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Collegamento Bus Con Cavo LAN e Configurazioni


zeatles

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Ciao a tutti, dovendo passare i cavi per il bus e avendo visto che vanno bene anche i normali cavi di rete, mi sono sorti un po di dubbi sui vari collegamenti ai ragnetti   e/o altri dispositivi domotici e inoltre sui collegamenti che si possono fare (stella, ecc).

Il bus sarà passato in canaline apposite in cui non sono presenti cavi di potenza ma solo il bus o al max un cavo dove passa una 12v (citofono, ecc, ecc), e per comodità e economia avevo pensato di passare un utp non schermato cat.5e e volevo sapere se è sufficiente e che vantaggi o meno ci sono a passare sia un f/utp e che un cat6.

Nel caso di un f/utp dovendo collegare la schermatura a terra ma dovendo anche interrompere più volte il bus per le derivazioni, ho paura che la funzione di schermatura verrebbe praticamente ad annullarsi, ed inoltre se non fatta bene giò di per se è inutile

Altra domanda riguarda proprio le derivazioni e i collegamenti possibili con il bus homeplc. Siccome non ho ben capito quali siano i possibili collegamenti tra i vari dispositivi (essendo questi dislocati su più piani). L'idea era quella di far passare il cavo lan nelle canaline e in ogni punto in cui abbia un ragnetto seguire i consigli trovati nei video descrittivi del sistema e fare una stella in cui l'alimentazione (portata da una delle 4 coppie) è collegata insieme dentro la derivazione mentre il segnale è inviato al ragnetto tramite un'altra delle coppie e torna nella derivazione con un'altra coppia ancora. Vi metto un schema per capire meglio.

117xnk5.png

Il discorso di non fare la stella direttamente nella derivazione anche per il segnale del bus ma farla solo ai morsetti del ragnetto con un entra esci è per evitare eventuali disturbi?

Nel caso invece avessi più derivazioni da fare da una cassetta a più ragnetti può andare bene come schema di collegamento il seguente per due o più derivazioni?

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Grazie mille

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del_user_56966

Queste non sono aperture a stella del Bus, sono solo delle aperture a stella relative alla posa del cavo....

di queste ne puoi fare quante ne serve e fino ai limiti di stesura della tratta che ricordo essere teoricamente di 200/300 metri (a secondo del cavo utilizzato) per ogni singolo ramo...

dato che una soluzione base è di 5 rami... un ramo dei master e altri 4 per le zone master...

con questa posa secondo me hai disponibili circa 800/1000 metri utili di posa... senza ripetitori...

con ripetitori sali a circa 2400-2800 metri per CPU... teorici di base..

in realtà se il cavo e buono e la posa è fatta correttamente secondo me si arriva tranquillamente al doppio dei metri...

però pose fatte a regola d'arte non è facile vederne... quindi manteniamoci in regime di sicurezza...

in ogni caso mentre posi i moduli tramite la diagnostica puoi testare immediatamente le varie tratte...

e quello che conta sempre con una soluzione HomePLC.... non è la teoria ma solo quello che dice la strumentazione...

 

 

 

 

 

 

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Non so se quello che ti sto per suggerire è la posa ottimale

ma per me sta funzionando bene e non mi crea problemi in diagnostica.

Il collegamento a stella non crea grossi problemi ed è ben sopportato.

L'ho però realizzato esclusivamente all'interno di derivazioni: arrivo

con le quattro coppie del cavo di rete sul primo modulo din e li crimpo,

con altrettante coppie in prtenza, sugli stessi morsetti a vite.

In questo modo arrivo con alimentazione e bus da un corrugato e 

riparto per la derivazione successiva dallo stesso modulo.

Nella stessa derivazione potrei avere altri moduli e qui utilizzo

i cavetti già pronti con l'innesto di plastica tra uno e l'altro. Oppure li taglio a metà

se dovessi connettere anche un ragnetto.

