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Disposizione A Stella O Anello - vantaggi e svantaggi


boycam

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Salve chi mi sa dire quali siano gli effettivi vantaggi e svantaggi di cablare un impianto elettrico utilizzando una disposizione a stella (ogni presa è collegata alla cassetta di derivazione della stanza direttamente) o ad anello (le prese della stanza sono collegate in derivazione)

Grazie

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Qualcuno dice che è meglio la configurazione a stella perchè si riduxono i campi elettromagnetici, ma è fantascienza, ne abbiamo già parlato riguardo i disgiuntori di corrente.

:superlol:

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ricordavo una cosa del genere.... ma non essendo un esperto chiedevo... forse rimane anche piu ordinato come progetto ma crea un fottio di tubi che partono dalla scatole di derivazione... o è un solo un mio pensiero?

Grazie

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Per gusto mio (dato che la norma non impone un numero limite di prese in paralello)

installo max 3 prese.

I motivi sono diversi:

1° il disservizio, se per qualche motivo mi parte una prese, anche quelle dopo sono fuori uso.

2° il carico, non posso mettere 3 prese in parallelo se una alimeta lo scaldino, poi va alla lavatrice e poi al forno (esempio accentuato).

3° mi sembra un lavoro più pulito.

Sicuramente i tubi in scatola di derivazione aumentano, ma se l'impianto e smistato bene la cosa non è eccessiva.

io spesso chiudo anche ad anello l'impianto (dipende da che locle è) per poter essere più flessibile, in caso di modifica all'ultimo momento da parte del cliente non devo fare chissa quali giri.

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Ospite ANTONIOMANCA
Spesso, però bisogna tener conto del prezzo, un impianto ad anello è molto piu' economico!

e con questo simpatico ragionamento, in giro è pieno di impianti fatti coi piedi, tipo villetta su tre piani di 150mq, quadretto rachitico 1interruttore differenziale+1MT16A+1MT10A forse suddivisi tra f.m. e luci, e se devi cercare un guasto armarsi di pazienza cacciavite in mano e via ad aprire tutto l'apribile

perciò, è caldamente consigliabile eseguire impianti con distribuzione radiale ("a stella") in modo da privilegiare la continuità di servizio e la facilità di intervento oltre che la bellezza di un cablaggio con la C maiuscola

forse costerà qualcosa in più (ma è da dimostrare) ma avremo eseguiito un impianto con le carte in regola

circa l'aumento dei tubi paventato: sempre meglio che aprire una scatola di derivazione e non capire cosa sia quel groviglio di cordini variamente colorati e pigiati in ordine sparso con coperchio che può esplodere da un momento all'altro per la pressione

quindi se fosse per me la distribuzione radiale la introdurrei come norma CEI!!!

cordialità

Antonio

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Del_user_23717

Ciao, se per anello intendi

1 scatola di derivazione (in una stanza) e 7-8 prese collegate ad anello, allora io sono assolutamente contrario (per i motivi che ti hanno citato prima) io dalla scat. di derivazione faccio partire a seconda dei casi uno o due corrugati per parete in modo da alimentare in parallelo due max tre prese.

ma crea un fottio di tubi
fottio?? sei delle mie parti? :D
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Personalmente credo che la soluzione a stella sia di gran lunga migliore; la spesa per i corrugati e' trascurabile, forse si puo' spendere qualcosa in piu' per le cordicelle, ma ne vale la pena. Io dalla scatola di derivazione di ogni stanza, sono partito con uno o piu' tubi verso ogni singola scatola, a 3, 4 o 6 posti! E poi il

diametro dei tubi: mai sotto il 20mm, dove possibile almeno il 25mm. Ciao!

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Scusate ...

