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Problema forno o impianto???


marcogancio

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Ricordo poi che per farla devo scavare su parte comune e comunque deve essere dato l'ok dalla maggioranza degli astanti.

Mica vero.L'importante è che ripristini il tutto come era prima.

Inoltre, trattandosi di interventi per la sicurezza (e da fare inoltre con la massima urgenza), sei benissimo autorizzato a farlo.

 

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Comunque è all'odg della prossima assemblea

Quindi probabilmente c'è anche un amministratore.

Quest'ultimo è al corrente che in caso d'incidente lui ne risponde sia civilmente che penalmente? In quanto è un suo obbligo verificare che tutti gli impianto delle parti comuni siano a norma, compreso l'impianto di dispersione con la predisposizione del punto di allacciamento per i singoli appartamenti

la prima guida che mi capita a tiro via google:

https://goo.gl/ZW2UOw   oppure  https://goo.gl/ZW2UOw   .

 

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L'amministratore sa del problema perché sollevato sia da me che da almeno un altro condomino.

All'inizio ha fatto lo gnorri (perche' poi non lo so), poi gli ho scritto per mail e credo abbia capito.

Non l'ho trovato ne' tra gli iscritto ANACI ne' tra quelli ANAPI; speriamo che non sia totalmente sprovveduto.

Domani cerco di andare da mia madre per fare il test suggerito da Giuseppe e qualche altro che mi e' rimasto "appeso" e poi, sezionare l'impianto (se ci riesco a farlo con un criterio logico ma soprattutto efficiente) sempre che il tempo non sia tiranno.

Dovrei avere un cercafase con il quale provero' per quanto in maniera spannometrica a verificare se sul tubo del gas passano volts in modo da avere anche una carta in piu' da sbattergli in faccia in modo che ne' lui ne' gli altri condomini possano fare "resistenze".

Piu' "prove" ho e piu' sara' veloce mettere tutto in sicurezza.

 

Ho visto un rilevatore di tensione (solo AC) che puo' fare misure dirette da 20v a 1000v in offerta nella piu' nota catena di bricolage/fai da te a soli 13 euro.

Non so se puo' essere utile (magari ditemi voi cosi' domattina lo vado a comprare). Potrei misurare il passaggio di volts sulla terra senza staccare il quadro e con gli utilizzatori in funzione.

 

Domanda (non linciatemi se e' stupida): misurare col multimetro in volts tra tubo del gas (a cucina staccata dall'impianto) e una terra "volante" tipo termosifone o altro puo' essere utile per capire se sul tubo c'e' anche una minima tensione?

 

Le priorita' sono ovviamente la ricerca della dispersione e la terra "vera".

Poi, comunque, mettero' il giunto dielettrico subito dopo il contatore e sostituiro' diff e MT del quadro con un altro diff. puro + 2 MTD.

 

thanks

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Maurizio Colombi

Allora:

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Dovrei avere un cercafase

il cercafase lascialo usare agli idraulici, solo loro sono autorizzati a farlo!

 

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Ho visto un rilevatore di tensione (solo AC) che puo' fare misure dirette da 20v a 1000v in offerta nella piu' nota catena di bricolage/fai da te a soli 13 euro.

Questo è per gli idraulici 2.1, praticamente quelli più evoluti!

 

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misurare col multimetro in volts tra tubo del gas (a cucina staccata dall'impianto) e una terra "volante" tipo termosifone 

Pensa bene a quello che dici: hai una caldaia alimentata a gas?

 

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Poi, comunque, mettero' il giunto dielettrico subito dopo il contatore e sostituiro' diff e MT del quadro con un altro diff. puro + 2 MTD.

Ma... l'elettricista incaricato di svolgere le ricerche ufficiali è forse morto?

Con quale "autorità" andresti dall'amministratore con

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una carta in piu' da sbattergli in faccia in modo che ne' lui ne' gli altri condomini possano fare "resistenze".

forse mostrando il cercafase che si accende sul tubo del gas?

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OK per i cercafase (pero' il 2.1 mi piaceva) :-)

caldaia a gas alimentata da batterie solo per acqua (no termosifoni); sempre che parli del lato appartamento. Poi c'e' la caldaia centrale per il riscaldamento.

