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Modifica Motore Trifase


totto 24562

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salve essendo crudo in materia vorrei chiedervi se un motore trifase può funzionare a 220V, cioè vi spiego mio suocero essendo un meccanico (in pensione) a dovuto fare il distacco della 380 in officina però volevo continuare ad usare il ponte meccanico che funzionava con un motore da 380v, come posso farlo continuare a funzionare con la 220V? grazie in anticipo

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  • 2 weeks later...

il motore e di 4 Cavalli sulla targhetta vi e scritto ASINCRONO 220(con il segno di un triangolo)380 ( Y ), ;) certo che la semplificazione del cambio motore e eccellente :whistling: , ma vorrei provare a farlo funzionare con il suo originale, se avete bisogno di altri dettagli mi fate sapere

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Roberto Gioachin

Un motore da 4 cavalli (3KW) fatto funzionare con il contatore domestico e sopratutto per un ponte di sollevamento, io la vedo difficile.

La soluzione più affidabile secondo me è quella di aggiungere un inverter con alimentazione monofase.

Modifichi il collegamento del motore da stella a triangolo e lo alimenti con l'inverter.

Ottieni due risultati importanti, la potenza del motore non diminuisce (cosa che succede sempre quando si esegue la modifica con un semplice condensatore), inoltre lo spunto all'avvio del motore diventa quasi nullo, impedendo un intervento per sovracorrente del magnetotermico (o contatore enel).

Naturalmente questa soluzione ha un discreto costo.

Roberto

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Ciao Roberto innanzi tutto ti ringrazio della risposta ,volevo chiederti sai dove posso trovare qualcosa per la costruzione di questo inverter?anche perchè qualcuno mi ha parlato di 700,1000 euro

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Ciao totto, mi dispiace darti una brutta notizia ma purtroppo l'inverter non te lo puoi costruire da te. E' un'apparecchiatura particolare che và acquistato in base alle caratteristiche del motore da comandare.

Ciao.

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ma se provo con i condensatori mi puoi spiegare le problematiche che posso incontrare?da premettere che il ponte lo userei per la manutenzione della mia auto

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ma se provo con i condensatori mi puoi spiegare le problematiche che posso incontrare?

La prima discussione di questa sezione, etichettata come "importante" tratta proprio questo argomento. leggila e troverai tutte le risposte.

Poi, se fai una ricerca in questa sezione, ne trovi una che tratta proprio il tuo medesimo problema: alimentare in monofase un motore trifase per comandare un ponte sollevatore.

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L'altro giorno sono andato a verificare un pozzo che non tirava su acqua da quasi otto anni. Con la mente iniziavo a fare mille ipotesi fin quando, arrivato sul posto, non mi sono reso conto che l'impianto di sollevamento era in trifase, mentre la fornitura era in monofase.

Rinfrescando la memoria al cliente ne è venuto fuori che tempo fa il nonno aveva un attivita con macchinari grossi e seriva la " corrente " industriale, ma poi, chiuso l attivita hanno chiesto la " diminuzione " della " corrente ".

Ora mi chiedo, ma perchè diminuzione della " corrente " per molti significa modifica anche della tensione ??

Sicuramente l'officina aveva i suoi 6 se non 10 Kw contrattuali ( quote fisse elevate ), quindi per risparmiare hanno chiesto l'abbasamento a 3,3 Kw. Ma la tensione ?

perche è stata cambiata ?

Secondo me fai prima a chiedere la modifica da mono a trifase con pari potenza ( spendi un 200 euro ) e utilizzi il ponte con la sua tensione senza stare li a mettere condensatori o altro ( che anche loro hanno un costo, a volte piu elevato che fare la modifica della fornitura )

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Ti servirebbe un inverter monofase da 14A tipo questo

Altrimenti le soluzione possono essere:

a ) gruppo elettrogeno

b ) Installi l'inverter e porti la fornitura a 6kW monofase

Per modificare la fornitura devi tenere conto anche dei costi di adeguamento dell'impianto elettrico dell'abitazione.

Ciao

Modificato: da Stabilo_RS
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Perchè dovrebbe modificare l'impianto se modifica la fornitura ?

Sicuramente tale modifica non è stata eseguita quando da trifase sono passati a monofase, nel contatore ci saranno le tre fasi dell impiuanto collegate tutte sulla fase del ce

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e già fossi stato io al posto di mio suocero avrei fatto staccare la 220 per l'appartamento lasciando allacciata la 380 dell'officina e dalla trifase avrei tirato su la 220 per fornire alimentazione alla casa, ma i costi di quota fissa quali sarebbero stati ogni bolletta?

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La tensione della fornitura non influenza sulla quota fissa; le voci che la influenzano solo la potenza disponibile e la destinazione d'uso.

Per fare bingo l'ideale era di abbassare la potenza del trifase e portarci lì l'uso domestico e cessare il monofase. ( con un 70 euro ne usciva )

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Per l'uso di un inverter devi tener presente che:

  1. Gli inverter si dimensionano in corrente e per il tuo motore l'inverter deve poter erogare almeno 20A continuativi a 230 V (se entran 230 V al massimo ne escono 230)
  2. La potenza (corrente) resa dall'inverter è ovviamente inferiore a quella assorbita, quindi il tuo inverter, con motore in funzione, ptrà assorbire anche >20 A, che corrispondono a >4600 VA
  3. Un buon inverter ti verrà a costare qualche centinaio di euro (circa 1000€)
  4. Non è un componente auto installante e va installato a regola d'arteper garantire sicurezza, affidabilità e la non propagazione di disturbi elettromagnetici, altrimenti rischi di avere seri inconvenienti di funzionamento su quasi tutti gli elettrodomestici ed apparati elettronici casalinghi.
  5. E' comunque un elemente più delicato di un motore e di un contattore, quindi aumenti la possibilità di guasti.
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Forse non sono riuscito ancora a capire come dimensionare gli inverter, comunque in questo documento si afferma che un motore trifase da 2.2 kW ha bisogno di un inverter monofase da 11 A. Seguendo il ragionamento, per il motore trifase da 3.0 kW sono necessari 15 A.