Per iaki :

1° il disservizio, se per qualche motivo mi parte una prese, anche quelle dopo sono fuori uso. 2° il carico, non posso mettere 3 prese in parallelo se una alimenta lo scaldino, poi va alla lavatrice e poi al forno (esempio accentuato)

Ma cosa intendi con "mi parte una delle prese" ? Si dovrebbe colare del tutto, senno' non vedo come un problema su una presa mi possa portare fuori uso anche quelle a valle ... Il cosidetto "entra-esci" dei reofori delle prese non fa' altro che mettere in collegamento i cavi di arrivo e partenza; collegamento che non vedo come si possa facilmente interrompere.

In linea teorica non ci sarebbe poi nessun problema nell'avere 3 prese in parallelo che mi alimentano carichi alti: se il cavo e' di sezione corretta ci sara' il MT a monte a proteggerlo adeguatamente. Non riuscirai mai ad avere scaldino+lavatrice+forno attivi contemporaneamente se assorbimento totale > 16A con MT da 16A sia che essi siano collegati a 3 prese in parallelo che a 3 prese "derivate". Poi ovvio che a buon senso, in quel caso, in ottica di futuri potenziamenti, e' comunque meglio avere 3 linee derivate differenti, magari da 2,5 mm in partenza da una dorsale da 4mm.

Inoltre non considerate un problema anche l'avere i muri (a meno che i corrugati non passino nel pavimento) "pieni" di tubi elettrici ? Oltre poi a quelli del condizionatore magari .... Io sono arrivato a fare le foto delle pareti prima di chiudere le tracce per poter sapere un domani dove puoi attaccare una mensola / un pensile e dove no !

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Ospite ANTONIOMANCA
Inoltre non considerate un problema anche l'avere i muri (a meno che i corrugati non passino nel pavimento) "pieni" di tubi elettrici ? Oltre poi a quelli del condizionatore magari ....

Io considero un problema avere un impianto scarsamente selettivo nei confronti dei guasti, difficilmente manutenibile e impossibile da implementare/ampliare. Dire: "pieni di tubi elettrici" mi sembra veramente eccessivo, in una stanza di 20mq quanti tubi vorrai derivare dalla scatola di derivazione? !!

Io sono arrivato a fare le foto delle pareti prima di chiudere le tracce per poter sapere un domani dove puoi attaccare una mensola / un pensile e dove no !

Dalle mie parti, fare le foto è una pratica oramai consueta anche per i peggiori artigiani da cantiere; inoltre se posati seguendo le indicazioni che puoi normalmente trovare in letteratura tecnica, è abbastanza facile anche senza foto capire dove sono posate le condutture.

Antonio

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Penso che, come sempre, la giusta misura stia nel mezzo.

Giusto che un impianto "a stella" sia piu' facilmente manutenibile.

in una stanza di 20mq quanti tubi vorrai derivare dalla scatola di derivazione? !!

Se, come ho fatto io, cerchi di avere una presa o piu' su ogni parete, non sapendo dove metterai i mobili, e magari, come nelle stanze, i punti comando luci su un paio di pareti (per lo stesso motivo di cui sopra), i tubi che dalla/e scatola/e di derivazione vanno ai vari punti non sarebbero poi cosi pochi.

Comunque, come avevo gia' avuto modo di scrivere in un'altro thread, penso che la differenza di base stia nel fatto se stiamo parlando di un appartamento nuovo o di una ristrutturazione.

Nel primo caso punterei su un impianto il massimo possibile "a stella" con i tubi che passino nei punti meno "scomodi" possibili; hai liberta' assoluta nel decidere dove stenderli.

Nel secondo caso per fare un impianto "a stella" dovresti demolire mezza casa ...... e allora un compromesso "a stella" + "a anello" e' forse la scelta migliore.

A questo proposito

impossibile da implementare/ampliare
secondo me ci riporta proprio alla soluzione "ad anello". Per ampliare un impianto penso sia infatti piu' facile stendere un nuovo tubo da scatola portafrutti esistente a nuova scatola portafrutti, magari riuscendo a farlo scorrere nel forato spaccando il meno possibile, piuttosto che fare una nuova traccia dalla scatola di derivazione alla nuova scatola portafrutti. Modificato: da gimma
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Quando mi tocca fare impianti sul nuovo, adotto la soluzione a ruota di bicicletta, cioè impianto a stella ma con le scatole perimetrali unite ad anello, con i tubi lasciati vuoti per eventuali modifiche.

