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PLC Forum


Riparare alimentatore switching con TL494 (vecchi AT)


GiovanniG1

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Buona sera a tutti! E grazie per il cortese aiuto.
Sono alle prese con un grosso rompicapo, questo alimentatore non ne vuole sapere di partire.. in uscita ho 0,84 volt sul ramo a 12.. e in proporzione di meno su quello a 5. E' uno schema elettrico collaudato, comunissimo sui vecchi alimentatori AT di computer, la ia speranza è che qualcuno c'abbia avuto a che fare e possa illuminarmi.

In realtà gli alimentatori guasti sono 2 e con la stessa problematica, non sono da PC ma per uno scanner LED da discoteca, lo schema elettrico che ho trovato è praticamente reale.. nel senso che è standard. Allego:

Secondo me più che nella parte di controllo, il problma è nella parte di potenza. I finali T1 e T2 sono buoni, giunzioni a posto, così come tutti i diodi e transistor di tutto il circuito. E' stato cambiato anche l'integrato in uno dei due alimentatori. Nessun componente presenta stress elettrici, le resistenze nello stadio di potenza misurano giusto. Ho cambiato anche il condensatore C9 che porta la corrente al primario.
Essendo presente una leggera tensione in uscita, e scaldando leggermente i finali (senza dissipatore ora) mi viene da pensare che oscilli.. ma oscilla al minimo possibile. Probabilmente la parte di controllo non gli dà l'ok a partire tramite t3 e t4.. ma non vorrei anche che non arrivi tensione all'integrato.. e che per questo non parta. Insomma il problema potrebbe essere nello startup. Voi cosa ne pensate? Cosa dovrei controllare? Grazie

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scrivendo mi è venuta un'idea, ero sulla pista giusta, dando 12V a valle del diodo D14 e quindi alimentando l'integrato l'alimentatore funziona regolarmente (non ho provato a caricarlo però). Quindi non fa il powerup in qualche modo.. chissà che non lo scopra da solo scrivendo, però è dura ) grazie

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entrambi hanno lo stesso problema, sono "muti" all'inizio, ma se gli dai un colpetto di 12V a valle di D14 funzionano e poi chiaramente restano in piedi stabili. Dev'esserci un problema iniziale, tipo va in protezione qc, e passa il tempo utile per avviare, poi subentra la protezione contro il cortocircuito sul piedino4 (se non c'è tensione in uscita vuol dire che c'è un corto e quindi blocca).
Anzi no.. perchè il T5 l'ho bypassato a massa e lo stesso non parte da solo.

 

PS: la parte connessa a T3 non esiste.. o è fatta diversamnte. Qui il T3 e il controllo dell'assorbimento non c'è

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svelato l'arcano, nella parte di controllo tensione e autoregolazione del piedino1, è saltata la resistenza in smd che va ai +12V.. e sembrava un condensatore al poliestere (marrone). Il problema è ovviamente su entrambi, per fortuna posso smontare una terza lampada e leggere il valore.

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Ciao a tutti amici :)
non ho buone nuove.. c'ho visto male, forse era la stanchezza o la foga del risultato. Era davvero un condensatore, mentre nell'altra scheda dove sembrava la resistenza distrutta, le piazzole erao vuot e in mezzo c'era dello sporco. Mi ha tratto in inganno la serigrafia che riportava una resistenza, in realtà dall'altro lato in parallelo c'era la serigrafia per un condensatore (montato regolarmente nell'altra scheda, mentre nella prima era in smd al posto della resistenza).

Oggi ho fatto diverse prove, testando ogni area del circuito. Devo farla più breve possibile:
Lo switching continua a non partire in entrambe, se non comandato da un impulso all'alimentazione del controllore, che una volta partito fa oscillare degnamente i finali e quindi si autoalimenta. Se rimane un minimo di carica nei condensatori, ridando la 220 si attiva dopo un paio di secondi, altrimenti rimane morto con una tensione molto bassa sui morsetti di uscita.. Ho provato anche a pieno carico e funziona belissimo, i finali sono tiepidi, scaldano un pò i raddrizzatori sul secondario, insomma tutto normale, direi perfetto, la tensione si regola col trimer alla grande.

