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Cuba: impianto quasi terminato ma il sistema è TN-C


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Per quanto riguarda le prese da 110V 15A nella sezione B, come ho già scritto, la soluzione per me è dividerle in due circuiti protetti da magnetotermici C16. l'ampere di differenza tra la portata della presa e quella del magnetotermico puoi trascurarlo.

 

Le prese italiane da 20A, che mi risulti, non esistono in ambito civile. In ambito industriale (perse IEC) si passa da 16 a 32A. Però se in America trovi in commercio prese da 20A forse ti conviene utilizzare quelle e proteggere la linea (da 4mm2) con un magnetotermico C20, almeno per quelle prese per cui prevedi che i 20A servano davvero. Devi considerare che l'esigenza di un amperaggio così alto è legittima dove hai solo 110V di tensione. La maggiore corrente permette di raggiungere potenze elevate compensando la minor tensione. Da noi la tensione è 230V e quindi i prodotti civili sono pensati per correnti inferiori. Un forno elettrico da 2000W a 230v si accontenta di  8,5A, a 110V glie ne servono quasi 19 per raggiungere la stessa potenza.

 

 

pensavo di risolvere il problema eliminando la presa/spina e facendo un attacco diretto ... all'elettrodomestico.... Se si può fare,

Certo che si può fare, anzi è la soluzione migliore perché elimini la connessione presa / spina che è la parte più debole del circuito, con un accorgimento però: se la presa che togli fa parte di un gruppo di prese protette da un unico magnetotermico devi mettere un interruttore bipolare (non magnetotermico) che permetta di sezionare l'elettrodomestico alimentato e questi interruttori li trovi anche da 20A (ad esempio l'articolo Vimar 14016). Laddove un punto di connessione è dedicato espressamente ad un carico sostituire la presa con una connessione diretta è un ottima soluzione. Perciò potresti farlo anche per la lavatrice a meno che la presa di quest'ultima possa servirti anche per collegarci qualcos'altro all'occorrenza.

 

Per quanto riguarda l'idea di dotare ogni presa di un proprio magnetotermico C16 da frutto è senz'altro risolutiva ma come hai già compreso è parecchio costosa e questi MT da frutto sono più delicati di quelli da quadro. Se è una sola va bene ma se sono di più a mio avviso è molto meglio una linea dedicata con il proprio magnetotermico (nel quadro) per ogni presa. Certo c'è più lavoro, serve un quadretto aggiuntivo per i 5 MT (o un quadro più grande) e più filo ma è fatto molto meglio, più funzionale  e costa molto meno considerando anche che i lavori te li fai tu.

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Devi considerare che l'esigenza di un amperaggio così alto è legittima dove hai solo 110V di tensione.

Questo l'ho considerato, ma comunque per tutte le prese 110V che ho nelle sezioni A e C non mi preoccupo, perché in quei casi loro sono protette da un C16. Devo trovare la soluzione più idonea alla mia situazione solo per le prese della sezione B.

 

 

Per quanto riguarda l'idea di dotare ogni presa di un proprio magnetotermico C16 da frutto è senz'altro risolutiva ma come hai già compreso è parecchio costosa e questi MT da frutto sono più delicati di quelli da quadro. Se è una sola va bene ma se sono di più a mio avviso è molto meglio una linea dedicata con il proprio magnetotermico (nel quadro) per ogni presa. Certo c'è più lavoro, serve un quadretto aggiuntivo per i 5 MT (o un quadro più grande) e più filo ma è fatto molto meglio, più funzionale  e costa molto meno

Come tu dici l'impianto è sicuramente più funzionale, ma 5 linee indipendenti richiedono anche tutto quello che hai scritto. Oltre a tutti i cavi da 10mm2 e a quelli da 6mm2 di cui abbiamo già parlato per l'impianto di terra, dovrei riuscire a mettermi in valigia anche tutti questi altri metri da 4mm2 per ogni singola linea, inoltre comprare altri 4 MTD e un altro Quadro.

