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Dichiarazione presenza linea di terra e di differenziale


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Microchip1967

Quando era uscita la 46/90 mi erano capitati casi in cui, una volta recato sul posto, l'impianto era in regola con tutti i crismi di sicurezza (differenziale in partenza, protezioni contro contatti diretti ed indiretti, protezione contro i sovraccarichi).

In questo caso non potevo rilasciare nessuna dichiarazione di conformità in quanto non avevo fatto nessun lavoro.

Quando si verificava cio' si agiva in questo modo (confermato anche da parte di numerosi legali)

1) Il cliente compilava e firmava il cosidetto "atto notorio" con cui autodichiarava che impianto rispettava i requisiti minimi previsti dalla 46/90 e relatico decreto di attuazione.

2) A questa autodichiarazione veniva allegato un rapporto di collaudo firmato dall'installatore in cui venivano riportati i controlli (visivi e strumentali) eseguiti sull'impianto.Si allegava inoltre planimetria con indicazione dei punti di controllo e tabella riportante i valori del conduttore di protezione sulle prese/utenze, valore di Icc e Zs al punto di fornitura a sul punto piu' distante, tabella con elencati i tempi di scatto dei dispositivi differenziali

 

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40 minuti fa, Microchip1967 scrisse:

A questa autodichiarazione veniva allegato un rapporto

 

Questo è un di più che, in parte, scarica le responsabilità dell'autodichiarante. E una sorta di manleva che il professionista, firmatario del rapporto di collaudo, esercita nei confronti del proprietario autodichiarante.

Per la legge è sufficiente l'autodichiarazione del proprietario.

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