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Sistema Daikin Rotex o sistema separato?


Antonio Neve

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Io sono di vecchio stampo, la caldaia a metano la metto sempre anche perchè dalle mie parti (brianza e varesotto) la pdc non garantisce il clima rigido anche se lo sbandierano che funzionano a -15°C. Quindi il mio standar è caldaia, pdc e pannello solare per l'estate. Le pdc per produrre acqua calda ad uso sanitario secondo me sono uno spreco dato che devo produrla a 60°C come minimo. La gestione avviene tramite il controllo della pdc che sente la temperatura esterna e decide se far andare la pdc o la caldaia in inverno (si imposta una temperaura ottimale limite ( attorno ai +5°C), mentre per l'acqua calda solo con caldaia e integrazione pannello solare termico. Far produrre alla pdc acqua a 60°C equivale a rovinargli l'efficienza e per quello che puoi consumare per l'acs vai di caldaia.

L'altermativa d'avere una pdc ad accumulo solo per l'acs è valida, ma ripeto io preferisco avere sempre una caldaia a supporto

 

Simone io non avrò gas ma solo elettricità anche perché installerò un impianto fotovoltaico da 6 Kw circa. 

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turista della democrazia

C'è da precisare che l'efficienza è scarsa quando si fa recupero totale sul sanitario, situazione tipica del boiler pdc che quando l'acqua è fredda ha una grande efficienza la quale scende sempre più man mano che l'acqua si scalda.

Situazione che non avviene in recupero parziale, cioè PDC atta al condizionamento/riscaldamento ambienti che contemporaneamente riscalda acqua sanitaria grazie alla tipica temperatura di scarico del compressore (70/80°C). In questo contesto non vi è alcun calo di resa del sistema perchè la maggior parte di riscaldamento (e quindi di cessione di calore ) avviene in altro ambiente (acqua di riscaldamento in inverno o scambiatore esterno in estate).

Anzi riguardo le macchine a recupero parziale si può sostenere il contrario di quanto espresso da Simone dato che lo scambatore sanitario è in aggiunta/integrazione a quello nativo di una comune PDC andando quindi di fatto a "maggiorare" la capacità termica di questo in favore di un aumento di efficienza.

Ovviamente il discorso di cali di resa invernali ecc è reale e va tenuto in considerazione, come il discorso resa sul recupero parziale decade ovviamente nei periodi in cui non c'è bisogno di climatizzare/riscaldare gli ambienti perchè appunto non è possibile fare recupero parziale.

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Io sono dell'idea che per fare sanitario e riscaldamento con la stessa pompa di calore (specie poi se in taglie "umane" da 6/8 Kw di resa) occorra innanzitutto:

a) Abitazione minimo in classe A

b ) Impianto di riscaldamento a pavimento

c) zona climatica favorevole

d) essere consapevoli di cosa si e' messo in casa, specialmente la consapevolezza che, una volta finita l'acqua calda, c' e' da aspettare l'indomani (quasi) prima di riaverla

Sposo completamente l''opinione di Simone per quanto riguarda la caldaia di supporto/integrazione; un impianto solo elettrico, con la tecnologia di oggi, e' ancora un impianto abbastanza critico e non performante come quelli a gas.

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Bisogna anche tenere in considerazione il luogo. Infatti vivendo a Bari non andrò mai incontro a temperature proibitive in inverno ed essendo una villa classe A penso che sarà abbastanza fresca anche d'estate. Per questo motivo il rotex o la pompa di calore non verranno mai stressati più di tanto. 

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io sono di vecchio stampo, la caldaia a metano la metto sempre anche perchè dalle mie parti (brianza e varesotto) la pdc non garantisce il clima rigido anche se lo sbandierano che funzionano a -15°C. Quindi il mio standar è caldaia, pdc e pannello solare per l'estate.

 

Per il panello/i  solare sono d'accordo al 100% con Simone. Nella tua zona Antonio con un paio di panelli , con un buon bollitore solare (con un isolamento  e costruito come dio comanda), dimensionato in base al tuo fabbisogno avrai praticamente acqua calda gratuita quasi tutto l'anno..