Facendo due conti anche il discorso economico non mi costa meno ma mi risulta più dispendioso, perché i magnetotermici-differenziali della Gewiss (uguali a quelli da me già comprati) mi costano 34 euro cadauno, e dovrei aggiungere il costo dei cavi e di un altro Quadro. Invece per i 4 MT da frutto della Plana li ho travati a 19,55 euro cadauno. Comunque il discorso economico lo metto sempre in secondo piano, l'importante è trovare le soluzioni, e quindi non significa che voglia escludere a priori quello che mi hai suggerito ma, visto soprattutto i problemi per le 5 linee indipendenti, istintivamente mi viene da pensare che, per la mia situazione, sia più facile la soluzione con i MT da frutto, sempre che non diano problemi (non so cosa intendevi quando hai scritto che “sono più delicati”).

 

 

.....un accorgimento però: se la presa che togli fa parte di un gruppo di prese protette da un unico magnetotermico devi mettere un interruttore bipolare (non magnetotermico) che permetta di sezionare l'elettrodomestico alimentato.....

Questo significa che se io dovessi prendere la decisione di mettere il MT da frutto C16 per proteggere la presa sul piano cucina, non dovrei usare quello stesso MT per sezionare, in caso di necessità, anche il forno? Io avevo pensato che in uscita dal MT avrei portato una F+N alla presa e un altra F+N al forno. Certamente questo mi limitava di usare il forno e la presa contemporaneamente perché avrebbero superato i 16A del MT. Se invece, come hai detto tu, aggiungessi un bipolare solo per il forno, questo avrebbe la stessa funzione per sezionarlo, però il suo carico non andrebbe a influire sul MT da frutto ma solo su quello C25 che sta nel Quadro e comanda tutta la sezione B. 

È corretto il mio ragionamento oppure ho scritto qualche cavolata?

 

N.B. Io in questo caso avevo pensato di usare il MT anche per il forno e la lavastoviglie solo perché le scatole erano 504. Una posizione la occupava la presa da 110V, mentre per le prese da 220V, per praticità, avevo comprato quelle universali e quindi di posti ne occupavano due. Alla fine mi rimaneva solo un frutto libero per il MT. Potrei trovare comunque la soluzione sostituendo le 504 del piano cucina con le 505. In questo modo nel frutto in più può andarci anche l'interruttore bipolare.  

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Questo significa che se io dovessi prendere la decisione di mettere il MT da frutto C16 per proteggere la presa sul piano cucina, non dovrei usare quello stesso MT per sezionare, in caso di necessità, anche il forno? Io avevo pensato che in uscita dal MT avrei portato una F+N alla presa e un altra F+N al forno.

Certo che puoi. Un magnetotermico e protegge e seziona tutto quello che c'è a valle. Il magnetotermico da frutto lo fa e a questo punto, visto il prezzo a cui li hai trovati penso anch'io che ti convengano. L'importante è poter sezionare l'elettrodomestico collegato direttamente (senza presa a spina) in caso si guasti. Il mio esempio si riferiva al caso in cui hai un elettrodomestico collegato direttamente ad una linea che alimenta anche altre prese, se un guasto all'elettrodomestico fa scattare il magnetotermico che protegge la linea o addirittura il differenziale che protegge tutto, per poter riarmare devi per forza scollegarlo, mentre se fosse alimentato tramite una presa basterebbe disinserirla. In tal caso un interruttore bipolare ti permette di sezionare l'oggetto (separarlo dall'impianto) senza doverlo scollegare.

Nel tuo caso avrai un magnetotermico che alimenta direttamente un forno e una sola presa perciò se un guasto del forno fa scattare il magnetotermico non potrai usare quell'unica presa (finché non scolleghi il forno) ma tutte le altre si perciò poco male.

Modificato: da hfdax
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Solo dopo le Feste invierò un piccolo schema di come pensavo distribuire la linea in cucina. In questo post non voglio continuare a disturbati parlando di come risolvere i miei "problemi elettrici" 😂 ma solo farti tanti Auguri, sperando tu possa passare queste feste di Natale del miglior modo possibile.
Ciao e ti auguro anche un ottimo 2020🥂.

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  • 2 weeks later...

Come avevo detto, ho preferito far passare le feste prima di ritornare a rompere con i miei infiniti "problemi elettrici" 😜, anche se penso che siamo quasi arrivati alla loro soluzione... almeno spero 😬.

Anche se con due settimane ritardo, inizio prima a rispondere a Elettroplc.

Il 25/12/2019 alle 13:01 , Elettroplc ha scritto:

Ci puoi dire se non lo hai già, fatto quale è la potenza contrattuale minima a cuva, come kW..? 

