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Disposizione Cavo Messa A Terra


Michele77

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Ciao,in un impianto il cavo della messa a terra parte dalla posizione dove e' stata creata e va nella centralina di diramazione principale? e viene infilato solo nei tubi corrugati delle linee prese?

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Del_user_23717

I dispersori volontari e quelli di fatto più i vari nodi equipotenziali si uniscono nel nodo principale di terra, da cui partono i singoli PE se si tratta di appartamenti diversi, nei corrugati il PE va portato sia alle prese che alle luci, considerando che potenzialmente ogni utilizzatore si comporta da massa (es: lampadario in ferro) e va quindi collegato a terra. Eventuali utilizzatori con doppio grado di isolamento 1) non hanno il polo di terra nella spina 2) non vanno comunque collegati "con artifizi particolari" alla terra.

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Per creare la messa a terra in un appartamento basta un picchetto dispersore?Di che materiale e'?Dopo aver installato il picchetto dispersore nella buca creata e' vero che intorno dobbiamo riempire di carbon fossile per evitare l'ossidazione del picchetto?

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michele, usa la funzione cerca , perchè in passato ci sono state discussioni chilometriche sull'impianto di terra

Se vai nella mia scheda, ho risposto a domande simili alle tue ad esempio in data 9/10/2006 o 10/02/2006

Per rispondere alla tua domanda , ti faccio un esempio : secondo te un cuoco, per vedere se l'arrosto è cotto, conta i minuti di cottura ? oppure guarda ogni tanto se sta rosolando bene, se il fuoco è alto o basso, se c'è ancora bagnetto, se è morbido pungendolo con una forchetta....

Per fare un impianto di messa a terra ( non importa appartamento o garage o villetta o negozio, ma il valore coordinato con le protezioni ) può bastare un picchetto o ce ne possono volere 3...

a titolo di puro esempio : casetta di nuova costruzione, tu pianti un picchetto vicino ai muri perimetrali della casa : vicino ai muri perimetrali ci saranno calcinacci, resti di tegole, pietre e terra riportata.... quindi il tuo picchetto, di qualsivoglia forma e lunghezza ( tondo ramato o a croce zincato ) non avrà un buon contato con il terreno

se lo pianti in mezzo ad un prato...il gioco cambia

cerca e dicci i tuoi ulteriori dubbi

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a titolo di puro esempio : casetta di nuova costruzione, tu pianti un picchetto vicino ai muri perimetrali della casa : vicino ai muri perimetrali ci saranno calcinacci, resti di tegole, pietre e terra riportata.... quindi il tuo picchetto, di qualsivoglia forma e lunghezza ( tondo ramato o a croce zincato ) non avrà un buon contato con il terreno

se lo pianti in mezzo ad un prato...il gioco cambia

ciao luigi,e non avendo a disposizione il prato come si fa????? <_<

oppure avendo della roccia tutta intorno,come ci si dovrebbe comportare

ciao

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Se non hai un prato......la terra la devi comunque cercare.....

se non hai possibilità di andare profondo un metro con un picchetto...fai anche solo uno scavo di 50 cm e interri i dispersori a piastra

oppure, come capita nelle zone che erano alveo di un fiume, ed in profondità hai solo sabbia e ciotoli, cerchi di interrare anche solo di 30 cm un po di metri di treccia di rame nudo, realizzando così un dispersore

I ferri del cemento armato non sono a norme e non sono i migliori dispersori : se sotto la casa c'è un letto di sabbia o pietrisco, anche loro fanno quello che possono....

Che li si colleghi ad una barra equipotenziale come dispersori " ausiliari" è un conto, ma non possono essere considerati loro dei dispersori primari

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I ferri del cemento armato non sono a norme e non sono i migliori dispersori : se sotto la casa c'è un letto di sabbia o pietrisco, anche loro fanno quello che possono....