 

L'importante è che il cavo di rete sia con conduttori flessibili (per evitare

rotture se vengono piegati). Il cat6 ha una twistatura più stretta ed elaborata

e richiede anche una posa più attenta in quando le curve che può fare devono

avere un raggio maggiore pena peggioramenti nella trasmissione (sempre che

ce se ne accorga effettivamente).

Solitamente nei grossi fornitori li trovi solo rigidi in quanto sono previsti per

il cablaggio strutturato. E costano di più.

Foiled/Unshielded Twisted Pair sono più rigidi ma meno dei Foiled/Shielded Twisted Pair.

Hai ragione per quanto riguarda la schermatura... se non si sa come farla in modo

ottimale rischi di peggiorare le cose. specialmente quando sei nelle derivazioni

e devi fare delle giunture.

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Nella tratta che porta al ragnetto io userei lo stesso schema di colori

per andata e ritorno... solo per mantenere una coerenza tra una

scatola e l'altra non si sa mai.

 

Ad esempio io ho usato sempre le coppie marrone/marronebianco e

blu/blubianco per l'alimentazione e poi arancione e verde per il

bus in andata e arancionebianco e verdebianco per i ritorni.

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Ok sul discorso relativo alla scelta del cavo a questo punto penso che andrò su un cat.5e da decidere se utp o f/utp in modo che se mi avanza qualcosa posso fare delle prolunghe per la rete LAN.

Sul discorso invece dei collegamenti ho ancora un po di dubbi. Non ho capito quale sarebbe la configurazione ideale suggerita per i sistemi homeplc.

Queste non sono aperture a stella del Bus, sono solo delle aperture a stella relative alla posa del cavo

nel senso che una stella pura sarebbe diramando anche il bus così come ho fatto con l'alimentazione direttamente dalla derivazione?

Aleandro leggevo in un altro post che suggerivi di fare un nodo dall'alimentatore e portarlo in modo separato a tutti moduli (ragnetti e moduli din) nelle varie scatole e di non fare ponticelli con le alimentazioni. In base al mio disegno l'idea era proprio quella di partire con il cavo LAN dal quadro generale e distribuire alimentazione e bus a tutte le scatole di derivazione (e quindi anche ragnetti) esclusivamente tramite quel cavo. E' sbagliata come idea?

Altra cosa ho letto sempre in un altro post che consigliavi la protezione con fusibili in modo che in caso di corto si isola sola una stanza o comunque una zona. Puoi spiegarmi meglio come e cosa dovrei proteggere e che tipo di fusibile consigli?

L'ho però realizzato esclusivamente all'interno di derivazioni: arrivo

con le quattro coppie del cavo di rete sul primo modulo din e li crimpo,

con altrettante coppie in prtenza, sugli stessi morsetti a vite.

In questo modo arrivo con alimentazione e bus da un corrugato e 

riparto per la derivazione successiva dallo stesso modulo.

Nella stessa derivazione potrei avere altri moduli e qui utilizzo

i cavetti già pronti con l'innesto di plastica tra uno e l'altro. Oppure li taglio a metà

se dovessi connettere anche un ragnetto.

Qui invece smoothhands c'ho capito un po poco come configurazione. Potresti spiegarmi meglio come l'hai realizzata tu.

Mettiamo il caso che abbia un modulo nella derivazione, arrivi con il cavo lan e colleghi una coppia (alimentazione) ai morsetti del modulo insieme ad un'altra coppia del cavo che riparte e così anche per il bus? Una cosa del genere?

2v9wzh5.png

Nel caso invece avessi un ragnetto che non è nella derivazione posso utilizzare lo schema che ho descritto sopra?

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Si, intendevo come l'ultimo disegno che hai fatto.

Poi, generalmente, i moduli din non hanno solo i morsetti

a vite ma anche uno, o due, connettori ad innesto dove vengono

replicati i segnali del bus.

Qundi dal modulo din che hai disegnato si dirama un'altro

bus verso i moduli locali alla derivazione partendo dal connettore ad

innesto.

Per i ragnetti va bene come li hai disegnati.

