Lorenzo Molesti Inserito: 29 giugno 2016 Segnala Share Inserito: 29 giugno 2016 Buonasera a tutti, A casa mia vorrei mettere quando va via la corrente in casa un generatore, che mi ridasse corrente a tutto l impianto. La mia idea era di fare sempre se si può fare di mettere un bauletto con una presa a valle del salvavita che mi ridasse corrente.... però il mio dubbio è che quando ritorna la corrente dell enel cosa succede? mi arrivano due tensioni doppie quella del generatore e quella dell enel ? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 29 giugno 2016 Segnala Share Inserita: 29 giugno 2016 Quote quando ritorna la corrente dell enel cosa succede? mi arrivano due tensioni doppie quella del generatore e quella dell enel ? Per realizzare quello che vuoi tu, devi avere l'assoluta certezza che non ci sia MAI attiva la fornitura del distributore pubblico, quando stai alimentando l'impianto da generatore. Ci sono apparecchi appositi che realizzano questo scambio, oppure puoi realizzarlo "brutalmente" con un paio di sezionatori che abbiano la possibilità di essere "lucchettabili" (ad esempio). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lorenzo Molesti Inserita: 30 giugno 2016 Autore Segnala Share Inserita: 30 giugno 2016 In che senso con un paio di sezionatori che abbiano la possibilità di essere lucchettabili mi può mandare una foto di come sono? So' benissimo che ci sn degli apparecchi appositi era solo se si poteva fare una cosa un pochino diversa e veloce Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
walnut Inserita: 30 giugno 2016 Segnala Share Inserita: 30 giugno 2016 In questo caso e' meglio usare uno scambio rete-gruppo. Cioe' un sistema di due teleruttori interbloccati in modo che quando uno e' attivo l'altro non lo e'. Se fai una cosa alla buona rischi che quando manca la tensione di rete, fai partire il generatore e magari ti dimentichi di sezionare la linea dalla rete, mandando tensione anche sulla rete con tutti i pericoli che cio' comporta per qli operatori che ci lavorano. In caso di danni risulteresti perseguibile penalmente. Inoltre al ritorno della tensione di rete ti ritroveresti col generatore in parallelo con la rete e con conseguente corto circuito in quanto le due sinusoidi non risultano in concordanza. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 30 giugno 2016 Segnala Share Inserita: 30 giugno 2016 Quote Cioe' un sistema di due teleruttori interbloccati in modo che quando uno e' attivo l'altro non lo e'. Meglio usare 2 sezionatori con interblocco meccanico; si trovano sui cataloghi dei maggiori produttori di elettromeccanca. Oppure 2 contattori interbloccati meccanicamente, però c'è il problema che quando manca rete non c'è energia per effettuare la commutazione, a meno di prevedere le bobine in continua con alimentazione a batteria. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
archimede57 Inserita: 30 giugno 2016 Segnala Share Inserita: 30 giugno 2016 Basta un commutatore di linea sottocarico 1-0-2 con 2 spie di segnalazione per identificare il ritorno di ENEL o la presenza del generatore, serve inoltre per l'operatore una scritta "azionare il commuttore in assenza di carico" per evitare archi elettrici nella commutazione e si deve manovrare rispettando la posizione di "zero",questo per un impianto domestico è sufficente, il commutatore deve supportare una corrente di circa 40A, meglio se 63A ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lorenzo Molesti Inserita: 4 luglio 2016 Autore Segnala Share Inserita: 4 luglio 2016 Capito....ma va bene il commutatore anche da 25 A e non da 40/63A il commutatore dell ABB ho visto che arriva fino a 25A ;ma per un contatore domestico da 3kw basta da 25A? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 21 luglio 2016 Segnala Share Inserita: 21 luglio 2016 Devi vedere quei 25A a cosa sono riferiti, in quanto 25A su carico puramente resistivo diventano molti meno su carico induttivo; dato che è difficile che tu la corrente di casa la usi solo per alimentare resistenze elettriche e lampadine a incandescenza, meglio se consideri il dato di targa su carico induttivo (AC3 oppure il numerino stampato fra parentesi sulla marcatura dell'interruttore) Tenendo conto che il contatore elettronico ti fa prelevare fino a 4.5kW per un'ora, se non ricordo male io, 25A sono già un valore ragionevolmente tranquillo (anche al massimo della tolleranza sulla tensione permessa dall'ente distributore si arriva sui 18A di corrente), a patto che siano 25A su carico induttivo. A voler essere pignoli il carico di un'abitazione tende all'indutto-capacitivo, ma il concetto non cambia; a titolo di paragone, un comune interruttore bipolare da 16A su carico resistivo, ne tiene a malapena 4 se il carico è di natura induttiva; questo per farti capire il declassamento. E' per questo motivo che Archimede ti consigliava 40-63A; perché il dato di targa degli interruttori, solitamente, è riferito al puro carico resistivo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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