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PLC Forum


Sfida! Circuito elettrico manuale per clima inverter.


santill

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Un saluto a tutti. Vorrei creare uno scambio di esperienze e tentativi, alle solite problematiche di schede elettroniche delle varie marche di climatizzatori che vanno in tilt sempre per un motivo non molto chiaro. Da ultimo, cerco di far ripartire un Samsung inverter AQV12UBAX. Due sono i motivi che mi fanno infuriare: costa più del doppio di un modello sottomarca e se si blocca ci sono milioni di codici reset, che non vanno mai bene. Secondo: classica risposta "è la scheda"; traduzione 250-350€!

Avendo un pò di esperienza di elettronica, vorrei, e penso sia desiderio di molti, creare una semplice scheda elettronica "grezza", con cui con interruttori manuali, accendere, spegnere, fare caldo e freddo. Dopo tutto è quello che facciamo con i termosifoni. Mettere un  bel termostato e tutto finisce li. Sò costrure una centralina termodifferenziale per impianti solari e potrei adattarne una al clima. C'è qualcuno che ha dato direttamente la 220 sul relè del compressore e valvola per creare il caldo ed il freddo? In pratica, farlo funzionare come un frigorifero (quante volte vi si è guastato il frigo per sbalzi di corrente!?!). Collegando, ad esempio, la ventola esterna in coppia al compressore; la ventilazione interna con un relè a 3 posizioni rotante. Dispiace avere un climatizzatore teoricamente funzionante e solo per un piccolo transistor smd, si deve cambiare tutta una scheda. Ne ho 3 climatizzatori in queste condizioni.

Si accettano ogni tipo di "sperimenti" fatti per rianimare la macchina.

Rinnovo i saluti e Buone Feste.

 

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turista della democrazia

Ciao i clima inverter hanno appunto questo acccessorio che alimenta il compressore, non si può dare la 220 diretta.

per non parlare delle valvole di espansione passo passo sicuramente presenti nei multisplit e sempre più spesso anche nei mono.

L'elettronica in ogni caso serve per le logiche di sbrinamento oltre a quelle di termoregolazione e sicurezza.

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Si, sò che il "giro" che fà il gas è controllato dall'elettronica. Ma, immaginando il momento del funzionamento (in raffrescamento), salvo variabili di temperatura (aria esterna, aria interna, sovrapressioni di protezione compresore, ecc..), basta dare tensione al compressore, ventola esterna ed interna e settare la valvola 4 vie, dovrebbe andare.

In fondo, l'alternativa è buttare tutto!

Non credo che a nessuno non sia venuta quest'idea un pò farlocca, giusto per rabbia,  come risposta a sentirsi preso in giro che ad una perfezione di circuito, meccanico ed elettronico, tutto và in malora per uno sbalzo di corrente che brucerebbe un solo componente elettronico?!

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..... creare una semplice scheda elettronica "grezza",.....

 

Questo forum e questa sezione, non sono dedicati all'auto costruzione di apparati elettronici.

Per questo scopo c'è la sezione elettronica.

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Che sfida sarebbe declassare un sistema classe A in C o D?

La tecnologia On/Off è ormai relegata alla fascia economica ma in via di dismissione. Come la metti con il risparmio energetico?

Diciamo che l'On/Off può essere utile solo per accensioni intermittenti fino al raggiungimento della temperatura impostata per poi spegnere il condizionatore per diverso tempo se reputato inutile il suo uso, ma... per un mantenimento costante della temperatura non è ormai concepibile un sistema che lavora sempre alla massima potenza e controllato solo da un termostato.

E' la potenza modulata della pompa che mantiene la temperatura costante, e non spegnendola mai, a produrre un risparmio energetico e non certamente un'accensione/spegnimento mantenendo costante la potenza massima.

 

Una sfida a controllare manualmente un sistema di condizionamento in cui il solo controllo è affidato ad un termostato non ha senso, soprattutto quando il sistema in origine è controllato da un inverter "intelligente".

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turista della democrazia

Livio ciao,buon natale, si sta ipotizzando circuiteria elettromeccanica e in ogni caso in sezione elettronica potrebbero non esserci competenze di base sulle funzionalità di macchine frigorifere che vanno in questa sede approfondite.

santill la macchina on/off può funzionare come hai descritto, non serve niente di particolare basta mettere tutto in parallelo e via, a parte quelle in cui il ventilatore interno è gestito elettronicamente I e non ha più i vari avvolgimenti di velocità.

Il compressore di una macchina inverter invece è alimentato a (330V DC?), non è possibile alimentarlo a 220V, si brucia, si rompe, non va, non sopporta il condensatore di spunto, gli avvolgimenti sono diversi da quelli di un compressore normale. Quindi occorre per forza un inverter per alimentare alla giusta tensione il compressore.

Poi le valvole passo passo (24Vdc, forse) funzionano ad impulsi ogniuno dei quali fa fare un gradino di apertura/chiusura, sono modulanti, non si possono alimentare direttamente e soprattutto senza controllo, queste sono fondamentali per la funzionalità frigorifera dell'impianto, non si può omettere di farle funzionare.