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del_user_56966
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Aleandro leggevo in un altro post che suggerivi di fare un nodo dall'alimentatore e portarlo in modo separato a tutti moduli (ragnetti e moduli din) nelle varie scatole e di non fare ponticelli con le alimentazioni. In base al mio disegno l'idea era proprio quella di partire con il cavo LAN dal quadro generale e distribuire alimentazione e bus a tutte le scatole di derivazione (e quindi anche ragnetti) esclusivamente tramite quel cavo. E' sbagliata come idea?

 

L'alimentazione la puoi posare come meglio credi ma dipende da come progetti l'impianto....

se parti da nodi di zona e alimenti una serie di carichi adeguati alla sezione che utilizzi in quella tratta non vedo problemi...

avresti invece problemi se carichi più del dovuto in corrente la sezione di rame in quel cavo in quanto la dimensione del filo di un cavo UDP è molto piccola e lavorando su bassa tensione basta poco per andare giù di tensione a valle....

 

personalmente ho pilotato per fare dei test circa 45 termoregolatori MCT3 a distanza di 100 metri ma se hai altri moduli ne potrebbe bastare meno per avere una tensione in fondo alla linea non sufficiente per alimentarli correttamente...

 

in questi casi vale la regola che sovradimensionare leggermente sarebbe buona cosa...

 

per esempio se si porta una montante da 2x 1.5 mm o più e poi dirama da questa si deve stare attenti principalmente alle lunghezze delle diramazioni dal nodo...

se invece parto dal quadro in garage e salgo fino al 3 piano con un cavo da 0.25 mm e collego tutto l'impianto su questo probabilmente avremo un problema di eccessiva C.D.T

 

Quote

Altra cosa ho letto sempre in un altro post che consigliavi la protezione con fusibili in modo che in caso di corto si isola sola una stanza o comunque una zona. Puoi spiegarmi meglio come e cosa dovrei proteggere e che tipo di fusibile consigli?

 

per esempio come di norma si fa sugli impianti elettrici il cavo in partenza....

 

se hai un alimentatore da 3 Amp in partenza...

 

1 zona che assorbe 0.4 A

1 zona che assorbe 0.2 A

1 zona che assorbe 0.1 A

mettere dei fusibili extra-rapidi da 1 amper in partenza sulle varie tratte può evitare che in caso di cortocircuito il guasto si derivi su tutte le tratte...

 

 

 

 

 

 

 

 

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del_user_56966

Ricorda che HomePLC non è sensibile all'inserimento disinserimento a caldo quindi il fusibile si può ripristinare anche con impianto in marcia...

anzi potresti anche segnalare l'intervento di uno di questi automaticamente tramite gli stessi ingressi del sistema....:smile:

 

questo per partire... poi mettere delle protezioni non fa mai male... semmai e vero il contrario!

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del_user_56966
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Non ho capito quale sarebbe la configurazione ideale suggerita per i sistemi homeplc.

 

Dipende dall'applicazione...

 

nel tuo caso direi che il cavo fornito col sistema Alimentazione (Rosso+Nero da 2 x 0.5 mm) e 4 coppie Bus twistate sarebbe l'ideale,

rimando valido il concetto di un giusto rapporto tra corrente in gioco e sezione di alimentazione in quella tratta...

 

 

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Prima di tutto grazie mille per le esaurienti risposte.

Considera che per ora il mio impianto è di dimensioni limitate:
- Primo piano: 3 o 4 moduli (I/O, alimentatore, CPU) nel quadro generale, più qualche ragnetto nel raggio di 10 metri

- Piano terra: 4 I/O più un paio di ragnetti

- Secondo piano: 4 I/O più un paio di ragnetti

Pensavo per ora fare il Primo piano (dove c'è l'alimentatore) tutto con UTP e andare con una coppia 2x1,5 agli altri due piani per l'alimentazione e da li ritornare di nuovo su utp.  Con così poca roba e distanze così ridotte non penso di avere grossi problemi di cadute di tensione.