L'elettricista latita ma arriverà la settimana prossima. Cercavo solo di evitare che si insediasse a casa facendo le misure prima e facilitando la ricerca della dispersione in caso non la trovassi io. E poi mi piace imparare e rubare con gli occhi per cui finche' non arriva provo io nella massima sicurezza possibile.

Se non avessi timore di fare cavolate non avrei aperto il thread e magari stavo bruciacchiato...

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Maurizio Colombi

Il collegamento meccanico/elettrico delle tubazioni, avviene indistintamente dall'alimentazione elettrica della caldaia.

Se misuri continuità tra: un termosifone, il tubo del gas, il rubinetto dell'acqua, troverai che "stranamente" questo sarà un circuito unico.

Considerando, quindi, che:

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caldaia a gas alimentata da batterie solo per acqua (no termosifoni); sempre che parli del lato appartamento. Poi c'e' la caldaia centrale per il riscaldamento.

tenendo presente che si tratta di un'abitazione realizzata alcune decine di anni fa,

ma soprattutto supponendo che la dispersione arrivi da un impianto esterno al tuo, possiamo certamente dire:

1) di  trovarci in presenza della classica dispersione "stupida"... ossia di quelle dispersioni che preferiscono "salire" a fatica verso gli altri appartamenti, piuttosto che "scendere" agevolmente verso gli innumerevoli punti di facile dispersione verso il terreno circostante,

2) considerare che, sia la caldaia centralizzata, sia le tubazioni di adduzione dell'acqua, sia le tubazioni di adduzione del gas, sia la stessa caldaia centralizzata, siano realizzate in materiale isolante... o addirittura sospese nel vuoto.

 

Chi mi conosce bene, sa che a volte sono estremamente polemico, ma buttando la "cosa sul ridere" sto solamente cercando di "smontare" tutte le ipotesi "balzane" che escono in questa discussione, ipotesi dovute ad una scarsa conoscenza dell'impianto, della tecnica e dei materiali con cui è stato realizzato... considerazioni che si possono fare SOLAMENTE sul posto con una semplice ispezione di tutto quanto!

Credimi! :) mettiti il cuore in pace, le tue prove non risolveranno nulla, non faranno testo durante l'assemblea condominiale, non aiuteranno l'elettricista (sempre che arrivi...) e non ti faranno nemmeno capire la procedura idonea a risolvere questo problema.

 

P.S. consideriamo che l'elettrotecnica (e questa è elettrotecnica pratica, non scritta su nessun libro) non è la scienza esatta, quindi NON esiste una soluzione univoca ad un problema noto... figuriamoci ad un problema  sconosciuto!

IMHO

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sostituiro' diff e MT del quadro con un altro diff. puro + 2 MTD.

 

 

 

Che senso ha questo?

O metti 2 mtd o diff.puro+ Mt..

Lo vedi che è meglio che chiami l'elettricista?

Secondo me ti sono già state date tutte le indicazioni per poter determinare e trovare la dispersione per quello che si può ipotizzare senza stare sul posto. Quello che ti mancano sono le conoscenze base per applicare quanto suggerito...

 Tra l'altro salti da una prova a l'altra e da un argomento a l'altro senza nessuna logica.

Siamo al messaggio 83 circa ma possiamo arrivare anche a 180… e il problema non lo risolvi..

Ci vuole un elettricista sul posto che farà con cognizione di causa le opportune misurazioni e prove e se fortunato in poco tempo risolve.

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Grazie a Maurizio e Soltec,

@Maurizio:

e' come nell'informatica. Se non hai il PC sotto mano e' praticamente impossibile risolvere alcuni problemi. Concordo su tutto

@Soltec:

Era solo una precauzione in piu' in caso un diff., con il tempo o per qualsiasi altro motivo, si possa guastare o starare.

E' ovvio che interverra', se funziona regolarmente, sempre e comunque il primo (a parita' di caratteristiche).

Non credo che una piccola sicurezza in piu' possa far male.

Poi se ci sono controindicazioni ditemi pure.

Ovviamente, come scrivevo prima, in primis ci sono il problema della dispersione e quello della terra.

 

Sull'elettricista in loco l'ho scritto piu' volte. Ne ho chiamato un secondo e lo sto aspettando; se ero sicuro di farcela da solo non lo avrei fatto.