La prima volta che lo avevo chiesto mi avevano detto che non c'era nessun limite contrattuale, ma la cosa mi sembrava un po' strana. Quando andai a Cuba lo chiesi anche all'elettricista e pure lui mi confermò che non c'era alcun limite di potenza, spiegandomi che loro calcolavano il costo dell'energia solo tramite le fasce di consumo: più consumi e più in percentuale paghi, senza limite di assorbimento. A questo punto penso che le cose stiano veramente come hanno detto.

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Riprendo anche il discorso lasciato in sospeso con hfdax, che mi diceva:

Il 23/12/2019 alle 00:08 , hfdax ha scritto:

..... Nel tuo caso avrai un magnetotermico che alimenta direttamente un forno e una sola presa perciò se un guasto del forno fa scattare il magnetotermico non potrai usare quell'unica presa (finché non scolleghi il forno) ma tutte le altre si perciò poco male.

Su questo problema delle prese 110V da 15A ho pensato a due possibili soluzioni, partendo anche dalla decisione di non collegare spina-presa degli elettrodomestici, ma unire direttamente i cavi con un morsetto.
Come mi confermavi anche tu, la prima soluzione per potere sezionare all'occorrenza anche il forno e gli altri elettrodomestici è quella di utilizzare gli stessi MT da 16A messi per proteggere le prese del piano cucina.
Però questa soluzione mi ha fatto venire il dubbio che, essendo alimentati con la 110V e non con la 220V, il naturale assorbimento degli elettrodomestici possa spesso arrivare a far saltare il loro MT da 16A, o forse mi sbaglio?

Per questo motivo ho pensato anche a una seconda possibilità, che è quella di montare scatole 505 e, per sezionare solo gli elettrodomestici, ci aggiungo un bipolare da 20A, in modo che quest'ultimi non carichino sui MT delle prese.
Forse il lato negativo di questo è che, se per un anomalia ci fosse anche un leggero carico di sovratensione, il bipolare rischierebbe di "bruciarsi", perché il MTD che sta nel Quadro, a protezione di tutta la sezione B della casa, ha un amperaggio più alto di 20A e quindi non scatterebbe.

 

Chiedo se i miei ragionamenti hanno un senso, oppure, non essendo del mestiere sto facendomi troppe paranoie sulla questione "sicurezza". 

Comunque, tra le due soluzioni quale potrebbe essere la migliore, se non ne esiste addirittura una terza?

Allego il disegno per far capire meglio cosa intendevo.

N.B. Come già avevo detto, per le prese 220v non c'è problema perché nel Quadro hanno il MTD da 16A che protegge la loro linea.

 

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Quest'altro schema è per chiedere conferma se quella che ho disegnato sia la migliore soluzione per la distribuzione della linea della cucina. Ho pensato di alimentare singolarmente ogni scatola invece di fare collegamenti a catena, in modo che ogni cavo da 4mm2 abbia in carico solo un elettrodomestico e una sola presa del piano cucina.

 

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3 ore fa, robcur ha scritto:

essendo alimentati con la 110V e non con la 220V, il naturale assorbimento degli elettrodomestici possa spesso arrivare a far saltare il loro MT da 16A, o forse mi sbaglio?

Dipende dalla potenza dell'elettrodomestico. È chiaro che se dimezzo la tensione devo raddoppiare la corrente per avere la stessa potenza. Perciò se l'elettrodomestico in questione è fatto per sviluppare 2000W a 110V assorbirà una corrente (semplificando) di 2000/220=18A circa. Quindi devi vedere che potenza hanno gli elettrodomestici che colleghi. Comunque penso che come qui da noi, anche là qualsiasi dispositivo dichiara nei dati di targa l'assorbimento in corrente.

Detto questo, la soluzione che hai prospettato è praticabile, oltretutto la Vimar per la serie Plana fa interruttori bipolari da 20A e volendo, anche da 32 e da 45A che non costano neanche uno sproposito.

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Il 8/1/2020 alle 19:16 , hfdax ha scritto:

Dipende dalla potenza dell'elettrodomestico...... Detto questo, la soluzione che hai prospettato è praticabile, oltretutto la Vimar per la serie Plana fa interruttori bipolari da 20A e volendo, anche da 32 e da 45A che non costano neanche uno sproposito.

