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ALIMENTATORE ATX


aldo63

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Belle foto...  Ero stato tratto in inganno perche' in tutti gli alimentatori visti tranne uno avevano il classico schema mezzo ponte che dovrebbe dare + potenza in poco spazio ma qui hanno usato un semplice flyback, se non altro riesco a capirlo meglio.. allora nella foto sotto in rosso ci sono segnati i piedini del transistor (quello piu in alto) e doppi diodi da testare, tieni presente che in quest'area  potrebbe esserci pure un regolatore di tensione tipo 7905 o 7912 e non un diodo.. il transistor mosfet va testato mettendo il tester in provadiodi come per i diodi, dalla foto metti i puntali su ciascuna saldatura e provi in un verso e al rovescio, se trovi una combinazione che da valore vicino a zero allora e' in corto, nell'area blu vicina dovrebbe esserci la resistenza bassi ohm come quella in schema da 0,22, se il mosfet e' in corto lei e' aperta. Se troverai il corto ti faro' testare il chip PWM nel rettangolo verde se mi dirai che sigla ha.. Per i diodi si fa lo stesso tenendo presente che devono avere una caduta sui 0,1-0,3v col rosso su un laterale e nero centrale, invertito dovrebbero dare aperto. Tutte prove da fare senza corrente e dopo aver misurato lo scaricamento dei grossi elettrolit. neri.

plcforum-2.jpg

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allora partendo dal basso da sinistra ( tre in fila) :

 

Il primo da sinistra qualsiasi posizione , nero o rosso centrale mi da 0,26  (credo regolatori di tensione)

il secondo (centrale) mi da 0,18  idem 

il terzo (destra)  puntale rosso a centro, puntale nero a destra mi da 418 a sinistra 555 . Con  inversione dei puntali  mi da valore 1.

 

salendo la scheda. Il primo a sinistra mi da valore sempre 105 il secondo mi da valore 0,18

 

quello grande in alto: puntale rosso in centro, nero a sinistra mi da 505 a destra 1000 . Invertendo i puntali mi da valore 1   

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Sono espressioni incomprensibili, valori senza senso, per me.. magari fatti un giro sul forum o nel web e cercati come si testa un mosfet e un diodo, tenendo presete, ripeto... che il doppio diodo ha anodi laterali e catodi centrali e che per capire se e' un diodo o regolatore ovviamente devi cercare il loro datasheet o guardare sotto la sigla se c'e' il simbolo del doppio diodo..

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2 ore fa, Trans Istor scrisse:

il transistor mosfet va testato mettendo il tester in provadiodi come per i diodi, dalla foto metti i puntali su ciascuna saldatura e provi in un verso e al rovescio

io così ho fatto....prima il puntale rosso al centro alternando il puntale nero sui punto esterni e  al contrario, con tester in modalità provadiodi...quella funzione che se in corto si sente   il bipppppppppppp...giusto?   ovviamente senza dissaldare niente

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3 ore fa, Trans Istor scrisse:

il transistor mosfet va testato mettendo il tester in provadiodi come per i diodi, dalla foto metti i puntali su ciascuna saldatura e provi in un verso e al rovescio

io così ho fatto....prima il puntale rosso al centro alternando il puntale nero sui punto esterni e  al contrario, con tester in modalità provadiodi...quella funzione che se in corto si sente   il bipppppppppppp...giusto?   ovviamente senza dissaldare niente.

 

Allora i valori letti sul tester con funzione prova diodi effettivamente sono 026 senza la virgola , 018     eccc.

 

Il primo da sinistra qualsiasi posizione , nero o rosso centrale mi da 0,26  (credo regolatori di tensione)

il secondo (centrale) mi da 0,18  idem 

il terzo (destra)  puntale rosso a centro, puntale nero a destra mi da 418 a sinistra 555 . Con  inversione dei puntali  mi da valore 1.

 

salendo la scheda. Il primo a sinistra mi da valore sempre 105 il secondo mi da valore 0,18

 

quello grande in alto: puntale rosso in centro, nero a sinistra mi da 505 a destra 1000 . Invertendo i puntali mi da valore 1   

 

RICAPITOLANDO

 

Il primo da sinistra qualsiasi posizione , nero o rosso centrale mi da 026 -  sigla sulla scheda D211    STPS2045CT - CC1MO W

il secondo (centrale) mi da 018.   sulla scheda  : D 230 STP2045CT  - C61LW W

il terzo (destra)  puntale rosso a centro, puntale nero a destra mi da 418 a sinistra 555 . Con  inversione dei puntali  mi da valore 1. sulla scheda: IC 240 - L7512CV

 

salendo la scheda. Il primo a sinistra mi da valore sempre 105 . sulla scheda D 220 STPS30H100T 

il secondo mi da valore 018  sulla scheda D210  non riesco a leggere il valore .D.S.

