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Carlo Albinoni

Eh appunto. Il vantaggio di sostituire il petrolio o il metano (comprati) con energia elettrica (comprata) dove sarebbe?

C'è differenza tra il comprare petrolio e metano per far marciare automobili e piani cottura, e comprarli per farci andare centrali elettriche turbogas, per ottenere elettricità per auto elettriche e piani cottura elettrici?

Se c'è, io non ce la vedo.

E che vantaggio c'è, invece, a mantenere lo stato attuale delle cose che non ha uguali in Europa?

Penso che sia già stato detto diverse volte ma fai finta di non averlo visto.

Possibilità di usare tecnologie elettriche innovative con un risparmio netto sulla fonte primaria.

Possibilità di utilizzare innumerevoli fonti primarie tra loro alternative.

Possibilità di dipendere da nazioni estere politicamente più stabili.

Detto questo non mi sembra che l'Autorità Garante proponga di buttarsi tutto sull'elettrico, come si fa in alcuni paesi del nord.

Semplicemente si spostarsi un po' dal metano verso l'elettrico, ribilanciandosi verso quello che si fa in tutto il resto d'Europa

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Anzi, forse quella che ritieni la seconda auto per molti è la prima (qualla che fa più kilometri).

Fare più chilometri continua a cozzare con la necessità di attaccarla alla presa ogni 120 km (quando va bene).

L'auto elettrica ha ancora molte limitazioni

Le stesse che aveva nel '90.

Nel frattempo è aumentata la densità energetica delle batterie ma evidentemente non abbastanza; una AX elettrica se non ricordo male faceva tra i 90 ed i 100 Km con batterie al cadmio, la Leaf 30 anni dopo ne fa 120 con batterie al litio (se non usi il condizionatore)

Vorrei vedere i primi che si acquistavano un cellulare ingombrante, costosissimo

Chi comprava un cellulare all'epoca era chi veramente necessitava di essere reperibile; quelli che lo compravano come status symbol erano la minoranza.

Un'auto elettrica la compri per quali "necessità"? Per non svegliare tua moglie quando fai tardi al bar? :senzasperanza:

Al posto dell'alternatore ci sta un convertitore DC/DC con ingresso e uscita isolati.

Sempre per curiosità, allora come mai non si usa direttamente il DC-DC per i servizi a 12V eliminando la seconda batteria?

Mi pare un controsenso in termini di efficienza il dover caricare una batteria usando una batteria...

Chi acquista un'auto elettrica di solito lo fa perchè dopo averla provata non riesce più a farne a meno.

Cioé perché vuole il giocattolone; è sostanzialmente quel che ho detto io. :smile:

Non tanto diverso da chi si compra il Cayenne o la Carrera, magari indebitandosi al collo; la differenza è che questi ultimi almeno lo fanno per avere un riscontro in termini di figaggine percepita...

Penso che sia già stato detto diverse volte ma fai finta di non averlo visto.

Si scusami, qui mi ero spiegato male io; intendevo dire che non ci vedo vantaggi economici.

Il prezzo dell'energia elettrica non calerà consumandone di più, anzi è più probabile il contrario; quindi a quel punto cosa verrà fatto?

Aumento della potenza contrattuale e costo al kWh invariato? Allora conveniva il metano mi sa...

Classico sistema di incentivi studiato con il retto esattamente come per spingere il fuffovoltaico?

E che vantaggio c'è, invece, a mantenere lo stato attuale delle cose che non ha uguali in Europa?

Nessuno. Ma ci si doveva pensare prima, tagliando le mani, cucendo la bocca ed evirando chimicamente chi per primo ha proposto il referendum antinucleare sull'onda del panicopaura, senza neanche rompersi ad informarsi sul perché era esploso il reattore n° 4 a Chernobyl.

Posto anche che per assurdo si ritorni ora al nucleare (magari prendendo a calciazzi nelle palle gli attivisti antinuclearisti ed i nimbysti vari), sarebbe ugualmente antieconomico.

ribilanciandosi verso quello che si fa in tutto il resto d'Europa

Si ma come detto in tutto il resto dell'Europa ribilanciano perché hanno corrente elettrica conveniente, mentre qui abbiamo solo le ciance degli attivisti antinuclearisti.