Cio' che sto facendo adesso (le prove) sono per mia curiosita' e knowledge. I vostri consigli per aumentare la sicurezza nel frattempo che venga messa la terra e sia tutto a posto.

 

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Mettere un differenziale per linea è una buona idea. Metterne un'altro in serie mi sembra inutile. Non è detto che scatti sempre il primo: potrebbero scatterare insieme, o uno o l'altro.

Per stare più sicuro contro i ladri potresti pure montare due porte blindate una dopo l'altra… ma in genere non si fa.

La sicurezza in campo elettrico è un obbiettivo difficile da raggiungere… ci può tendere sicuramente con un buon impianto elettrico dotato di messa a terra, differenziale, protezioni e cervello nell'utilizzarlo, non dimenticando una sana manutenzione periodica.

Nel tuo caso hai l'impianto di terra interno flottante situazione  ancora più pericolosa di quando non c'è proprio, perché qualsiasi cosa nel tuo impianto disperda, un lampadario, una applique, la lavatrice etc ti porta in tensione tutto ciò che dotato di filo di terra. Fossi in te le separerei in tutte le scatole in attesa di avere il filo di terra in ingresso dal condominio.

 

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Grazie della risposta Soltec,

da quanto capisco secondo te e' superfluo ma non controindicato.

Nel senso che comunque in caso di guasto di uno dei due interviene comunque l'altro (corretto?).

In tal caso preferisco metterlo per avere anche un minimo di tranquillita' in piu' visto che comunque c'e' una persona anziana in casa poco incline all'uso della corrente e disattenta.

Spero anche che  la terra comune sia messa in fretta (risolto il problema in casa richiamero' l'amministratore dicendogli che se non indice l'assemblea in fretta procedo da solo mettendolo in mora comunque a causa della negligenza.

 

Comunque... torno ora da casa di mia madre.

 

Credo di aver trovato un qualcosa di interessante ma prima di esultare mi rimetto a voi.

 

Innanzitutto ecco i test suggeriti da Giuseppe.

 

Misurato con tester (foto in allegato) in 2Mohm, 200Kohm e 20kohm: risultato tra f1/pe e f2/pe sempre 0 (zero) sia da quadro che da prese sparse per casa.

 

Siccome sono testardo (ma tanto lo avete capito) misuro con cercafase sensibile (in AC da 12v a 1000v) e con display (ne avevo uno e nemmeno lo sapevo) se c'e' qualcosa vagante sul tubo del gas: nulla.

 

Prima di smontare e cominciare a sezionare faccio delle prove che avevo dubbi se avevo effettuato o meno.

 

Nelle prove senza utilizzatori con terra (vedi mio primo post) avevo il dubbio di non aver staccato il condizionatore e la sicurezza di non aver staccato la vasca ad idromassaggio.

Questi ultimi due li avevo staccati solo nell'inutile test di continuità quando avevo trovato il valore positivo al quadro tra le due fasi (mi avete poi spiegato bene che non aveva senso) ma non avevo fatto la prova di riattaccare la cucina....

 

Prima di staccare tutti gli utilizzatori con terra ho ripetuto il test con cucina staccata:

F1/PE: 5v

F2/PE: 5v

F1/F2: 228v

 

Con cucina attaccata e senso della spina (sempre che il senso abbia un perché) che non fa saltare il diff.:

F1/PE: 128v

F2/PE: 128v

F1/F2: 228v

 

Stacco quindi tutto cio' che ha spina con terra e normalmente e' attaccato alla rete (cucina, frigo, lavatrice, condizionatore e vasca idromassaggio) e riattacco la cucina: non salta nulla ne' in un verso della spina ne' nell'altro (gia' e' un successo mi dico). Provo e riprovo piu' volte: niente stacco del differenziale.

 

Ristacco cucina e rimisuro:

F1/PE: 0v

F2/PE: 0v

F1/F2: 228v

 

A questo punto ho il dubbio che quei 5 volts abbiano un senso (correggetemi sempre qualsiasi castroneria stia scrivendo)

 

Attacco quindi la cucina e provo con gli utilizzatori ad uno ad uno e girando sempre le spine piu' volte:

 

Frigo: tutto OK. Stacco cucina e misuro: valore 0 tra fasi e terra

Lavatrice: tutto OK. Stacco cucina e misuro: valore 0 tra fasi e terra

Condizionatore: scatta differenziale... riarmo e giro spina non scatta nulla. Misuro con cucina e condizionatore a rete: 5v tra fasi e terra.