Che li si colleghi ad una barra equipotenziale come dispersori " ausiliari" è un conto, ma non possono essere considerati loro dei dispersori primari

cortesemente mi indicheresti dove sta scritto che i ferri d'armatura non sono dei dispersori a norma?

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Norme CEI 64-8 capitolo 24 comma 24.1

TERRA : il terreno come conduttore il cui potenziale elettrico in ogni punto è convenzionalmente considerato uguale a zero

comma 24.2 Dispersore Corpo conduttore o gruppo di corpi conduttori in contatto elettrico con il terreno e che realizza un collegamento elettrico con la terra

comma 24.11 Impianto di terra : insieme dei dispersori, dei conduttori di terra, dei collettori o nodi PRINCIPALI di terra e dei conduttori di protezione equipotenziali, destinato a realizzare la messa a terra di protezione e=o di funzionamento

il comma 24.2 dice in contatto elettrico con il terreno

se una casa è realizzata a regola d'arte, dopo lo scavo si esegue il getto cosidetto di pulizia, costituito da magrone di cemento armato, spesso senza rete, con il solo scopo di livellare la base dove verranno gettete le fondamenta costituite da piglie e travi di collegamento

un ferro per cemento armato, di pessima qualità a livello di lega ferro-carbonio ( la vergella di armatura è praticamente realizzata con gli scarti di altoforno....non è neanche un Fe10...), arrugginito in quanto senza protezione galvanica o di rivestimento, lasciato alla pioggia per chissà quanto tempo, ricoperto da qualche cm di calcestruzzo, appoggiato a 10 centimetri di magrone, io non lo considero in contatto elettrico con il terreno. NON LO CONSIDERO

Sempre sulla stessa norma 64-8 , il commento dice che una parte conduttrice annegata nel calcestruzzo di una fondazione è considerata in contatto elettrico con la terra : il commento contraddice la stessa norma capitolo 24-2 Dispersore

Se vogliamo considerare un dispersore ok il ferro del cemento armato, che non sappiamo neanche dove e come è stato legato nelle giunzioni dei vari piani, facciamo pure, ma consideriamolo dispersore di fatto , in quanto è installato per scopi non inerenti alla messa a terra di impianti di edifici.

Secondo me ci stiamo arrampicando sugli specchi bagnati pur di non piantare un paio di picchetti o sotterrare un po di treccia di rame :angry:

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cerchi di interrare anche solo di 30 cm un po di metri di treccia di rame nudo, realizzando così un dispersore

ciao quanti metri di treccia possono bastare per fare un buon dispersore.

possono bastare 4 metri??ed uscire con filo di 16mmq dalla scatola di derivazione e poi collegare il filo alla treccia di rame nudo con un morsetto a pettine,(non avendo possibilita' di infilare la treccia dentro il corrugato del 25)potrebbe essere una buona soluzione in un terreno roccioso??

ciao

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Quando si parla di impianto di messa a terra ho notato che ci sono scritte delle sigle come "PE", che cosa sta' ad indicare?

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acarrua...... ma scusami.....io ho anche fatto l'esempio del cuoco, che non cuoce l'arrosto contando i minuti, ma guardandolo di tanto in tanto e toccandolo con la forchetta.....

scusami ancora....ma secondo te, una qualsiasi persona del forum, senza sapere come è il terreno, senza sapere dove, senza scavare e vedere.....può dirti che 4 metri di traccia bastano ?

innanzitutto 4 metri mi sembrano comunque pochi, molto pochi.....

poi giustamente non si entra con la treccia da 35 mm2 nelle scatole di derivazione

ma mneanche entrare con un 16 ha senso : il perchè ?

se il tuo impianto ha i conduttori di fase e neutro pari ad esempio a 6 mm2 , il conduttore di proteziona va da 6 mm2 : ed allora tu mi chiedi come mai la traccia va da 35 mm2 ?

per sezione sotto i 16 mm2 il conduttore di proteziona va pari alla sezione del conduttore di fase, ma stiamo parlando di conduttori protetti dalle tubazioni e non a contatto con il terreno umido.