Se un forno, come anche la lavastoviglie e la lavatrice, alimentati con la 110V arrivano facilmente a 18A, allora, per essere più tranquillo, avevo pensato a bipolari da 32A. Però penso che quelli da 32 non possano essere inseriti nella scatola 505 insieme alle prese, come invece è possibile fare per quelli da 20A. Andando sul catalogo Vimar ho visto che questi sono già inseriti in un supporto e quindi bisogna montarli su una loro scatola a parte, almeno questo è quello che mi sembra di capire dalla descrizione sulla pagina del catalogo. Non so se la mia interpretazione sia giusta. Questo è il link dove si può vedere: https://www.vimar.com/it/it/catalog/product/index/code/14018#pills-doc
Se i bipolari da 20A potessero andare bene, allora mi rimarrebbe molto più comodo comprare questi, visto che li posso inserire dentro la stessa scatola 505 delle prese, come farò anche per gli interruttori MT. Ma se invece i 20A risultano poco sicuri, allora dovrei passare per forza ai 32A e montare altre 4 scatole sulla parete del piano cucina solo per questi bipolari.

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l'art 14016: Interruttore 2P 20 AX 250V:Foto 14016è sicuramente alloggiabile nella scatola portafrutto con il supporto della serie Plana.

Per gli articoli da 32 e 45A che sono:  14017 e 14018 image.png.1bc8522adc2334896164ff7169b9d51e.png sono compatibili con lo standard inglese che ha una scatola con dimensioni un po diverse dalla nostra. Si tratta di vedere se hanno anche degli adattatori.

 

Credo che per dei normali elettrodomestici con potenza max 2000-2200 W (18-20A) i 20AX vadano bene.

 

Modificato: da hfdax
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20 ore fa, hfdax ha scritto:

Credo che per dei normali elettrodomestici con potenza max 2000-2200 W (18-20A) i 20AX vadano bene.

 

Ok. Se i bipolari da 20A possono reggere il carico degli elettrodomestici alimentati con la 110V allora mi rimane più semplice inserire quest'ultimi direttamente nella scatola delle prese, invece che complicarmi le cose con quelli da 32A.
Come già avevo accennato, ho avuto la fortuna di trovare un offerta su ebay per gli interruttori della Vimar Plana MT 16A nuovi, all'ottimo prezzo di 23 €. cada uno, ma acquistandone quattro il prezzo scende perfino a 19,55 €. Ho visto che tutti gli altri rivenditori mediamente li vendono a più del doppio. Spero che non ci sia la fregatura perché già li ho ordinati 😂

Leggendo le specifiche tecniche di questi interruttori trovo scritto: "Interruttore MT 1P+N C16 120-230V", e quindi si capisce che vanno bene sia con la 110V che con la 220V.
Invece nei bipolari Plana da 20A non leggo la specifica per tutte e due le tensioni, ma solo per la 220V: "Interruttore 2P 20 AX 250V". Mi viene da chiedere se anche in questo caso si possano usare senza problemi per sezionare la linea della 110V.

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1 ora fa, robcur ha scritto:

nvece nei bipolari Plana da 20A non leggo la specifica per tutte e due le tensioni, ma solo per la 220V: "Interruttore 2P 20 AX 250V".

Si tratta della massima tensione di lavoro quindi vanno bene.

Prima di acquistare questi prodotti via internet prova ai distributori di materiale elettrico della tua zona. C'è mezzo di comprarli a buon mercato senza rischiare di ricevere merce tarocca.

Comunque una telefonata alla Vimar giusto per sapere se i modelli da 32A sono adattabili allla scatola / supporto italiani io la farei.

Modificato: da hfdax
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Per gli interruttori MT 16A mi ero prima informato dai rivenditori di zona, e il più economico era proprio quello in cui avevo comprato tutto il materiale che ho inviato a Cuba, ma non me li metteva meno di 38,50 €. cada uno.

Comunque prima di ordinarli ho cercato di capire da chi li compravo. Il rivenditore su ebay è una piccola azienda in provincia di Udine e vende piccoli componenti elettrici; nell'ultimo anno ha avuto 829 feedback positivi e solo 2 negativi; nel sito è pubblicato il suo indirizzo, la ragione sociale, la garanzia del rimborso se il prodotto non mi soddisfa e anche il numero di telefono per contattarli. Infatti prima di ordinarli li ho anche chiamati per assicurarmi dell'originalità del prodotto e mi sono fatto inviare le foto della confezione del MT Vimar. Comunque sono consapevole che tutto questo non può assicurarmi al 100%, ma l'offerta era veramente conveniente per non provarci.