 

A questo punto mi concentro su spina e presa del condizionatore:

 

Spina: apro e visibilmente e' OK, cavi puliti, ben serrati e ben divisi. Misuro sulla spina in Ohm (tutti i valori) ma il risultato e' sempre zero (mah...)

Presa a muro: uguale alla situazione della spina

Cambio presa (con prolunga di 20 metri arrivo in un'altra stanza); scatta di nuovo il diff. con cucina attaccata (quindi sempre con terra del tubo, ovviamente).

 

A questo punto mi fermo perche' non riesco ad arrivare a vedere i cavi ne' del motore ne' dello splitter.. lascio l'incombenza all'elettricista.

 

Ora non so se cosi' ho "isolato" il problema sul condizionatore o se comunque la prova non vuol dire nulla perche' potrebbe comunque esserci un problema nell'impianto... qui siete voi dirimenti.....

 

Peraltro ho sempre maggiore convinzione che il problema nasce solo mettendo le spine in un verso (ma la certezza non ancora) se ha un senso ditemi voi.

 

Lascio quindi, a scanso di equivoci, sia il condizionatore staccato che la cucina (ovviamente in attesa di mettere il giunto dielettrico prima e avere la terra "vera" dopo).

 

A questo punto rimando anche la sezionatura dell'impianto perché magari la prova di cui sopra le rende inutili e comunque si è fatto buio. Non so.

 

Arrivato a casa mi ricordo di aver dimenticato due sole cose:

 

1) di riattaccare la vasca ad idromassaggio e di effettuare i test anche con quella

2) di provare a cucina staccata (ma a condizionatore attaccato) f1/pe e f2pe anche girando la spina.

 

come terza ed ultima prova potrei riattaccare microonde e congelatore che sono di norma sempre staccati ma per il momento non mi sembra utile.

 

Se utili allego anche quadro elettrico di casa (di 17 anni fa) e contatore ACEA "monofase" cosi' c'e' scritto. Nel quadro dei contatori, se utile, c'e' anche un trifase ACEA con scritto a pennarello "servizi".

 

GRAZIE!!!

 

 

20170120_161406_1.jpg

 

tester.jpg

20170120_165608_1.jpg

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a titolo informativo....non hai provato se con soltanto il condizionatore attaccato (e tutto il resto staccato, cucina compresa) il differenziale salti comunque? E se eventualmente il differenziale non salta, ripetere il test tra le fasi e il filo di terra?

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Grazie andyp,

il condizionatore e' sempre attaccato per cui, da solo, non salta (cosi' come se rimangono attaccati anche tutti gli altri elettrodomestici tranne la cucina).

Il problema nasce quando si collega la cucina e quindi l'impianto (anche se impropriamente) e' collegato a terra tramite il tubo del gas.

Il test dei valori f1/pe e f2/pe del solo condizionatore attaccato non l'ho fatto semplicemente perche' anche con frigo e lavatrice il valore e' sempre 0 e solo quando lo attacco anche con il resto diventa 5.

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Se il problema dello sgancio del differenziale ti si presenta solo quando hai il condizionatore attaccato "all'impropria" messa a terra del tubo del gas, mentre invece non collegandolo a questo, il differenziale non scatta ma comunque trovi una dispersione testando fasi e pe, "a naso" penso tu possa aver individuato il problema. Giusto per curiosità, prova a scollegare il solo pe sulla presa dove il condizionatore è attaccato e rifai le prove di test fasi-pe. Successivamente ricollega il pe e prova a ritestare l'impianto scollegando prima i fili sullo split e dopo quelli sul motore esterno.

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Sai andyp.... nel forum, giustamente, spesso hanno contraddetto le mie certezze e i miei tests e (quasi) sempre giustamente in quanto non e' il mio mestiere.

Che tra fasi e PE c'erano 5 volts l'avevo segnalato dall'inizio ma alla cosa non è stato dato peso da nessuno se non da te ora (anche se dopo i test in cui ho trovato il modo di farli sparire questi 5 volts). Prima di gridare urrah attendo quindi un maggiore riscontro da parte di chi ha seguito la discussione, tra gli iscritti, in maniera piu' ravvicinata.