La sezione di 35 mm2 ha anche una funzione di resistenza "meccanica" : il rame si ossida si nel terreno, ma la reazione chimica è abbastanza "stabile" quindi, dopo un anno come dopo 20 anni, la treccia nuda sarà ricoperta di un colore verde/rossastro/marrone, che comunque nel tempo non peggiorerà di molto la situazione

La tua treccia ( molto di più di 4 metri ) la colleghi ad una barra equipotenziale : in commercio le trovi come barrette di materiale metallico con uno o più fori o morsetti "grandi" ed alcuni fori o morsetti più piccoli

La posizione della barra equipotenziale non è critica : all'interno di un pozzetto interrato, in una scatola ad incasso, in una scatola con coperchio trasparente, anche senza nessuna scatola fissata a vista su un muro ( esempio, in cantina )

Al morsetto grande colleghi la treccia di rame : se uscendo dal terreno la treccia viaggia a vista o dentro ad un muro di cemento, ma protegio con uno spezone di tubo . Il cemento la aggredisce chimicamente, quindi il tubo serve solo per una modesta protezione.

Bene, adesso esegui una misura con uno strumento attaccato alla barra e vedi il valore che hai ottenuto

per questo tipo di misura conviene affidarsi ad uno strumento che si "appoggi" al neutro dell'enel : li vedi spesso come "tester" con una spina di rete comunissima.

per la misura di un dispersore fatto con toto metri di treccia di rame è un po complicato eseguire una misura con i "vecchi" strumenti a tre picchetti : cambio un attimo argomento altrimenti facciamo notte a spiegare il sistema di misura della terra

Se il valore è coordinato con il tipo di protezione i tuoi metri di traccia bastano ok, altrimenti NO

esempio : differenziale da 0,03 valore deve essere inferiore a 1666 ohm ( tralasciamo anche qui un attimo il discorso altrimenti facciamo notte )

se la misura ti da 150, oppure 20, oppure 400 OK : valori molto alti, esempio 1000 ohm, sono in teoria adeguati al tipo di differenziale, ma conunque critici : un valore di 20 ohm, nel tempo, vuoi un po di ossidazione nei collegamenti, una cosa , l'altra, magari diventa 30 o 40 un valore 1000.......lasciamo perdere

a questo punto dalla barra equipotenziale colleghi un 6 mm2 ( cioè come il conduttore di fase) che viaggerà nei tuoi tubi, fino a raggiungere la distribuzione principale del tuo impianto

se il 35 mm2 lo prendi a martellate ok , non gli fai niente, ma devi curare un minimo la robustezza del collegamento del 6 , in quanto più delicato ( ecco perchè non è malòe racchiuderer la barra dentro una scatola qualunque, anche se non obbligatorio )

e tutti gli altri fori della barretta ?

beh, metti che hai ottenuto un valore di terra un po altino...esempio 400 ohm....magari che so.....10 anni dopo, fai uno scavo per la fogna ( esempio stupido ) e ne approfitti per collegare a quel foro alcuni metri di trecia che avrai interrato in occasione di quello scavo

la tua casa è nuova , cioè costruita con piglie di cemento armato ?

alla barra equipotenziale colleghi i ferri dei plinti, magari con una cordina isolata da 10 o 16 mm2, sempre per questioni di robustezza

se abiti in un centro storico e la tua casa è fatta a mattoni pieni e pietre, non si puo'......

gli altri fori "piccoli" sulla barra servono per i collegamenti equipotenziali ed equipotenziali supplementari

e se fai la misura e la treccia non ti da un valore sufficiente ? ....beh..... devi allungarla senza dubbio, od integrarla con dein picchetti

Perchè non è corretto ( coma fanno in molti, purtroppo ) arrivare nella scatola di derivazione e collegare la traccia di rame nudo e tutti i fili da 1,5 da 2,5 4 e vari con un unico morsetto a cafrullo ?