Modificato: da Darlington
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Carlo Albinoni

Fare più chilometri continua a cozzare con la necessità di attaccarla alla presa ogni 120 km (quando va bene).

Assolutamente no.

Un'auto ellettrica di oggi (quindi non parliamo di futuro) assicura 100-150 km di autonomia giornaliera.

Anche di più con una guida attenta.

Molto superiore alla percorrenza media delle automobili in Europa.

Le stesse che aveva nel '90.

Con questa affermazione dimostri ancora di essere completamente ignaro delle automobili elettriche di oggi (figuriamoci di quelle di domani).

Non c'è alcun paragone tra una Leaf o una i3 e le auto elettriche degli anni '90 (la Panda elettrica?).

Pensa all'autonomia, pensa alle prestazioni, pensa al confort, pensa all'assenza di effetto memoria che uccideva le batteria di una volta.

Sempre per curiosità, allora come mai non si usa direttamente il DC-DC per i servizi a 12V eliminando la seconda batteria?

Mi pare un controsenso in termini di efficienza il dover caricare una batteria usando una batteria...

Perchè hai due circuiti completamente separati (tensioni diverse) per i servizi e per la trazione.

Se pensassi di utilizzare solo la batteria di trazione, significa che per tutti i servizi a basso consumo (es telecomando porte, antifurto, radio, luci, centraline varie, ecc) dovresti tenere acceso il convertitore anche a auto ferma. Questo sì che sarebbe uno spreco.

Si ma come detto in tutto il resto dell'Europa ribilanciano perché hanno corrente elettrica conveniente, mentre qui abbiamo solo le ciance degli attivisti antinuclearisti.

Tu insisti su un problema secondario.

Tutti gli studi sul'auto elettrica (v monografia che indicato) prevedono un incremento globale del fabbisogno di energia elettrica relativamente modesto (compensato da una riduzione del fabbisogno di benzina).

Il vero collo di botteglia è la potenza disponibile.

Incrementare la potenza disponibile non significa automaticamente incrementare in egual misura il fabbisogno energetico.

Questa vale anche per altri tipi di applicazione.

Modificato: da Carlo Albinoni
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nel frattempo in italia

+2000 Mw in arrivo da nuovi elettrodotti con la Francia

-6000 Mw per i mancati allacci degli impianti da FER in Puglia, (mancano le infrastrutture) che poi vista forte sovraproduzione regionale, vende energia in Grecia

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Questa è un'altre delle tipiche demenzialità italiche. Si droga la produzione di FV con incentivi sbagliati. In alcune regioni, come ad esempio la PUglia, si distruggono vigneti e campi di grano per fare campi di produzione FV. Poi un a volta che entrano in produzione non si sa dove convolgliare l'enrgia prodotta perchè non si è provveduto a costruire elettrodotti appropriati. :angry:

Forse, visti i continui scandali, si era in attesa di ricavarci le opportune tangenti.

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remo williams

La Puglia ha sempre ceduto energia elettrica al nordest del paese.

Caduta la produzione industriale,la cosa è scemata.

Darlington,capisco la tua ritrosia verso l auto elettrica.Ma,sei troppo oltranzista...

È una tecnologia giovane e,ancora immatura.

Diamogli il giusto tempo di sviluppo.

L endotermico ha richiesto meno competenze ed impegno scientifico.

A me personalmente piacerebbe avere da Carlo,altre delucidazioni tecniche sui mezzo...

Se gli fosse possibile postare qualche cosa,non in contrasto con le sue collaborazioni,sarebbe estremamente interessante.

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Un'auto ellettrica di oggi (quindi non parliamo di futuro) assicura 100-150 km di autonomia giornaliera.

Anche di più con una guida attenta.

Se metti in folle e ti fai trainare da qualcuno arrivi anche a 5000 km di autonomia :smile:

I dati non me li sto inventando. I 120 km di autonomia li ho presi da una prova su strada della Leaf su percorso misto, guidando con attenzione e senza usare il climatizzatore. In autostrada invece l'autonomia scende paurosamente.

Se invece parli delle autonomie della Tesla da 80.000€, beh, stiamo proprio confrontando mele con cannoli alla crema; la Tesla sarebbe un giocattolone da ricchi pure se avesse un motore a benzina.