 

Il 11/1/2020 alle 13:42 , hfdax ha scritto:

Comunque una telefonata alla Vimar giusto per sapere se i modelli da 32A sono adattabili allla scatola / supporto italiani io la farei.

Grazie del consiglio, proverò a chiamarli per capire se ci può essere una soluzione ma, dal disegno tecnico del bipolare e dalle sue misure, mi sembra che non ci sia possibilità per inserirlo insieme alle prese e al MT 16A in una scatola 505.

Tu mi dicevi di informarmi, perché se metto i bipolari 20A starei proprio al limite per l'assorbimento degli elettrodomestici a 110V e si potrebbe correre il rischio che non resistano a sufficienza?

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22 ore fa, robcur ha scritto:

Tu mi dicevi di informarmi, perché se metto i bipolari 20A starei proprio al limite per l'assorbimento degli elettrodomestici a 110V e si potrebbe correre il rischio che non resistano a sufficienza?

No, è solo per aumentarne la durata. Qualsiasi interruttore ha una vita utile, non è che un interruttore da 20A che funziona a non più di 20A durerà in eterno. Ma un 32 senz'altro durerà di più. Se sei in un posto in cui reperire il ricambio è difficile, più tempo regge meglio è.

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Il 11/1/2020 alle 13:42 , hfdax ha scritto:

Comunque una telefonata alla Vimar giusto per sapere se i modelli da 32A sono adattabili allla scatola / supporto italiani io la farei.

Ho chiamato la Vimar, ma purtroppo mi hanno detto che i bipolari 32A devono alloggiare nelle loro specifiche scatole quadrate e non possono essere inseriti nelle scatole 505 del piano cucina, dove invece potrei alloggiarci tranquillamente quelli da 20A.

A questo punto, se il bipolare non da nessuna preoccupazione di tenuta per la potenza di assorbimento degli elettrodomestici a 110V, allora preferirei prendere quelli da 20A.

6 ore fa, hfdax ha scritto:

No, è solo per aumentarne la durata...... Se sei in un posto in cui reperire il ricambio è difficile, più tempo regge meglio è.

Dato che quelli da 20A costano la metà confronto a quelli di 32A, pensando ad una loro possibile minor durata, potrei comprarne un paio in più e tenerli a Cuba coma scorta.

Per esempio, solo per il frigo, dato che è l'unico grande elettrodomestico che assorbe poco (circa 350W) potrei anche non mettere il bipolare e, per sezionarlo, utilizzare il MT 16A che andrà inserito nella scatola a protezione della presa del piano cucina. Tra l'altro era la prima ipotesi che avevo pensato per togliere tensione agli elettrodomestici, ma poi si è cambiato idea, dato che il MT 16A sarebbe spesso scattato al loro uso, mentre nel caso del frigo non ci sarebbe questo problema. In questo caso potrei lasciare anche l'attacco presa/spina, invece di collegare direttamente i cavi come si è deciso per gli altri elettrodomestici.

Ho pensato a questo anche perché il frigo, non essendo incassato, è più facile che possa essere spostato, e  l'attacco spina/presa sarebbe più comodo per scollegarlo, intanto c'è il MT 16A a protezione della sua presa. A questo punto mi servirebbero solo 3 bipolari: forno - lavastoviglie - lavatrice.

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È vero, ma dato che i cavi del frigo passano nella scatola dove c'è anche il MT 16A da frutto a protezione della presa del piano cucina, pensavo che forse mi conveniva collegare anche loro al quel MT, ma non per avere possibilità di sezionare l'elettrodomestico, ma solo per proteggere la sua presa in caso di qualsiasi anomalia del frigo, visto che nel Quadro della cucina, per la 110V, avevamo un MTD da C25 e quindi la presa non sarebbe protetta.

O forse il frigo assorbe così poco che se anche avesse un “guasto” non riuscirebbe comunque a danneggiare la presa da 15A e quindi non vale nemmeno la pena proteggerla aggiungendo ulteriore assorbimento su quel MT?