Modificato: da Paolo Cattani
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ciao a tutti, ho seguito la discussione con interesse.

Volevo chiedervi come posso "scoprire" se il mio impianto di casa è a stella o ad anello.

Ho notato che ogni scatola ha un solo tubo in entrata e i 3 classici cavi ma non ne vedo che escano, cioè in povere parole vedo solo i 3 fili che sono attacati al frutto ;)

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Ospite ANTONIOMANCA

E' più probabile che tu lo capisca guardando quante scatole di derivazione hai in casa; verifica se in ogni stanza ne hai almeno una;

provo a fare il "Mago di Segrate": avrai una casa sui 100mq, troverai che sul quadro d'appartamento ci sarà un IntMagDiff+1MT16A+1MT10A, in tutta la casa al massimo 2 scatole di derivazione con il coperchio leggermente sporgente verso l'esterno (magari chiuso con 6 viti una diversa dall'altra), quindi siamo in presenza di un impianto, che io chiamo ad inseguimento, dove l'ultima 503 in fondo alla casa è solo l'ultimo pezzo del "domino-impianto": come risaputo, nel gioco del domino basta che una casella non combaci che tutta la linea perda.

ovviamente è un modo di sdrammatizzare; scusa!

ciao

Antonio

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Giorgio Demurtas
Giusto che un impianto "a stella" sia piu' facilmente manutenibile.
Secondo me non è così. Pensa a una scatola (centro stella) dove entrano 6 tubi provenienti da 6 prese. Tutti colori uguali e sezioni uguali. Mi spieghi come fai a distinguere i fili della presa incriminata, in modo rapido?

Secondo me la soluzione migliore è avere una dorsare ad anello nella parte alta della parete, poi quando c'è bisogno di scendere per una presa di mette una scatola in alto e un tratto di tubo verticale.

Per risparmiare un pò di discese le scatole vicine fra loro, le collego dall'una all'altra.

Inoltre questo sistema rende tendenti a zero le curve. Quando ci sono curve consecutive, magari distanti è sempre un disastro.

Fare modifiche all'impianto è semplice, visto che nella dorsale c'è tutto

non sapendo dove metterai i mobili
Questo non è un problema, visto che l'unico percorso che fanno i tubi è verticale o orizzontale partendo dalle cassette di derivazione.

Per i tratti orizzontali tra una 503 e l'altra, basta aprirla e guardare se sul lato c'è o no il corrugato.

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Ospite ANTONIOMANCA
Pensa a una scatola (centro stella) dove entrano 6 tubi provenienti da 6 prese. Tutti colori uguali e sezioni uguali. Mi spieghi come fai a distinguere i fili della presa incriminata, in modo rapido?

Giorgio, dipende da cosa intendi per modo rapido: 1 sec o 5 min? In 1 sec solo NostroSignore potrebbe, mentre in 5 min e un tester mi sembra una indagine fronteggiabile da chiunque! Oltretutto quella che tu chiami cassetta di centrostella, a mio modo di vedere è solo una scatola di derivazione terminale, probabilmente installata in una stanza ed alimentata a sua volta dal vero "centro stella" che è da considerarsi il centralino d'appartamento, cioè il punto da cui si dipartono tutte le linee, compresa quella/e che alimentano la scatola da tè aperta.

Secondo me la soluzione migliore è avere una dorsare ad anello nella parte alta della parete, poi quando c'è bisogno di scendere per una presa di mette una scatola in alto e un tratto di tubo verticale.

questo non è un circuito a distribuzione radiale ("stella") ma il classico sistema oggi ampiamente adottato per impianti dove si vuole/bisogna spendere poco (abuso della credulità popolare) e che io chiamo ad inseguimento

un impianto installatto in quella maniera, sarà difficilmente sezionabile ed espandibile; poi circa la manutenzione......

Ciao Giorgio

A nos videre sanos

Antonio

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