Con questa affermazione dimostri ancora di essere completamente ignaro delle automobili elettriche di oggi

Mi pare che il problema della scarsa autonomia ci fosse negli anni '90 e ci sia ancora oggi, l'unica differenza è che le auto pesano di più e quindi parte della maggiore densità energetica delle nuove batterie viene buttata proprio per compensare il peso maggiore.

Delle auto elettriche "di domani" ne parleremo il domani in cui saranno in vendita nei concessionari.

pensa al confort

...pensa al fatto che se non vuoi tornare a casa spingendola non puoi usare manco il clima...

È una tecnologia giovane e,ancora immatura.

Talmente giovane che nel 2015 ha gli stessi vincoli dei quali soffriva nel 1890.

L endotermico ha richiesto meno competenze ed impegno scientifico.

Al contrario, anche i primi motori endotermici erano poco efficienti, si rompevano ogni cinque minuti e le auto su cui erano montate erano complesse da guidare. Infatti a quel tempo le auto elettriche superavano di gran lunga le "termiche" perché richiedevano meno manutenzione ed erano più semplici da guidare (non avendo cambio e frizione ad esempio). Ma il tallone d'achille era l'autonomia, ed i tempi notevoli di ricarica; quando il motore endotermico è diventato affidabile, l'autonomia non era più un problema e fare il pieno richiedeva molto meno tempo del caricare una batteria.

Ad oggi le auto elettriche si saranno pure evolute, ma si portano dietro esattamente gli stessi limiti delle loro antenate.

Quando e se ci saranno in vendita auto elettriche con autonomia paragonabile a quelle dotate di motore endotermico allora si potrà discutere dell'alternativa.

Sempre che le "nuove" tecnologie non portino con loro altri problemi, tipo, chessò, batteria da sostituire dopo cinque anni e che costa quanto l'intera auto.

Modificato: da Darlington
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Carlo Albinoni

A me personalmente piacerebbe avere da Carlo,altre delucidazioni tecniche sui mezzo...

Se gli fosse possibile postare qualche cosa,non in contrasto con le sue collaborazioni,sarebbe estremamente interessante.

Hai qualche domanda specifica?

Si trovane in rete diversi articoli e guide interessanti.

Una di RSE l'avevo già indicata.

Questo video è interessante.

Però, preciso, non si riferisce nè all'attuale nè al modello 2018 ma alle successive evoluzioni.

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remo williams

Darlington.

Giustamente dici tu,l endotermico si rompeva.

Problemi dovuti ai materiali e,ai metodi di costruzione.

Ma,si è riusciti a gestirlo in tempi relativamente brevi.Diciamo un ventennio.

Fatto sta che passo'immediatamente al settore aeronautico.

Cerchiamo d aver un po di fiducia.

E,cerchiamo d essere pragmatici.Probabilmente gli idrocarburi saranno colonna portante dei trasporti ancora per lungo tempo.

Sopratutto nei trasporti pesanti.

Per quanto riguarda i pacchi batteria,nel caso sarebbe sicuramente prevista un qualche tipo d incentivazione.

Notiamo bene che in Italia,non esiste competizione tra i vari fornitori di energia elettrica.

Questo è il primo problema.E sinceramente,la vedo nera.

Carlo.

Ti ringrazio per il video.

Il mio interesse è prevalentemente tecnico.

Schemi unifilari.Tipologia motori.Dettagli tecnici generali.

Altra curiosità.Approgitto della tua competenza in materia.

In caso di incidente o,emergenza,come posso svincolarmi dalla tensione.Che presumo sarà di notevole entità (?).

Grazie per l eventuale risposta.

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Carlo Albinoni

In caso di incidente o,emergenza,come posso svincolarmi dalla tensione.Che presumo sarà di notevole entità (?).

Il circuito ad alta tensione (500 V) ha un isolamento rinforzato e, rispetto alla massa del veicolo è completamente isolato (per prendere la scossa ci vorrebbero due guasti).

Un monitor di isolamento verifica l'integrità del circuito.

In caso di incidente sensori di decelarazione del tutto analoghi a quelli delle auto termiche, aprono dei contattori posti sul gruppo batteria.