 

Il problema dunque è solo in fase di accensione, e qui chiedo consiglio a voi, soprattutto perchè non capisco se è un circuito di protezione che non va, piuttosto che dai circuiti di controllo in fase di startup, o dalla NTC che magari non permette di ranggiungere la tensione necessaria all'innesco del circuito, o dall'oscillatore-finali indebolito. Di qui le analisi:
1) Mi sembra molto strano possa essere la NTC, tant'è che sovente negli alimentatori buoni lo scanner parte dopo qualche secondo, se non subito
2) L'oscillatore secondo me è a posto, i finali sono nuovi su un alimentatore e non cambia nulla, anche la coppia c7-c8 se sovessero servire a dare un piccolo "spunto" in condizione di non lavoro (iniziale prima dei controlli o in fase di corto circuito/protezione sistema) misurano la capacità e non sono in perdita.

3) protezione o startup è da capire.. io non ho le competenze necessarie per capire a fondo ul alimentatore switching con il TL 494.. ad esempio non so che ruolo gioca la coppia t3-t4/d6-d7 sui finali, e il d5.. se in qualche modo alimenta il controllore.. ma non credo

Ad esempio come si comporta l'oscillatore se il t3-t4 non conducono? Suppongo che oscilli lo stesso ma il minimo indispensabile per limitare la corrente in uscita senza disalimentare il controllore. E' possibile che i zener abbiano perso la caratteristica di sopprimere la tensione oltre il valore nominale (polarizzazione inversa)? la polarizzazione diretta è ok, 0,7volt.
 

Il circuito reale differisce leggermente da qusto schema, ad esempio non c'è il T3, ma il controllo dell'oscillatore è ricavato dalla zona del diodo D5, con un diodo che dal centrale del trasformatore carica un condensatore di una certa capacità.. e tramite un partitore è collegato al piedino 16 che è un controllo di errore. Nei 3 alimentatori trovo 3 tensioni molto diverse, 2,8volt, 3,5 e in quello che funziona addirittura 6,5!. Sul piedino 16 grazie al partitore la densione comunque non è mai superiore ai 3,5volt, che è più bassa della vref di 5v collegata al 15, quindi la protezione non dovrebbe intrvenire.. e infatti funziona sotto carico.

Altre notizie su prove pratiche: anche l'alimentatore che prima non aveva problemi, provato a "vuoto" (sui 5v c'è una resistenza da 2 watt da 39 ohm, e sui 12V 100ohm.. quindi un minimo di carico c'è di fabbrica) si è "indebilito", nel senso che ora anche lui non si accende più da solo.. a volte. A volte invece si.. a vuoto.. ma ho paura che sia dovuto a qualche carica residua dei condensatori. Ho provato diverse volte col carico collegato (scanner) a dare/togliere 220 e non partiva (con la ventola sui 12v interna allo scanner che girava.. per via della bassa tensione sui 12v, che dovrebbe riuscire ad attivare il controllore e far partire tutto.
Altra news, nelle prime prove di ieri, uno dei due alimentatori che non volevano saperne di partire a vuoto, collegati al carico partiva, come se il carico (composto da motori passo passo) risponda ai primi inpulsi dello switching creando un andamento di tensione che permette al controllore di partire. Ma questo è durato per le 4-5 riaccensioni successive (con pause di anche 10 secondi tra loro), e ora di nuovo c'è il problema.

Altra cosa, l'alimentatore "funzionante" in fase iniziale ha una tensione di circa 1,4volt sul ramo dei 12, che consideravo sufficiente a far partire il controllore senza problemi, finchè sono stato smentito dall'"indebolimento", mentre gli altri di circa 0,7volt.. davvero un'inezia. A questo punto penso che il controllore non giochi alcun ruolo in fase di startup, ma che uno dei due transistor dovrebbe andare in conduzione per portare la tensione di uscita a un valore più alto

E' ovvio che si tratta di un difetto di progettazione, e probabilmente di un indebolimento di alcuni componenti dopo 4 anni di funzionamento 24/365gg, forse di qualche condensatore elettrolitico. Forse il fatto dell'"indebilimento" a vuoto potrebbe orientarci a controllare qualcosa.
Ora ho 2 scanner fermi e la cosa è un pò pesante, devo trovare una soluzione il prima possibile (il 3° alimentatore lo avevo sostituito, non riuscendo a ripararlo, con 2 alimentatore distinti switching 5v e 12v comprati in negozio, però montati esternamente sono ingombranti e poco estetici).