 

Simone e Teorico1, invece la caldaia secondo me, visto la zona dove abita Antonio, dovrebbe riuscire a farne senza.

Ammesso che la casa sia veramente in classe A (occhio alle certificazione fasulle) e che ci sia un impianto a pavimento fatto come si deve

 

 

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Vabbé ragazzi a questo punto visto che nessuno si è espresso positivamente sul sistema Rotex mi sa che mi orienterò su due sistemi separati. Sapete consigliarmi due ottimi prodotti per gestire acqua calda e riscaldamento/raffrescamento? 

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Simone Baldini
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Simone io non avrò gas ma solo elettricità anche perché installerò un impianto fotovoltaico da 6 Kw circa. 

Nella tua zona quall'impianto se esposto bene renderà 8000/9000 kWh che per fare acs e riscaldamento oltre i consumi elettrici classici dell'abitazione, non sono moltissimi anzi. Assicurati dal termotecnico che abbia fatto i conti corretti. L'edificio in classe A pultroppo non è sinonimo di bassi consumi come puo' far pensaze. Cioè il medesimo edificio con caldaia a condensazione lo certifici in classe B mentre in pdc lo certifichi in classe A, ma non è che nei due casi abbiano bisogno meno kWh, è solo un giochetto matematico della norma. Poi ricordiamoci sempre che oggi il FV è ideale nell'autoconsumo perchè eviti di pagare gli oneri di distribuzione dell'energia, se la cedi ad enel, gli oneri lo paghi comunque.

Io ti faccio il mio esempio, ho una villetta nuova certificata in classe A, caldaia + pdc, praticamente la pdc la dovrei far andare in queste giornate favorevoli quando fuori siamo sopra i 7°C, ma peccato che in queste giornate praticamente non c'è bisogno di riscaldamento essendo ben isolata e mantenendo il calore della nottata. Quando c'è bisogno di riscaldamento praticamente è di notte oppure quando fuori siamo sotto i 7°C, ma in quelle condizioni la pdc incomincia a perdere di efficienza e il FV non ti produce nulla.

Se non hai il gas vorrà dire che anche i fornelli saranno elettrici ad induzione, quindi ulteriore consumo d'elettricità.

Se hai la possibilità d'avere il metano io lo predisporrei, magari non monterei la caldaia ma la prevederei per poter in futuro averla senza stravolgere nulla. Qui da noi chi si è basato solo sulle pdc a meno che non erano geotermiche, tutte le altre aria-acqua hanno avuto problemi e pensare che sono anni che non abbiamo climi rigidi.

 

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Nella tua zona quall'impianto se esposto bene renderà 8000/9000 kWh che per fare acs e riscaldamento oltre i consumi elettrici classici dell'abitazione, non sono moltissimi anzi. Assicurati dal termotecnico che abbia fatto i conti corretti. L'edificio in classe A pultroppo non è sinonimo di bassi consumi come puo' far pensaze. Cioè il medesimo edificio con caldaia a condensazione lo certifici in classe B mentre in pdc lo certifichi in classe A, ma non è che nei due casi abbiano bisogno meno kWh, è solo un giochetto matematico della norma. Poi ricordiamoci sempre che oggi il FV è ideale nell'autoconsumo perchè eviti di pagare gli oneri di distribuzione dell'energia, se la cedi ad enel, gli oneri lo paghi comunque.

Io ti faccio il mio esempio, ho una villetta nuova certificata in classe A, caldaia + pdc, praticamente la pdc la dovrei far andare in queste giornate favorevoli quando fuori siamo sopra i 7°C, ma peccato che in queste giornate praticamente non c'è bisogno di riscaldamento essendo ben isolata e mantenendo il calore della nottata. Quando c'è bisogno di riscaldamento praticamente è di notte oppure quando fuori siamo sotto i 7°C, ma in quelle condizioni la pdc incomincia a perdere di efficienza e il FV non ti produce nulla.

Se non hai il gas vorrà dire che anche i fornelli saranno elettrici ad induzione, quindi ulteriore consumo d'elettricità.