altro piccolo ragionamento : se tu esegui una misura del valore di terra con tutti quei fili assieme, potresti misurare valori magari corretti, ma dati dalla somma delle resistenze in parallelo di tutti i dispersori, sia quelli che tu volevi che lo fossero sia quelli no ! ( la somma inteso che un parallelo di resistenze di valori diversi, da un valore inferiore a quello più piccolo fra i tanti )

ragionamento stupido.......un filo da 1,5 mm2...che ne so....del motore del cancello elettrico.....tanto per dire, tocca il metallo del cancello e diventa senza volerlo un dispersore

ti ricordi il ragionamento di prima dello scavo delle fogne ? bene, il palista non si accorge della tua treccia e facendo lo scavo la trancia

se tu misuri il valore della terra da una spina qualsiasi, ottieni un valore "congruo" perch' è il tuo filo da 1,5 mm2 che fa vedere allo strumento un certo circuito, ma tu non puoi considerare valido quello : consideri valido il picchetto o la treccia, che però non esiste più perchè danneggiata dallo scavo

se per manutenzione, si brucia il motore del tuo cancello, il manutentore lo smonta e te lo porta via.....tu rimani senza terra !!!!!!

mi sono spiegato ? sia per l'importanza di un buon dispersore, che di un buon collegamento, che del motivo delle barre equipotenziali ?

se uno avese tempo, potremmo parlare giorni, non ore, di come mai questo e di come mai quello......

per questo motivo invito chiunque legga questo messaggio ad integrarlo pure , credo di non avere scritto castronerie

buon fine settimana

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Usa la funzione cerca e troverai la descrizione di diversi metodi per la misura di terra senza particolari strumenti. A quel punto cadono tutte le supposizione; ferro scadente, magrone, profondità, metri di treccia.....ovverro: inizi con un picchetto e misuri, aggiungi la treccia, cerchi il ferro insomma devi arrivare alla misura corretta. ;)

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Francesco, io ho fatto molti esempi, in un pozzetto, a vista, in una scatola con coperchio trasparente : ho più volte specificato che i miei erano spunti di lavoro e di discussione non dictat tecnici

il discorso scatola con coperchio trasparente è di solito in uso in studi medici, dentistici, sale operatorie, dove ci sono un mare di equipotenziali e dal coperchio si vedono i cavetti numerati con la simbologia di dove sono collegati ( termosifone, infissi, lettino metallico.....ecc....ecc... )

Scusami Francesco.....ho scritto un papiro riguardo gli impianti di messa a terra, ed ho specificato che era un spunto di lavoro perchè l'argomento è vastissimo.....

e tu ti soffermi sul fatto del coperchio trasparente ?

qui stiamo perdendo di vista l'ARGOMENTO principale, sollevato da chi pensa ( magatri leggendo un vecchio testo ) che per fare l'impianto di messa a terra bisonga cospargere di polvere di carbone e sale il picchetto......................................................

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scusami ancora....ma secondo te, una qualsiasi persona del forum, senza sapere come è il terreno, senza sapere dove, senza scavare e vedere.....può dirti che 4 metri di traccia bastano ?

ciao,hai ragione luigi,ma io intendevo un terreno roccioso,dove la roccia è sovrana.ti giri attorno e vedi solo roccia,la casa è un'abitazione vecchia,costruita 50 anni fa'quindi non vi è la possibilita' di incatenare il cemento armato.riguardo la sezione del 16mmq,era come hai spiegato benissimo tu,solo per una protezione meccanica e duratura nel tempo(riguardo al 6 mmq)e qindi si era pensato di mettere della treccia nuda,prima di fare la pavimentazione di cemento armato.

ciao e grazie della spiegazione

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giusto per integrare l'argomento in risposta alla critica di Luigi69 sui ferri d'armatura:

"Dispersore è qualunque elemento metallico in contatto elettrico con il terreno.

