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Info funzionamento caldaia Immergas Victrix TT 24 ERP


danieled82

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Buonasera.

Ho installato da poco questa caldaia, e sto cercando il modo ottimale di funzionamento, ovvero col minore consumo di gas ed allo stesso tempo con un buon comfort.

Alla caldaia ho abbinato la sonda esterna e viene comandata da un semplice cronotermostato on-off.

Abito in una casa di circa 100 MQ con un po' di mansarda poco abitata, ed in casa sono presenti tutti termosifoni in ghisa su cui ho installato tutte le termostatiche.

Per ora ho regolato la curva a 1.8, ovvero dovrebbe mandare l'acqua in mandata a circa 35 gradi con temperature di 8-10 gradi esterni, per salire a 40 gradi con 5 gradi esterni e così via...

 

Ho regolato il cronotermostato a 22 gradi, ma non ci arriva mai, e faccio quindi lavorare l'impianto in continuo... la temperatura di casa è sempre intorno a 20 gradi.

La caldaia quando deve mandare l'acqua a poco più di 35 gradi non modula in continuo , ma si accende per alcuni secondi a circa il 50% ,arrivando a circa 50 gradi in mandata, poi modula al minimo per altri 20 secondi ed inizia quindi a scendere la temperatura, e poi si stacca per alcuni minuti, fino a quando la temperatura di mandata non scende a 34 gradi ....poi ricomincia il giro ( tra l'altro in questo modo la pompa gira quasi sempre alla massima velocità

Quando invece deve mandare l'acqua a più di 40 gradi modula in continuo al minimo e la velocità della pompa diminuisce.... 

Per voi è corretto farla funzionare in questo modo? Io tenevo la curva più bassa possibile perchè avevo capito che così si sfruttava al massimo la condensazione...  O sarebbe meglio alzare la curva perché moduli sempre al minimo? In questo modo però mi salirebbe la temperatura in casa e dovrei "chiudere" di più le termostatiche...

Sono soddisfatto che comunque una temperatura di mandata di 35 o poco più sia sufficiente anche con i termo in ghisa e senza particolari cappotti termici..

Mi sono riproposto di vedere qualcosa relativamente ai consumi controllando per alcuni giorni direttamente il contatore, spero di riuscirci.

 

Potete darmi qualche parere?

Grazie

 

 

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La gradazione che hai impostato va bene per un impianto a pannelli radianti (pavimento), ma ASSOLUTAMENTE no per un impianto a termosifoni.

Almeno almeno alza a 60°C, se non addirittura 70°....puoi permetterti di abbassare solo nelle mezze stagioni.

Ovvio che un pò dipende anche dalla tua zona climatica, dall'utilizzo che ne andrete a fare e dalla gradazione che volete ottenere, ma se parli di 5° esterni non puoi tenerne 40 di mandata. :wacko:

Modificato: da Valejola
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Buongiorno e intanto grazie della risposta. Vorrei però capire un po' meglio .

Io sapevo che la condensazione si sfruttava maggiormente (rendimento più alto) con un ritorno a basse temperature, per cui cerco di tenere bassa anche la mandata.

Che controindicazioni ci sono?

Se riesco ad avere la temperatura desiderata in casa mandando l'acqua a circa 45 gradi con 5 gradi fuori, e con 40 gradi con 8 gradi fuori qual'è il problema?

Magari la casa è ben coibentata?

Qual'è il problema di usare queste temperature con i termosifoni?

Io partivo da questi presupposti e cercavo solo di capire se era meglio alzare un po' la curva per cercare di fare lavorare quasi sempre il bruciatore della caldaia modulando al minimo, e cercare di regolare la temperatura di casa "intervenendo maggiormente" sulle valvole termostatiche.

 

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devi fare 2 conti tramite contatore gas e vedere se ti conviene.
magari a 40° scaldi casa ma ci vuole piu tempo e devono stare parecchio accesi, invece se li metti a 60 fai subito a portare a temperatura.

solo tu puoi sapere cosa ti conviene fare

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non vedo perchè dovrebbe aumentare la temperatura a 60 o 70 gradi quando riesce a scaldarsi anche con l'acqua a 40..se la alza così tanto o chiudono le valvole termostatiche ma che comunque hanno una certa inerzia o scatta il cronotermostato per cui i caloriferi si raffreddano e poi riparte con cicli di freddo caldo dei termosifoni e consumi sicuramente maggiori

Quando anche il minimo è troppo è inevitabile che si spenga

Il bruciatore quando si avvia per stabilizzare la fiamma non si abbassa subito e questo fa poi spegnere il bruciatore quando c'è poco assorbimento ma dopo un certo numero di questi cicli l'acqua dell' impianto cala un poco e la caldaia potrebbe ritornare a funzionare al minimo modulando

