Resistenza Anti-condensa Su Motore Asincrono Trifase

[rufus84]

Buongiorno,

anche se sono appena registrato è da molto che frequento questo forum spulciando a destra ed a manca alla ricerca di varie info, grazie alla possibilità di consultare le discussioni senza obbligo di registrazione.

Ma veniamo al dunque. Per delle macchine prodotte dalla mia azienda abbiamo dovuto adottare dei motori asincroni trifase 380V/60Hz da 3.5KW servoventilati a 230/60 e certificate a norme CUS.

Tra le varie richieste del cliente finale vi era anche quella di adottare motori con resistenza anti-condensa. Così è stato fatto ma ora con i motori in mano abbiamo riscontrato che in nessuna parte è riportato la tensione di alimentazione.

Contattato il produttore degli stessi l'amara sorpresa: le scaldiglie (resistenze) vanno alimentate a 230Vdc, quindi a corrente continua!

Ma com'è possibile che si debba utilizzare un'alimentazione atipica come questa?!?!?!

Il quesito principale che volevo porvi è però questo: se io alimento le resistenze anticondensa a 230Vac, rischio di fare del danno? A quest'ultima domanda il fornitore non ha saputo darmi risposta.

Grazie a coloro che mi portanno essere d'aiuto.

[rguaresc]

Se sono delle semplici resistenze nessun danno. E' anomalo il valore "230 V DC", piu' verosimile 230 V AC/DC.

[Livio Orsini]

Quando si indica il valore di tensione alternata come, ad esempio, 230v s'intende il valore efficace della tensione alternata, supponendola sinusoidale pura.

Il valore efficace di una tensione alternata è uguale al valore di una tensione continua che produrrebbe il medesimo effetto Joule in un carico resitivo.

Le scadiglie in oggetto sono un carico quasi puramente resistivo (cosphi=>0,98), quindi alimentarle con 230v in continua o in alternata non muta l'effetto termico.