Tale elemento metallico può essere appositamente interrato al fine di disperdere corrente nel terreno (dispersore intenzionale), oppure è stato interrato per svolgere altri compiti e gli viene affidata anche la funzione di disperdere corrente (dispersore di fatto).

I dispersori di fatto più ricorrenti sono i ferri delle fondazioni in cemento armato; anche se non sono in intimo contatto con il terreno, disperdono ugualmente la corrente nel terreno attraverso il cemento, il quale è tanto più conduttore quanto più il terreno è umido e, in genere, ha una resistività paragonabile a quella del terreno stesso.

In definitiva, i ferri interrati nel calcestruzzo sono in contatto elettrico con il terreno e tutto succede come se fossero direttamente interrati. [....]"

Tratto da TuttoNormel Aprile 2003 pag 15

Inoltre i ferri d'armatura non sono assolutamente dei prodotti di scarto e rispondono a precise normative

"[.... ] acciaio da cemento armato con delle caratteristiche meccaniche ben precise e fissate dal Prospetto 2-I del D.M.’96 "Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche."

Tipo FeB44k

tensione caratteristica di snervamento fyk > 430 N/mm²

tensione caratteristica a rottura ftk > 540 N/mm²

Allungamento A5 > 12%

Tipo FeB38k

tensione caratteristica di snervamento fyk > 375 N/mm²

tensione caratteristica a rottura ftk > 450 N/mm²

Allungamento A5 > 14% "

Ciao

The Golfer

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riapro questa discussione,solo per chiarirmi le idee(teoria),è risaputo che per fare le misurazione di terra ci vogliono appositi strumenti(e qui non sto a contestare)piu' bassa è la resistenza di terra è meglio è,quindi volevo capire,se oltre la prova lampadina,da fare nell'impianto,uno provando a fare delle misurazioni col tester,tra fase e terra,ed ottenendo una misurazione di 227volt.credo che come impianto di terra dovrebbe stare tranquillo,cosa ne pensate.un'ultima cosa,riguardo se uno ha due impianti separati di terra,la cosa è pericolosa se i due impianti elettrici si mescolano insieme.e quindi se uno viene in contatto con la terra(filo gialloverde) magari in dispersione di un impianto,e toccando l'altra terra non in dispersione(filo gialloverde)dell'altro impianto,si avrebbe una differenza equipotenziale.ma se i due impianti di terra ed elettrici sono distinti,(unico contatore)ma pero' a poca distanza l'uno dall'altro.credo che non ci possano essere dei problemi riguardo la pochissima distanza dei paletti.anche perchè credo che per venire in contatto tra le due diverse impianti di terra,uno dovrebbe avere delle braccia lunghissime :lol:

ciao a tutti

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uno provando a fare delle misurazioni col tester,tra fase e terra,ed ottenendo una misurazione di 227volt.credo che come impianto di terra dovrebbe stare tranquillo,cosa ne pensate
Fai una semplice prova: metti in serie al tester una resistenza di 10kohm e leggi la tensione misurata :o
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ok luigi aspettero'

Fai una semplice prova: metti in serie al tester una resistenza di 10kohm e leggi la tensione misurata ohmy.gif

facendo cosi cosa succede??si dovrebbe misurare la RT con piu' precisione??

ciao a tutti

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facendo cosi cosa succede??si dovrebbe misurare la RT con piu' precisione??
No, ma ti renderesti conto che la misura che hai effettuato non e' affatto indice di un buon valore di RT
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piu' bassa è la resistenza di terra è meglio è

si, questo è vero, rapportato al fatto che con il passare degli anni in genere le connessioni meccaniche peggiorano e quindi meglio partire bene...potrebbero esserci spunti di discussione ragionando però che con resisteze bassissime le correnti in gioco diventano molto alte...ma non complichiamoci la vita

se oltre la prova lampadina,da fare nell'impianto,uno provando a fare delle misurazioni col tester,tra fase e terra,ed ottenendo una misurazione di 227volt.credo che come impianto di terra dovrebbe stare tranquillo,cosa ne pensate