Se non ti piacciono tutti queste ripartenze c'è un parametro nella caldaia che in pratica è di fabbrica tarato a 3 minuti fra uno spegnimento e il successivo riavvio del bruciatore per le richieste del riscaldamento e lo puoi aumentare visto che hai i termosifoni in ghisa

Così riesci a far modulare per un tempo maggiore la caldaia anche quando c'è poco assorbimento perchè il bruciatore quando riparte e fa la sua rampa prima di rallentare non arriva a spegnersi perchè l'acqua che gli entra è diventata nel frattempo più fredda

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se i 40 gradi gli bastassero non gliela farei aumentare sicuramente, ma se dice che mette il crono a 22 e non ci arriva mai ( anche se poi gli va bene cosi) il cronotermostato è come se non ci fosse e i termosifoni non hanno calore sufficiente da rilasciare all'ambiente.
io aumenterei la temperatura,magari non molto, e imposterei il crono a 20,5 magari se gli basta.
poi fa un po di prove con contatore alla mano .
potrebbe anche essere che se alza la temperatura arriva subito a 20° e poi la casa che è coibentata bene mantiene la temperatura, quindi accendi e spegni ce ne sarebbero pochissimi.
 

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il crono che immagino fosse già presente intuisco che lo usi per decidere le ore di funzionamento della caldaia e non per regolare la temperatura interna e per questo lo mette a 22 e mi sembra una soluzione valida

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Ho detto di alzare semplicemente perchè ai gradi che vuole non ci arriva...se esistono altri modi per scaldare una casa, sarebbe bello saperli.:P

Ovvio che ogni situazione và valutata, ma io non sarei poi così sicuro nell'affermare che si risparmia a tenere sempre acceso e a meno gradi.
Metti che a casa, notte a parte, ci vivo per appena 3 ore al giorno?

Che faccio, lascio acceso ad oltranza 24h per poter tenere la temperatura ottimale della caldaia perchè sono sicuro al 100% di risparmiare???
Non si può essere certi....và sempre vautata la cosa e sarebbe opportuno fare qualche prova.

Metti che veramente stà fuori quasi tutto il giorno?
Magari risparmia ancora di più accendendo a 70 per quel poco che serve...ok, la caldaia lavora non al suo meglio, ma se si risparmia chissene frega!
Ma comunque se già dice che non raggiunge la gradazione, alternative non ce ne sono.

Modificato: da Valejola
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ha detto che fa lavorare la caldaia in continuo, quindi non gestisce l'orario, e se la casa non arriva a 22° secondo me non sta lavorando bene.
poi ogni appartamento è a se

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Ma magari lo usa sempre acceso perchè crede che si risparmia a prescindere...ma non è detto.

Io se sono fuori tutto il giorno per lavoro, col piffero che lascio acceso di continuo senza fare prove di raffronto.

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io in continuo intendo che il crono non stacca mai la caldaia per raggiunta temperatura 

Non ho idea se resta accesa h24 

Non credo che adesso stia al freddo e magari se 40 gradi non bastano può salire a 45 o 50 

Se più o meno di scalda adesso se imposta a 70 gradi avrebbe cicli di funzionamento a radiatori molto caldi a periodi di radiatori freddi per cui io credo che decise le ore di riscaldamento poi imposta la caldaia alla temperatura minima che gli assicura il benessere in casa coi radiatori sempre caldi cioè in modo che il crono non stacchi o lo faccia solo occasionalmente

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Lui in continuo credo intenda tutto il giorno...quindi è logico che se impostasse 70 andrebbe in spegnimento.
Quello che volevo dire è che non ha senso inseguire obbligatoriamente il miglior rendimento della caldaia, se questo mi costringe a tenere sempre acceso.

E se io a casa non ci sono mai? Siamo sicuri che risparmio tenendo sempre a 40° i termosifoni?

Secondo me non è detto...magari è più conveniente tenerli a 60/70 e accenderli quelle 2, 3 o 4 ore che sono a casa seppur questo implichi il non ottimale funzionamento della caldaia.

Cioè si vuole far lavorare i termosifoni come un impianto a pavimento e la cosa, secondo me, ha senso solo se sono a casa tutto il giorno.
Perchè mettiamo che lascio sempre 20 e poi rientrato voglio 22...che faccio? Ogni volta vado ad impostare la temperatura della caldaia?
Al quanto scomodo direi...
E per poi cosa ottenere? Che ci mette 6 ore a portarmi a 22° perchè ho impostato 45° al posto che 40°??

Secondo me non ha senso.

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Buonasera e grazie delle risposte.

Intanto preciso che nella mia configurazione iniziale che ho descritto tengo il cronotermostato a 22° non perché voglio 22 gradi in casa, ma semplicemente per utilizzare la caldaia "in continuo": è la situazione che in pratica ha descritto Erikle.

