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Lavori in carico a elettricista per DICO


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Ho una domanda, più che altro una curiosità. Per poter affermare con responsabilità che l'impianto è a norma, e di conseguenza redigere la dichiarazione di conformità, un elettricista che lavori deve materialmente fare in prima persona?

Può limitarsi a dare indicazioni ad altri, es. un operaio, su quali fili far passare nei corrugati intervenendo quindi all'inizio per dare solo indicazioni (dove mettere i punti rete, cosa far passare nei corrugati) alla fine solo per fare il quadro e cablare, verificando che tutto sia ok? Può delegare la cablatura e poi limitarsi a verificarla?

Tutto questo escludendo la produzione della documentazione che immagino non sia delegabile, e dando per assunto che chi coopera nei lavori è una persona fidata (ma non un elettricista, solo un operaio generico).

Forse è una domanda banale ma non ho trovato risposte se non la ovvia responsabilità che è sempre in mano all'elettricista.

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Adelino Rossi
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 e dando per assunto che chi coopera nei lavori è una persona fidata (ma non un elettricista, solo un operaio generico).

pur non essendo un tecnico del settore civile,

Un elettricista prende un lavoro, lo realizza a norma, lo certifica e lo consegna. Al cliente, (mi si scusi il termine) non frega niente di chi collabora con l'elettricista.

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Al cliente, (mi si scusi il termine) non frega niente di chi collabora con l'elettricista.

 

Condivido, però la mia considerazione era dal punto di vista dell'elettricista. Vorrei capire se comportandosi in questo modo l'elettricista si muove sempre all'interno delle maglie della normativa quindi ha la coscienza a posto, se è un sistema "tollerabile", o se è palesemente una violazione.

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Maurizio Colombi

Se il titolare dell'impresa esecutrice dell'impianto elettrico, incarica un suo dipendente a realizzare un lavoro, è perchè di quel dipendente si fida. Ma si fida ciecamente!

Talmente tanto da non dover controllare il suo operato.

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Se il titolare dell'impresa esecutrice dell'impianto elettrico, incarica un suo dipendente a realizzare un lavoro, è perchè di quel dipendente si fida. Ma si fida ciecamente!

Talmente tanto da non dover controllare il suo operato.

 

Ci sono poi quelli talmente fiduciosi del prossimo che per un rimborso spese ti fanno la Dico senza neanche conoscerti. 

Ecco, questo è  meno regolare,  ma lo fanno. 

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Grazie per i vostri interventi,

A scanso di equivoci, escludiamo ovviamente il caso in cui l'elettricista NON si fida di chi sta lavorando ma semplicemente si fida del portafogli del cliente...

In un certo senso comunque il discorso è collegato: l'elettricista ha disposto l'impianto sulla carta e ha verificato che le attività fatte da chi ha materialmente passato i cavi (lo ribadisco, non il primo che passa ma una persona di cui ha fiducia) sono state fatte correttamente. Questo al punto di prendersi con tranquillità la responsabilità dell'impianto.

Se alla fine il lavoro materiale lui lo ha fatto in parte, o addirittura non lo ha fatto ma si è limitato a controllarlo, cosa lo distingue dalla prima categoria di "elettricista" (almeno per la normativa)?

Pensavo più che altro ad un numero minimo di sopralluoghi da fare, o all'obbligo di effettuare in prima persona determinate prove, ma probabilmente una risposta chiara nelle norme non c'è, siamo in zona grigia...

 

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Non capisco.. Davide sei il committente?? L'elettricista ti ha  "inviato" un suo amico e poi passerà a controllare e ti rilascerà la dico??  I quadri elettrici li può fare anche mia nonna basta che sappia farlo e apponga la targhetta con tutti i dati identificativi prendendosi le sue responsabilità... Io son dipendente ed oggi ero da solo a passare un impianto non vedo dove stia il problema?? La DICO la rilascerà il mio titolare dopp aver fatto le prove e controllato il tutto come sempre

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Adelino Rossi
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Se alla fine il lavoro materiale lui lo ha fatto in parte, o addirittura non lo ha fatto ma si è limitato a controllarlo, cosa lo distingue dalla prima categoria di "elettricista" (almeno per la normativa)?

se il "lavoratore e regolare" i discorsi sono già stati fatti.

se il "lavoratore è in nero" allora lascia stare la norma.

se porti la tua auto in officina e ci lavorano molte persone, alla fine l'auto ti viene riconsegnata dall'officina che risulta dalla fattura e dal suo titolare.

 

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Maurizio Colombi
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A scanso di equivoci, escludiamo ovviamente il caso in cui l'elettricista NON si fida di chi sta lavorando ma semplicemente si fida del portafogli del cliente...

Ma stiamo scherzando?

Sei convinto di quello che stai dicendo?

Ci sono ditte individuali:

in questo caso il titolare lavora, rilascia le dichiarazioni di conformità, fa i collegamenti, posa i tubi, stampa le fatture, monta gli apparecchi, fa le prove strumentali, prepara i preventivi, pianta i dispersori di terra e va dal cliente ad incassare i soldi... se il cliente ha intenzione di darglieli.

Ci sono le ditte con dipendenti:

in questo caso il titolare può fare tutto quello descritto prima, o (se gli gira tonda) può solamente andare dal cliente ad incassare i soldi anche in questo caso... se il cliente ha intenzione di darglieli. In certi casi non firma nemmeno le dichiarazioni di conformita e non prepara nemmeno i preventivi... perchè c'è una segretaria che produce tutto questo "sporco lavoro".

Così gira il mondo!

 

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Davide sei il committente??

Me lo chiedo anch'io! 

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Non sono committente, fortunatamente ho ristrutturato da ormai un po', e non mi riferivo a un caso specifico. Mi è capitato di fare una pausa pranzo con l'elettricista dell'azienda dove lavoro e fra altri discorsi era venuto quello della responsabilità che si prende chi redige una DICO. Io non sono elettricista e nella mia ignoranza pensavo a come può (se può) un elettricista prendersi la responsabilità senza fare materialmente il lavoro

L'esempio del dipendente che fa il lavoro ed il titolare che firma mi ha chiarito che può funzionare anche in questo modo... Ciò che a chi è del mestiere può apparire scontato non lo è sempre per tutti.

Grazie comunque

 

 

 

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A me pare una questione di lana caprina...

è alla stessa stregua di un certificato rilasciato da un medico: se l'impiegata o l'infermiera o chi altro fa un errore di battitura il responsabile è sempre chi firma: Punto. Se tale responsabile ha delegato una persona non competente si chiama "culpa in eligendo" e in ogni caso la responsabilità è sempre sua. Punto

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