinamiche.

.....non basta la misura, il valore deve intervenire nei calcoli (nei controlli digitali) o, dopo la opportuna trasduzione.....
Tutto questo è pleonastico, perchè si identifica in un'unico termine: controreazione, per l'appunto. Questa tecnica, se ricordo bene, è stata scoperta dalla Western Elettric negli anni 30, scoperta che ha permesso alla suddetta società di conquistare, e mantenere per alcuni decenni, l'assoluta leadership nei sistemi di amplificazione audio. Successivamente questa tecnica è stata applicata anche all'automazione industriale con dispositivi elettromeccanici (amplidina e amplificatori magnetici) e, successivamente, con l'avvento dei dispositivi elettronici in grado di regolare in potenza è stato generalizzato.

Tutto questo non per polemica ma solo per amaor di precisione. :)

Modificato: da Livio Orsini
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Lungi da me l'intenzione di polemica o, tanto meno, correzione :P

Sul discorso servo, volevo solo portare l'esempio dello sterzo (motore "braccia" del guidatore + motore pneumatico, ora elettrico) o anche dei freni (motore "gamba" + motore idraulico).

Sulla retroazione, mi ricordavo di un post, è il terzo che si trova con Cerca, in particolare #2:

Azionamento

istintivamente ho cercato di spiegare meglio, perché mi sembrava che l'insieme delle informazioni non fosse sufficientemente preciso; d'accordo sul pleonasticismo, magari potevo proporre l'intervento nell'altro post, ma era solo per aiutare a capire ;)

P.S. Livio, spesso leggo dei post solo perché sei intervenuto, figurati se voglio polemizzare sulle tue indicazioni tecniche! Sui gusti pubblicitari magari si :lol: , ma non certo sui Controlli Automatici!

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Andrea_C mai pensato che il tuo fosse unintervento polemico, il mio ultimo messaggio aveva il solo scopo di chiarire meglio il concetto. E' che sono piuttosto pigro ed a volte evito di spiegare o di esprimere concetti che dò per scontati. :(

Sempre per fretta e, a volte anche per un pcoo di superficialità :( , incappo anche in errori grossolani quindi non prendere sempre per oro colato quello che scrivo :) .

Non immaginavo ch ela mia prosa ti piacesse tanto :D . Se il numero degli estimatori si allarga potrei iniziare a pubblicare i miei scritti, così diventerei ricco e famoso :lol:

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  • 3 weeks later...
Se il numero degli estimatori si allarga potrei iniziare a pubblicare i miei scritti, così diventerei ricco e famoso

Perchè no? Io sono un altro estimatore.

Però penso che il ruolo che copri in questo forum sembra esserti disegnato su misura, vista la tua pazienza e disponibilità nel rispondere a tutti e l'estenzione delle tue conoscenze ai più vari argomenti trattati nelle discussioni!

Ora però per compensare i complimenti aggiungo anch'io la mia piccola pignoleria non polemica:

Sensorless è comunemente usato per indicare un azionamento con motore asincrono e controllo vettoriale senza misura della posizione del rotore.

In realtà le misure di posizione e velocità ci sono, ma sono ottenute, senza sensori, tramite opportuni modelli matematici che ne forniscono delle stime, più o meno attendibili.

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Ora però per compensare i complimenti aggiungo anch'io la mia piccola pignoleria non polemica:

In realtà le misure di posizione e velocità ci sono, ma sono ottenute, senza sensori, tramite opportuni modelli matematici che ne forniscono delle stime, più o meno attendibili.

Sempre pignolando senza intenzioni polemiche.

Nella tua precisazione ti contraddici e, implicitamente, confermi la mia affermazione. Infatti tu sostieni, correttamente, che che la posizione in un sensoless è stimata non misurata. la stima non è una misura. Il concetto di misura è legato ad un confronto con un'unità nota ed immutabile. Nel caso della posizione del rotore si deve farfe riferimento ad un origine da cui si misura la posizione angolare in radianti, mentre per la velocità si contano le rivoluzioni, e le loro frazioni, nell'unità di tempo. Per effettuare queste misure è indispensabile un sensore adatto. In mancanza del sensore (sensorless) non si può effettuare la misura di queste due grandezze. Si può solo effettuarne una stima, più o meno precisa, in base ad un modello di comportamento del motore.

Io, più concisamente, ho affermato che in questo tipo di azionamento non si misura la posizione del rotore.

Per chi "se ne intende" è implicito che la posizione è ricavata con una stima. per gli altri ho ritenuto che l'introduzione dei concetti di modello e di stima potesse ingenerare dubbi e confusione :)

Modificato: da Livio Orsini
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Eh ragazzi... impossibile coglierlo in castagna!

Comunque ritengo (o almeno spero) che questi scambi di battute siano utili a chi legge per chiarire ulteriormente i concetti trattati.

Ciao, Domenico

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