La temperatura desiderata la ottengo con sonda esterna, impostando sulla caldaia la curva climatica sufficiente per mantenere la stessa.

Questo appunto perché avevo letto che era il modo migliore per far funzionare la caldaia a condensazione.

Quello che non mi tornava era il fatto che con temperature esterne relativamente elevate (da 10 a 15) la caldaia anche al minimo producesse una temperatura di mandata relativamente troppo alta (per quel che ho visto almeno 40 o più) e quindi da questo derivavano gli accendi/spegni del bruciatore...ma sembra quindi essere la norma.

 

Ho fatto in questi giorni qualche prova controllando anche il contatore...  Ho provato anche la configurazione suggerita da Valejola, alzando la curva climatica a circa 3,5 con la mandata che arrivava a circa 55-60 gradi e impostando il cronotermostato in modo che staccasse alla temperatura desiderata( 20 gradi) ed abbassandolo o spegnendolo quando non ero in casa (diverse ore al giorno: anche 10) .  Vedendo i consumi emersi dalle 2 configurazioni mi sembra che grosso modo coincidano...

Mi sembra che alla casa basti un apporto minimo di calore, ma costante: la coibentazione non è sufficiente a mantenere la temperatura una volta che si è arrivati a quella desiderata senza tenere acceso il riscaldamento.

 

A questo punto opterei per il funzionamento in continuo con temperature di mandata minori visto che il comfort è decisamente superiore, mantenendo quindi il termostato a 21 - 22 in modo che il riscaldamento sia sempre acceso (ripeto che voglio 20 e non 22. Lo imposto a 22 solo per tenerlo sempre acceso)  e una curva climatica bassa, sufficiente tenere la temperatura in casa a 19,5 - 20.

 

Intanto ho seguito anche il suggerimento di Erikle che ringrazio, aumentando l'intervallo minimo tra due accensioni del bruciatore da 3 minuti a 10 minuti, con la speranza che moduli di più.

 

Faccio qualche altra domanda:

1) Con la configurazione attuale in continuo con bassa curva il circolatore viaggia sempre alla massima velocità (9 - corripondente a 59W da libretto). Per voi è sensato impostare la velocità in modo fisso a 5 in modo da risparmiare qualcosa di energia e magari aumentare il DeltaT? Ho una pompa a giri variabili che con la configurazione attuale credo di non sfruttare...

2) Stavo pensando ai pannelli termoriflettenti dietro ai termosifoni. Che ne pensate? In giro ne ho sentito parlare bene... 

3) Nei giorni scorsi sono stato "attratto" da un cronotermostato "intelligente" NETATMO che ho visto che il mio fornitore offre ad un ottimo prezzo (119 EUR). Che ne pensate? Credo che nella mia configurazione servirebbe a poco...

Grazie,  ciao

 

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Per completezza segnalo che attualmente i consumi sono di circa 5 mc di gas al giorno, sia lavorando in continuo che staccando quando non sono in casa e riaccendendo al ritorno.

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Riguardo la combustione conviene sempre cercare di tenere costante piuttosto che creare accendi/spegni...ma ovvio che se anche il minimo è troppo, lo spegnimento è obbligato oltre che non controproducente.

Quello che và sempre valutato è appunto la regolazione della temperatura ambiente perchè a volte conviene tenere sempre acceso, a volte no.

Dipende da molti fattori.

Se nel tuo caso hai consumi identici (seppur poca, andrebbe contata anche la corrente consumata) allora ti conviene ovviamente tenere sempre acceso.
L'importante è che tieni sempre la temperatura confort perchè se hai bisogno di alzare, devi sempre aspettare un pò per via dei termosifoni poco bollenti.

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la casa ma è così per tutte hanno una certa massa per questo non ci sono grandi differenze di consumi fra un funzionamento continuo o solo a fasce orarie

Semmai quando fuori non c'è freddo limita il periodo di accensione della caldaia io ad es adesso la faccio accendere alle 5 di mattino e spegnere alle 22 ma quando c'è il clima mite la faccio spegnere prima la sera 

Con la sola sonda non è sempre perfetta la regolazione per cui se pensi di aggiungere un termostato io ti consiglio di comperare quello specifico della immergas mi sembra si chiami amico remoto che ti modula la temperatura di mandata anche in base alla temperatura interna oltre che quella esterna della sonda e puoi anche impostare fasce a temperatura inferiore sempre mantenuta dalla caldaia con la variazione della temperatura di mandata

Direi che è la miglior soluzione tutti gli altri termostati sono on off

Quanto alla pompa è regolabile in tanti modi sicuramente potrebbe abbassarsi se il bruciatore restasse sempre acceso producendo ad es 3kw e allora se deve smaltire solo 3 kw la pompa può girare piano

Se invece il bruciatore si arresta per il discorso già fatto sulla rampa di accensione e stabilizzazione della fiamma se la pompa girasse piano la temepratura dell'acqua salirebbe oltre il delta T che fa staccare prima che inizi a modulare

Insomma l'acqua deve circolare 

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Permettimi erikle...ma se uno per esempio esce alle 8 del mattino e rincasa alle 8 di sera...forse forse risparmia se accende solo la sera rispetto al tenere tutto acceso.