 

 

quello grande in alto: puntale rosso in centro, nero a sinistra mi da 505 a destra 1000 . Invertendo i puntali mi da valore 1  . SULLA SCHEDA Q120  - FQA9N90C

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2 ore fa, aldo63 scrisse:

quella funzione che se in corto si sente   il bipppppppppppp...giusto?

Non ricordo come sono tutti i tester, se assieme al simbolo del suono c'e' quello del diodo allora va bene quello ma se e' autorange devi selezionare provadiodi, per favore non posso insegnarti oure a usare un tester, c'e' il manuale per quello..

 

1 ora fa, aldo63 scrisse:

Allora i valori letti sul tester con funzione prova diodi effettivamente sono 026 senza la virgola , 018     eccc.

 

Il primo da sinistra qualsiasi posizione , nero o rosso centrale mi da 0,26  (credo regolatori di tensione)

il secondo (centrale) mi da 0,18  idem 

mi fai fare un sacco di confusione, prima dici che sono senza virgola poi la rimetti, forse solo per fare copia incolla, non vado avanti troppo a leggere per non impazzire, vediamo se ho capito..

tutti i diodi (D-qualcosa, tipo D211) se danno 0-qualcosa tipo 026 sono sospetti, smontali e riprovali. Il 7812 e' un regolatore e va testato in volt ad alimentatore alimentato, il mosfet direi che e' a posto.. Ciao..

Comunqe se e' come lo schema del Ilguargua il 3,3v non e' regolato, il 12 e il 5 si, forse per quello che e' andato in corto unendo 3,3 e massa.

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2 minuti fa, Trans Istor scrisse:

Non ricordo come sono tutti i tester, se assieme al simbolo del suono c'e' quello del diodo allora va bene quello ma se e' autorange devi selezionare provadiodi, per favore non posso insegnarti oure a usare un tester, c'e' il manuale per quello..

 

non se fai apposta a farmi ammattire, prima dici che sono senza virgola poi la rimetti, forse solo per fare copia incolla, non vado avanti oltre a leggere per non impazzire, correggi poi se ne riparla..

scusi se ho fatto un po di confusione ma dopo RICAPITOLANDO... la virgola non c'è.   sono valori assoluti

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3 ore fa, Trans Istor scrisse:

Non ricordo come sono tutti i tester, se assieme al simbolo del suono c'e' quello del diodo allora va bene quello ma se e' autorange devi selezionare provadiodi, per favore non posso insegnarti oure a usare un tester, c'e' il manuale per quello..

 

non se fai apposta a farmi ammattire, prima dici che sono senza virgola poi la rimetti, forse solo per fare copia incolla, non vado avanti oltre a leggere per non impazzire, correggi poi se ne riparla..

questo e quello che trovato all'elemento che segnava, in ogni posizione dei puntali 026. STPS2045CT

IMG_20181028_184149[1].jpg

IMG_20181028_184027[1].jpg

IMG_20181028_184004[1].jpg

IMG_20181028_183640[1].jpg

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19 minuti fa, gabri-z scrisse:

I valori sono giusti per un doppio diodo buono .Mancherebbe un paio di misure :sonda rossa sul centrale e la nera una volta sx ed una volta dx .

perfettamente isolati; valori 1 a sx e a dx. a questo punto devo presupporre che siano buoni anche quelli con il valore 018? 

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 a questo punto devo presupporre che siano buoni anche quelli con il valore 018?

 

 

Tra ipotizzare ed avere certezze c'è differenza . I valori NON sono normali se ottenuti con il componente dissaldato , ma se ottenuti con il componente ancora nel circuito , si può ipotizzare che sia buono ; devi dissaldarlo .

 

Finito con queste misure , perché non segui il circuito (componenti ) a partire dal filo arancione verso il '' cuore '' della scheda ?

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Mah, strani valori , a meno che non hai fatto le misure con le uscite collegate a qualche apparecchio... non deve esserlo, se staccato misuri valori bassi, stando algi schemi tipici come quello del Guargua non ci sono elementi che dovrebbero far segnare valori bassi dei diodi in circuito, quindi forse per esempio dovresti vedere se esiste un mosfet come quello nello schema Q4, che attiva l'uscita 3,3v su comando da pc, testarlo come hai fatto con l'altro mosfet. Potrebbe essere in corto un elettrolitico, ma la vedo quasi impossibile, un modo forse veloce per trovare il colpevole puo' essere quello di prendere un altro alimentat. ATX, collegare quello con il 3,3v al catodo del doppio diodo che da' il 3,3v o anche ai fili d'uscita arancio, e la massa con la massa, accenderlo e lasciare quello morto spento e vedere cosa scalda rapidamente su quello morto lato secondario.. quello e' probabilm. il colpevole.