Tutto cio' ovviamente senza nulla togliere al tuo intervento, ci mancherebbe.

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Maurizio Colombi
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Che tra fasi e PE c'erano 5 volts l'avevo segnalato dall'inizio ma alla cosa non è stato dato peso da nessuno

Ti sei mai chiesto precisamente perchè?

Non hai mai realizzato anche mentalmente un piccolo schema elettrico che ti permettesse di "affermare" per quale dannato motivo ci possano essere e non essere questi benedetti 5volt?

Ripeto, questa è elettrotecnica, o meglio, è la facoltà di associare l'elettrotecnica della legge di Ohm, del teorema di Thevenin, del principio di qualche altro illustre scienziato... alla realtà dei fatti, alla vita reale!

Parecchie persone sono abituate a riferire sui forum, utilizzando parole "grosse"... che riempiono la bocca... che sono scritte sui libri.... solo sui libri!

Nella pratica, queste parole non servono ad un emerito cavolo, una differenza di potenziale verso una fase attiva ed un punto "sconosciuto" dell'universo, la si può avere per svariati motivi... e questi motivi non sono scritti sui libri, e non sono scritti nemmeno "sull'internet" !

Questi motivi sono scritti nell'esperienza di chi ha già avuto modo di "inciampare" in un problema simile a quello che ti si sta presentando.

Ripeto quanto sto sostenendo da una settimana:

non rovinarti l'esistenza con prove assurde e ridicole,

non influenzare con le tue prove l'operato di colui che verrà a cercare di risolvere il problema (semmai verrà...)

le prove che stai conducendo, dici che servono a farti imparare qualcosa in più, sono pienamente d'accordo, ma quello che stai imparando, ti servirà solo a risolvere (forse) il tuo caso. Non ci sarà più un caso identico al tuo! Ce ne sarà uno molto simile, ma non identico!

 

A questo punto (potrai dire: era ora) penso che il mio contributo a questa battaglia contro i mulini a vento possa concludersi con una dolorosa sconfitta. Non credo di essere stato utile alla risoluzione del caso, e sono convinto che i miei interventi siano stati malamente considerati.

La soluzione al tuo problema è:

realizzare una buona terra (anche provvisoria)

cercare l'apparecchi che ha un basso (o bassissimo) isolamento verso terra,

buttare via questo apparecchio

ripristinare perfettamente il collegamento con la terra condominiale (quando possibile)

 

Il un terzo degli impianti elettrici in Italia, non è regolarmente collegato ad un buon dispersore di terra (purtroppo)...

Buon lavoro e buona ricerca! 

 

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Innanzitutto ecco i test suggeriti da Giuseppe.

 

Misurato con tester (foto in allegato) in 2Mohm, 200Kohm e 20kohm: risultato tra f1/pe e f2/pe sempre 0 (zero) sia da quadro che da prese sparse per casa.

 

 

Non sono molto convinto del risultato della misura ... 

0 ohm significa 0 resistenza   e se fi/pe=0 e f2/pe= 0 allora fi/f2=0 =cortocircuito= botto continuo

se devi misurare f1/pe ef2/pe devi scollegare tutto ma proprio tutto (lampade, carichi fissi, spine dalle prese) altrimenti non ha senso.

Dici di essere testardo, quindi continua a cuocerti nel tuo brodo....a mio avviso stai solo perdendo tanto tempo inutilmente misurando senza cognizione.

La teoria senza pratica serve poco, la pratica senza teoria ancor meno....

Da quello che scrivi e chiedi si evince che non hai proprio idea di cosa sia una tensione, una differenza di potenziale, un circuito elettrico, una resistenza....

Quindi anche il risultato delle tue misure perde di significato...

 

Quote

Condizionatore: scatta differenziale... riarmo e giro spina non scatta nulla. Misuro con cucina e condizionatore a rete: 5v tra fasi e terra.

 

A questo punto mi concentro su spina e presa del condizionatore:

 

Spina: apro e visibilmente e' OK, cavi puliti, ben serrati e ben divisi. Misuro sulla spina in Ohm (tutti i valori) ma il risultato e' sempre zero (mah...)

Presa a muro: uguale alla situazione della spina

Cambio presa (con prolunga di 20 metri arrivo in un'altra stanza); scatta di nuovo il diff. con cucina attaccata (quindi sempre con terra del tubo, ovviamente).