 

P.S. Proprio mentre stavo scrivendo il post mi sono arrivati i MT da frutto che avevo ordinato e dei quali avevamo timore che non fossero originali per il prezzo troppo basso. Queste sono le foto con il MT ancora imballato, e da quello che si vede dovrei stare tranquillo ma, se dovessero essere taroccati, allora gli hanno fatti proprio ad opera d'arte.😀

 

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29 minuti fa, robcur ha scritto:

pensavo che forse mi conveniva collegare anche loro al quel MT, ma non per avere possibilità di sezionare l'elettrodomestico, ma solo per proteggere la sua presa in caso di qualsiasi anomalia del frigo, visto che nel Quadro della cucina, per la 110V, avevamo un MTD da C25 e quindi la presa non sarebbe protetta.

Giusto :thumb_yello:, non mi ricordavo del MT da 25.

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Ormai pensavo di essere arrivato alla fine di questo complicato impianto "cubano", ma ogni volta che cerco di risolvere un argomento, questo mi porta a riflettere su un altro eventuale problema. Se continuo così non riesco più a venirne fuori 😓. Scusami tanto!!! 😬
Ma facendo riferimento proprio al MTD C25 della sezione B, mi è venuta in mente un altra cosa: parlando della forte potenza di assorbimento degli elettrodomestici a 110V (a parte il frigo), ho pensato che forse il MTD C25 non è poi così sufficiente, perché dovrò anche calcolare la potenza degli altri piccoli elettrodomestici che andranno a collegarsi alle prese del piano cucina: microonde, tosta pane, pentola elettrica per cuocere il riso (in America Latina, come in Asia, si usa tutti i giorni), ecc. ecc..., che sono tutti a medio e, a volte, anche alto assorbimento. Logicamente non saranno in funzione tutti insieme ma, se solo un grande elettrodomestico a 110V può arrivare a 20A, aggiungendo anche i 350W del frigo che sta sempre in funzione, già stiamo a 23A. Questo significherebbe che, avendo nel Quadro un MTD C25, non potrei mettere contemporaneamente in funzione nemmeno un'altra minima cosa, perché salterebbe. Almeno così mi viene da pensare.
Non so se sto esagerando, ma a questo punto, per non avere problemi, stavo pensando se era possibile sostituire il C25 con un C32. Allora sono andato a rivedere una tabella che tu avevi postato, dove mi avevi scritto che bisognerebbe fare riferimento a questi parametri:

Il 12/11/2019 alle 09:28 , hfdax ha scritto:

Indicativamente la regola normalmente rispettata per la sezione minima in funzione della In sugli impianti monofase è la seguente:

C10 -> 1,5mm2

C16 -> 2,5mm2

C20-C25 -> 4mm2

C32-C40-> 6mm2

C50 -> 10mm2

 

Leggendo la tabella mi sono reso conto che per un C32 la sezione minima dei cavi dovrebbe essere da 6mm2. Io invece, avendo un C25, avevo comprato il 62 solo per la linea principale, mentre per le derivazioni avevo un 4mm2 perché sapevo che andava bene quella sezione. Se nel mio caso sarebbe invece più consigliato mettere un C32, allora dovrei passare un 6mm2 anche per le derivazioni vero? oppure potrebbe restare il 4mm2?

 

N.B. Per completare l'informazione ricordo che ogni derivazione ha un percorso molto breve: dalla linea principale di 6mm2 scende solo di 1 metro di cavo per la presa del piano cucina e da lì prosegue per per alimentare solo l'elettrodomestico che si trova più vicino. 

Posto nuovamente gli schemi per far capire meglio.

 

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Può andare bene anche il 4mm2. In effetti la sua portata "ufficiale" secondo la tabella CEI-Unel 35024 (se isolato in PVC) raggiunge i 32A max con una temp. amb. di 30°C a patto che nel tubo/canalina in cui è posato ci siano al massimo due conduttori caricati (se isolato in gomma EPR può arrivare fino a 45A) . Nel tuo caso hai fase e neutro che sono appunto due.

Se la temperatura ambiente è superiore o se i conduttori sono più di 2 la portata diminuisce progressivamente secondo dei coefficienti definiti.