Avete qualch consiglio per riuscire a sistemare il problema? Secondo la vostra esperienza dove è meglio concentrarsi? Osillatore/finali? Stadio di controllo t3/t4? o il controllore? Grazie!

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è secondo voi possibile che il controllore si "indebolisca" internamente usandolo a vuoto? Cambiare il chip e provarlo subito con il carico?

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più passa il tempo, più mi convinco che il circuito oscillatore di potnza dia il responsabile, il controllo interviene dopo e non innesca di suo ma incita l'oscillatore a raggingere la quota. Credo sia responsabile il condensatore C9, che sul mio circuito è da 2,2mF, che tralaltro è sottoposto a stress (tipo picchi di tensione/spegnimento), canche se però io l'ho sostituito in un modello. Forse 2,2mF non sono abbastanza, potrei aumentarlo un pò e vedere cosa succede?

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Hai controllato i C5 , C6 , C9 , BD3a , BD3b ,  D5 , D14 , R23 ?

In realtà , i condensatori sono sulla lista tutti ...controlla anche se il C25 e/o ventilatore non siano in corto o quasi ...

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Ciao! grazie per la risposta :)
IN un alimentatore C5-6-9 sono nuovi, BD3a , BD3b (nel mio caso non ho i rami a 12V, il transfo ha il secondario con presa centrale a massa e gli altri due poli su questo doppio raddrizzatore con centrale in comune) a carico funzionano bene, ha senso che un diodo simile perda quel tanto di banda di valenza.. da non far passare abbastanza con l'alimentatore in stato di riposo? Certo è un componente sotto stress.. e devo dire che dissipa con il suo cugino (sui 5V, 18 amper) parecchio a carico, al contrario dei finali che restano quasi freddi. D5 ho misurato la giunzione ed è ok, D14 gli ho messo in parallelo un altro diodo ma niente, r23 misura giusta e non ha segni di stress. Ad ogni modo come ho detto se lo faccio partire manualmente sotto carico funziona bene, quindi questo in qualche modo garantisce il funzionamento di tutti i componenti, il problema è solo che per il logoramento di qualche componente, in fase di startup la tensione è troppo bassa per innescare il controllore.
Non ho misurato le giunzioni del BD3a , BD3b, perchè toglierlo è un pò complicato e non si può misurare col trasfo collegato. Potrei provare a sostituirlo..

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Ho passato il dormiveglia googolando sul deterioramento che gli schottky possono avere per usura/stress e tutto quello che sto trovando fa pensare di essere sulla strada buona:
Il componente sotto carico scalda parecchio, e questo non è un buon segnale.. probabilmente è aumentata la corrente inversa e si è alzata la soglia di tensione diretta. Ha anche senso col fatto che una volta acceso poi si riaccende (componente caldo, più caldo è e più di abbassa la soglia di tensione diretta), e col fatto evidente che ci troviamo davanti a un circuito dove il malfunzionamento non è netto (rottura) ma dovuto a deterioramento.. e questa cosa di solito si individua nei componenti stressati; questo è il componente che scalda di più di tutti (assieme al cugino sui +5V montato di fianco sullo stesso dissipatore). Sto cercando di cambiarlo, ma non è facile da trovare, devo cercare un similare

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Ciao, anche questa prova si è rilevata poco utile, sono solo riuscito a migliorare le probabilità di accensione, è sufficiente scaldare il dissipatore con lo stagnatore ora per vederlo partire, ma non è una soluzione.
Per tagliare la testa al toro (c'ho perso fin troppo tempo) ho preso dei vecchi caricabatteria di cellulare e li ho usato (con un diodo) dopo D14 per alimentare il controllore in avvio. Tutto a posto.

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