Se hai la possibilità d'avere il metano io lo predisporrei, magari non monterei la caldaia ma la prevederei per poter in futuro averla senza stravolgere nulla. Qui da noi chi si è basato solo sulle pdc a meno che non erano geotermiche, tutte le altre aria-acqua hanno avuto problemi e pensare che sono anni che non abbiamo climi rigidi.

 

 

Simone ti ringrazio per i validi consigli ma devo dirti che almeno qui da noi le caldaie a pompa di calore sono il futuro. 

Non le ho mai viste in azione ma gli stessi costruttori consigliano di montarle anche e soprattutto per un risparmio energetico. 

Io sinceramente amo l'energia elettrica ed odio tutte le forme di combustibile fossile. 

La cucina sarà ad induzione proprio per questo motivo. 

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ci sono molti luoghi comuni sulle pompe di calore e sul risparmio energetico

Poi sulle brochuere leggi faville ma la realtà non è proprio così

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ci sono molti luoghi comuni sulle pompe di calore e sul risparmio energetico

Poi sulle brochuere leggi faville ma la realtà non è proprio così

 

Concordo pienamente con Erikle...

 

Mi sa che i pannelli fotovoltaici e le pompe di calore siano diventati un pò una moda....

La gente fa installare queste cose, poi è convinta di non spendere più un euro... Invece si ritrovano con delle bollette del ENEL da PAURA...

Non tengono presente che che d'inverno i pannelli fotovoltaici rendono molto meno, magari ci sono dei giorni interi di nebbia o piove o c'è nuvoloso, che non entrano nemmeno in funzione, e tu in casa devi riscaldare perciò l'energia la devi comprare dal ENEL, e li paghi. Inoltre in pieno inverno, alle 4 del pomeriggio del sole c'è nè molto poco, e la casa vuole lo stesso riscaldata ...e l'energia elettrica è da pagare.

Poi dalle nostre parti (Modena) d'inverno, che abbiamo nebbia e umidità che sono uno spettacolo, vedi un po alla nostra Unità esterna della pompa di calore cosa succede quando la temperatura si avvicina ai 3-4 gradi....Abbiamo un bel blocco di ghiaccio sul radiatore...E la macchina comincia sbrinare,inverte il ciclo..e abbiamo un rendimento che è una favola..

Le ditte si possono inventare tutte le soluzioni possibile per evitare questo problema ..ma ne va sempre a discapito del rendimento della macchina..

Infine per completare il tutto vengo fatti impianti a pavimento che lavorano male...ed ecco che il tuo risparmio energetico (e di soldoni) si va far benedire...

 

Secondo per avere un buon risparmio energetico quello che conta di più sono: un ottimo cappotto, degli ottimi infissi ed evitare ponti termici.

 

Tre anni fa abbiamo realizzato gli impianti in una casa di tre piani :piano terra 75mq  primo piano 100mq  mansarda.100mq Il piano terra di un proprietario è stato classificato in classe B gli altri due piani di un altro proprietario sono stati classificati in A  (non so i motivi della differenza di classificazione)

Noi abbiamo realizzato gli impianti al primo piano e in mansarda:

 

  • Caldaia a Condensazione Weishaupt 15KW
  • 2 pannelli solari termici con Bollitore da 300 litri Weishaupt
  • Impianto a pavimento Rehau : tubo Diam.17 passo 7.5 in tutti i locali e lunghezza massima dei circuiti 80 metri

 

La proprietaria vuole 21 gradi fissi al primo piano; la mansarda che la usano poco la tengo a 18 gradi e alzano la temperatura quando occorre

Spesa di gas in un anno intero 520 Euro compreso quello per cucinare

 

Al piano terra con un impiantistica tutta diversa spendono quasi li stessi soldi...

 

Io non so se con una pompa di calore (Consideriamo solo il riscaldamento) spenderebbero molto meno di questa cifra a parità ti temperatura ambiente

 

Poi se vogliamo parlare di inquinamento, surriscaldamento del pianeta ecc.... questi sono altri discorsi 

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