Secondo me è sempre tutto da valutare provando un modo e l'altro.

Ma è comunque anche vero che una caldaia a condensazione favorisce maggiormente il vantaggio del tenere sempre acceso perchè ha ampia modulazione e pieno controllo del rendimento.

Ma sempre meglio assicurarsene facendo prove reali e dati alla mano. :thumb_yello:

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certo se uno non è mai a casa..però rientrare a sera con la casa gelata magari in questo caso accendein anticipo  il tempo necessario a trovare la casa calda quando torna la sera e la tiene accesa di notte invece che di giorno

E poi se non ha scaldato di giorno il letto sarà gelato deve avere 2 piumini e lo scaldaletto per dormire e anche il bagno sarà gelato

per scaldarsi solo a colazione e solo a cena dovrebbe avere un impianto super rapido che in mezzora massimo gli scalda la casa o meglio solo l'aria di casa

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Per adesso non posso staccare/abbassare la caldaia la notte perché ho 2 bambini piccoli e la notte ci alziamo spesso o stiamo un po' svegli. Credo comunque che non avrei risparmi viste le prove che ho fatto, dato che la mattina spenderei di più in proporzione per riportare tutto in temperatura.

Per quanto riguarda la pompa mi sarebbe piaciuto mandarla più piano perché oltre a consumare meno avrei minore rumore nelle termostatiche, ma il discorso che fa Erikle torna... la caldaia dovrebbe modulare di più...

Per il termostato prendo in considerazione il CARv2 allora... effettivamente adesso ho un po' di sbalzi di temperatura tra giorno e notte... sintomo che la temperatura esterna appunto non basta.

Ciao e buon anno nuovo.

 

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Ma tu ste prove le hai fatte solo variando la temperatura di mandata o anche usando 2 temperature ambiente differenti??
Perchè gira tutto su questo particolare.
Io non sono ancora convinto che il risparmio è assicurato lasciando sempre acceso...

Ovvio che tutto dipende dalle necessità personali, ma se appunto uno a casa ci sta poco, credo che spenda di più lasciando a 20° anche quando è fuori casa.

Alla fine di notte tendenzialmente si abbassa a 18°, di giorno a 20 quando si è presenti...e se uno è presente molto poco, scalderà a 20 per poco tempo.

E con termosifoni che viaggiano a 60/70° non è che ci metti tanto ad alzare di 2 gradi.

 

p.s.: occhio che collegando il comando remoto immergas la faccenda si complica...soprattutto col CAR V2 che oltre ad avere funzione modulante attiva di fabbrica, ha anche l'autoapprendimento. Se poi ci aggiungi la sonda esterna e le varie regolazioni di off-set, temperature minime ecc ecc, rischi di fare macello. E si sà, quando le automazioni sono eccessive, si può finire col farle diventare controproducenti o comunque non più gestibili a proprio piacimento.

 

Modificato: da Valejola
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per la pompa ha molte possibili regolazioni probabilmente si può trovare una regolazione "personalizzata" certo che devi capire bene come funziona la caldaia e essere un attento osservatore e capire perchè succede una certa cosa variando un certo parametro

 

L'autoapprendimento è utile in pratica rileva quando quanto velocemente varia la temperatura interna per effetto della caldaia così tu gli dici che alle 17 ad es vuoi 20 gradi e la caldaia decide lei quando deve partire

Certo dovrai studiare un poco il tutto

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per me gli conviene tenere acceso tutto il giorno alla stessa temperatura, soprattutto se ha 2 bambini piccoli....l'unica cosa che non mi quadra è il mettere il termostato a 22°, la caldaia lavora sempre e non ce la fa a salire più di 20°.
devi sicuramente alzare la temperatura di mandata e regolare il termostato ambiente a 20° ( se questa èa la temperatura che desideri), poi è quest'ultimo che gestisce le partenze e spegnimenti

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impostare una corretta curva climatica è troppo difficile ?  scegline una che a 0 gradi esterni lavori intorno ai 70 c poi tutto il resto viene da sè...

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lascia il ta a punto fisso 19.5 c, limita la potenza in riscaldamento a 10 kw  e se la caldaia te lo permette imposta la pompa modulante ad un massimo del 60% della sua potenza, allunga i tempi di pausa riscaldamento a 5 minuti e se possibile fissa una rampa di salita di riscaldamento di 1 c/minuto.prova per una settimana ed annota i consumi

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