 

PS: bella marca... FUKE! :roflmao: scherzo.....

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8 ore fa, Trans Istor scrisse:

Q4, che attiva l'uscita 3,3v su comando da pc

Ma anche no, l'altro filo 'in più' (3.3VS) è il controllo della tensione (sense), l'uscita a 3.3V è sempre attiva.

 

Ciao, Ale.

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Ciao, grazie della precisazione, non maneggio spesso gli ATX, si vede, ma controllo nel senso di modifica o verifica? Allora a cosa serve il Q4? Sbaglio o e' sbagliato il simbolo, non dovrebbe essere a canale P?

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Q4 funge da stabilizzatore del 3.3V, il filo di sense si utilizza per avere un feedback della tensione locale (dalla MB) per compensare la caduta di tensione sui fili con alte correnti. A 3.3V una caduta di tensione di 200/300 mV è già significativa, per questo si utilizza solo su quel rail. Per altro, come ribadisco, quello schema ha delle similitudini, ma non è sicuramente quello di Aldo, per cui non nemmeno se nel suo è così o meno. Comunque anche nel suo c'è un transistor collegato al pin 7 dell'integrato di swithching (che non sappiamo ancora quale sia) molto probabilmente comandato dal fotoaccoppiatore centrale, se lui non si attiva l'alimentatore non parte sicuramente.

 

Ciao, Ale.

 

 

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Proprio adesso, gabri-z scrisse:

Sono in punizione? 

No, come al solito o sei cecato, o sei disattento... :roflmao:

Questo è il link in questione, che ho già postato nella pagina precedente, ma che, ribadisco, ha l'unica certezza di non essere quello di Aldo.

 

Ciao, Ale.

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Ah mi dimenticavo di dire che la prova che suggerivo con secondo alimentatore, non  puo' funzionare perche' andrebbe in protezione o peggio si guasta pure lui se fa lo stesso di questo, si puo' solo usare un alimentatore senza protezione tipo uno non stabilizzato.. forse al posto di Q4 e il TL431 c'e' quel opamp LM358 a fare la stessa funzione, pero' a questo punto non so cosa dire perche' della foto sotto non riesco a distinguere tutte le piste..

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ma siamo proprio sicuri sicuri che non sia l'integrato principale?

Non so se si può fare....ma questo ho trovato in rete, vorrei un vostro giudizio-parere da esperti :

 

Guasti comuni delle sezioni di feedback, controllo e raffreddamento 

Ulteriori guasti che possono presentarsi all'interno di alimentatore switching sono quelli legati al malfunzionamento degli circuiti integrati dedicati alla gestione dell'alimentatore stesso. 
Questi componenti infatti amministrano le temporizzazioni di pilotaggio della sezione PWM, regolano la potenza in uscita a secondo del carico e proteggono l'alimentatore da sovraccarichi, sovracorrenti o cortocircuiti. 
Vien da se che se uno di questi dispositivi non lavora correttamente, l'alimentatore presenterà un funzionamento instabile,oltre alla concreta possibilità di non funzionare affatto. 
Parlando per esperienza personale pochissime volte ho riparato un alimentatore ATX intervenendo su questi componenti e, le poche volte che l'ho fatto, ho constatato che questi integrati sono morti a seguito del guasto dei componenti sopra citati. 
La maggioranza degli alimentatori che si trovano in commercio utilizzano circuiti integrati come il KA7500B ( progettato da Samsung, ma ampiamente clonato da molte altre case quali Fairchild, Mospec, Daewoo ecc...), l'SG6105DZ ( che spesso si trova nei Tecnoware serie FAL ) oppure il classico TL494. 

Prendete quindi in considerazione la verifica di tali dispositivi dopo aver controllato bene il funzionamento del resto dell'alimentatore. 
I sintomi più comuni possono essere: 

-impossibilità ad avviare l'alimentatore, sebbene questo stia erogando la 5VSB 
-spegnimento dell'alimentatore dopo pochi secondi dall'avvio, anche se caricato in maniera minima 
-spegnimento dell'alimentatore sotto un carico intensivo 
-tensioni erogate completamente fuori i valori tollerabili ( ad esempio 20V al posto di 12V ). 