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Ma,si è riusciti a gestirlo in tempi relativamente brevi.Diciamo un ventennio.

Fatto sta che passo'immediatamente al settore aeronautico.

Cerchiamo d aver un po di fiducia.

Appunto, il motore endotermico è stato messo a punto in 20 anni, mentre l'auto elettrica si porta ancora dietro il problema di fondo che aveva un secolo fa: l'autonomia.

Quel su cui sono stati fatti progressi è il tempo di ricarica, venti minuti (posto di avere una colonnina rapida..) sono comunque un tempo più accettabile di dieci o dodici ore.

Ma nel frattempo la densità energetica delle batterie non è aumentata tanto da superare l'aumento di peso delle vetture quindi alla fine siamo sempre lì.

I motivi che hanno fatto preferire allora il motore endotermico sono gli stessi che lo fanno preferire adesso; un pieno di carburante fa fare più strada di una carica di batterie e richiede anche meno tempo.

Quel che può cambiare le cose è una nuova scoperta nel campo delle batterie e, checché ne dica Carlo, ho molti, ma molti dubbi che da qui a tre anni saranno disponibili sul mercato batterie con addirittura il doppio della densità energetica di quelle attuali.

Come ho detto anche a Carlo non ho nessun dubbio che siano in atto degli studi in merito (batterie con densità energetica maggiore farebbero gola a tutti, non solo all'industria automobilistica), ma quel che voglio sapere io è quando questi studi si tradurranno in qualcosa di concreto ed acquistabile.

Di prototipi che alla fine non vedono la luce ne è pieno il mondo, ogni due giorni c'è qualcuno che strombazza la scoperta sensazionale del momento che poi si rivela solo un mucchio di fuffa (vedi auto Eolo, che è quindici anni che deve "entrare in produzione" e nessuno ne ha mai visto un prototipo percorrere più di cento metri senza rompersi o bloccarsi... vedi E-cat che doveva risolvere tutti i problemi energetici del mondo, peccato che i suoi "creatori" si siano sempre rifiutati di sottoporlo a peer-review, forse perché è uno scatolone vuoto che non ha mai funzionato con il quale cercano di tirare su soldi dagli investitori grulli...), quindi non mi fido di chi promette una nuova tecnologia rivoluzionaria in breve tempo. Mi fido solo quando quella tecnologia arriva ad essere commercializzata perché significa che esiste e funziona.

nel caso sarebbe sicuramente prevista un qualche tipo d incentivazione

Gli incentivi servono per vendere cose che non sono convenienti, perché se lo fossero, si venderebbero senza bisogno di incentivarle!

Gli incentivi, di qualsiasi tipo, sono solo fumo negli occhi, ed un mercato che si regge solo sugli incentivi è destinato a crollare in breve tempo. Vedi il fuffovoltaico...

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In caso di incidente sensori di decelarazione del tutto analoghi a quelli delle auto termiche, aprono dei contattori posti sul gruppo batteria.

Forse non sempre.

Anche se ci hanno buttato sopra palate di sabbia il caso Alonso ha evidenziato il problema.

Dopo aver picchiato contro le barriere di protezione, la parte elettrica della power unit Honda ha dato un bella scossa al pilota, gli hafatto una specie di elettroshock tanto da fargli dimenticare gli utimi ventanni di vita (credeva di aver avuto un incidente sul suo go kart).

E' pur sempre vero che in caso di incidente anche gli autoveioli con motore endotermico non sono del tutto sicuri...

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E' pur sempre vero che in caso di incidente anche gli autoveioli con motore endotermico non sono del tutto sicuri...

Ricordo che vari anni addietro ci furono rogne legali per Ford, perché su alcuni suoi veicoli in caso di incidente la pompa del carburante, elettrica, rimaneva alimentata, e in molti casi il mezzo prendeva fuoco..

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Carlo Albinoni

la parte elettrica della power unit Honda ha dato un bella scossa al pilota, gli hafatto una specie di elettroshock tanto da fargli dimenticare gli utimi ventanni di vita (credeva di aver avuto un incidente sul suo go kart

Pare che non addottasse le sicurezze in uso sulle normali auto elettriche.

Aggiungo che il circuito ad elevata tensione dc è pesente anche su veicoli ibridi non ricaricabili.

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