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Esercizio transistor BC-337


Mario899

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Salve a tutti devo risolvere assolutamente questo esercizio qualcuno lo sa risolvere?

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I dati sono:

Ic = 180 mA

BETA = 140

Vce = 5 v

Vc = a scelta

 

Da ricavare: R1, R2. Rc,Rb

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Secondo me , ci sono un'infinità di soluzioni.

Dovresti scegliere un potenziale , di base , di emettitore o di collettore .

Aspetta comunque anche altri pareri .

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Ib = Ic/ B       = 180/140 = 12.85 m A

Ie = Ib(B+1)  = 1.81 A

Devi fare l'ipotesi se il transistor in questione lavora in regione attiva diretta, Imponi quindi Vbe = 0.7 V 

Detto questo, dovresti determinare l'equivalente di thevenin visto dal lato della base . Dopodichè, devi applicare le equazioni di kirchoof

per dedurre un sistema di equazioni

 

 

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Quote
3 minuti fa, gabri-z scrisse:

Secondo me , ci sono un'infinità di soluzioni.

Dovresti scegliere un potenziale , di base , di emettitore o di collettore .

Aspetta comunque anche altri pareri .

Ok grazie, il problema e che non so proprio come svolgerlo!

 

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5 minuti fa, Michele Manzo scrisse:

Ib = Ic/ B       = 180/140 = 12.85 m A

Ie = Ib(B+1)  = 1.81 A

Detto questo, dovresti determinare l'equivalente di thevenin visto dal lato della base 

 

 

Grazie! 

Inoltre per risolvere mi hanno dato anche queste formule:

 

Rb = R1//R2

Vb = RB +Vbe+Vre

Vb = Vr2

Vc = (Vr2/R1+R2)*R2

Vc = Vr2 * R2/R1+R2

Rb = R1*(R2/R1+R2)

Rb = R1 *X

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Io penso che sei proprio a zero, il consiglio che ti posso dare è di rividere tutte le basi dell'elettrotecnica, comprenso l'equivalente di thevenin e di Norton

 

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6 minuti fa, Michele Manzo scrisse:

Io penso che sei proprio a zero, il consiglio che ti posso dare è di rividere tutte le basi dell'elettrotecnica, comprenso l'equivalente di thevenin e di Norton

 

Si è cosi😂😂

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Il problema è che lo devo risolvere entro domani!!

1 minuto fa, Michele Manzo scrisse:

Fossi in te non riderei,ma studerei con impegno e dedizione

Lo so, purtroppo elettronica non è la mia materia..

 

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A questo punto potresti pure non risolvere l'esercizio...tanto non è la tua materia ; dopodomani arrivi come il mio principale e mi darai indicazioni ed ordini della NON TUA materia.....

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1 minuto fa, gabri-z scrisse:

A questo punto potresti pure non risolvere l'esercizio...tanto non è la tua materia ; dopodomani arrivi come il mio principale e mi darai indicazioni ed ordini della NON TUA materia.....

Va bene 

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48 minuti fa, Mario899 scrisse:

Comunque non volevo mica sminuire...

Io sono informatico

Infatti (non per sminuire :whistling:180/140 = 1.28mA che moltiplicati per (B+1) danno 181,28mA che poi si possono ricavare semplicemente facendo Ie = Ic + Ib...

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19 minuti fa, GiRock scrisse:

Infatti (non per sminuire :whistling:180/140 = 1.28mA che moltiplicati per (B+1) danno 181,28mA che poi si possono ricavare semplicemente facendo Ie = Ic + Ib...

Hai ragione,scusatemi ;)

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Mi dispiace che gabri-z se la sia presa...

Ma io non ho nè comandato la risoluzione (ho semplicemente chiesto) e non mi sembra di essere stato presuntuoso...

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Quel circuito, oltre 50 anni fa, fu il compito di elettronica generale al mio esame di maturità.

Lo ricordo perchè il tema di esame era....sbagliato.

Il circuito era già quotato ed i componenti dimensionati. La domanda verteva sul calcole dell'amplificazione e della stabilità in corrente. peccato che l'estensore avesse invertito i valori del partitore di base ed il transistore risultava sempre saturo.:superlol:

 

Il circuito così disegnato è controreazionato di corrente di serie.

Ammesso, in prima approssimazione, di dividere la tensione di collettore facendone cadere circa 1/3 tra collettore ed emettitore. i restani 2/3 potrebbero essere ripartiti in questo modo: 1/10 sul resistore di emettitore e 9/10 sul resistore di carico: In questo modo avresti un guadagno di tensione pari a 10.

Resta ora da stabilire il valore di corrente di collettore o di emettiore.

A questo punto basta applicare la legge di ohm per dimensionare il valore delle resistenze.

Il partitore di base si calcola sapendo che la tensione di base sarà eguale alla tensione ai capi della resistenza di emettitore +0.7V.

La corrente di base è determinata in modo automatico dalla corrente di emettitore e dal guadagno del transistore.

Questo tipo di circuito offre il amssimo grado di stabilità del punto di lavoro.

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Riccardo Ottaviucci

io mi ricordo l'esercizio di matematica all'esame di liceo che era sbagliato,o meglio formulato male (quello delle circonferenze tangenti ma una interna all'altra, 1973) ,ma quelli all'università manco mezzo

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1 ora fa, Riccardo Ottaviucci scrisse:

azz! Livio si ricorda gli esercizi di 50 anni fa e io nemmeno quelli di 40

 

Ricordo perchè era il rpimo anno che il tema d'esame di elettronica generale verteva su di un circuito a transistor, sino all'anno prima eran solo circuiti a valvole.

Io ero privatista (portavo tutto il quinquennio), lavoravo già da qualche anno e circuiti del genere sulle apparechiature che collaudavo e riparavo ce ne erano 13 per dozzina, quindi notai subito il particolare.

All'esame orale, durante la discussione del compito risultò che io ero stato l'unico, su oltre cento esaminandi, a cogliere il problema. Forse è anche per questo che me loricordo abbastanza bene.

Ricordo anche certi particolari di molti esami universitari. Ad esempio l'esame di macchine colcolatrici, che altro non era che un esame sulla programmazione in fortran, lo ripetei 3 volte perchè allo scritto cannavo sempre l'esercizio di conversione delle basi (binario, ottale, decimale ed esadecimale). La terza volta mi portai la calcolatrice TI50, appaena acquistata, che aveva la conversione automatica delle basi e riuscii a non sbaglaire l'esercizio.

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Riccardo Ottaviucci
3 ore fa, max.bocca scrisse:

Livio la calcolatrice Texas instrument! A quei tempi mi risulta che  costicchiava.

io acquistai con grossi sacrifici la SR50 (159 mila lire),cheancora funziona

IMG_2084.JPG

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