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Forse non sono riuscito ancora a capire come dimensionare gli inverter,..

No sono io che ho citato solo il valore di corrente assorbito dalla linea monofase. In effetti un motore da 4 HP con rendimento di 0.8 e cosenphi di 0.8 assorbirebbe circa 12 A @ 230 V di alimentazione.

Modificato: da Livio Orsini
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Roberto Gioachin

La corrente assorbita da motore dipende dal carico meccanico che gli viene applicato, quindi se non utilizzi il motore a pieno carico, proporzionalmente (quasi) si riduce anche la corrente assorbita.

La confusione che ti si crea sulla scelta dell'inverter viene in buona parte dal fatto che diversi costruttore permettono un diverso sovraccarico dei loro apparecchi con conseguente diversa corrente assorbita.

Il tuo problema però non è questo, infatti se prendi un inverter dichiarato per 3 KW riesci a fare funzionare il tutto.

Il tuo problema, coma ti ha detto Livio in una risposta precedente, è quello di utilizzare una apparecchiatura che non conosci affatto e che ha un costo importante.

A questo punto perchè non scegli una via diversa? Magari se cambi il motore con uno monofase di metà potenza e ci aggiungi un riduttore detto "precoppia" per dimezzare la coppia richiesta al motore, ottieni un sistema semplice e funzionale, naturalmente i tempi per il sollevamento raddoppiano, ma il tuo contatore è salvo.

p.s. Ho guardato il documento che indichi, quello che dici è corretto, ma questi inverter arrivano massimo a 2,2 KW, peraltro non tutti costruiscono inverter monofase da 3 KW o oltre.

Roberto

Modificato: da Roberto Gioachin
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La corrente assorbita da motore dipende dal carico meccanico che gli viene applicato, quindi se non utilizzi il motore a pieno carico, proporzionalmente (quasi) si riduce anche la corrente assorbita.

E' vero ma quando dimensioni l'inverter, salvo casi particolari, devi considerare la corrente nominale del motore ed, eventualmente, un sovraccarico per un tempo limitato. Il tempo di sovraccarico ammesso da un motore è di motlo maggiore da quello ammesso dagli inverters quindi se il sovraccarico è indispensabile al funzionamento della macchina lo si deve considerare carico nominale per l'inverter.

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Quindi dipenderebbe dalla potenza meccanica richiesta. Siemens produce un inverter monofase da 3.0kW.


http://it.rs-online.com/web/p/inverter/4660000/

La tua soluzione del motore monofase con il riduttore sembrerebbe la più semplice sia dal punto di vista del'investimento inziale e sia per quanto riguarda il minor costo fisso del contratto di fornitura.

Modificato: da Stabilo_RS
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Roberto Gioachin

Certo Livio sono daccordo, non potrebbe essere altrimenti.

Il tuo però è un concetto generale e non tarato per l'argomento in questione.

Si tratta di un sistema di sollevamento dove il motore obbligatoriamente viene sovradimensionato, dove l'unico sovraccarico è rappresentato dalla fase di avviamento del motore.

Con una accelerazione discretamente lunga questo sovraccarico può essere molto limitato da far rimanere la corrente all'interno della nominale.

Una cosa che nessuno ha fatto osservare invece è che in questi casi è indispensabile utilizzare una resistenza di frenatura, quindi l'inverter deve avere questa predisposizione altrimenti si rischia di acquistarlo inutilmente.

Roberto

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Il tuo però è un concetto generale e non tarato per l'argomento in questione.

Probabilmente ti è sfuggito il mio primo messaggio in cui, oltre a consigliare la lettura della discussione sul dimensionamento motori, scrivevo:

Poi, se fai una ricerca in questa sezione, ne trovi una che tratta proprio il tuo medesimo problema: alimentare in monofase un motore trifase per comandare un ponte sollevatore.

E' una discussione in cui sono state esaminate tutte le possibili soluzioni e le relative problematiche e, alla fine, chi aveva posto il problema ha adottato la soluzione che riteneva più consona e l'ha anche provata con esito positivo (se ricordo bne).

Una cosa che nessuno ha fatto osservare invece...

Io ritengo che è inutile ripetere all'infinito sempre le medesime cose. All'inizio della sezione ci sono 2 discussioni importanti che trattano 2 argomenti ricorrenti: Alimentare un motore trifase con rete monofase e come dimensionare un motore elettrico. In questa discussione c'è anche un link ad un mio tutorial dove, tra le altre cose, spiego quando e come si deve usare un gruppo di frenatura per inverter; riporto anche un'appendice dove vengono indicati i criteri di dimensionamento del resistore di frenatura.

Sai alla fine, dopo dieci anni, sono anche un po' stanco di ripetere le medesime cose, compreso il fatto che gli inverter van dimensionati per corrente e non per potenza. :smile:

PS dimenticavo.

dove l'unico sovraccarico è rappresentato dalla fase di avviamento del motore.

In teoria ma nella pratica, purtroppo, con applicazioni come i ponti sollevatori non sempre è così

Modificato: da Livio Orsini
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  • 1 month later...

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