Sebbene l'usura dei componenti attivi dell'alimentatore sia la maggior responsabile dei decessi di tali apparecchi, un insufficiente o assente raffreddamento provocherà un forte stress termico alle componenti dei PSU. 
Ad esempio quindi la bruciatura di un doppio diodo potrebbe essere stato causata da un raffreddamento non corretto. 
I dispositivi che per eccellenza si occupano del raffreddamento dei componenti elettronici sono i comuni dissipatori in alluminio, che però devono lavorare insieme a delle ventole per il riflusso dell'aria calda all'interno del contenitore dell'alimentatore. 
Col tempo però le polveri più fini non solo si depositano fra le alette dei dissipatori ma, cosa molto più grave, sporcano le pale delle ventole che diventano così meno efficienti e più rumorose, fino al blocco completo delle ventole, con tutti i danni che ne derivano. 
Per questa motivazione, ogni qualvolta che aprite un alimentatore, verificate subito le condizioni di ventole e dissipatori. 
Non rimontate un alimentatore appena riparato se non siete sicuri del funzionamento efficiente dei dispositivi di raffreddamento. 
Se le ventole sono molto sporche procedete ad una minuziosa pulizia delle pale e del corpo plastico della ventola.Nel caso in cui questa, dopo la pulizia, presentasse ancora un movimento del rotore impacciato, procedete alla rimozione della etichetta a tergo della ventola, per avere cosi accesso al rotore, dove andrete a mettere un buon lubrificante, per eliminare l'attrito residuo. 
La stessa cosa può essere fatta anche per ventole rumorose ma abbastanza pulite. 
Se la pulizia della ventola non ha dato i risultati sperati bene...sostituitela con una sicuramente funzionante. 

I guasti delle ventole di raffreddamento non sempre sono imputabili alla polvere.Infatti in PSU che regolano la velocità della ventola in relazione alla temperatura dei dissipatori, si possono guastare i circuiti addetti al regolaggio. 
Questi spesso sono composti da una manciata di transistor con package TO92 e da un termistore NTC ( o anche PTC, a seconda della implementazione usata ) applicato tramite un collante ad uno dei dissipatori ritenuto più "bollente". 
Vien da se che il malfunzionamento di tali sezioni bloccano il regolare funzionamento della ventola, con tutti i rischi annessi. 
Cercate quindi di trovare quale dei componenti si sia guastato ( quasi certamente i bjt ) e sostituitelo. 
Se la ventola continua a non girare, provvedete ad attaccarla direttamente alla 12V destinata alle periferiche del PC.In questo modo il funzionamento sarà sicuro, ma probabilmente più rumoroso. 

Altre aggiunte le farò in seguito...

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Prova ad andare a ritroso. Hai fatto un corto tra arancio (3,3V) e nero. Controlla i componenti collegati al mazzo di fili arancioni, che non ce ne sia uno che è spirato bloccando tutto l'alimentatore. In primis il o i diodi rettificatori di tale rete, anche eventuali bobine o resistenze fusibili possono avere problemi.

Dalla foto non riesco a vedere tale area, per cui di più non so.

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Il chip principale come lo chiami si trova sul primario, non si guasta per un semplice corto. Se un corto fa fare solo "ziz" allora il chip principale e' andato in protezione per evitare guasti al primario, quindi va cercato nel secondario il problema. Il metodo piu' veloce per testare cio' che e' in corto te l'ho gia detto, il problema e' che devi reperire l'alimentatore con tensione giusta, oppure un trasformatore con diodo in serie, a livellare la tensione ci pensano gli elettrolitici dell'alimentatore guasto, quindi un trasfo con un picco di tensione sotto i 10v che sara' quasi sicuro la tensione minima di essi, tenendo presente che i diodoni sono sempre a tensione molto piu alta di quella applicata, forse potresti acquistare una batteria al litio 3v per il test, tipo le CR123.

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se vuoi, fai queste misure tra il filo nero e i fili gialli, fili rossi ed arancio per controllare che non vi sono corti con tester analogico dovresti avere circa 12 ohm, (ovviamente se hai rimontato tutto a dovere al proprio posto, po mi viene semplice farti la seguente domanda metti un carico sull'uscita dei dodici volt e chiudi il circuito per far partire l'alimentatore mettendo un contatto tra il power on e la massa e vedi se funziona.

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Che prova e'? E' chiaro dal primo post che egli ha gia' fatto funzionare l'alimentatore con o senza il carico sui 12, quindi che sia guasto non c'e' dubbio, come fa a funzionare magicamente caricando il 12? Poi si tratta di un guasto indotto da corto sull'uscita, improbabile anzi penso impossibile che si guasti solo un componente di controllo, mentre dovresti cercare tra i componenti dalle alte correnti, i diodi su aletta sono forse l'unica scelta, o quasi, prova col provadiodi questo componente segnato in azzurro in foto:

 

plcforum-2B.jpg

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