La regola sezione / portata che ho postato è quella che normalmente si usa perché garantisce sufficiente sicurezza di non superare la postata del cavo in qualunque condizione si trovi a lavorare.

Si parla comunque di portate a regime permanente il che significa che possono essere superate per periodi limitati intervallati da periodi di riposo.

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21 ore fa, hfdax ha scritto:

Può andare bene anche il 4mm2.

Ok, grazie. A questo punto, se anche mettendo un MT C32 posso lasciare i conduttori da 4mm2 solo per le derivazioni, allora preferisco installare quest'ultimo in sostituzione del C25, il quale avrebbe limitato troppo l'utilizzo degli elettrodomestici alimentati con la linea da 110V.

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Da tempo volevo fare una domanda ma mi dimenticavo sempre. Veniva da un post che si trova all'inizio di questa discussione, dove “frabarla”, essendo stato su un isola dei Caraibi per lavoro, mi spiegava quale sistema elettrico adottavano in quei posti:

Il 20/10/2019 alle 15:46 , frabarla ha scritto:
  • Il sistema si chiama "split phase", lo puoi trovare descritto qui https://en.wikipedia.org/wiki/Split-phase_electric_power
  • I 3 fili consegnati passano nel contatore di fornitura, all'uscita poi il conduttore di neutro va ulteriormente collegato a terra sull'impianto di terra dell'abitazione.........................................................ecc... ecc...

Come si legge, inizia col dire che i tre i fili consegnati dall'impresa elettrica (2 fasi + 1 neutro, che realmente sarebbe il PEN) passano tutti nel Contatore. In precedenza io avevo detto che a Cuba il loro neutro “viaggiava” libero, senza passare nel Contatore e nemmeno nei MT. Poi mi si è stato ben spiegato che questo accadeva perché loro adottavano il sistema TN-C e il Neutro non andava sezionato. Allora noi abbiamo modificato il mio impianto in un TN-C-S, sezionando il Neutro con i MTD, ma nello schema che io avevo precedentemente postato, il PEN lo avevo fatto andare direttamente al Collettore invece di farlo passare prima per il Contatore, come si può vedere dal disegno.

 

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La mia domanda è se anche nel mio caso dovrei far passare il PEN nel Contatore. Questo per me sarebbe anche meglio, dato che il PEN che entra in casa è un rigido fil di ferro, e quindi, se lo facessi entrare prima nel Contatore, in uscita non continuerei con lo stesso fil di ferro, ma passerei un normale cavo da 10mm2, in modo che mi rimarrebbe più facile lavorarci per arrivare al Collettore.

La dicitura che si può leggere dalla foto dice: “Contador monofasico 3 hilos" (Contatore monofasico 3 fili) quindi non ci sarebbe problema farlo passare, perché penso che sia predisposto per i 3 cavi come specificato dalla scritta.

 

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54 minuti fa, robcur ha scritto:

Poi mi si è stato ben spiegato che questo accadeva perché loro adottavano il sistema TN-C e il Neutro non andava sezionato.

In realtà questo vale laddove non c'è un impianto di terra e il PEN è fornito direttamente dalla rete di fornitura. La regola pero vale ai fini delle protezioni (magnetotermici, fusibili, ecc) mentre quando si parla di sezionamento (apertura del dell'interruttore generale al contatore) anche il neutro deve essere interrotto per garantire l'isolamento di tutto l'impianto dalla rete di fornitura. Tu pero hai un tuo impianto di terra in cui il collettore si trova a valle del contatore e il tuo neutro come il tuo PE è connesso direttamente al dispersore locale, perciò il PEN in arrivo dalla rete esterna può essere interrotto a monte del collettore.

 

54 minuti fa, robcur ha scritto:

se lo facessi entrare prima nel Contatore, in uscita non continuerei con lo stesso fil di ferro, ma passerei un normale cavo da 10mm2, in modo che mi rimarrebbe più facile lavorarci per arrivare al Collettore.

Il contatore può anche essere predisposto per i 3 fili ma non sei tu che puoi decidere se farci passare il neutro o no bensì l'ente erogatore, almeno credo. Magari puoi interpellare l'ente per ottenere la modifica, ma non sarebbe piu semplice collegare il filo di ferro in prossimità del contatore con un filo di rame utilizzando un normale morsetto, ovviamente proteggendo a dovere il collegamento?

Modificato: da hfdax
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