 

Per alimentare il sistema utilizzerò il trafo e l'alimentatore della NET che dovrebbe essere sufficientemente potente da alimentare tutto il sistema. Quindi volendo dividere in 3 zone (una per ogni piano) mi consigli di partire dall'alimentatore con 3 linee ognuna protetta da un fusibile extra rapido da 1A  e da li andare alla CPU (e poi agli I/O) nel quadro generale e agl altri due piani?

Come moduli di protezione volendo evitare i portafusibili da barra din che costano abbastanza cosa mi consiglieresti?

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Ricorda che HomePLC non è sensibile all'inserimento disinserimento a caldo quindi il fusibile si può ripristinare anche con impianto in marcia...

anzi potresti anche segnalare l'intervento di uno di questi automaticamente tramite gli stessi ingressi del sistema....

Questa però non l'ho capita. :huh:

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del_user_56966
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Con così poca roba e distanze così ridotte non penso di avere grossi problemi di cadute di tensione.

 

su queste distanze non mi farei troppi problemi con nessun tipo di posa... chiaramente è un discorso che vale solo con sistemi HomePLC...

e non va preso per buono con altri dispositivi che usano la RS485...

 

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Come moduli di protezione volendo evitare i portafusibili da barra din che costano abbastanza cosa mi consiglieresti?

 

puoi partire dal nodo centrale mettendo dei portafusibili a filo...

 

Quote

Questa però non l'ho capita.

 

nel senso che se dopo il fusibile colleghi un ingresso del sistema puoi rilevare il suo guasto...

|

Presenza tensione = Linea OK

Mancanza tensione = Fusibile guasto

 

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Perfetto grazie mille per i chiarimenti.

Solo le ultime due domande per evitare di aprire un altro thread. Ho letto in altri post che nel caso di lampadine a led i contatti dei relè degli slave (ho preso quelli con relè AC15) è molto probabile che si incollino.

Questo succede anche con il tipo di relè che ho ordinato e con ogni tipo di lampadina a led (con o senza trasformatore) oppure no? Nel caso ci sono dei filtri che possono evitare il problema?

Ultima cosa riguarda più un discorso di licenza

Ho letto in un vecchio post:

Quote

Software per la programmazione HPLC System licenza di sviluppo gratuita per 1 anno dalla prima installazione, la licenza non è legata alla versione,

dopo il primo anno la licenza software viene tramutata in Usb-Key se il collaboratore ha fatto acquisti dei prodotti HPLC,

avrà diritto allo sconto equivalente agli importi di questi, spesso chi utilizza costantemente i sistemi HPLC

riceve praticamente la licenza in omaggio.

Questo è sempre vero?

Grazie

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del_user_56966
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Solo le ultime due domande per evitare di aprire un altro thread. Ho letto in altri post che nel caso di lampadine a led i contatti dei relè degli slave (ho preso quelli con relè AC15) è molto probabile che si incollino.

 

no, stai confondendo delle risposte tra i vecchi relè (neri) che erano solo per AC1 con quelli attuali (Bianchi) ..

quelli di adesso non si incollano più!

 

Quote

Questo è sempre vero?

 

che sappia io se si utilizza HomePLC con la NetBA alla fine la licenza mano mano è scalata sul materiale acquistato

quindi in pratica diventa gratuita per sempre...

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  • 3 weeks later...

Riesumo questa discussione per un informazione tecnica. Per fare ponticelli o giunzioni varie (alimentazione ecc) all'interno delle scatole di derivazione o nel quadro utilizzando il cavo UTP che ha fili molto sottili, quale metodo e accessori mi consigliate di utilizzare? Perchè i normali morsetti mi sembrano comunque troppo grandi.

Grazie

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Sempre che tu utilizzi il cavo adeguato ovvero quello flessibile esistono dei cappucci ricoperti in plastica anche di piccole dimensioni...

attorcigli i fili tra loro e se serve li pieghi in due cosi da raddoppiare lo spessore...

 

per l'alimentazione si utilizza un cavo composito che ha due fili da 0.5 mm2...

con questi i cappucci di connessione vanno benissimo...

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