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Magnetofono telefunken230 problema


beonardo

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Magnetofono Telefunchen 230 Stereo

Con microfono singolo collegato al pin 3 ( pista 1) l’apparato funziona regolarmente sia in fase di registrazione che di ascolto .

Lo stesso risultato se registro su posizione stereo

 

Con lo stesso microfono singolo collegato al pin 5 (pista2) il misuratore di livello registrazione pur avendo il cursore regolato sullo zero fa uno sbalzo a fondo scala per poi tornare subito zero , ma come si sposta il cursore anche di un solo millimetro corre subito a fondo scala.

 

Parlando normalmente al microfono (come faccio con la profondità di registrazione del pin 3) lo strumento va a fondo scala, e la riproduzione in ascolto si presenta con leggero rumore sulla seconda traccia.

 

Per una registrazione stereo ho fatto il ponte fra pin 3 e 5 all’atto dell’inserimento della spina  la lancetta dello strumento si sposta a un quarto della sua corsa, che lascia comunque un poco di spazio ancora per la regolazione di profondità di livello di registrazione.

L’ascolto presenta una delle due traccie con leggero rumore sulla seconda traccia.

 

Da dove debbo iniziare alla ricerca del difetto ?

Grazie

 

 

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E' questo?

Anche se non sei iscritto puoi farti inviare via mail tre documenti al giorno: l'ho fatto e ho dato un'occhiata allo schema.

Inizierei a dare una bella pulita ai commutatori, soprattutto quelli sulla scheda principale, che gestiscono il passaggio da Play a Rec. Quasi sempre sono ossidati e non fanno più il loro dovere. Nei casi più fortunati basta azionare il tasto Rec un po' di volte e la situazione torna sotto controllo, ma é comunque meglio pulirli con appositi spray e aria compressa.

Se non dovesse bastare controllerei i condensatori elettrolitici. Poi darei un'occhiata ai piedini dei transistor e alle loro saldature, soprattutto quelli al germanio (AC127 etc)

Quando parli dei rumori anche in ascolto, ti riferisci a un nastro che hai registrato tu o uno già inciso in precedenza?

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Pur essendo tutti i contatti inzuppati di liquido disossidante mi sono messo a ruotare il commutatore selettore piu volte . lo stesso ho fatto con i due lunghi a slitta e proprio il secondo quello che viene interessato alla pressione del tasto di registrazione ho individuato il contatto anomalo che sono riuscito a sistemare avvicinando i due contatti laterali fra di loro verso quello interno stringendo il tutto con una pinza. Ora sono soddisfatto. Trattandosi di rumore di fondo colgo l'occasione per dare una seconda spiegazione. Il rumore di fondo descritto all'inizio post è sparito. Ho un secondo problema che mi sono accorto che un nastro precedentemente registrato sovrapponendo una seconda registrazione della prima rimane una leggerissima traccia. quindi la testina cancellatrice non lavora appieno.

Ho ovviato empiricamente,  ponendo di fianco al perno guida nastro, prima della testina cancellatrice, una calamita, salvo che quando ritorno il nastro per l'ascolto debbo ricordarmi di toglierla e a volte mi scordo e cancello tutto. 

Quindi la domande che pongo da profano è: se la testina genera un campo magnetico quale parte del circuito è interessata , come fare ad individuarla visto anche che non ho schema?

Nel contempo mi domando come puo essere un circuito generatore di campo magnetico di questo tipo?

La testina magnettizzatrice è solo interessata ad un passaggio di corrente ( due fili con tensione X) oppure v'è un circuito vero e proprio con transistor ecc...?

Grazie infinite per le info

Buon Natale

 

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Riccardo Ottaviucci

 

Molto a grandi linee ti descrivo il  principio di funzionamento  della registrazione magnetica su nastro (ma anche su disco):

il circuito della testina in lettura ,che è la stessa anche per registrare, rileva le variazioni del campo magnetico prodotte dal nastro inciso e quindi magnetizzato in precedenza  che le viene a contatto.

Queste variazioni di campo magnetico inducono della testina una corrente variabile che è l'inviluppo del segnale analogico che poi viene amplificato negli stadi successivi.

In registrazione avviene l'inverso e cioè una corrente proporzionale all'ampiezza del segnale da incidere genera un campo magnetico se fatta passare sulla testina stessa,provocando una magnetizzazione permanente,in funzione del segnale da registrare,sul nastro magnetico stesso, trattato poco prima da una premagnetizzazione a frequenza ultrasonica che cancella eventuali registrazioni precendenti.(testina di cancellazione o premagnetizzazione) che tocca il nastro prima di essere inciso.

La base teorica di tutto ciò è rappresentata dai i principi di Lenz e di Maxwell

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Aggiungo alla spiegazione di Riccardo un paio di informazioni: in tutti (o quasi) i registratori a bobine e in quelli a cassette di fascia alta le testine sono tre.

La più a sinistra - la prima su cui passa il nastro magnetico - é quella di cancellazione, poi c'é quella di registrazione, dotata di un traferro piuttosto ampio per lasciar passare una maggior quantità di corrente di magnetizzazione, e più a destra c'é la testina di riproduzione, dal traferro molto sottile.

La tua idea della calamita avrebbe una sua logica, ma dato che il tuo registratore utilizza il nastro in entrambi i sensi, quando registrerai sul lato opposto della bobina cancellerai inesorabilmente ciò che hai inciso sull'altro lato...