Da questo secondo me (a parte i valori misurati che non hanno a mio avviso molto valore perchè non è detto che vengano eseguite misure nella corretta maniera )  sembra di poter affermare che il problema sia il condizionatore.

Lascialo staccato e verifca se si ripresentano ancora altri problemi.

 

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Grazie Maurizio e non solo per il contributo ma anche per la pazienza.

Non e' facile (lo hai detto tu) inibire la propria vis polemica (sono anche io nel lavoro un rompip.. per spiegare le cose a chi non le sa).

Credo che i consigli arrivati non servano comunque solo al mio caso ma anche ad altre situazioni. Le regole generali valgono comunque.

L'elettricista verra'; il problema sono i suoi tempi.

Riguardo alle tue soluzioni del'ultimo post:

Se l'utilizzatore con la bassa o bassissima resistenza verso terra fosse il condizionatore non lo butto perché ha 8 mesi ed è in garanzia (al netto che non abbia avuto problemi nel montaggio).

Come piu' volte detto nel corso dei thread le priorita' sono risolvere la dispersione (o il basso isolamento) e la terra. Secondo me in quest'ordine perche' mettere la terra richiede un po' piu' di tempo.

 

grazie, di cuore!

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Parecchie persone sono abituate a riferire sui forum, utilizzando parole "grosse"... che riempiono la bocca... che sono scritte sui libri.... solo sui libri!

Nella pratica, queste parole non servono ad un emerito cavolo, una differenza di potenziale verso una fase attiva ed un punto "sconosciuto" dell'universo, la si può avere per svariati motivi... e questi motivi non sono scritti sui libri, e non sono scritti nemmeno "sull'internet" !

Questi motivi sono scritti nell'esperienza di chi ha già avuto modo di "inciampare" in un problema simile a quello che ti si sta presentando.

Io non credo sia propriamente così. 

una differenza di potenziale verso una fase attiva ed un punto "sconosciuto" dell'universo, la si può avere per svariati motivi, ma uno dei motivi che sicuramente c'è sempre..fare parte di uno stesso circuito elettrico per qualsiasi motivo al mondo, voluto o no. 

Non essere in grado di dare una spiegazione ad un fenomeno non significa che non ci sia spiegazione. Semplicemente non la si conosce. 

E ovvio che nessuno troverà sui libri che per vedere se c'è continuità tra terra e fase o tra terra e neutro in un impianto  devi scollegare tutti i carichi ma se sai come funziona un circuito elettrico (che hai studiato sui libri) la cosa viene da sola....

 

L'esperienza in qualsiasi campo vuol dire tanto, tantissimo. L'esperienza insegna a non fare più gli stessi errori, e aiuta a risolvere problemi che abbiamo già affrontato.

Ma senza delle basi teoriche,  specialmente in questo campo, troppa esperienza devi fare, per poter risolvere anche i problemi più banali.

Il nostro amico che cerca di risolvere la cosa da solo a mio avviso sta perdendo tempo perchè vuole affrontare il problema senza avere neanche chiaro quello che sta facendo e senza conoscere come funziona almeno in maniera basica un circuito elettrico. 

 

 

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Ripeto, questa è elettrotecnica, o meglio, è la facoltà di associare l'elettrotecnica della legge di Ohm, del teorema di Thevenin, del principio di qualche altro illustre scienziato... alla realtà dei fatti, alla vita reale!

 

Puoi spiegare meglio questo concetto? Non riesco a capire il senso di questa frase.

Ma non vuole essere una critica...è che proprio non la capisco!!

 

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Grazie della risposta, Soltec.

Ho sempre detto di non essere un elettricista e più volte ho detto che è possibile che abbia fatto tests inutili dopo le vostre considerazioni.

Che ci crediate o meno l'elettricista deve comunque venire.

Il discorso della misurazione in ohm era già stato affrontato anche senza utilizzatori (almeno senza gli utilizzatori a me noti; poi se c'è un qualcosa murato o non a vista non so).

Il test precedente ha avuto lo stesso risultato tra fasi e pe; ovvero 0 (sia con buzzer che con le altre misure presenti sul multimetro).