La prova della lampadina risale a molti anni fa......quando tecnicamente non c'erano certi mezzi

se provi adesso a mettere una lampadina da 60 W fra fase e terra scatta il differenziale

Il tester è uno strumento che viene appositamente costruito con una impedenza il più alta possibile, per non caricare il circuito in prova : cioè la misurazione viene fatta facendo scorrere all'interno dello strumento una corrente bassissima : per questo motivo va bene per misurare tensioni di meno di 1 volt senza errore apprezzabile, ma non va bene per verificare se la terra è presente e fra fase e terra scorre una corrente apprezzabile

se fai queste semplici misurazioni ottieni questo risultato

Fase-Neutro leggo 224 volt, esempio ok è presente la tensione di rete

Fase terra leggo 220-228-215 ok....una terra è presente, ma non so se è efficente, potrebbe essere che sto solo misurando verso terra in quanto qualche elettrodomestico con carcassa in metallo mi sta facendo fare il "giro" tramite esempio un tubo di metallo dell'acqua o del gas

Se non leggo tensione, o il filo di terra non è collegato o non sono in presenza di un sistema TT con neutro a terra in cabina ( esempio, vecchio zone dove si è ancora alimentati da trafo a 230 trifase, quindi senza neutro a terra )

Neutro-terra se non leggo niente potrebbe la terra non essere collegata

se leggo 4 o 5 volt , ok la terra in qualche maniera è presente, ma non so se efficace

se leggo tensioni superiori, esempio 50 volt....potrebbe essere una terra non efficiente oppure un sistema TT particolarmente squilibrato ed il neutro messo male a terra ( linea di distribuzione trifase con neutro ma cabina enel lontana e carichi monofasi male distribuiti )

un'ultima cosa,riguardo se uno ha due impianti separati di terra,la cosa è pericolosa se i due impianti elettrici si mescolano insieme.e quindi se uno viene in contatto con la terra(filo gialloverde) magari in dispersione di un impianto,e toccando l'altra terra non in dispersione(filo gialloverde)dell'altro impianto,si avrebbe una differenza equipotenziale.ma se i due impianti di terra ed elettrici sono distinti,(unico contatore)ma pero' a poca distanza l'uno dall'altro.credo che non ci possano essere dei problemi riguardo la pochissima distanza dei paletti.anche perchè credo che per venire in contatto tra le due diverse impianti di terra,uno dovrebbe avere delle braccia lunghissime

impianto di messa a terra = collegamento a potenziale fisico 0 per definizione !!!!

se l'impianto è fatto bene, ed ho una dispersione, indipendentemente dal tempo di intervento della protezione, la tensione tende a scendere verso valori prossimi allo 0 ( facciamo sempre un esempio di sistema TT )

quindi se sono valori prossimi allo 0 e vengo in contatto con un altro impianto di messa a terra, nel mio corpo scorrono tensioni abbastanza basse, tali da non farlo percorrere da una corrente pericolosa

Se adesso volessimo analizzare tutto, dovremmo parlare della resistività del terreno, della distanza minima fra i picchetti, delle tensioni di passo e contatto, delle definizioni di terra pulita o no ( in casi particolari esistono terre di protezione e terre senza rumore e di spinterometri che le collegano fra di loro in casi particolari )

io ti consiglierei un buon testo per approfondire la conoscenza degli impianti di messa a terra, partendo dalle cose basilari, e poi ci possiamo complicare la vita con due impianti separati :)

Hai un amico elettricista ? Bene, vai con lui in un prato, piantate un picchetto lungo 1 metro e poi piantate un piccolo ferro o un chiodo , lungo appena5-10 cm, magari ben arrugginito e sporco.....

Fai una misura con il tester e vedrai che in tutti e due i casi leggerai 230 fra fase e terra

poi fate la misura del valore di terra o con uno strumento con il metodo dei tre picchetti o con uno strumento che si "appoggia" al neutro enel...allora si che ne vedrai delle belle !

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