Lo schema non é molto chiaro, o più probabilmente mancano delle pagine, ma presumo che la testina di cancellazione sia quella siglata HSK1. In ogni caso, prima di cercare un guasto elettrico, andrei a verificare che la testina sia perfettamente pulita, soprattutto in corrispondenza del traferro che si riempie inevitabilmente di residui magnetici: nella maggioranza dei casi la cancellazione insufficiente é dovuta a questa causa (non ricordo di aver mai dovuto riparare un circuito di cancellazione, e di registratori ne ho avuto per le mani veramente tanti).

Naturalmente devono essere altrettanto pulite anche le altre due testine e tutte le parti meccaniche su cui scorre il nastro. Il fluido ideale per la pulizia sarebbe l'alcool isopropilico, ma anche quello denaturato può andar bene (mi raccomando, non quel surrogato schiumoso che vendono al supermercato e assomiglia all'alcool solo per il colore...)

Tieni presente che i nastri antecedenti agli anni '80 sono quelli dalla formulazione chimica più stabile, e la perdita di ossido é meno critica. Quelli prodotti in seguito (specialmente per il mercato professionale) avevano prestazioni eccellenti ma col passare degli anni si sono rivelati disastrosi: reazioni imprevedibili tra ossidi e collanti li hanno resi quasi inutilizzabili. L'ossido si stacca dal nastro a ogni passaggio, e l'unico modo per salvare il supporto é un delicato processo di "cottura" in appositi forni.

Proprio un paio di settimane fa ho riversato dal mio Akai 4000DS mkII al computer una mezza dozzina di vecchi nastri registrati tra il 1965 e il 1976: raramente ho dovuto pulire le testine. Qualche tempo prima, invece, lo stesso procedimento con un Ampex 476 di fine anni '80 era stato veramente problematico: ogni 10 minuti dovevo fermare il Revox B77 per pulirlo.

Complimenti per la riparazione dei commutatori a slitta... ottimo lavoro.

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Riccardo Ottaviucci
11 ore fa, j-man scrisse:

Aggiungo alla spiegazione di Riccardo un paio di informazioni: in tutti (o quasi) i registratori a bobine e in quelli a cassette di fascia alta le testine sono tre.

io mi sono limitato alla maggior parte dei registratori a cassette e a bobine domestici e a quello che mio padre fini di costruire nel 1958 su schema americano di quell'epoca

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E' vero, quando si parla di registratori mi scappa un po' la mano. D'altra parte é uno dei pochi argomenti in cui mi sento ferrato a sufficienza, data la lunga frequentazione...

Ho approfondito l'argomento-testine perchè il Telefunken in oggetto sembrava averne tre... poi ho osservato meglio lo schema e mi é venuto il dubbio. Ci sono due testine siglate HDSK1 e HDSK2, ma i circuiti sembrano simmetrici per cui potrebbero essere una per canale. Poi ci sono LK1 e LK2. Magari una foto potrebbe chiarire la questione: in rete non ne ho trovata una del gruppo testine.

 

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Riccardo Ottaviucci

ovvio che nel caso di registratore stereo le testine lettura -scrittura sono due identiche anche nei circuiti associati

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Grazie a tutti e due per le esaurienti spiegazioni. Confermo che le testine sono solo due , la prima a sinistra per cancellare la seconda al centro prima dell'albero e puleggia trascinatrice nastro quella di ascolto e rec. Le ho pulite e ripulite con un coton fioc imbevuto di trielina.

Riscontro anche che i nastri ( che sono antecedenti gli anni 80 ) non hanno dato problemi e la registrazioni che erano state fatte allora si riproducono correttamente. Il magnetofono in oggetto che mi è stato regalato da mio cognato in Svizzera nel 1980 presumo l'avesse acquistato nei primi anni 70  Corredato da diversi nastri.

In seguito un'amica che lavorava alla Poligram a Milano mi ha fornito diversi nastri sui quali c'erano incisi provini di vari complessi musicali del tempo. Quest'ultimi oggi presentano il difetto elencato da Monsieur J-man. Addirittura presentano parti di nastro trasparenti, alttri a chiazze trasparenti senza averli ancora svolti.

Con il sistema calamita ero consapevole che avrei cancellato tutte e due le tracce. Siccome anche dopo quest'ultimi vostri consigli ho ripassato le testine facendo uso anche di alcool (Quello color rosa che usavo quand'ero bambino per le sbucciature) non si cancella a fondo la traccia, ( prima di fare quanto sto per dirvi attendo un vostro consiglio )

Pensavo di provare a sfregare al superfice delle testine con carta abrasiva sottilississima, quella nera oppure pasta abrasiva per carrozzerie d'auto.

Le feste Natalizie sono passate , per tanto: Buon anno nuovo e grazie.

.

 

 

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Riccardo Ottaviucci
1 ora fa, beonardo scrisse:

Pensavo di provare a sfregare al superfice delle testine con carta abrasiva sottilississima, quella nera oppure pasta abrasiva per carrozzerie d'auto.

NOOOOOO! le dovrai buttare poi

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Fai una foto alle testine, per mostrarci in che condizioni sono. Non usare nulla di abrasivo, per carità, e nemmeno più aggressivo dell'alcool. Se proprio sono incrostate di ossido, ritaglia una striscia sottile di pelle di daino sintetica (o di materiale simile), imbevila di alcool e passala più e più volte sulle testine.

Pasta abrasiva e carta seppia sono un rimedio MOLTO estremo per le parti meccaniche ossidate, e anche lì vanno usate con la massima cautela.

 

 

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Grazie amici ora però sono  in stamby bronchite e moglie febbrecitante. Ne parleremo verso metà gennaio spero per quel tempo di essere in forma.

Buon anno !

 

 

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