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Resta la 4 vie, l'unica cosa che si può "banalmente" alimentare

il resto, oramai necessita dalla sua elettronica per funzionare, compreso i ventilatori  dell'ue (ultimamente inverter pure quelli)

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per Silvio Orsini, ho fatto un giro nel settore elettronica, ma da quelle parti non ho trovato applicazioni verso i climatizzatori. Si tratta di trovare sinergie tra i due" mondi". Li sanno cosa è un varistor, mosfet, circuiti flip-flop, inverter, darlington, porte logiche ..... qui invece è più meccanico: quanti tencnici installatori hanno un oscilloscopio o un saldatore ad aria? Non si usano.

Riguardo al risparmio energetico , di Panter, lo metto vicino al risparmio di cambiare la scheda e relativi costi del tecnico, o eventualmente a buttar via tutto . Dimmi tu dove sarebbe il guadagno? Se un clima viene acceso poche ore al giorno per pochissimi mesi all'anno, sapresti dirmi il costo aggiuntivo del consumo? Se vale ciò, ad esempio, in modalità riscaldamento, l'alternativa dei tuoi termosifoni a gas, gasolio o pellet, funzionano ad Inverter? 

La mia idea è partita dal fatto che la scheda ha sicuramente un componente rotto, ma non mi và di cambiarla completamente, solo perchè la casa madre ha interesse a rivendertene una nuova che farti cambiare un componente da pochi centesimi. La mia esperienza mi porta a scegliere gli on-off, anche perchè esistono schede universali adattabili a prezzo onesto.

Premetto che i presupposti sono che il compressore sia funzionante e che il generatore della trifase per esso sia funzionante: quello è un unico chip asimmetrico mai visto in commercio. A sostegno delle mie idee che bisogna sottomettersi al sistema, è il fatto che tutti i microprocessori e I.C. sono con le sigle abrase. Ma guarda un pò!

 

Modificato: da santill
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Premetto che i presupposti sono

 

Detta così mi sembra un pò la barzelletta del matematico chiuso nella stanza con la scatoletta e senza l'apriscatole: "supponiamo per assurdo che la scatoletta sia già aperta..."

 

 

Così non si va da nessuna parte, il primo step di un qualsiasi progetto è uno studio di fattibilità serio, partire con "sarà un componente da 5 Eurocent" senza neanche sapere che guasto ha realmente la scheda è il miglior modo per perdere del tempo, idem il pensare di costruire una scheda da zero quando non si sa neanche cosa dovrà fare di preciso.

 

Tra on-off ed inverter ci passa la stessa differenza che ci può passare tra un motore due tempi a carburatore da motosega e un motore a iniezione diretta di ultima generazione... praticamente l'unica cosa che hanno in comune è che ci sono uno o più pistoni.

 

Detto questo: hai diagnosticato il guasto di quella scheda, partendo dalle cose più basilari, del tipo se l'alimentatore della medesima funziona oppure no?

 

Poi: se si è guastato il modulo finale del gruppo inverter, cosa molto probabile, di sicuro non lo pagherai pochi centesimi.

 

Meno della scheda nuova si (ammesso che lo trovi), pochi cents no

 

E si torna dal principio: hai le competenze e le attrezzature necessarie per fare una diagnosi seria del guasto? Altrimenti è lo stesso che salire a bordo di una F1 e pretendere di girare in pista sfidando Felipe Massa senza avere mai neppure preso la patente B.

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E' giusto quello che dici e condivido, ecco perchè partivo con una sfida. La complessità di un inverter la conosco e non la si può ridurre con 2 relè.

Io ho esperienza elettronica un po datata: posso creare circuiti con porte logiche, ormai obsoleto. Basta un semplice microprocesore che sarebbe molto più semplice ed efficace.

Da 5 centesimi trovi solo una resistenza, che magari ne vedessi sulla scheda una bruciata: se il problema fosse quella la pagherei anche 1 €!

Scusami, anche se fosse il modulo finale inv. chi lo vende? Per ora stò controllando le tensioni ed tutto a posto. Ho fatto il reset sbattendomi per trovare il codice, è non è cambiato nulla. Ho iniziato a chiambiare qualche numero del codice reset, e me lo accettava lo stesso. Ovviamente senza risolvere il problema. I condensatori sembrano tutti a posto, ma li iniziero a smontare uno ad un per un controllo. I ptc ed ntc funzionano tutti.

Il problema è che non ho trovato uno schema elettrico serio; cioè con i valori di tensione sul circuito, come lo si trova per un amplificatore HIFI di casa.

Comunque, girando in internet, dalla Spagna, Francia, Paesi Arabi fino alle Filippine, ho trovato gente con la mia stessa opinione. Da ultimo ho trovato un articolo dalle Filippine che cambiavano 2 inverter con normali on-off, giusto considerando la normale rottura di schede e costi relativi, che azzeravano il risparmio dato da un inverter.

ps. già il tuo nome "darligton" di elettronica ne dovresti sapere più di me.

Buone Feste.

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