L'altra volta avevo misurato anche f1/f2 e avevo un risultato positivo. Il multimetro, appena collegati i due puntali alle fasi (fatto sia da quadro che da presa della cucina) partiva da un valore alto per fermarsi a 50 (valore misurato con multimetro su buzzer). Misurando con gli ohm (tutte le misure, da quanto ricordo) aveva valori ovviamente diversi ma comunque di poco superiori allo zero. Ripeto: il tutto al lordo di avere staccato il visibile.

 

Girare un selettore, mettere due puntali su due fili e leggere la misurazione credo sia nelle mie capacità (parlo delle misure in volt, non solo di quelle in ohm).

In caso possiamo disquisire sulla qualità o affidabilità del multimetro o dell'utilità' del test ma non di ciò che leggo; mi riferisco a quando scrivi:

 

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Da questo secondo me (a parte i valori misurati che non hanno a mio avviso molto valore perché non è detto che vengano eseguite misure nella corretta maniera )  sembra di poter affermare che il problema sia il condizionatore.

Lascialo staccato e verifca se si ripresentano ancora altri problemi.

 

Di fatto l'elettricista verrà comunque e sarà non credo confuso come dice Maurizio dai test che ho fatto (parlo di quelli logici ed utili) ma aiutato perché partirà da ciò che plausibilmente può essere il problema (spero in un difetto di collegamento/isolamento e non nel condizionatore stesso).

Semplicemente se si trova un guasto sul condizionatore e si elimina il problema (a condizionatore riparato) OK, altrimenti farà le sue prove.

Se però il guasto si risolve e tra fasi e terra (a tubo del gas disconnesso) avrò valore zero allora quei 5v che trovavo avevano più di un senso.

Questo però lo si potrà dire a posteriori a prescindere dall'universo e dall'ignoto.

Nel mio caso avrebbe avuto un senso e avremmo persino dato una spiegazione all'ignoto.

Visto che il discorso pratica e teoria e' assolutamente filosofico (materia di mia pertinenza per quanto faccia altro) ribadisco che la pratica ha piu' valore della teoria ma che senza una base teorica non è possibile fare pratica.

 

thanks mates.

 

 

.

 

 

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Quote

 


 

Girare un selettore, mettere due puntali su due fili e leggere la misurazione credo sia nelle mie capacità

 
 

 

 

Questo non lo metto in dubbio. Però su dove e come metti i puntali

qualche dubbio lo ho.

O meglio su cosa credi di misurare e quindi di conseguenza su quello che riporti.

 

Non so perché ti preoccupi tanto di questi 5 volt a me per esempio non suggeriscono niente.

Attendiamo parole dei più esperti....

 

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Riporto pedissequamente cio' che faccio, premettendo anche la descrizione dell'ambiente (carichi staccati o meno ecc. ecc.).

Mi dispiace ma non posso essere d'accordo sul come (fisicamente intendo) eseguo i test e nemmeno su come li riporto.

Ribadisco che gli unici due errori possono essere o lo strumento o l'utilità del test.

Io non mi sono preoccupato mai dei 5 volts semplicemente perché non so se uno si deve preoccupare o meno di ciò.

Quel che ho detto e' che eliminati questi 5v dalla misurazione fasi/terra (a terra non presente) il differenziale non salta piu'. Tutto qui.

Certo e' che SE a guasto riparato quei 5v non dovessero essere piu' presenti e' logico che erano una spia piu' volte riportata da quello che ho scritto.

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Sono io che mi spiego male.

Intendo dire per esempio che se tu misuri tra fase1 e terra o tra fase2 e terra senza accertarti  di avere distaccato tutti i carichi (e dentro una casa sono tanti ) la tua misurazione riportata perde di significato. 

E quindi non hai fatto una misura corretta a mio avviso.

 

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Questo può valere sicuramente per la misurazione dell'isolamento (e comunque anche a carichi/utilizzatori assenti per quello che so dovrebbero influire anche altri fattori come ad esempio l'umidita' o l'eventuale adiacenza di altre linee per esempio di altri impianti) ma non certo per quella in volts (il mio quote era riferito a questo).

In sostanza una misura perfetta e' praticamente impossibile se non generata in appositi ambienti creati per la misurazione e con strumenti perfettamente tarati.

In ogni caso spiegando sempre le componenti esterne (carichi, alimentazione di rete ecc. ecc.) il risultato e' corretto ma magari inutile.

Era solo per precisare il mio intervento, ci mancherebbe!

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